Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
Pagine: « Prec. 1 … 36 37 38 39 40 … 107 Succ. »
Pagine: « Prec. 1 … 36 37 38 39 40 … 107 Succ. »
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
Maria Grazia,
“molte donne sono poco propense a lottare e a cambiare le cose perchè ormai sono STANCHE E RASSEGNATE. un pò come i disoccupati” – comprendo il tuo punto di vista, dilagante, purtroppo, anche in altri contesti.
“rimango nel mio piccolo, faccio la “brava ragazza”, BASTO A ME STESSA” – non è stato per fare la “brava ragazza” che non ho aspirato ad avere di più. ho semplicemente seguito la mia indole, che non è prevaricante, e il mio sentire, sulla falsariga di quello di San Francesco, pur sfruttando tutto quello che avevo a disposisione e sporcandomi le mani quanto è stato sufficiente per provvedere alla mia famiglia. sono più che soddisfatta di essermi procurata lo stretto necessario e non vedo quali ragioni avrei potuto avere di contrappormi alla competitività maschile più bieca, che non approvo. giusto per chiunque, uomo o donna che sia, perseguire il meglio possibile per sè e per i propri cari, possibilmente, però, senza troppo calpestare i più deboli e i meno dotati.
come reputo nefasta la rivalità femminile per ottenere la preferenza di un uomo, considero negativa la competitività maschile per essere socialmente riconosciuto come il migliore.
come Marisa Bellisario, e Adriano Olivetti, il mondo che avrei voluto veder realizzato con il contributo femminile è diverso da quello che tuttora vivo, in cui sono predominanti l’aggressività e l’egoismo maschili. è l’uomo che arma le guerre. avrei voluto vedere l’animo femminile in azione per fermarle, non solo nel subirne nella carne della loro carne le conseguenze. non so se mi sono spiegata: vorrei che le donne si sforzassero di contribuire a migliorare la vita di tutti sul pianeta, senza per questo necessarimente sottomettere o esautorare l’altra metà del cielo. forse questo avverrà in futuro. almeno voglio continuare a sperarlo…
Ciao Rossana. Permettimi di dire che non condivido la tesi della “cautela” nei confronti di chi sta vivendo certe esperienze come quelle di Valinda, essendo convinto, come sai, che gli amori non corrisposti siano il corrispettivo di un binario morto. Alimentare, anche con le migliori intenzioni e la sensibilità’ del caso, illusioni riguardo una storia che non è mai iniziata e mai lo farà, ritengo sia peggio che mettere la protagonista di fronte alla realtà dei fatti, che al momento mi pare siano quelli che ho appena esposto. Anzi, una visione chiara e oggettiva delle cose, che prima o poi si evidenziera’ con chiarezza, può portare piu velocemente anche ad una accettazione più serena della vicenda, come quella che mi pare abbia raggiunto tu.
Un saluto.
M.
Tu continui a parlare come se farsi una famiglia FOSSE UN OBBLIGO. ma devi capire che non è così, che non tutti hanno questo destino ( per circostanze di vita, per indole, per convinzioni personali ). e mi stupisce che proprio tu ( che lì per lì sembravi tanto aperto mentalmente e tanto cosciente delle cose ) ora mi cadi così ! comincio a credere che tu sia un troll. e mi auguro che IL VERO M. riprenda il “comando”, o che torni in sè ! … te lo chiedo seriamente: ma davvero credi alle stronzate che dici ? ma non ti rendi conto di quanto le tue esposizioni siano frutto dei pregiudizi e dei luoghi comuni ? affermare che una donna non lascerà NIENTE al mondo solo perchè non ha fatto dei figli ( figli che magari poi diventano delinquenti, drogati, assassini o stupratori ) significa davvero tornare indietro di 1000 anni ! e gli uomini che ho incontrato finora nel mio cammino sentimentale la pensavano come te, e cioè che una donna che non si riduce a serva dell’ uomo e della sua prole, è una donna che non vale niente. ecco perchè ho deciso di non sposarmi e di non avere figli. io non credo nel matrimonio e mai ci crederò ( dire che due persone si ameranno per sempre perchè si fa un CONTRATTO è una cazzata ) però ammetto che mi sarebbe piaciuto avere un figlio. MA AVERLO CON L’ UOMO GIUSTO! E non con uomini che fanno i tuoi ragionamenti, che mi accusi di fragilità e inconsistenza solo perchè ho OSATO criticare gli uomini italiani. QUI QUELLO FRAGILE E INFANTILE SEI TU ! Cosa potrebbe mai trasmettere un uomo come te a mio figlio ? L’ intolleranza verso le diversità e il pensiero altrui, il non rispetto della donna ( denigrare una donna in quanto emancipata E’ GRAVE, caro M., è segno di NON RISPETTO ), l’ ignoranza e la banalità della sottocultura piccolo-borghese ? MA PER CARITA’ ! faccio a meno di creare una famiglia del genere ! e sono invece FIERA di portare avanti la mia vita anche così com’è, facendo ogni giorno quello che mi piace e facendo scoperte interessanti. Le mie porte rimangono aperte per l’ eventuale arrivo di un uomo DAVVERO ADATTO al mio modo di essere e di interpretare la vita, ma se questo continuerà a non accadare, io non darò luogo alla creazione di una “macchina infernale”, di una gabbia invisibile in cui io e i miei ipotetici figli ci troveremmo incastrati SOLO PERCHE’ ABBIAMO DOVUTO SODDISFARE IL PRECETTO COMUNE DELLA FAMIGLIA ITALIOTA ! ti è chiaro o no ? UOMO PATRIARCALE ?
“vorrei che le donne si sforzassero di contribuire a migliorare la vita di tutti sul pianeta, senza per questo necessarimente sottomettere o esautorare l’altra metà del cielo.”
Cara rossana
le donne questo lo stanno già facendo. parlo di tutte quelle donne che per andare avanti e svolgere il proprio compito ( qualunque esso sia ) non mendicano la presenza di un uomo nella loro vita e non pretendono una sorta di “mutuo soccorso” in quanto donne. Sono le donne NUOVE di oggi, le donne che hanno compreso che la VERA REALIZZAZIONE non nasce dal compiacere gli altri, ma dall’ appagare se stesse. SOLO COSI’ poi ci si potrà aprire e dedicare anche “al mondo”. queste donne hanno inoltre capito che la VERA EMANCIPAZIONE non significa sposare un uomo per poi dilapidarlo, ma significa raggiungere i propri scopi sfoderando le proprie personali abilità.
“come reputo nefasta la rivalità femminile per ottenere la preferenza di un uomo, considero negativa la competitività maschile per essere socialmente riconosciuto come il migliore.”
purtroppo a questo mondo tutto ha un prezzo. SONO SCELTE INDIVIDUALI, OVVIAMENTE. non dettami ASSOLUTI.
“è l’uomo che arma le guerre. avrei voluto vedere l’animo femminile in azione per fermarle, non solo nel subirne nella carne della loro carne le conseguenze.”
purtroppo rossana noi donne, da sole, non possiamo fare MIRACOLI, e non è facile porre rimedio a tutte le cazzate che gli uomini combinano ! …
un caro saluto
Ma come fate a perdere tempo con lei?
Donna sola, paurosa della vita, insicura, asociale… ormai persa nel suo mondo di TG5 e youtube. Vive una realtà sua, nel suo mondo si riflette e nel suo mondo se la canta.
Ha bisogno d’aiuto, ma mai lo capirà. Un pò il suo carattere immaturo, un pò il suo passato non troppo fortunato. Difficile salvarla oggi, difficile che comprenda.
Chissà quante come lei! Troppo fragili per far si che il passato non influisca il presente.
Sì, Golem,
ma l’ “accettazione serena” non l’ho raggiunta perchè qualcuno mi ha in tal senso orientata. e non l’ho fatto nemmeno in un mese o due, senza patire quanto necessario per trovare un MIO equilibrio nella “vicenda”.
secondo me, sono percorsi personali, sui quali è bene esprimersi in modo schietto, se un parere viene chiesto (come ho fatto anch’io, più in privato che in pubblico) ma non mi sembra utile insistere più di tanto, sparando a zero su sensazioni che non si conoscono, in quanto anche troppo soggettive. soprattutto se non ci si sta rivolgendo a ragazzini (l’indefinito è voluto)!
punto di vista di sensibilità “al femminile”, che può essere in netto contrasto con la logica maschile. non è che procedendo più velocemente si soffra meno. ognuno ha i suoi tempi, soprattutto in questo genere di cose…
saluto ricambiato.
Maria Grazia,
mi fa piacere che nella tua personalità sia emersa a tutto tondo l’ombra dell’imprinting nefasto (raramente identificabile con chiarezza) della famiglia in cui sei cresciuta, com’è successo anche a me e a molti altri esseri umani, sia maschi che femmine.
una nipote ha “sperimentato” ben 5 compagni prima di raggiungere la stabilità con l’ultimo, con cui ora convive serenamente da anni, a causa essenzialmente di intralci emotivi derivanti da un insieme perverso di cattivi vissuti familiari. se non avessi avuto un crollo totale di presunzione nel mio primo tentativo di coppia, e non fossi stata aiutata a rinascere, forse mai avrei avuto la gioia di vivere felicemente una seconda opportunità. banale ma vero: alcuni percorsi emotivi sono molto più accidentati di altri.
renditi conto, però, come ho fatto anch’io, che nella famiglia e nei genitori non tutto è mai del tutto negativo o positivo. ogni persona e ogni nucleo di persone esprime luci e ombre, con l’aggravante che positività e negatività non sono percepite in egual modo e in egual misura da un qualsiasi essere umano, ed è proprio questa complessità che rende l’uomo così diverso da tutte le altre creature.
l’inconveniente più serio che vedo in te, che ti ostacola nel cammino a ritroso di comprensione e assoluzione di quanto non ti ha dato quello che sarebbe stato più utile per una crescita equilibrata, è paradossalmente, a mio avviso, la tua intelligenza, che ti porta a una carenza d’umiltà. c’è chi accetta di mettersi in discussione e di provare a ricostruirsi e chi no, favorendo così un lento scivolare nella carenza di concretezza, isolandosi involontariamente, a poco a poco, dalla realtà.
sei ancora molto giovane. se vuoi, puoi lasciar cadere almeno in parte le rivalse esasperate, orientandoti su un maggior adattamento a quanto ti circonda, anche se è grazie alle persone come te, che pagano di tasca propria prezzi salati, che il mondo cambia più rapidamente.
scusa se mi sono permessa “una tantum” un’osservazione così invadente, a fini amichevoli, quasi materni.
un abbraccio.
“Difficile salvarla oggi”
scusa ma da COSAAA dovrebbero salvarmi ?? … 😀 😀
Io non credo nell’OBBLIGO di farsi una famiglia, ma credo nell’OBBLIGO di sapere, per esperienza DIRETTA, di cosa si sta parlando! Di muovere accuse, di per sé legittime, ma solo ed esclusivamente se sono basate su cose concrete e non su idee campate per aria.
“ma non ti rendi conto di quanto le tue esposizioni siano frutto dei pregiudizi e dei luoghi comuni ? ”
IO ho pregiudizi e mi baso su luoghi comuni? Io? Non tu?
Il pregiudizio è una opinione ANTERIORE alla DIRETTA conoscenza dei fatti, e non lo dico io questo, ma lo dice il dizionario.
Quindi sarai ben tu quella che parla usando pregiudizi, sarai ben tu a parlare di cose che non sai.
Ripeto la domanda: è questo il risultato di ciò che tu intendi per emancipazione? Sei tu il risultato di tutto questa grande battaglia che invochi sempre?
Sei tu che dovresti rappresentare la donna MODERNA che considera le donne sposate come OGGETTI di proprietà del marito? Perché questa è l’idea (anche qui, idea e non sostanza) che hai scritto tu in qualche post fa.
Pensa un po’ , sei la paladina delle donne, eppure le reputi incapaci di essere in grado di farsi trattare come esseri umani, e non come oggetti di proprietà. Però, complimenti!!!
Se io critico qualcosa dicendo che è sbagliata e che così non funziona, come minimo, come minimo, come MINIMO, devo essere in grado di mettere sul tavolo, con esempi concreti e non con idee fuffa, un’alternativa.
Dovrei essere in grado di far vedere a quelli che io considero dei poveri idioti, schiave ed usurpatori, in che modo le cose possono essere fatte meglio.
Ti piace sputare merda sulla famiglia piccolo borghese italiota? Benissimo! Dov’è la tua alternativa? Indica a me e a tutti quelli come me, che hanno raccolto la sfida di farsi una famiglia, la retta via.
Qui di schiava ce n’é una sola e sei tu. Sei schiava dei tuo pregiudizi, sei schiava del tuo passato e della tua paura. Abbi rispetto per persone che, a differenza tua, sono davvero dei combattenti, abbi rispetto per quelle persone che a differenza tua, raccolgono le sfide e non si nascondo dietro ai propri parti anali, come fai tu.
Abbi rispetto per quelle persone che nonostante tutti i problemi che ci sono, li affrontano ed hanno il coraggio di andare avanti.
Tu sei la rivoluzionaria del niente perché non proponi nulla a ciò che critichi. Non proponi una nuova evoluzione sociale.
Maria Grazia, la rivoluzionaria UN TANTO AL CHILO!
Quella famiglia che a te fa tanto schifo, é la stessa che da millenni crea e porta avanti l’intera umanità, la società, ha fatto nascere te, ti ha permesso di imparare a leggere, a scrivere, ti ha dato la possibilità di vivere ecc…
E non credere che le realtà difficili accadano solo in qualche famiglia.
Ogni famiglia ha il proprio bagaglio di tragedie da portarsi dietro, ma le tragedie sono tragedie, non sono alibi, né luoghi in cui appartarsi a non fare niente, se non giudicare. Leggi Joshua
Rossana,
la fortuna, per me, non esiste, ed è statisticamente impossibile veder riproposta la stessa fortuna in 3 famiglie diverse (nonni, genitori ed io). Sarebbe come vincere tre volte il Superenalotto. Bello, ma impossibile.
È più che altro un discorso di educazione culturale.
Tra i miei nonni e le famiglie dei loro fratelli, c’è sempre stato un rapporto di rispetto. Tranne in una famiglia.
Mio nonno mi diceva sempre che “gli alberi vanno raddrizzati da piccoli” e se si inizia ad educare i bambini al rispetto, allora sarà più facile non creare stupide tensioni e luoghi comuni in futuro.
Riguardo al post 367 non mi trovi tanto d’accordo.
Il tradimento maschile era ritenuto più accettabile rispetto a quello femminile, ma gli uomini con chi tradivano? Se tradivano con donne, allora le donne sono traditrici tanto quanto gli uomini. La differenza sta nel fatto che un uomo tradito pesava di più di una donna tradita. Le corna in testa ai maschi era meglio nasconderle; erano un attacco alla virilità, alla dignità sessuale di un uomo. Dignità sessuale che alle donne non era riconosciuta. Forse è per questo che è passato il messaggio che gli uomini siano più traditori. Io poco ci credo, comunque.
Che le scelte non siano tutte basate sul merito è vero, ma quali risultati stanno dando? Che risultati danno scelte che utilizzano un criterio di selezione diverso da quello del merito?
Il criterio sessuale non è garanzia di merito.
Per garantire il merito nei concorsi pubblici basterebbe iscriversi con un codice a barre, senza specificare il proprio nome e cognome. A selezione avvenuta si saprà quanti maschi e femmine avranno passato MERITATAMENTE il concorso. Tutto qui.
A volte per scoprire l’America non c’è bisogno di attraversare mezzo mondo, ma basta girare l’angolo.