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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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“Maria Grazia, per sua fortuna, non sa cosa significa decidere di separare un padre da un figlio. pur essendo convinta di aver fatto allora la scelta giusta, sia per me che per il bambino, a volte ancora mi chiedo se non sarebbe stato preferibile pensare di più a lui che a me.”
E’ vero rossana, per fortuna non lo so. ma so quali sono gli effetti che ha su un ragazzino il crescere con un padre violento. perchè ho conosciuto da vicino uomini che da bambini sono stati ferocemente maltrattati, o che hanno assistito alle violenze che il padre compiva sulla madre. e con uno di questi uomini ci sono stata per cinque anni. proprio per questa ragione, se dovessi scegliere, in questo caso allontanerei all’ istante mio figlio da un uomo violento, senza alcun dubbio ! nessun comportamento – per quanto incoerente o scorretto verso il proprio partner – giustifica le botte, Rossana.
M.
sul fatto che lo Stato debba prendersi le sue responsabilità ed essere di supporto alla famiglia, mi trovi pienamente d’ accordo. tu hai citato non a caso i paesi del nord europa come modello da prendere ad esempio; tempo fa sollevai proprio questa discussione con giampaolo, in un altro thread, e lui liquidò velocemente le mie asserzioni dicendo che il modello nordeuropeo non è fattibile per la nostra italica cultura, lontana anni luce da quei paesi. insomma, il discorso di giampaolo, sostanzialmente, era che noi italiani non potremo mai pensare di migliorare e di cambiare. e quindi sottointendeva velatamente che il peso della gestione della casa e dei figli DOVRA’ SEMPRE GRAVARE, “PURTROPPO”, SULLA DONNA.
sarei curiosa di vedere se giampaolo darà a te le stesse risposte che ha dato a me. chissà.. 🙂
detto questo, ribadisco che il potere ( sia nella famiglia che nella società ) è ancora per la maggior parte in mano all’ uomo, e che varare leggi apparentemente ingiuste e inique ( come le quote rose o le leggi sul divorzio ) è stato purtroppo l’ unico modo, per le donne, di rifarsi dei torti che ancora oggi subiscono. ovviamente in un paese normale ( cioè in cui gli strascichi di antichi venti maschilisti risultano del tutto scomparsi ) questo non sarebbe stato necessario. ma purtroppo per una malattia grave ( il maschilismo italico ) occorre una cura D’ URTO ( che comporta, come vediamo tutti i giorni, pesanti e tragici effetti collaterali ).
Il nostro è un paese squilibrato e culturalmente arretrato, caro M. ! per questo motivo le donne da noi hanno bisogno di imporsi anche utilizzando un femminismo che può apparire estremo e crudele a molti nostri uomini.
sul discorso del femminicidio, sono d’ accordo con te che l’ utilizzo di questo termine sia del tutto improprio, e giochi a sfavore proprio della parte che invece in questo caso andrebbe maggiormente tutelata ( cioè la donna ). ma la sostanza della questione non cambia: e cioè che si è portato in evidenza il fenomeno di queste uccisioni relegandolo ad una dimensione “femminea” perchè le statistiche parlano chiaramente di un numero di omicidi compiuti da uomini a danno delle donne, infinitamente maggiore che non il caso inverso. che è comunque GRAVE ALLA STESSA MANIERA ! il fatto però che ci siano molti più uomini che maltrattano e ammazzano donne, rispetto a donne che maltrattano e ammazzano uomini, E’ INDICATIVO DI UNA SOCIETA’ IN PIENO REGRESSO da un punto di vista della parità.
M: post n. 235. Tu mi scrivi:
“Secondo me ti sarà impossibile dare delle definizioni oggettive ed assolute.”
Non mi conosci M, non puoi fare delle supposizioni.
Ma io non mi sono sognato minimamente di rimproverarti ciò che mi hai rimproverato tu nel post n. 272.
Eppure hai fatto la medesima cosa.
Te lo volevo far notare.
Scrivi: “si vede ciò che si vuole vedere” e ancora: “ognuno nell’altro vede solo proiezioni di se stesso”. E chi lo dice? Lo dici tu!
Pensa quanto c’e’ di veramente SOGGETTIVO in queste frasi!
Stabilire che una donna sia dolce e femminile non é una cosa molto complicata né soggettiva.
Gli elementi che compongono la dolcezza e la femminilità non sono così tanti. Te li ho elencati in uno dei miei post precedenti. E sono piuttosto OGGETTIVI.
Quello che voglio cercare di farti capire é che a volte non c’e’ punto di vista nello stabilire degli elementi come nel caso della femminilità e della dolcezza.
Se fuori splende il sole nessuno può negarlo. A meno che manchi il dono della vista. O non si sappia cosa sia il sole.
Riguardo le donne partigiane. Mi chiedevi quali fossero queste donne di una volta.
Io ti ho risposto. Ricordandosi altresì che le avevi anche citate parlando appunto delle donne partigiane.
Non c’era bisogno di andare oltre. La risposta te l’avevo data.
Buon Ferragosto!
Maria Grazia, e si che invece l’ho capito il discorso di M. Lui é convinto della soggettività io per niente.
La DONNA? Mi pare di aver indicato una Donna con la D maiuscola in Rossana. Non ti basta?
Non la conosco personalmente ma da come scrive credo ne abbia tutte le caratteristiche.
Poi, come ho sempre asserito, debbo basarmi solo ed esclusivamente da quanto leggo qui nel forum.
Mi pare che anche Sarah abbia ammesso che le donne non sono adatte a certi tipi di lavori.
Allora é MASCHILISTA anche lei?
Io non sono implacabile con te. E non ce l’ho nemmeno con il tuo modo di pensare.
Per me sei solo una donna AGGRESSIVA, che spesso OFFENDE e piuttosto CONTRADDITTORIA. E aggiungerei anche piuttosto POLEMICA.
Sei una bella ragazza, sicuramente molto passionale, ma con poca femminilità e soprattutto poca dolcezza. Sempre, ripeto, da quello che mostri qui
Io vedo questo in te, non la donna forte che difende le sue idee.
E credimi anche tu quando ti dico che non vorrei mai accanto una donna come te.
Troppo fastidiosa e pesante. Che offende facilmente. Aggressiva….
…e direi anche troppo mascolina nei modi. Quando hai descritto come ti comporteresti se ti dessi una mano a cambiare una ruota mi hai fatto rabbrividire. Io voglio una donna accanto, non un maschio mancato.
Sicuramente non lo sei un maschio mancato. Ma é quello che lasci intendere.
Buon Ferragosto anche a te!
Sarah, vedo che tu hai compreso abbastanza il mio pensiero. E soprattutto il discorso sui lavori adatti o no alle donne e sulla femminilità e dolcezza.
L’unica cosa te la vorrei dire riguardo la questione sulla dolcezza e la femminilità della ragazza del locale: non é che io e i miei amici abbiamo apprezzato la ragazza per i suoi modi servili.
Tutt’altro. A noi il servilismo non ci é neanche balenato per la testa. Quella ragazza era dolce e femminile nei modi punto.
Quanto mi sono soffermato a parlare con lei dopo il pranzo ho notato tutto tranne modi servili.
Una ragazza sicura di sé e con le idee chiare.
Ma molto femminile e dolce.
Buon Ferragosto Sarah
E Buon Ferragosto anche a te Rossana. Spero che tu stia meglio e possa riuscire a dimenticare i brutti momenti passati.
Te lo meriti, anche e soprattutto per come sei.
giampaolo
tu una volta mi hai detto che se stai con una donna, non le permetteresti mai di avere amici uomini, o di dedicarsi a hobby come il biliardo. beh.. secondo me questa cosa che hai espresso è quanto di più FASTIDIOSO E PESANTE possa esistere in una persona ( a prescindere che sia uomo o che sia donna ). limitare in questo modo la libertà del proprio partner è un segno di IMMATURITA’ E DI INSICUREZZA ASSOLUTE.
sarò anche offensiva, come dici tu, ma dico quello che penso: penso che avere una relazione con te debba essere estremamente opprimente, penso che tu sia incapace di vivere le situazioni con brio, con giocosità e con naturalezza, proprio per questo tuo sciovinismo di fondo che ti fa vedere le donne relegate ad un’ immagine ormai sorpassata. è normale quindi che consideri strane, o addirittura MASCHI MANCATI, le donne che esulano dai tuoi schemi. sei anche tu un bell’ uomo, ho visto una tua foto. ma un aspetto fisico gradevole non è tutto per esercitare fascino su una donna, e ho come l’impressione che dietro alla tua bella presenza non ci sia molto altro da scoprire, mi dispiace… ragioni secondo DOGMI, SCHEMI, TRADIZIONI, LUOGHI COMUNI. sei incapace di aprire la mente e di analizzare con obiettività un punto di vista differente dal tuo senza cadere nella critica, ecco perchè ho detto che sei “implacabile”. intendevo implacabile in questo senso.
sarah non è la prima donna a cui vedo fare certe affermazioni, e del resto il maschilismo è tenuto in piedi in molti casi dalle stesse donne, che asseriscono che non siamo in grado di fare determinati lavori, o che non potremmo cavarcela in situazioni rischiose, o che siamo delle tr….e se facciamo sesso con più persone, mentre l’ uomo che fa sesso con svariate donne sarebbe un figo. per carità sarah non ce l’ ho con te, so che sei in buona fede ! ma purtroppo questo atteggiamento, comune a molte donne, nutre e da forza a convincimenti maschilisti ( come ben puoi vedere anche qui ), e sarebbe meglio abbandonarlo !
tu giampaolo dici che OFFENDO, ma forse non ti sei reso conto che anche tu sei offensivo verso tutto il genere femminile quando parli delle donne di oggi, e ti poni come colui che detiene la verità assoluta e che non è disposto a valutare opinioni differenti dalle sue per una presunzione immotivata di essere nel giusto. saluti.
M.,
concordo con te (post 279 e 280), in alcuni punti di vista in netto contrasto con Maria Grazia, sulla posizione reale della donna, sia in passato che nel presente, soprattutto in Italia.
persino sul femminicidio siamo sulla stessa linea d’onda. in passato, su un altro thread, ho anche postato dati sulla violenza perpetrata da donne su uomini, meno frequente, meno denunciata e meno eclatante per ovvii motivi… purtroppo o per fortuna, tutto è quasi sempre relativo.
piacevole la sintonia, anche se l’essere umano è complesso, e di conseguenza diventa complessa, in ogni epoca e in ogni latitudine, la sua realtà.
le contraddizioni sono il sale della conoscenza, e la ragione matura non le dovrebbe temere ma dovrebbe sforzarsi di superarle, con la comprensione, sempre più profonda, di tutti gli aspetti della complessità umana.
—
Maria Grazia,
cercando di accantonare il tuo modo di iniziare a dialogare con me, posso anche riconoscerti l’appellativo di sanguigna, in sostituzione di quello di aggressiva.
non posso, però, non farti notare che tendi eccessivamente a trarre conclusioni da quello che in realtà non sempre conosci abbastanza a fondo per poterti esprimere, come hai fatto nei miei confronti fin dai primissimi post e continui a fare anche ora.
ti dovresti, a mio avviso, astenere dall’immaginare che l’aggressività del mio ex marito avvenisse in presenza di nostro figlio, perchè non era affatto così. dovresti anche, conoscendo quanto ho scritto, darmi un minimo di fiducia in tal senso, tanto più che il padre di mio figlio era dolce e tenero con lui ben più di quanto sapessi esserlo io. aveva ragioni di reale disperazione per comportarsi in modo scorretto, peraltro ridotto a non più di due o tre episodi, per me tanto spiacevoli quanto sconcertanti. e non è che nei momenti in cui era calmo mi astenessi dall’esprimergli il mio pensiero, in netta opposizione al suo…
mi sono rifatta a questo esempio per dimostrarti quanto spesso vai oltre il dovuto nell’analizzare, e giudicare, gli atteggiamenti altrui. è bello sentirsi sicuri di sè e delle proprie opinioni ma bisognerebbe evitare di sentirsi i depositari di verità che si ignorano. se non si conoscono dettagli, non si dovrebbe saltare a piè pari a personali conclusioni.
Giampaolo,
auguri di buon ferragosto anche a te.
pur riconoscendomi un’intelligenza di stampo quasi maschile (anche perchè in tal modo plasmata in famiglia nell’infanzia), affiancata a sensibilità ed emotività più che femminili, non sono nata come sono ma lo sono diventata nel tempo, a seguito delle esperienze, positive e negative, che ho avuto la possibilità di fare.
non ne rinnego nessuna, perchè in esse ho investito quanto di meglio ero in grado di dare: TUTTE sono state utili e costruttive. sia pure con fatica ho compreso gli uomini che ho amato, anche nelle sfumature meno facili da accettare per una donna. così dovresti sforzarti di fare anche tu, per quanto riguarda il passato.
quanto alla “dolcezza e femminilità” che desideri in una donna come dote di fondamentale importanza, mi sembra di aver capito che questa potrebbe essere data da un’attitudine accogliente e rispettosa del prossimo, qualsiasi esso sia. se così fosse, questa è una caratteristica molto importante anche per me, riflessa nel sesso opposto.
un caro saluto.
Maria Grazia, non mi pare di aver detto che non permetterei mai che una donna giochi a biliardo.
A me piace il biliardo, per cui non mi farebbe altro che piacere che la mia donna condivida una mia stessa passione. Anzi ci giocherei insieme.
E non credo neanche di aver mai detto che non le permetterei di avere amici uomini. Certo mi darebbe un po’ fastidio se alle quattro del mattino, mentre magari io sono in casa, la mia donna stesse in una bisca a giocare al biliardo con dieci uomini.
E’ questione di gelosia credo, non altro. A mia moglie non ho mai negato nulla.
Comunque Maria Grazia, io vedo te in un certo modo, non tutte le donne che, come sostiene tu, “esulano dai miei schemi”.
E anche io vedrei una relazione con te estremamente opprimente.
E se ci fai caso, non mi pare di aver criticato le tue idee, quanto il tuo modo di porti, di offendere e di essere aggressiva.
Non credo di offendere nessuna donna quando sostengo che molte di loro sono oggi troppo aggressive, umorali e non sanno quello che vogliono,essendo soggette a continui cambiamenti. Mi sembra solo una realtà di fatto.
Dici che io offendo quando tu ne hai per tutti. Mi ricordo sai come hai trattato Rossana, Sergio, Kid e altre donne. Ora anche Sarah che accusi di maschilismo solo perché ha detto, giustamente a mio avviso, che ci sono lavori non adatti alle donne. E perché ha espresso anche lei un parere circa la poca femminilità e dolcezza da parte delle donne di oggi.
Anche tu sei una bella ragazza, te l’ho sempre detto. Ma anche io in te non vedo altro.
Come si suol dire: “sei bella ma non balli!”
Un piccolo inciso sulla questione del nord Europa che hai nuovamente tirato fuori. Io adoro il modello e lo stile di vita di paesi come la Finlandia, la Norvegia, la Svezia e la Danimarca. Purtroppo, è lo confermo, non vedo noi italiani adatti a seguire un simile modello. Non siamo proprio capaci e me ne dispiace. Ma dicendo questo non mi pare di aver automaticamente asserito che il peso dei figli debba ricadere solo sulle donne. Che c’entra? Ma vedi che fai tutto per conto tuo?
Semplicemente non riesco a vedere il nostro popolo capace di assorbire il modo di essere, di fare e di agire di quei paesi.
Da loro c’e’ una civiltà, una onestà di fondo che noi neanche ce la sognamo. Noi siamo nati per fregare il prossimo, per fare i furbi. Da noi regnano realtà come la mafia, la corruzione, il furto, il menefreghismo, il lassismo, la delinquenza….
Oggi tregua ferragostana, Un buon “capodanno estivo” a tutti.