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Ho deciso di rinunciare ad avere figli

di eglevittoria
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 1.066 commenti

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  1. 31
    Klara -

    oddio gli zii posson fan poco e i nonni straviziano così tanto i figli che spesso fanno più danno che altro, che poi i nonni crepan prima di solito quindi…c’è gente orfana che fa figli lo stesso, io credo che piuttosto, essendo già’ quarantenne e senza un uomo sarebbe difficile fare un figlio.

  2. 32
    guampaolo -

    Rob
    Ehi a 40 anni mica si é vecchi cucchi, a 70 anni avresti un figlio di 30.

    Detto questo parole sante le tue. A parte il caso di Egle che é stata molto chiara, oggi la maggior parte delle donne vuole un figlio senza sapere il perche’. Ergo: voglio un figlio senza sapere cosa vuol dire essere una famiglia.

  3. 33
    maria grazia -

    ha ragione Klara
    40 anni obiettivamente cominciano ad essere tantini per pensare di avere un figlio. ci sarebbe troppa differenza di età tra genitori e figli, con tutti i disagi che questo comporta. e comunque, a meno che una non sia miliardaria e senza nessun problema, allevare un figlio da sole è molto duro e complicato.

    “non puoi creare una vita per colmare il vuoto…”

    giustissima osservazione Rob. anche perchè se hai vuoti o carenze un figlio non te li toglie, ma semmai aumenta i problemi. La realtà è questa. I buoni genitori sono quelle persone che sanno stare bene anche da sole, che non hanno mai pensato di generare una vita per colmare delle solitudini.

  4. 34
    Giampaolo -

    Giusto quello che scrivi Maria Grazia, anche se non credo che 40 anni siano troppi per fare un figlio.

    Il grosso problema di oggi, a mio parere, é invece quello del crollo della famiglia. Come ho scritto prima, spesso le donne vogliono un figlio senza sapere cosa sia una famiglia.

    Un figlio ha bisogno di entrambi i genitori e….PRESENTI!

    Oggi tra lavoro e impegni vari i figli sono lasciati a nonni e baby sitter. Senza contare poi le separazioni.

    Quindi no “voglio figli” ma “voglio una famiglia”.

  5. 35
    Sarah -

    ho letto tutti i commenti e vorrei dire la mia.
    Giampaolo tu dici no al “voglio figli” ma si al “voglio una famiglia”, concordo ma permettimi di dire che una famiglia non è solo quella composta da genitori e figli, ci sono conviventi o anche persone sposate che non hanno figli, quelle non sono anch’esse delle famiglie? Una donna rimasta sola per i motivi più svariati non può costituire una famiglia coi suoi figli?Troppo spesso ho notato in questo forum che una donna viene giudicata egoista se vuole figli ma viene anche criticata se non li vuole, allora facciamo chiarezza, voi uomini, fammelo dire, ma non comprenderete mai l’istinto materno di una donna, sicuramente condanno coloro che fanno figli come se fosse un gioco, o per legare il partner o perché sperano di risolvere i problemi con un figlio, sono i motivi più sbagliati ma se una donna lo sente nel profondo di volere un figlio questo non significa che lo farebbe col primo che passa o che sia egoista, avere un figlio è tutt’altro che facile, prova a fare uscire tu un essere di minimo 2kg e mezzo dalla vagina!!!Ma non voglio divagarmi il punto di Egle e delle donne come lei, è che purtroppo lei ha già’ superato i 40 anni, il tempo che trova un uomo, che lo frequenta, che ci vada a vivere insieme, gli anni passano, ed è vero che magari a 70 anni avresti un figlio di 30 ma come ci arrivi a 70 anni?Al giorno d’oggi i 30enni non sono autonomi figuriamoci i ventenni, se uno a 70 anni ha una demenza il figlio di 20 anni non può vivere per stare dietro a un genitore problematico?purtroppo a queste cose bisogna pensarci, o hai un partner molto più giovane così se succede qualcosa c’è l’altro altrimenti forse è davvero meglio rinunciarvi, poi per carita’ succede ma ricordatevi che la fertilità’ della donna non è eterna e a 40 anni non è facile rimanere incinta. Egle ha preso una decisione difficile e dolorosa e spero che la vita le riservi almeno la possibilità’ di trovare un compagno che la ami e la rispetti. Buona fortuna Egle.

  6. 36
    maria grazia -

    ciao giampaolo
    credo che dovremmo prendere a modello i paesi nordici ( Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Germania ). in questi paesi il diritto al lavoro della donna è pienamente riconosciuto ed è agevolato dai servizi e dalle infrastrutture presenti su tutto il territorio. in questo modo le madri lavoratrici non vivono situazioni di così grande difficoltà come succede qui da noi. e anche i padri in quel caso SONO CHIAMATI a corrispondere al loro compito, grazie a congedi parentali da parte della ditta presso cui lavorano, e bonus di accompagnamento per affrontare meglio il mantenimento dei piccoli. quindi giampaolo NON E’ IL VECCHIO MODELLO DI FAMIGLIA CHE ANDREBBE RIPRISTINATO ( l’ uomo lavora, la donna deve stare a casa ), ma un modello nuovo, moderno e funzionale che permetta a ENTRAMBI I CONIUGI di essere genitori presenti e al tempo stesso persone realizzate e appagate. credo che le donne italiane di oggi, tra il dover rinunciare a un figlio e il rinunciare alla propria autorealizzazione, sceglieranno sempre la prima “soluzione”, ma non perchè sono cattive. ma perchè difendono il loro diritto a una vita indipendente e dignitosa, al pari dell’ uomo. purtroppo però viviamo in un paese maschilista, che vuole la donna ancora relegata a ruoli domestici e quindi passibile di questo ricatto: “scegli: o la famiglia o la tua autonomia economica”. e questo non è giusto.

  7. 37
    Giampaolo -

    Mettila come vuoi Maria Grazia, l’importante é che sia famiglia! Ma tieni presente che oggi questo concetto non viene compreso. La famiglia, quella vera, é andata in disgregazione. Colpa della società Maria Grazia.
    E’ cambiata troppo in fretta e solo in un senso. Gli uomini, le donne sono sempre più coinvolti in altri problemi e situazioni. E la famiglia passa in secondo piano. Con conseguenti separazioni e/o figli allo sbando.
    Lascia stare l’Olanda, la Norvegia, la Svezia e la Danimarca. Quella é la crema della civiltà di oggi. E li ci sono i norvegesi, gli svedesi, i danesi, i finlandesi, gli svedesi. Noi siamo italiani e siamo lontani anni luce dal loro modo di pensare. Abbiamo insegnato la cultura, la scienza, l’invenzione, il potere durante i secoli. Prima loro erano barbari. Oggi i barbari siamo noi Maria Grazia.

  8. 38
    Giampaolo -

    Sarah, certo che una coppia senza figli é famiglia! Ho sempre sostenuto in altri post, e Maria Grazia lo sa, che sempre più spesso la maggior parte delle donne di oggi non sa cosa vuole.
    Sempre più spesso un figlio viene “desiderato” alle soglie dei 40 anni quando il tempo stringe. E a quel punto non é importante la famiglia o il compagno ma solo il volere un figlio.
    E questo non va bene. Questo sostenevo: prima famiglia poi figli.
    É questo l’errore. Che non é il caso di Egle ovviamente.
    Lascia stare lo sforzo fisico. La mie bisnonna ne hanno sfornati 18 in due figuriamoci, altro che 2 kg!

    Sarah, cerchiamo di rivalutare la famiglia. É quella che non c’e’ piu’. Un figlio ha bisogno di una famiglia sana non di una donna che lo desidera per istinto.

  9. 39
    maria grazia -

    “Noi siamo italiani e siamo lontani anni luce dal loro modo di pensare.”

    giampaolo non te la prendere ma… parla per te ! io non mi sento affatto lontana, come modo di pensare, da quei popoli, e direi anzi che l’ unica cosa che mi accomuna alla maggior parte degli italiani è ( per mia fortuna ) solo l’aspetto esteriore e l’ essere nata in territorio italiano. per il resto, non ho assolutamente nulla in comune con la mentalità e la “cultura” di questo paese, che ha insite in sè tutte quelle carenze che tu riporti. il fatto che in antichità i barbari ERANO LORO E NON NOI, cambia poco, visto che io e te dobbiamo vivere in questo tempo. e in questo tempo, lo dici tu stesso, I BARBARI SIAMO NOI.
    Per me che il vecchio modello di famiglia sia andato in disgregazione è solo un bene, visto che era basato sull’ assoggettazione di un coniuge ( la donna ) da parte di un altro coniuge ( l’ uomo ). ed era un modello di famiglia che reggeva sulla falsità e l’ ipocrisia, e sull’ impossibilità delle donne di andarsene, quand’ anche le cose non funzionassero. quindi non continuiamo ad elogiare qualcosa che NEI FATTI non era poi così ammirevole.
    CERCHIAMO DI GUARDARE AVANTI E DI EVOLVERCI ! le cose giampaolo non cambieranno mai e non usciremo mai DA QUESTA BARBARIE finchè tutti ci ostiniamo a dire: “siamo italiani, siamo fatti così. non possiamo essere diversi!…”
    saluti

    https://www.youtube.com/watch?v=iamiCEt_R7I

  10. 40
    Giampaolo -

    Maria Grazia, scrivendo quella frase io non parlo per me ma in genere.
    Che tu o io possiamo essere vicini al modo di pensare di quei popoli non da testo.
    Quello che conta é che siamo “italiani” un popolo che all’estero oggi é famoso per mafia, corruzione, ipocrisia, disorganizzazione, delinquenza, inciviltà e quant’altro. Quindi pensare che l’Italia possa avvicinarsi a quei popoli é pura utopia.

    Per quanto riguarda la famiglia continui ad essere fissata con l’idea della sottomissione femminile.

    Io parlo di famiglia intesa come nucleo in cui un bambino possa crescere sano. Circondato da calore, presenza e affetto.
    Il fatto che la famiglia si sia disgregata non é assolutamente un bene. La famiglia intesa in questo senso va preservata.
    Quello che dici tu in relazione alle famiglie di un tempo é un concetto di cui abbiamo trattato decine di volte. Continui a vederla in un certo modo. E a mio parere sbagliando.
    A fronte di famiglie in cui la donna era sottomessa ce ne erano tante altre in cui regnava amore e comprensione.
    La perfezione non esiste e in tutta onestà vedo più donne infelici e frustrate oggi che 50 anni fa.
    Il modello di vita che é stato imposto dalla società di oggi, almeno in Italia, non mi sembra adeguato alla crescita SANA dei figli.

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