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Ho deciso di rinunciare ad avere figli

di eglevittoria
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.066 commenti

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  1. 41
    maria grazia -

    secondo me giampaolo voi uomini di oggi tendete a pensare che oggi le donne siano frustrate perchè non si sposano e fanno meno figli, ma non è così ! è solo che voi uomini siete abituati a pensare che una donna non possa essere felice anche senza un marito con cui condividere il tetto, o che sia nervosa e intrattabile se dimostra combattività. scusami ma questo è un limite di voi uomini, e nulla di più. in realtà la maggior parte delle donne di una volta erano assoggettate, represse e infelici, prigioniere di mariti tirannici e violenti e di una vita frustrante e gravosa, mancante di qualsiasi soddisfazione e realizzazione personale. poi ci potevano anche essere le unioni di vero amore e vera comprensione, ma erano rare. ci si sposava e si metteva su famiglia per convenzione giampaolo, nulla di più. oggi siamo in difficoltà perchè le persone NON POSSONO E NON VOGLIONO TORNARE A QUEL MODELLO, e hanno pienamente ragione. ma dovrebbero però, secondo me, sostituirlo con un’ idea di famiglia diversa, più adattabile alla nostra epoca, e non ci si dovrebbe limitare soltanto ad avere concezioni individualiste e disfattistiche del vivere. perseguire un nuovo modello di coppia, di famiglia e di società è possibile. ma il cambiamento deve partire DA NOI, dal basso. e dobbiamo cominciare subito, magari boicottando chi ha un atteggiamento di chiusura verso questi nuovi modi di vedere la famiglia. ecco perchè dico che anche da noi queste rivoluzioni sarebbero possibili, ma non possiamo aspettare che “succedano”, “che vengano dagli altri”. Dobbiamo essere noi i primi giampaolo a metterle in atto, cosicchè poi il messaggio si espanda come le ondicelle di una pozzanghera quando lanci il sasso. Ovvio che non andiamo DA NESSUNA PARTE se continuiamo a stare qui tutti immobili a ripetere:” ahhh… com’era bella la famiglia di una volta, con il papà che andava al lavoro e la mamma che faceva il pane in casa!”….

  2. 42
    Giampaolo -

    Maria Grazia io non faccio distinzione tra donne sposate e non, tra donne con figli e non. Parlo solo di donne. E sinceramente quelle di oggi, che siano sposate o no, che abbiano figli o no, non mi pare siano felici o serene. Tutt’altro. A me sembrano sempre più frustrate e infelici. Forse ho più modo di vederle perchè vivo in una grande città e me ne rendo conto giornalmente. Sempre nervose, insoddisfatte, piene di problemi.
    Mia madre e tante altre donne di 50 anni fa non erano così. E loro stesse mi dicono che non si cambierebbero con la vita che conducono loro.
    Sono parole femminili Maria Grazia, non mie. Io guardo soltanto quella che è la realtà.

    Poi ricordati una cosa Maria Grazia: non tutto ciò che è nuovo è migliore. Anzi spesso è il contrario.
    Tu sei un po’ fissata con il fatto che la famiglia di un tempo fosse sinonimo di tirannia. Ma non è così credimi.
    Fermo restando che potevano esserci casi in cui era evidente tirannia e quant’altro.

    Ma oggi, e ne abbiamo parlato più volte, gli episodi di violenza ce ne sono e peggiori di quelli di un tempo, soprattutto nelle pseudo/famiglie.

    A me onestamente non piace l’idea di una “famiglia” in cui il padre e la madre stanno costantemente fuori casa e i figli sono lasciati ai nonni o alle baby sitter, o peggio, sbattutti qua e là. E non mi sento tiranno per questo.
    Una famiglia, come ho scritto prima è calore e presenza, non freddezza e assenza.

  3. 43
    Atena -

    “voi uomini siete abituati a pensare che una donna non possa essere felice anche senza un marito con cui condividere il tetto, o che sia nervosa e intrattabile se dimostra combattività”

    Maria Grazia applausi per te. Parole sante.
    Sappi che sono una tua “fan” e capisco bene quello che sostieni. Io sinceramente sono stanca morta di combattere per fare capire il mio semplice punto di vista e ora cerco di occuparmi solo di ripristinare la mia salute perduta.
    Io spero che continuerai ad esprimere la tua sincera opinione perché troppe donne continuano a mentire (vogliamo parlare di quante fingono a letto?, altre vengono zittite o derise o chiamate pazze e ogni obiezione mossa viene delegittimata (lo so bene e in parte per questo ho perso la salute. Ora da sola sto meglio 😀 e mentre la mia salute si riprende, leggo con piacere delle ragazze e donne che sono stufe di fingere- per fortuna c’è internet!)

  4. 44
    Kon Kon -

    Buongiorno, eglevittoria.
    Nel massimo rispetto dei tuoi sentimenti e senza commentare quanti mi hanno preceduto, tenterei di dare il mio contributo alla discussione. Ho letto il titolo del messaggio “Ho deciso di rinunciare, eccetera”, e subito dopo le prime tre parole “Ho 41 anni”…
    Subito mi è venuto da pensare che la tua decisione, alla fine, non sia stata altro che la più ragionevole conseguenza dello stato di fatto. Una età anagrafica e una situazione personale (“Adesso vivo sola”) che di fatto hanno guidato la tua decisione: “ho deciso di abbandonare l’idea di diventare mamma, sebbene mi costa moltissimo, e voglio adottare un bambino a distanza”.
    Ovviamente se tu avessi avuto, poniamo, 30 anni e nonostante ciò fossi giunta ad una uguale decisione, il tutto sarebbe nato da premesse ben diverse da quelle ora espresse. Non so ritenere se tu abbia fatto la cosa giusta o meno. Ma sai una cosa? Probabilmente entrambe le scelte madre così/no madre così/si hanno la stessa dignità. Evidentemente per tua cultura ed educazione, preferiresti vivere la maternità in un contesto familiare “classico”. La natura, invece, che ha meno esigenze e bada al sodo, questo non te lo domanda, ed oltretutto, a voler ben vedere, non avrebbe ancora fatto scattare il semaforo rosso per te. Diciamo che si è acceso l’arancione… e dato che parlavi di strada, il paragone non mi sembra così inadeguato.
    Mille auguri,

    K.K.

  5. 45
    Sarah -

    a me sembrano frustrati anche gli uomini…

  6. 46
    maria grazia -

    ciao Atena
    mi fa piacere apprendere che c’è anche qualcuno che mi apprezza, in mezzo a tante “lapidazioni”.. 🙂 anch’ io come te ho dovuto imparare a farmi scivolare addosso tante cose, per non rimetterci pure la salute ! quindi non sai come ti capisco. ti mando un grande abbraccio e spero ti rimetterai presto.

    giampaolo
    forse tu non leggi bene i miei post, o ne travisi il significato. io sto proprio asserendo quello che asserisci tu, e cioè che un figlio HA BISOGNO DELLA PRESENZA DI ENTRAMBI I GENITORI. per questo ho fatto riferimento ai modelli di famiglia dei paesi nordici, secondo me più che apprezzabili perchè conciliano la necessità di entrambi i coniugi di lavorare con quella di essere BUONI GENITORI. tu ti sei rapidamente precipitato a liquidare il tutto come qualcosa di non realizzabile per noi italiani, ma è chiaro che con questa rigidità che sembri dimostrare, non si fa molta strada. i discorsi che tu fai sugli antichi valori della famiglia tradizionale sono discorsi tanto belli quanto IRREALISTICI per la società di oggi giampaolo, perchè il mondo non può più essere quello di 50 anni fa ! oggi in una famiglia un solo stipendio non può più bastare, specie se si hanno dei figli, e il lavoro femminile è diventato UNA REALE NECESSITA’ al pari del lavoro maschile e non rappresenta il semplice capriccio di una fissa femminista ! è chiaro che, a fronte di una situazione di questo tipo, non si può pensare di TORNARE ALL’ ARATRO, ma si devono trovare soluzioni più ottimali che si adeguino alla realtà odierna. in questo senso parlo di CAMBIAMENTO. non sto affatto elogiando il cambiamento in senso assoluto. per me il VERO VALORE, IL VERO SENSO DELLA FAMIGLIA è il venirsi incontro, capire l’ uno le esigenze dell’ altro, e non vivere secondo dei dogmi che non hanno più ragion d’ essere.

  7. 47
    Giampaolo -

    Maria Grazia, credo che tra un po’ con te alzero’ bandiera bianca perché non c’e’ verso di capirsi.

    Io ammiro i paesi nordici. Ne sono uno dei più accaniti fan. La vera civiltà oggi é li. Ma noi non siamo loro. É inutile sperare che possiamo essere come loro.

    Non fermarti a pensare solo a come loro riescono a conciliare gli impegni di entrambi i genitori.

    Fermati a guardare le nostre città e guarda le loro: Roma, Napoli. Palermo, Bari, Torino, Milano, tanto per fare esempi. E dall’altra parte
    Stoccolma, Oslo, Copenaghen, Helsinki, Amsterdam. Io ci sono stato, credo anche tu. C’e’ un’organizzazione, uno stile di vita, servizi sociali, ambiente, serietà delle persone che noi neanche ce le sognamo.

    Li quando ci vedono scappano perché sanno chi siamo. La mafia l’abbiamo inventata noi. Da noi esiste la ‘ndrangheta, la camorra, cosa nostra. Loro non sanno nemmeno cosa vuol dire.

    Li esistono le biciclette, le prendono, le usano, le riportano intatte bei parcheggi. Da noi se le fregano!

    Maria Grazia ma di che cosa vogliamo parlare? Noi vogliamo essere come loro? Ma noi siamo nati per fregare il prossimo. Cosa vuoi pensare di fare?

    La Germania é diventata di nuovo una potenza dopo che Berlino é stata rasa al suolo. Noi dobbiamo ancora ricostruire il Belice.

    Sulla famiglia é inutile ripetermi. Così come é impostata oggi non va bene. Almeno da noi. Il discorso dei due stipendi é troppo lungo da affrontare. Ma ci sarebbero soluzioni anche li. Solo che la nostra società é impostata sul consumismo. Bisogna spendere. E con due stipendi si spende di più. E spesso in cazzate. Siamo andati troppo avanti. Ma non per migliorare. Siamo andati avanti e basta. Ma andando avanti senza conoscere la strada prima o poi incontri il burrone. E noi da tempo lo abbiamo trovato.

    Si confermo Sarah, anche gli uomini sono frustrati. Non sanno più anche loro dove andare.

  8. 48
    Sarah -

    Gianpaolo neanche a me piacerebbe lasciare un giorno i miei figli a destra e a manca, a parte che anche se avessi la famiglia vicino non glieli lascerei, purtroppo i nonni troppo spesso straviziano i nipoti,rovinando la faticosa educazione che cercano di impartirgli i genitori, io ho conosciuto ragazzi che sono stati con la mamma da piccoli, risultato?sono rimasti ammoni e pensano che la ragazza debba essere come la mamma che li serve e li riverisce. Il punto è che non si può campare con un reddito solo, ovvio che entrambi lavorino, ovviamente bisogna trovare il giusto compromesso, io preferisco tenere un figlio un’ora in più all’asilo così socializza invece che tenerlo sempre sotto la mia gonna e non è detto che debba fare tutto per forza la madre,ti faccio un esempio, ho una cugina che si è aperta un bar, il marito ha perso il lavoro e per adesso è lui che rimane a casa perché gli costa più pagare qualcuno che tenga qualche ora il bambino che far restare a casa un genitore, però non è la donna a rimanere a casa ma l’uomo, questa è parità’!!! Semmai entrambi i genitori dovrebbero,per quanto possibile, dovrebbero cercare dei lavori che possano consentirgli di dedicarsi ai figli ma ovviamente deve essere tempo di qualità’ altrimenti serve a poco non credi?Purtroppo qui in Italia le donne che fanno figli sono penalizzate, te lo fanno pesare sul lavoro come se avessi commesso un delitto e poi vogliamo parlare della maternità’?dove dopo la nascita del bambino hai solo tre mesi poi dritta al lavoro?sennò ti accontenti di uno sputo di stipendio ma sai con un figlio diventa tutto più difficile, se cambiassero un po’ le leggi e favorissero le madri che lavorano sarebbe molto meglio per le famiglie però siamo in Italia, arretrati come sempre!
    Siamo tutti stressati da un mondo troppo veloce e frenetico!

  9. 49
    maria grazia -

    “Maria Grazia ma di che cosa vogliamo parlare? Noi vogliamo essere come loro? Ma noi siamo nati per fregare il prossimo. Cosa vuoi pensare di fare?”

    torno a dire che non tutti gli italiani sono così. e quelli che non sono così dovrebbero lottare per farsi valere e per costruire una società migliore. è difficile, MA SI PUO’. quindi io non me la sento di essere così disfattista come te. si può migliorare eccome, ma dobbiamo avere la volontà di farlo, tutto qui.

    “Il discorso dei due stipendi é troppo lungo da affrontare. Ma ci sarebbero soluzioni anche li. Solo che la nostra società é impostata sul consumismo. Bisogna spendere. E con due stipendi si spende di più”

    immagino che tu sottintenda che dovrebbe essere la DONNA a rinunciare al lavoro, COME SEMPRE ! ma non voglio innescare anche qui polemiche dal sapore femminista… ti faccio solo presente che il costo della vita è aumentato non tanto perchè la gente consuma di più. anzi gli italiani per se stessi spendono molto meno rispetto a 15/20 anni fa. ma perchè le tasse e le bollette raggiungono cifre sempre più insostenibili per il comune cittadino, grazie ai nostri cari governanti e ad un’ amministrazione scellerata per cui l’ Italia sta diventando un posto sempre più invivibile. Le donne poi hanno diritto a lavorare non solo per contribuire al bilancio familiare, ma anche per poter disporre della loro autonomia economica, in modo da avere pari libertà e dignità di fronte all’ uomo. ma il maschio retrogrado e con la fissa della dominazione, questo ovviamente non lo vuole accettare !

  10. 50
    Giampaolo -

    Va be Maria Grazia con te é inutile. Batti sempre su quel tasto: maschio retrogrado, maschilista ecv.

    Non é così. Vuoi continuare a pensarlo ? Fallo !

    La famiglia così come é concepita ora non ha senso.
    Moglie e marito fuori casa per 3/4 della giornata non possono costituire un nucleo corretto non solo per la crescita dei figli ma anche per la concezione della famiglia stessa.

    Credo che uno dei due debba passare la maggior parte del tempo con i figli. La famiglia é questa. Inutile tentare di stravolgerla perché i risultati si sono visti e si stanno vedendo.

    É la società consumistica che ha imposto i due stipendi e non viceversa.
    Ovvio che con due stipendi compri di più ma rinunci ad altre cose. Oggi abbiamo tre macchine, cinque telefonini, vestiti che si buttano l’anno dopo, spese superflue. Questo é il consumismo che ci ha imposto la società.

    Vogliamo questo? Ok! Ma teniamoci le conseguenze. La famiglia é disgregata. Ognuno fa quello che gli pare. Figli e genitori si incontrano quando capita. Vi piace questo? Tenetevelo! A me non piace!

    I modelli nordici purtroppo da noi non sono attuabili. Gli italiani non sono tutti così? No, non tutti, come é normale in tutte le cose. Ma la maggior parte.
    Basta guardare quando si vota. In tanti anni di vita li ho sempre visti alla stessa maniera.

    Qualcuno nell’800 disse: l’Italua é fatta ora bisogna fare gli italiani. Ancora stiamo aspettando.

    Tu ci credi ancora Maria Grazia? Sei ottimista? Beata te! Io ne ho viste troppe nella mia vita per speravo ancora.

    Le nuove generazioni poi…lasciamo stare. d’altea parte sono il frutto dei nostri errori. Non hanno valori ma soprattutto identità.

    Sarah ha ragione, siamo tutti stressati da un mondo troppo frenetico che onestamente non si capisce dove vuole andare. Ma lo abbiamo creato noi.
    É vero che non si può tornare indietro con l’aratro. Giusto. Ma c’e’ il trattore. Quello é miglioramento e cambiamento corretto. Ma il problema é che non abbiamo più voluto “arare” per andare dietro a non si sa che cosa.

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