Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
Pagine: « Prec. 1 … 51 52 53 54 55 … 107 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 51 52 53 54 55 … 107 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Ciao Rossana. Conosco il libro e l’autore che è stato mio professore di Storia dell’Arte al Politecnico di Milano, ed è talmente coinvolgente che ne ho seguito le lezioni anche dopo la laurea, tanto che alcuni studenti in corso, che seguivo come cultore della materia in Laboratorio di Urbanistica, non “capivano”. Quest’ultimo dettaglio dice molto su quanto dei luoghi comuni condizionino i giudizi. Il ragionamento che facevano è: “se segue delle lezioni non è laureato, quindi, come può fare l’assistente di un corso?”. Nessuno si “apriva” alla possibilità che si poteva seguire una lezione per il solo…piacere.
Anche questo particolare mi serve per spiegare meglio il senso di “apertura” agli eventi della vita di cui accennavo in precedenza. Un bacio.
Ciao M. E’ corretta la tua analisi, ma l’adattamento intellettuale non potrà mai fare a meno del mantenimento della propria identità ovviamente, altrimenti sarà una supina accettazione subordinata alle circostanze. Forse non sono stato abbastanza chiaro in questo senso, ma quando citi Galileo e Leonardo porti esempi concreti di “adattamento” non subordinato. Di Galileo conosciamo le vicende che lo hanno portato a “dover” abiurare, senza abbandonarle, le sue tesi rivoluzionarie, e ci è voluto Woitila e quattrocento anni di attesa perchè fosse completamente rivalutato come scienziato e le sue teorie accettate completamente.
Ma anche Leonardo ha “sofferto” durante l’adattamento alle condizioni di “contorno” con le quali era costretto ad operare, scontrandosi con la burocrazia gretta e ottusa che ne ostacolava il lavoro, e che contrariamente alla Chiesa dello scienziato pisano non ha mai cambiato “visuale” nei secoli. A questo proposito, esasperato dalle assurdità che era costretto a subire da certi personaggi, pronunciò una frase che suona come una sentenza:
“Ecco alcuni che non altramente che transito di cibo, e aumentatori di sterco e riempitori di destri* chiamarsi debono, perché per loro non altro nel mondo apare, alcuna virtù in opera si mette, perché di loro altro che pieni destri non resta.
Ecco un modo arguto per definire molte persone che capita d’incontrare nella nostra vita, e solo un genio come Leonardo poteva descrivere l’inutilità delle stesse, in una sintesi perfetta di significato e causticità.”
Credo che di fronte a questa dichiarazione, inattaccabile per la fonte da cui proviene, aggiungere qualcosa a quello che più modestamente intendo per “adattamento” sia del tutto superfluo. Ciao
*Latrine
Scusate… ma la donna da voi descritta, del futuro, per me è la donna comune e presente, io conosco solo donne così, amiche, colleghe o ragazze che siano!
Ma nn vivo su marte ehhh! Vivo in Italia!
A me sembra, che solo una persona nn abbia ancora capito che le donne di oggi sono così, forse perchè questa persona nn riesce ad esserlo! 😉
Golem,
sei stato fortunato a poter seguire le lezioni di un tale Maestro!
buona serata!
“A me sembra, che solo una persona nn abbia ancora capito che le donne di oggi sono così, forse perchè questa persona nn riesce ad esserlo! ;)”
Cris
so che ti riferisci a me. quindi ti rispondo tranquillamente. IO SONO RIUSCITA E RIESCO TUTTORA AD ESSERE LA DONNA CHE VOGLIO ESSERE. questo non significa riuscire ad avere tutto ciò che desidero. questo è impossibile PER CHIUNQUE, uomo o donna che sia. ma significa rimanere me stessa e restare fedele ALLA MIA IDENTITA’, senza accettare compromessi pur di avere qualcuno vicino, come invece molti fanno. Certo per me è una SORPRESA scoprire in questo forum che ci sono tutti questi uomini moderni e aperti che hanno pienamente capito chi sia la DONNA NUOVA e l’ accettano in toto. perchè gli uomini che A ME sono capitati nella vita, sia che fossero innamorati sia che non lo fossero, non hanno mai compreso le mie esigenze di donna emancipata, e mi hanno sempre messo di fronte ad una scelta: O ACCETTI DI DIPENDERE DA ME E DI FARE QUELLO CHE DICO IO ( RINUNCIANDO ALLE TUE ASPIRAZIONI ), O FAI A MENO DI ME. io ho scelto di fare a meno DI LORO, e non me ne pentirò mai! ma trovo triste che una donna al giorno d’ oggi sia ancora costretta a scegliere tra l’ amore e l’ emancipazione ( e per emancipazione non intendo LIBERTA’ DI TRADIRE !!! ). mi fa piacere apprendere che invece le vostre donne siano così fortunate, a differenza di me, e che abbiano trovato sul loro cammino uomini tanto illuminati come voi… 😉 😉 😉 😉
MG: arriverà anche per te, come per Giampaolo, e anche per chi non l’aspetta più. Lascia aperta “quella” porta e qualcuno entrera’, e farà il nido anche da te. Ciao
Rossana, come la racconta lui non ho trovato nessuno. Ma ti consiglierei anche Philiippe Daverio.
Ciao
Cris,
infatti io e Golem parlavamo della donna nuova e non del futuro, specificando che una donna del genere è già presente nella nostra vita, quindi nel presente.
Anche tu hai notato che questo genere di donna è già presente ed hai amiche e colleghe fatte così, così come l’ho notato anch’io.
Per questo rifiuto la tesi che propone la società italiana come retrograda ed ammazza femmine.
È la società che traspare dai servizi di Studio Aperto ed altre schifezze analoghe.
Golem,
i personaggi che hai citato sono stati capaci di proporre una nuova visione, ed il loro “adattamento” culturale è stato solo formale e non per convinzione, tant’è che secoli dopo, noi uomini di oggi, ne conosciamo e rispettiamo l’opera.
Non erano persona che si lasciavano trascinare dalla corrente. Questo intendo.
Ciao e buona serata a te e a tutti
@ mg
“questi uomini moderni e aperti che hanno pienamente capito chi sia la DONNA NUOVA”
No! Nn hai capito. Nn l’hanno capito, ma la frequentano regolarmente, è una donna comune, appunto la donna dei ns. giorni.
Come ha già detto qualcuno, mi sembra tu sia chiusa in un mondo tutto tuo, dettato dalle sfortunate esperienze che hai avuto. Certo, mi sembra strano, che tu nn abbia visto veramente come gira la vita qua in Italia, quasi che mi pare impossibile!
Per fare un esempio banale, è come se andassi per tutta la vita al mare a Jesolo e per tutta la vita dicessi a tutti, che il mare in Italia fa schifo. Senza sapere che ci sono mari come in sardegna, sicilia etc etc… cioè…?!?!? Ma è possibile?!? E sopratutto, ma ti rendi conto?!?!
Tu sei rimasta ferma alla donna, che si può paragonare alle ns. nonne. Ma parliamo di quasi cent’anni fa… ne è passata d’acqua sotto i ponti, sopratutto qua al nord! Potrei quasi capire se mi scrivessi da un remoto paesino dell’entroterra siciliana… ma se la memoria nn m’inganna, siamo nel vivace ed operoso nord est! :O
“MG: arriverà anche per te, come per Giampaolo, e anche per chi non l’aspetta più. Lascia aperta “quella” porta e qualcuno entrera’, e farà il nido anche da te. Ciao”
golem … sai che c’è ?? che a furia di lasciare porte aperte mi sono venuti i reumatismi per tutte le correnti d’ aria che sono entrate ! si perchè qui l’ unica cosa che finora ho rimediato da questi FANTASTICI MASCHI DI OGGI E’ SOLO UN ENORME E SCONFINATO DESERTO DI GHIACCIO… e no ! mi dispiace ma adesso basta ! il prossimo, SE MI VUOLE, dovrà imparare a scassinare la serratura ! perchè di porte aperte e spalancate ( cioè una donna “frescona” che crede che l’ amore puro e disinteressato possa ancora esistere ) qui non ce ne sono più !!…
“Tu sei rimasta ferma alla donna, che si può paragonare alle ns. nonne. Ma parliamo di quasi cent’anni fa… ne è passata d’acqua sotto i ponti, sopratutto qua al nord! Potrei quasi capire se mi scrivessi da un remoto paesino dell’entroterra siciliana… ma se la memoria nn m’inganna, siamo nel vivace ed operoso nord est! :O”
cris.. evidentemente non sono rimasta io ferma a cent’ anni fa, ma gli uomini che ho incontrato. e ti assicuro che il fenomeno del maschilismo italico non è una questione regionale. è purtroppo un cancro profondo che ha messo radici in tutto il territorio del nostro paese, dalle alpi altoatesine all’ isola di malta, dalle grandi metropoli alle più recondite zone rurali. Te lo posso dire con certezza dal momento in cui ho vissuto per lunghi periodi in varie zone d’ Italia ( Lombardia, Veneto, Emilia, Lazio ) oltre ai brevi e fugaci viaggi al nord, come al centro, come al sud. Il vantaggio delle grandi città è solo quello che ti senti più libero di vivere e di muoverti e non sei sempre sotto la lente degli abitanti locali. ma il problema della cultura italiota riemerge comunque ogni qualvolta cerchi un rapporto profondo con un uomo.
maria grazia!! CIAO 🙂
Dottor
il tuo “CIAO” non so come interpretarlo…. presumo sia ironico e riferito al mio post 528… se vuoi sarai tu a spiegarmelo. io da parte mia ti posso solo dire che ogni volta che ti leggo mi viene in mente Alex Delarge 😀