Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
Pagine: « Prec. 1 … 38 39 40 41 42 … 107 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 38 39 40 41 42 … 107 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
M., anche io non credo che la famiglia italiana sia fallita.
Sono solo cambiati gli interpreti, che a mio parere, oggi fanno fatica a far funzionare la famiglia come si dovrebbe.
Ed é cambiata anche la società e soprattutto il modo di vivere.
Troppo di corsa, e poco spazio alla famiglia. Troppo tempo dedicato al lavoro, genitori sempre fuori casa, figli allo sbando. Tempo ristretto soprattutto nelle grandi città.
La famiglia, per forza di cose impazzisce.
M.
non so dove tu abbia raccolto i dati da te riportati, ma anch’ io mi sono adoperata a fare una piccola ricerca in rete sull’ argomento, e le informazioni che ne ho tratte differiscono alquanto dalle tue. di seguito riporto uno spezzone dell’ articolo cui faccio riferimento e il relativo link:
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/otto_marzo_femminicidi_femminicidio_donne_uccise_omicidi/notizie/560649.shtml
“Il 2013 segna un incremento dei femminicidi rispetto agli anni precedenti, con 134 donne uccise. In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale delle donne, la Casa delle donne di Bologna, ha reso pubblica l’8/a indagine sul femmicidio in Italia, condotta per l’anno 2013, da un gruppo di volontarie mediante l’esame della stampa nazionale e locale. La media annuale per i 9 anni in cui sono stati condotte le indagini, segna 116 casi per anno. Nel 2013 – in base all’indagine – restano confermati i dati dei femminicidi risultanti dalle indagini degli anni precedenti: i femminicidi riguardano per lo più donne italiane (70%), sono commessi da uomini italiani (70%), interessano tutte le fasce di età pur se si riporta quest’anno una incidenza maggiore nella fascia di età tra i 36 e i 45 anni, mentre l’anno scorso si registrava nella fascia 46-60. «Trovano origine – spiega la Casa delle Donne – nella relazione di genere, posto che nel 58% dei casi l’autore è stato il partner attuale o ex della donna».
L’uguaglianza: Le donne italiane pensano che non riusciranno ad avere eguali opportunità nel campo dell’istruzione, della salute e della giustizia per almeno altri 10 anni. Questo è quanto emerge da una recente ricerca commissionata e presentata oggi da Special K Europa.
Le violenze nel Lazio: «Nel 2013, i pronto soccorso del Lazio hanno accolto 140 denunce da parte di vittime di violenza, donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni. Di queste, l’80% sono italiane».”
M., mi sembra che il quadro che ne emerge sia inconfutabile. e tutt’ altro che dignitoso e incoraggiante per le donne italiane. noi donne italiane non abbiamo alcun interesse a passare davanti al resto del mondo come le vittime di uomini retrogradi e violenti. ma purtroppo, data l’ incidenza sempre più frequente di questi episodi di violenza, nei paesi stranieri più evoluti non possono fare a meno di considerarci tali.
@M.
Sempre per quanto riguarda i dati da te riportati, sono evasivi, non viene riportata e linkata alcuna fonte informativa di riferimento ( e questo mi crea molti dubbi… ); hai infine citato la Russia, e a mio avviso l’ hai citata impropriamente, dal momento che la Russia – in quanto paese arretrato, sia economicamente che culturalmente – non può essere equiparato a nessun paese occidentale. E’ normale che nei paesi poco avanzati ci sia una fortissima incidenza di violenza e sopraffazione a danno delle donne. E la Russia rientra tra questi paesi ! quindi non la puoi prendere ad esempio !
voglio farti notare che, in merito all’ argomento che stiamo trattando, le violenze domestiche e le uccisioni di donne per mano di mariti e fidanzati, sono cosa BEN DIVERSA dall’ uccisione per mano di aggressori sconosciuti ( magari durante un tentativo di rapina ). e ho come l’ impressione che molti omicidi di donne in paesi europei rientrino in quest’ ultima casistica, che con il maschilismo e la violenza di genere centra poco, in quanto si tratterebbe in questo caso di criminalità comune, e non di omicidio a sfondo passionale indotto dalla cultura maschilista. dico questo perchè i dati da te riportati riferiti all’ OMS non indicano nè un termine temporale nè una fonte precisa di attribuzione. quindi, per quanto mi riguarda, potresti benissimo esserteli inventati tu ! scusami, ma in queste cose bisogna essere metodici e precisi e non si possono dare notizie così… a caxxo ! ….
“Per non parlare, poi, del numero di donne che si suicidano o muoiono per cause legate al lavoro, ad esempio per via di malattie create da condizioni di lavoro inaccettabili.”
Bene… quindi confermi la mia tesi secondo la quale in Italia c’è ancora una fortissima discriminazione sociale e professionale a danno delle donne ! costrette ancora – in molti casi – a svolgere lavori dequalificanti, poco dignitosi, o pericolosi per la propria salute e la propria incolumità fisica !
E’ inutile che giochi a fare la povera vittima con un pizzico di comicità!
In questo forum, nn ci sono i poveretti che hai conosciuto nella tua vita!
Cristo Santo, ma datti una guardata, nn c’è un povero cristo che ti sopporta, e nn perchè tu sia DIVERSA o guardi oltre… ma solo xchè sei una povera sfortunata! Ma lo vuoi capire?!!?
Ma guardati allo specchio! Domandati perchè! Piangi, urla, sfogati… ma esci da questa dimensione da te creata! Gesù Santooo!!!
Nn puoi andare avanti così! Nn ci credo!
All’inizio pensavo tu fossi un troll per scadere le donne, ma sei realtà e questo sta spaventando tutti!
Cristo! Hai una paura fottuta… hai paura di tutto, hai creato solo scuse, un mondo di scuse e falsità per giustificarti! Vai da uno psicologo, sei ancora in tempo!
Nn voglio neanche che tu mi ringrazi, fallo e basta!
HAI SERI E GRAVI PROBLEMI!
oddio una donna diversa dalle altre che paura!!!!! ho i brividi!
“ci sta spaventando tutti” uuuuuuu mamma mia stai attento che le parole possono uscire dallo schermo e mangiarti!
ci manca solo il fantasma formaggino e poi mi becco un infarto.
Io non ho inventato niente. Sei tu che gonfi la realtà per comodità tua.
Intanto c’è stata una grossissima polemica sui giornali e telegiornali che hanno pubblicato dati a casaccio, PRIMA della pubblicazione dei dati UFFICIALI dell’ONU (ONU Maria Grazia, l’ONU e non M. per sparare invenzioni, ma L’ONU).
Alcuni giornalisti se ne sono accorti, sia di “destra” che di “sinistra” ed hanno svelato tutto.
Qui riporto sia il link (che a te piacciono tanto) di alcuni giornali, sia il link che collega direttamente alla tabella dell’ONU che ha raccolto dati in tutto il mondo legati ad omicidi di donne per mano maschile.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/24/femminicidio-ma-siamo-sicuri/390514/
E poi c’è questo link che riporta sul sito della Global study on homicide, dati riportati dall’ONU:
http://www.unodc.org/gsh/en/data.html
Altro link dal quale prenderò un pezzetto, ma che ti leggerai con calma:
http://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/femminicidio-i-dati-allarme-inventato/
Spezzone preso dall’ultimo link postato:
L’ITALIA NON È “UN PAESE PER DONNE”?
“Ancora una volta occorre consultare i dati. Ebbene, quelli ufficiali delle Nazioni Unite, che prendono in esame il numero di donne assassinate negli anni 2008 e 2010, mettono in luce un fatto quanto meno sorprendente: l’Italia, col suo 23,9% di vittime femminili di omicidi, si colloca in una posizione più favorevole rispetto a tanti Paesi Svizzera (49,1%), il Belgio (41,5%), la (49%), ed in linea con gli Stati Uniti (Cfr. Unodc, Homicide Statistics, 2011).
Che l’Italia non sia un Paese dalla violenza record; è confermato anche da un confronto fra dati del 2001 e del 2008 delle donne morte per omicidio: nel 2001 l’Italia aveva una percentuale pari allo 0,5 di questi omicidi ogni 100.000 abitanti contro lo 0,6% di Germania, Francia e Svezia e addirittura l’1,8% della Finlandia; nel 2008 l’Italia ha fatto registrare un’analoga percentuale dello 0,5%, la Svezia pure col suo 0,6%, mentre la Germania è salita allo 0,8%, la Francia allo 0,9%, e la Finlandia è calata leggermente, facendo comunque registrare un preoccupante 1,3%: più del doppio del dato italiano. Quanti ritengono che il nostro non sia “un Paese per donne” farebbero dunque bene a dirci sulla base di quali evidenze empiriche lo affermino.”
“Per non parlare, poi, del numero di donne che si suicidano o muoiono per cause legate al lavoro, ad esempio per via di malattie create da condizioni di lavoro inaccettabili.”
“Bene… quindi confermi la mia tesi secondo la quale in Italia c’è ancora una fortissima discriminazione sociale e professionale a danno delle donne ! costrette ancora – in molti casi – a svolgere lavori dequalificanti, poco dignitosi, o pericolosi per la propria salute e la propria incolumità fisica !”
Già, peccato che in Italia muoiano sul lavoro più uomini che donne……
E per finire, ecco un link che riporta ad un video fatto per scherzo, per dimostrare che non tutte le vittime di violenza sono uguali. Invito tutti a guardarlo.
http://video.ilmessaggero.it/mondo/ecco_perch_c_la_violenza_contro_gli_uomini_non_viene_denunciata-33257.shtml
Ecco la definizione di Maria Grazia, mitomane, come qualcun altro sul forum le ha scritto:
“Mitomania
Tendenza a mentire e ad accettare come realtà, in modo più o meno volontario e cosciente, i prodotti della propria fantasia. Nel bambino normale, entro certi limiti, il fenomeno è frequente come alterazione della realtà dovuta soprattutto al prevalere dell’immaginazione, o all’inesperienza, o al desiderio di evitare un castigo. Nell’adulto, e talora anche nel bambino, ha invece significato patologico, come espressione di una personalità anomala, generalmente isterica, che, mediante la falsificazione della realtà e con racconti fantastici, cerca di attirare su di sé l’attenzione di quanti lo circondano allo scopo di soddisfare l’esagerata vanità e il bisogno di stima (pseudologia fantastica). Mentre alcuni di questi soggetti sanno perfettamente di abbandonare il terreno della realtà, altri al contrario non hanno piena consapevolezza delle proprie menzogne.”
Come molti le hanno scritto ha un problema e dovrebbe farsi curare.
evito di rispondere alle assurde accuse di mitomania, o di essere una poveretta senza speranza che vive in suo mondo creato per sfuggire alla realtà, e passo a controbattere alle tesi di M.
posto innanzitutto questo sunto che ho trovato sempre in rete, e di cui riporto un pezzo:
http://autori.fanpage.it/la-violenza-sulle-donne/
“La violenza sulle donne
Una donna italiana su tre subisce violenze. È ora di fare qualcosa.
La violenza sulle donne.
Venerdi 25 novembre si è celebrata nel mondo la “Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne”, un evento importante a cui ha aderito la quasi totalità dei paesi. Tra questi l’Italia che, assieme ad altri stati europei, ha firmato all’inizio del 2011 una Convenzione che li obbliga giuridicamente a proteggere e prevenire le vittime di aggressioni, perseguendo i colpevoli con punizioni esemplari. Tuttavia, come fa notare Amnesty International, le nazioni impegnate nella lotta alla violenza sono ancora poche, e la strada per la tutela definitiva dei diritti delle donne sembra ancora lontana.
Secondo i dati ISTAT (Istituto nazionale di statistica), soltanto nel nostro paese, sono circa 100 le donne che ogni anno anno vengono uccise dal marito, e più di 700 mila quelle che hanno subito violenza ripetuta dal partner. Le rilevazioni indicano inoltre che sono le giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 24 ai 25 anni (7,9%) a presentare i tassi più alti di violenza subita. Insomma, in Italia almeno una donna su tre, tra le intervistate, ha subito chi più, chi meno, un’aggressione.
Una piaga dunque, che ci vede coinvolti più di quanto crediamo. Sì perchè a subire i traumi maggiori sono non solo le donne (che si trovano spesso a dover tenere nascosti i soprusi), ma anche i bambini, spettatori ignari di violenze nei confronti di madri o sorelle (si calcola che nel 63% dei casi l’aggressione sia stata compiuta in presenza dei figli). Gli adulti del futuro rischiano in questo modo di crescere in modo erroneo, convinti magari che la violenza, sia essa fisica o verbale, sia l’unica arma per imporsi sull’altro.”
come potete vedere i dati sono molto recenti, in quanto riferiti al 2011.
per il resto, non sto a riportare altri articoli, perchè chiunque voglia fare una ricerca similare basta che digiti su google le frasi : violenza sulle donne in Italia o condizione delle donne in Italia per farsi un’ idea precisa, MA SOPRATUTTO OBIETTIVA, sull’ argomento, aldilà delle fesserie di maschi incattiviti.
invito infine le donne che leggono questo forum a fare lo stesso “esperimento” che ho fatto io ( e che hanno fatto molte altre donne di mia conoscenza, con il medesimo risultato.. ), cioè quello di sviluppare specifiche competenze tecniche in lavori molto qualificati, o tipicamente maschili. e poi, sempre come ho fatto io, di proporsi presso aziende per svolgere mansioni attinenti a questi lavori ( che prevedono normalmente una paga più alta dei lavori ritenuti tipicamente femminili ), per poi raccontare qui le vostre esperienze. vediamo se ricevete lo stesso NON-RISCONTRO che ho ricevuto io, oppure se, come dice Sentenza, il mio è solo il caso estremo di una donna incredibilmente sfortunata e in preda a turbe mentali ! …
voglio puntualizzare che nello svolgere queste mansioni per cui mi sono proposta, l’ essere di un sesso piuttosto che di un altro, NON AVREBBE IN REALTA’ COMPORTATO ALCUNA DIFFERENZA SULLA QUALITA’ FINALE DEL LAVORO SVOLTO !
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10202893337197372&set=p.10202893337197372&type=1&theater