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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Golem,
la base di partenza del mio ragionamento è che non esiste qualcosa di più grave dell’omicidio, se non l’omicidio stesso.
E’ seriamente opinabile questa mia osservazione?
Credo di no.
Di conseguenza, fare la guerra su chi uccide chi e attribuire una diversa gravità, non solo lo trovo incredibilmente demenziale, ma anche inutile. Per me un uomo ucciso o una donna uccisa non cambia niente. L’atto è sempre uguale, così come lo è il finale. Adesso, ribaltiamo questa mia considerazione sulla questione uomini e donne uccise. Intanto la frettolosa interpretazione fatta da alcuni giornali sui numeri riportati dall’ONU, sono stati successivamente criticati e ribaltati.
Per molto tempo i media hanno fatto speciali dei tg, servizi di ogni tipo, in cui si faceva passare il messaggio per cui la maggior parte degli uomini italiani sono maschilisti ed assassini, e che la donna italiana muore più per mano maschile che per tutto il resto, e vogliono far passare la società italiana come una società sottosviluppata e retrograda. Poi noi italiani siamo sempre stati dei fenomeni nell’autoaccusa.
Ma una analisi più attenta di tutti quei dati ha fatto emergere una realtà differente: l’Italia è tra i paesi europei nel quale vengono uccise meno donne, addirittura meno rispetto a paesi che noi vediamo come civilissimi, come la Finlandia o la Germania.
Questo vuol dire che in Italia una donna viene ammazzata meno che altrove e quindi è più sicura.
Il fenomeno dell’omicidio femminile è stato spiegato facendo riferimento alla cultura retrograda e maschilista italiana.
A questo punto a me sorge una domanda: come mai in quei paesi in cui la cultura italiota, retrograda e maschilista non c’è, si ammazzano più donne?
Allora, o il problema non nasce dal maschilismo, oppure noi italiani non siamo più maschilisti di certi UOMINI RISPETTOSI DEL NORD, anzi i numeri dicono che loro ammazzano più donne di noi.
Chiediamoci se i media non hanno una grossa fetta di responsabilità nel creare dei mostri sociali.
I media creano la percezione, e sulle percezioni ERRATA, perché i numeri parlano chiaro, si creano visioni distorte e totalizzanti.
Ci parlano della famiglia come della scintilla che conduce alla morte una persona. Queste cose, purtroppo, succedono, ma perché mai nessuna parla di tutte quelle morti causate dalla mancanza di famiglia?
Perché nessuno parla di tutti quegli anziani che si suicidano per depressione legata dalla mancanza di un nucleo familiare?
Perché non parlano di…
quella violenza psicologica che devono subire uomini e donne parcheggiati negli ospizi?
Si demonizza la famiglia in quanto tale, ma perché nessuno parla di tutte quelle persone e di tutte quelle realtà imprenditoriali che, in questi anni difficili, riescono a rimanere a galla grazia alla famiglia dei genitori e dei nonni?
Perché nessuno fa riferimento a tutte quelle situazioni che riescono a rimanere in piedi grazie a tutti i soldi che nonni e genitori passano a figli e nipoti nell’aiutarli a pagare il mutuo, piuttosto che l’affitto, le cure mediche, i debiti, o un aiuto per la spesa, o per aiutare chi si trova in difficoltà economica per via di divorzi e mantenimenti o chi ha perso il lavoro?
La famiglia, tradizionale o moderna, chiamatela come volete, è anche questa, soprattutto questa.
Che poi ci siano famiglie portatrici di un virus, questo è innegabile, ma non sono tutte così.
Altra questione che mi riguarda: è integralista chiedere, a fronte di giudizi trancianti, che questi giudizi siano formulati su una esperienza diretta e non sulla percezione?
Se io ti dico: Golem non mangiare la nutella perché fa schifo ed è demoniaca. A te non verrebbe spontaneo chiedermi se, prima di dirti una cosa così, io l’abbia assaggiata almeno una volta?
I giudizi sono una cosa. I pregiudizi sono altra cosa, e non vanno mischiati, perché i primi, per essere seri, si devono basare su un dato di esperienza. I secondi possono basarsi anche sull’aria.
Tutte le domande che ho scritto sono logiche? Sono lecite? Sono maschiliste? Sono integraliste?
Non cedere alle neo ipocrisie sulla famiglia significa essere maschilisti?
Io credo di no.
Golem perdonami ma la “regina del focolare” merita di essere così bistrattata?
Per far posto alla donna del duemila che oggettivamente non si sa bene cosa voglia?
Rossana. Non cerco il “bene” di altre donne ( altre?), ma semmai l’equilibrio nel giudizio di una situazione, e gli eccessi, visto che ne accenni, mi sembra siano equamente distribuiti tra i partecipanti.
Quanto all’ intento pedagogico che il tuo appoggio al post di Harry sottintende, come metodo mi sembra francamente originale vista l’ironia e il sarcasmo che ho abbondantemente riscontrato ( da entrambe i lati della barricata, intendiamoci) da quando è iniziata la contesa.
Come noterai, uso sinonimi che con quello che dovrebbe chiamarsi “dibattito” c’entrano poco. Ma questo dovrebbe far capire che gli eccessi in queste situazioni sono ben distribuiti tra i contendenti, a significare che se c’è qualcosa che non va nel discente, questo qualcosa non manca neppure nel docente. Ciao.
M. Le tue argomentazioni sono serie e pertinenti, e inoltre allargano il discorso “dell’asessualità'” dell’omicidio ad ambiti di giudizio sconfinati, che richiederebbero credo competenze che sicuramente io non ho, ma temo non solo io.
Comunque, io sto scrivendo, con difficoltà, ‘ con un telefonino, ma da lunedì avrò un apparecchio con una tastiera adeguata e conto di rispondere con piacere con quelle che sono le mie idee al riguardo. Grazie per portare pazienza.
Giampaolo, non mi sembra che abbia voluto bistrattare la ” regina del focolare “. Sarebbe come fare una cosa del genere col Dodo, un volatile terreste estintosi agli inizi del Novecento, visto che quel tipo di donna ha fatto la stessa fine all’inizio di questo secolo.
La donna del duemila non sa cosa vuole? Ottimo. Visto che a noi piacciono le donne proviamo a scoprirlo insieme a lei, perché la ” regina ” il lusso di scegliere non l’aveva quasi mai. Ciao Giampaolo.
Golem,
secondo te, in questo “dibattito” e in altri simili su altri thread chi si pone da sempre come principale docente? chi decide a priori quello che è giusto e quello che è sbagliato? quello che è accettabile e quello che tassativamente non lo è? quello che è moderno e quello che è superato?
a essere schietta, ritengo che le idee di fondo di Maria Grazia siano in gran parte giuste ma non mi sembra che siano abbastanza calibrate da poter essere calate serenamente nella realtà, se non altro per il bene che a lei stessa ne potrebbe derivare.
in ogni caso, più che logico enunciarle e sostenerle, senza però avere la pretesa che siano le SOLE depositarie di verità. Giampaolo, ad esempio, ha dovuto rinunciare (come in precedenza ha fatto Kid, seguito da me) a far valere punti di vista diversi, che pur avevano un loro valore.
ne deduco che, se non è detto che siano del tutto eccessive le idee, eccessive diventano le modalità di farle valere. opinione personale, ovviamente!
buona serata!
non intendo portare avanti oltre il dibattito sul femminicidio. primo perchè la questione mi sembra sia stata già abbondantemente trattata, e credo di aver chiarito in maniera esaustiva il mio punto di vista in merito, e poi perchè non intendo passare per ciò che non sono: cioè una pazza fanatica integralista che cerca di inneggiare all’ odio verso il maschio.
Bene, chiarito questo, passo a illustrare QUELLO CHE VUOLE LA DONNA DEL DUEMILA, visto che, a quanto pare, ANCORA NON E’ CHIARO !
Parlo in linea generale, ovviamente, tenendo conto ( COME SEMPRE ) delle debite eccezioni.
La donna OCCIDENTALE del duemila non ha come obiettivo primario il matrimonio e la costruzione di una famiglia, ma tende di più verso la realizzazione personale ( vita sociale, denaro, carriera, viaggi )
La donna del duemila cerca in un partner sopratutto intesa intellettuale e complicità emotiva. predilige l’ uomo di larghe vedute, dal pensiero “giovane” e al passo con i tempi e preferisce mantenere le distanze da chi ha una visione della donna ancora troppo legata a vecchi schemi.
La donna del duemila ama l’ uomo FORTE, non l’ uomo prepotente ! La donna del duemila ama l’ uomo gentile ed educato, ma non lo zerbino che “leccheggia” per arrivare al sesso o al rapporto di coppia.
La donna del duemila, in campo sociale e lavorativo, pretende – GIUSTAMENTE – dignità e riconoscimento dei propri diritti al pari dell’ uomo.
La donna del duemila cerca la ricchezza, MA NON IL RICCO CHE LA MANTENGA. perchè vuole preservare la sua libertà.
La donna del duemila raccoglie le ricette di cucina su internet, e parla con uomini di ogni parte del mondo grazie al web.
La donna del duemila non disdegna eventuali partners molto più giovani, ma tendenzialmente preferisce l’ uomo coetaneo o più maturo.
La donna del duemila non accetta di invecchiare precocemente e fa tutto quello che può per curare il suo fisico. Una donna 40enne di oggi – mediamente – è ancora RAGAZZA, sia nel corpo che nello spirito, e non accetta di vivere DA VECCHIA.
La donna del duemila ama fare sport, frequentare le palestre, le piscine, ama gli aperitivi con gli amici e le serate frizzanti.
La donna del duemila vorrebbe fare sesso con Lenny Kravitz.
La donna del duemila cerca di non scontentare i genitori, ma poi si pente di non aver seguito del tutto la sua strada.
La donna del duemila, se si innamora veramente E’ FOTTUTA. perchè per il suo uomo farà QUALSIASI COSA.
e comunque non mi pare che golem volesse BISFRATTARE il vecchio angelo del focolare, ma ha solo voluto sottolineare che la donna di oggi E’ DIVERSA ( nel bene e nel male ) da quel modello, e gli uomini di oggi devono prenderne atto se intendono avere un rapporto con noi !
Credo che qui si stia facendo un discorso che dovrebbe riguardare altri campi.
Femminicidio,..oerche’ questa distinzione dall’omicidio in genere?
E il bambinicidio allora? Gia una volta affrontai l’argonento. Quanti poveri bambini innocenti sono uccisi dalle loro madri o dai loro padri?
E allora?
La distinzione va fatta tra buoni e cattivi, tra malati di mente e non, tra depressi e non.
Mi viene da pensare se tutti i mariti che uccidono le proprie moglie siano così assassini nell’animo o ridotti ad un estrema fragilità mentale dalle situazioni che sono costretti a vivere.
Un abbandono spesso é devastante a livello osichico.
L’ultimo caso di oggi. Quell’uono che ha ucciso le proprie figlie o quell’altro che ha ucciso il proprio bambino di nove mesi.
Io sono un separato ma non mi é mai venuto in mente di uccidere nessuno. Ma mi viene da pensare se ci fosse stato un altro al mio posto ben più fragile emotivamente cosa avrebbe fatto?
“harry
PRIMO: se qui c’è qualcuno che ha un problema non sono io ! e ormai le persone INTELLIGENTI di questo forum lo hanno capito !”
Vabbè… dopo questa!
Golem, renditi conto! Stai agendo veramente male e neanche te ne accorgi!