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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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“Maria Grazia,
perchè non ammetti che M. ha ragione nell’affermare che in un omicidio poco c’entra l’essere più deboli?”
semplice ! perchè HA TORTO 😉
“a volte si dovrebbe accettare che il punto di vista altrui è migliore del nostro”
Sono d’ accordo ! certe persone qui dovrebbero semplicemente accettare che il mio punto di vista è migliore del loro, su certe cose.
“lasciandoti continuare le tue filippiche, acrimoniose quanto quelle di chi non vede in un fallimento amoroso la sua parte di colpa. ma… così facendo, ti si darebbe implicitamente ragione, sempre e su tutto quanto affermi, cosa non sempre positiva, soprattutto per i giovani frustrati (maschi e femmine) che leggono.”
rossana, se le persone frustrate che leggono, e che sono vittime di ingiustizie quotidiane, facessero quello che vogliono fare davvero, avremmo ogni giorno le strade devastate da manifestazioni violente, guerriglie civili, uccisioni ed esplosioni di oggetti e persone inermi capitate lì per caso, come ai tempi degli anni di piombo. altro che FILIPPICHE ACRIMONIOSE IN UN FORUM !….
golem non sta difendendo nessuno ! ha solo capito ( DA PERSONA INTELLIGENTE QUAL’ E’ ) che la libertà di espressione va sempre difesa, anche quando le opionioni dell’ altro non sono in linea con le nostre. funziona così in un paese democratico, rossana.
“secondo me, si raggiungerebbe in breve tempo le firme necessarie e questa già potrebbe porre un argine a questi tremendi omicidi.”
rossana, chi arriva a compiere un omicidio lo farebbe A PRESCINDERE dalla propria condizione, perchè si tratta di individui deviati che troverebbero comunque altri appigli. il tizio di motta visconti che ha ammazzato moglie e figli perchè voleva scappare con una collega di cui si era invaghito, non era certo un povero marito separato e bisfrattato ! il napoletano che ha ridotto in fin di vita a suon di botte e sevizie la sua ragazza albanese ( solo perchè INFASTIDITO dalla presenza dei loro bambini che volevano giocare in un momento in cui lui invece voleva fare sesso !!! … ) , non era certo un uomo vessato e bisfrattato ! mi pare che casi come questi SI COMMENTANO DA SOLI.
tu in me, e nelle donne come me, vedi la persona che sta insieme a tuo figlio, e che lo sta rendendo infelice. ti poni con PREGIUDIZIO verso le donne di oggi rossana e, proprio come giampaolo, lo fai per un tuo vissuto personale. MA SBAGLI !
“in merito alla famiglia, questa è stata in parte come slavata sia dall’individualismo che dal benessere. ora più che mai si verifica competitività anzichè amore fra i suoi componenti”
questo succede perchè molti uomini non accettano il successo della loro consorte in campo sociale e professionale. Le donne forti e volitive vengono percepite come “minacciose” e indisponenti da molti uomini. e in questi casi, da parte dell’ uomo, scatta una sorta di insofferenza e un comportamento teso a “imbavagliare” la donna.
“se c’è bisogno d’aiuto per un malato, si preferisce ricorrere a un’infermiera anzichè accettare la collaborazione di familiari. le costruzioni cominciano a sgretolarsi da piccole falle, un tempo quasi inesistenti.”
in questo caso concordo con te. il carico degli oneri familiari – quando non ci siano problematiche che richiedono uno specifico intervento sanitario – non dovrebbe essere spostato verso una componente esterna ( come infermiere e badanti ) ma dovrebbe, PER QUANTO POSSIBILE, essere ripartito tra i componenti della famiglia. oggi molte donne lavorano, per cui anche gli uomini, in questi casi, sono chiamati a fare la loro parte, se non vi sono nonni, suoceri o altri parenti che possono far fronte a questi bisogni. purtroppo le coppie e le famiglie moderne non tollerano la presenza di altri familiari nella vita quotidiana. La moglie di mio fratello – SENZA UNA VALIDA RAGIONE – è sempre stata ostile nei miei riguardi e nei riguardi della mia famiglia, e ha preteso che lui diradasse quanto più possibile i contatti con noi una volta sposatasi. Dovendo lei lavorare, preferisce pagare 500 euro al mese per mandare il figlio all’ asilo piuttosto che ricevere l’ aiuto di parenti nella custodia del piccolo. tutto questo io lo trovo assurdo. ma così è.
Ciao a tutti.
Dottor, cambiare va bene, purché si sappia che obiettivi raggiungere, altrimenti quello non significa cambiare, ma adattarsi a tutto, accettare tutto indistintamente.
Io la società odierna la chiamo “società liquida”, perché credo che renda bene l’idea. Prende la forma di ciò che le viene presentato davanti, senza più una proprio struttura .
Maria Grazia condividi ciò che ho scritto?
Allora temo di aver sbagliato qualcosa.
Una domanda: ma siamo italioti stupidi e retrogradi, o italiani capacissimi di “civilizzarci” come quei paesi “civilissimi” che ti piacciono?
Rossana,
so che sulla questione padri separati sono, o magari erano, molto attivi nel milanese.
Lì erano state previste anche delle case dedicate a padri separati, ridotti sul lastrico, e quindi c’era per loro la possibilità di convivere con altri padri separati e dividendosi le spese, e incontrando i propri figli in spazi neutri,nei giorni stabiliti dal tribunale.
Parliamo sempre di quei 4/6 giorni al mese. Per tutti gli altri giorni o hai avuto la fortuna di fare figli con una buona madre, e quindi ti permette di vedere i tuoi figli più giorni rispetto a quelli decisi dal giudice, altrimenti ti attacchi al tram o ci finisci sotto.
Qualche raccolta di firme per proporre delle leggi in merito, è stata fatta, ma qualcuno sa in quale cassetto stanno marcendo?
Se poi fanno le leggi così come hanno fatto quella sul femminicidio o la zuppa che stanno facendo per la fecondazione eterologa, siamo a posto.
>>> Io ho avuto un’indiretta esperienza del genere da bambino, in Puglia, quando un nostro introverso vicino di casa uccise la figlia diciannovenne con altrettante coltellate, perchè questa voleva… sposarsi. Lui era rimasto vedovo e possiamo capire cosa lo spaventasse.
Trovo che molti degli omicidi che vengono compiuti nei confronti delle donne abbiano questo crisma di follia associata alla paura della solitudine e, attraverso quest’ultima, alla perdita di quel potere che per molti anni ha caratterizzato, anche ufficialmente, il rapporto tra l’uomo e la donna.
Io credo che il dettaglio della predominanza della forza fisica nell’esecuzione di questi omicidi, sia un’aggravante casuale che prevale proprio in ragione dell’irrazionalità del gesto. Il vero problema è che dietro questi episodi si intravede lo spaesamento di un uomo che non riesce “a fare a meno di una donna”, cosa che comunque indica una carenza di autodeterminazione che affonda le radici in una cultura apparentemente maschilista ma che di fondo è potentemente matriarcale, e cerco di spiegarmi meglio.
Ha ragione Giampaolo quando dice che era sua nonna gestiva la casa, seppure con i modi da “angelo del focolare”, ma la rete invisibile che queste donne tessevano faceva sì che i maschi che gravitavano intorno ad esse ne fossero “dipendenti”. Se la fenmmina non aveva la forza doveva usare l’intelligenza e la furbizia per assicurarsi un ruolo e un futuro. Naturalmente tutto questo veniva declinato secondo caratteri e temperamenti diversi. Per cui c’erano le mamme e le nonne come quelle di Giampaolo, e le mamme e le nonne come Wanna Marchi. A Giampaolo è capitato il primo modello, come pure a te mi pare.
Se pensiamo ai cambiamenti socio economici che hanno segnato la seconda metà del Novecento, noteremo palesemente che la relativa indipendenze economica femminile ha sgretolato, (assieme a altri cento fattori) la struttura “economico-affettiva” di quel tipo di famiglia, dove l’indipendenza dell’uno dall’altro sta liberando la donna da un ruolo che pure aveva saputo ottimizzare pragmaticamente, ma che inchioda il maschio alla necessità di dover “badare a sè stesso”.
Questa generazione di 40/60enni, si trova in un limbo tragico, per il quale vede davanti a sè un futuro fosco di donne alle quali non era abituato, e dietro di se un mondo ormai scomparso, nel quale si sentiva comunque accudito.
Non è difficile perdere la testa nei modi tragici che conosciamo, oppure semplicemente rimpiangendo i bei >>>
>>> tempi che furono, ma non c’è bisogno di essere Sigmund Freud per capire che nell’uno e nell’altro caso la ragione risiede nella sensazione che si sia stati “privati” di qualcosa.
Naturalmente anche nelle “nuove donne” esistono caratteri da “angelo del focolare” o da Wanna Marchi, e le modalità espressive seguono questi temperamenti. Ma questo dettaglio non dice nulla rispetto agli obiettivi che queste donne si prefiggono e ai concetti espressi, se non nella qualità dell’esposizione, appunto.
Quando dicevo che con queste “nuove” donne bisognerà fare i conti volenti o nolenti, dicevo una cosa tanto ovvia quanto tremenda per chi non vuole o non “trova” i mezzi per riuscirci. Ma il problema non sono le donne che sono cambiate, perchè anche questo è evidente, siamo NOI maschi che NON cambiamo casomai. E molti di quegli assassinii sono la tragica allegoria di chi pensa di fermare il “tempo” fermando una persona.
Io non voglio essere un esempio per nessuno, ma non a caso il mio modo di essere si sposa benissimo (è proprio il caso di dirlo) con una moglie inglese, dove le donne hanno un rapporto paritario con l’uomo da centocinquant’anni, ferme restando le difficoltà che si possono incontrare in tutti i matrimoni, per i mille motivi che attengono ai caratteri personali e alla volubilità dei sentimenti.
Io non generalizzerò mai, perchè le generalizzazioni sono come le statistiche, perfettamente inquadrate dall’esempio dei polli che sicuramente conosci, ma in questa donna incontro sia il carattere che piace a Giampaolo che quello determinato di una MG, seppure esposto con meno veemenza, ma con la stessa efficacia. Ma nello stesso tempo resta una “femmina universale”, che ha “perso tempo” verso uno che non la voleva, come la dolce Valinda o la gladiatoria MG. Perso tempo lo dico io naturalmente, e lo dico perchè sono un maschio, per loro non è stato tempo perso, e mai lo sarà, e hanno le loro buone ragioni per pensarlo, che però un maschio non capirà mai.
Tutto questo per dire, che mentre la femmina universale rimane immutata nei millenni per le stranote ragioni istintuali, la donna no, quella cambia, e non nei millenni, ma anche solo in una o due generazioni. E se, come nel nostro caso, noi maschi capitiamo in mezzo a questo recente tsunami, abbiamo due possibilità: o annegare aggrappandoci alla passata immagine femminile, anche accoltellandola per avere più “presa”, oppure nuotare insieme a lei. Diventando pragmatici. Come le nostre nonne. A presto.
Maria Grazia,
giusto per togliermi un paio di sassolini dalle scarpe:
– se non ricordo male, la peggior osservazione che io abbia fatto su di te è stata quella di considerarti “aggressiva” nel modo di porti e di esprimerti. poi, seguendo l’aura positiva di Golem, ho pure accettato di alleggerire l’aggettivo in “sanguigna”;
– tu, invece, nonostante che sia stata quasi indotta a precisare la mia età nell’intento di ottenere rispetto (cosa che è peraltro avvenuta, soprattutto dopo che ho narrato quasi per intero la mia vita) non hai esitato ad usare l’informazione per rigirarla più volte contro le mie idee, percorrendo una pista sul personale anziché controbattere su un terreno mentale).
qualora non l’avessi notato nel tuoi contatti abituali, ti preciso che ho conosciuto persone di 20-30 anni MOLTO più vecchie nel pensare, sentire e agire di me. l’età purtroppo conta ma… relativamente, come in tutti gli altri aspetti della vita.
NON vedo nelle giovani donne la compagna di mio figlio (che ha cambiato atteggiamento nei suoi confronti dopo ben 15 anni di convivenza, a mio avviso in peggio, approfittando del suo cattivo stato di salute, e che, cionostante, rimane sempre a me carissima) ma un’attitudine aggressiva femminile generalizzata, notata già in precedenza, che si sta ripetendo ora in una SIGNORA che, forte del sostegno indiretto della sua appartenenza a un’istituzione, mi sta vessando da più di un mese, con pretese assurde, espresse con modi che definire arroganti sarebbe ben poca cosa, anche soltanto per la totale mancanza di rispetto, dovuta a tutti e a maggior ragione a chi ha una certa età e fragilità.
ti permetti di affermare che sbaglio perché mi baso su esperienze personali quasi che tu, invece, basassi le tue opinioni su un’inconfutabile Bibbia laica. vorrei che ti rendessi conto che:
– le opionioni delle persone comuni, e forse anche quelle di addetti ai lavori, sono quasi sempre SOGGETTIVE, basate su propri vissuti e su proprie percezioni, diverse da persona a persona – forse che non è così ANCHE per te?;
– che, nonostante tu già sia “MATURA”, non hai nessun diritto di decidere quello che è giusto e quello che è sbagliato, se non disponi almeno di chiarezza e sicurezza convalidate da fatti o numeri, e non solo dal tuo PERSONALE pensiero.
se c’è un aspetto positivo che ti riconosco, è quello di non glissare, come altri fanno, sui temi e sulle domande sottoposti al loro vaglio. attendo, quindi, riscontri…
un caro saluto
M.,
concordo soprattutto su: “Il problema si presenta quando un valore viene completamente svuotato del suo significato.” per fortuna che in alcuni aspetti importanti del pensiero e dell’esistenza umana ancora non è così!
—
Dottor,
mi sa che ha ragione e mi dispiacerebbe parecchio se l’intelligenza dovesse cedere del tutto il campo all’adattabilità. forse, però, è stato sempre abbastanza così…
—
Tyson,
in linea di massima concordo con il tuo ultimo post, anche se non proprio in tutte le sfumature più pesanti.
—
Golem,
la libertà d’espressione è cosa sacrostanta ma… dovrebbe esserlo anche il tentativo di moderare la sopraffazione. ogni cosa, anche la più positiva, a mio avviso, scade quando diventa eccessiva e prevaricante. punto di vista personale, ovviamente…
se non fosse sopraggiunto M., con le sue sicurezze e le sue capacità d’esprimerle, in modo netto e serrato, temo che sarebbe stato impossibile riportare alcune questioni a un livello ragionevolmente accettabile per la maggior parte degli utenti, quelli più impegnati inclusi.
se si segue una discussione come “auditor”, si evita d’intervenire. se s’interviene, è inevitabile trovarsi schierati, anche perchè qui non c’è nessuno che possa monitorare gli interventi “dall’alto” (essendo questo l’aspetto forse meno gradevole ma più accattivante del sito).
—
adesso vado a farmi una bella passeggiata nel verde e a godermi il pallido sole, in compagnia di un interessante libro d’arte… piccoli piaceri, anche questi!
buon pomeriggio a tutti!
Ciao Rossana. Ho lasciato “l’auditorietà” con l’intento di cercare di mitigare lo scontro che stava facendo degenerare oltre il dovuto il dibattito. In quel momento la veemenza dell’una non era molto diversa dalla “grevità” di altri commentatori, che a mio avviso avevano lo stesso peso nella cagnara che si era venuta a creare, gettando benzina su un fuoco che non aveva bisogno di essere ulteriormante alimentato.
Ci si schiera quando si appoggia una linea concettuale, e io non l’ho fatto e neppure lo farò, avendo le mie idee che ho espresso nei post precedenti. Comunque se quel mio intervento viene visto come uno schieramento, che lo sia, ma non lo era. Bye.
P.S. Che libro è?
Ciao Golem
Il messaggio a te rivolto nel mio post n. 471 é stato da te elegantemente (o forse diplomaticamente) glissato dietro una moltitudine di belle parole, che in sostanza non mi davano una risposta a quello che ti chiedevo.
Ti sei comportato un po’ da “Svizzera”.
Ne prendo atto. Così come prendo atto, come altre persone del forum, del fatto che sei mentalmente predisposto, per struttura forse, alla totale difesa di tutto ciò che concerne il mondo femminile.
Ma é storia vecchia. Te l’avevo già fatto notare.
Un saluto
evito di continuare a controbattere ai commenti polemici ( o provocatori ) rivolti a me. mi limito a riportare l’ ennesimo triste caso di efferata violenza domestica ai danni di una donna, nel tentativo ( DISPERATO A QUANTO PARE ) di far comprendere a molti forumisti che la riluttanza di donne come me a sposarsi o a contrarre rapporti impegnativi con uomini italiani o di paesi ancora più arretrati, ha dei fondamenti ! invito anche a leggervi i commenti ( SIA DI UOMINI CHE DI DONNE ) riportati sotto l’ articoletto, e che in entrambi i casi sono a sostegno delle mie tesi !
https://www.facebook.com/ilFattoQuotidiano/posts/920756687938578
“la gladiatoria MG”
golem, gladiatoria non me l’ avevo proprio mai detto ancora nessuno… ma devo dire che come termine lo adoro ! 😀
Scherzi a parte, come sempre sono POSITIVAMENTE SCIOCCATA dalla tua acutezza, lucidità e capacità di analisi degli odierni fenomeni sociali. oltre naturalmente che dall’ eleganza e sobrietà di linguaggio con cui esprimi i tuoi concetti, quand’ anche non supporti il mio pensiero.
“mentre la femmina universale rimane immutata nei millenni per le stranote ragioni istintuali, la donna no, quella cambia, e non nei millenni, ma anche solo in una o due generazioni. E se, come nel nostro caso, noi maschi capitiamo in mezzo a questo recente tsunami, abbiamo due possibilità: o annegare aggrappandoci alla passata immagine femminile, anche accoltellandola per avere più “presa”, oppure nuotare insieme a lei. Diventando pragmatici.”
già… ci sono per fortuna anche uomini con cui E’ BELLISSIMO NUOTARE INSIEME. perchè con loro non si finisce per affogare, MA SI ESPLORA L’ OCEANO.
“se c’è un aspetto positivo che ti riconosco, è quello di non glissare, come altri fanno, sui temi e sulle domande sottoposti al loro vaglio. attendo, quindi, riscontri…”
rossana, credo di avere già ampiamente dibatutto IL PERCHE’ di molte mie affermazioni, e di averlo fatto riportando fatti e dati concreti, e non solo opinioni soggettive. scusa ma non credo di essere tenuta a spiegare altro. e comunque quando io ti definisco “una donna di ieri”, mi riferisco non tanto alla tua età, che è “relativa” rispetto alla personalità. ma mi riferisco proprio al tuo modo di vedere le cose e di intendere il rapporto uomo-donna.
un buon pomeriggio anche a te !