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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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Fino a non molti anni fa il mestiere del giornalista era tipicamente maschile, ed erano i giornalisti maschi ad essere spediti al fronte.
Poi anche le donne hanno iniziato a fare lo stesso.
Rincoglionite e femministe anche loro?
E quelle donne partigiane che facevano da spola con la bicicletta per consegnare la corrispondenza segreta dei partigiani, e che sparavano ed uccidevano nazisti e fascisti? Rincoglionite e femministe anche loro?
Insomma questa donna di oggi è proprio da buttare. È l’anti donna per eccellenza.
@ M.
Nn sono entrato nello specifico, è chiaro che per alcuni scopi (pochi ma buoni), anche in una guerra la donna ha il suo perchè! Appunto per via della sua diversità dall’uomo, con caratteristiche migliori in certi campi.
Io, cmq, mi riferivo alla globalizzazione del militare donna… tutto qua!
hurin
augurati di non entrare mai in guerra con una come me ! …
te la do io la “diversità” !….
Buongiorno a tutti. Rossana, ho letto i tuoi post e le domande rivolte a me, alle quali conto di rispondere quando avrò un po’ di tempo. Interessanti le teorie del filosofo russo, che non conoscevo, alcune delle quali coincidono con le più modeste mie. Ma temo che confonda a sua volta i sentimenti dell’innamoramento con quelli dell’amore, accorpandoli in un unico termine, equivoco nel quale cade più di qualcuno.
A presto, e buon Ferragosto a tutti. Qui fa un caldo da suicidio. Si fa fatica anche a pensare. Un caro saluto. Golem
Golem,
no, secondo me Solov’ev NON confonde affatto l’innamoramento con l’amore. asserisce, invece, che l’amore è essenzialmente sogno, se non sostenuto dal sentimento derivante dallo spirito.
in definitiva relega la sessualità al secondo posto, ritenendola meno importante e più effimera sia dell’innamoramento che del sentimento.
non è che io sia d’accordo in tutto e per tutto con lui, in un ambito così soggettivo. mi piacerebbe TANTO che un giorno tu potessi ragionare al di sopra della storia che ha attratto il tuo interesse sul tema, accogliendo, almeno parzialmente, punti di vista diversi dal tuo.
un caro saluto.
—
Maria Grazia,
“ha accettato cose che io non avrei mai accettato ( come essere malmenata dal proprio compagno)” – se hai un figlio e desideri continuare a dargli una famiglia, a volte non puoi comportarti d’impulso come vorresti. in ogni caso, l’atteggiamento del mio ex marito era provocato dalla gelosia e non l’ho sopportato per più di tre mesi, dopo un’unione durata dodici anni.
a torto o a ragione, sono una sostenitrice della diversità fra i due sessi. ma mi rendo conto che i tempi portano invece verso un’omologazione. forse è giusto che sia così… e soprattutto che ogni tipo di donna possa esprimersi in piena libertà, senza che la società le imponga preclusioni.
un abbraccio.
Ross, se riconosciamo che l’amore sia essenzialmente sogno, (e questo di Solov’ev l’avevo capito) dobbiamo riconoscere che QUELL’ amore…non esiste. Nello stesso tempo possiamo intravedere quel sentimento così identificato come un SUPPORTO che l’intelligenza, attraverso la cultura, ha creato per DIVINIZZARE la spinta sessuale (pur sembre bruta) che il sentimento amoroso INEVITABILMENTE contiene, anche se sublimato nei termini più raffinati che possiamo osservare. Anzi, tanto più il rapporto e’ sbilanciato, come nell’amore non ricambiato che lo stesso filosofo cita, tanto più il “sogno” amoroso si arricchisce.
Più volte ho parlato del parallelismo tra la fede religiosa e l’amore idealizzato, tanto che ebbi modo di citare la statua di Santa Teresa D’Avila e delle sue estasi molto simili all’orgasmo sessuale, come acme di quella ” passione”.
La carica erotica che il “sogno” d’amore produce e’ molto più potente di qualunque rappresentazione fisica dello stesso. Non sono il solo a sostenere che le fantasie sessuali, seppure vestite da struggente romanticismo platonico, ( o religioso) risultano spesso più gradite della realizzazione di quel desiderio, che negli animi più nobili si manifesta con la vena poetica che ritroviamo in Leopardi come nelle lettere di qualunque INNAMORATO. Come quelle lette sul diario di mia moglie verso quel l’amore NON ricambiato, che è tra i più importanti “produttori” di romanticismo amoroso quanto di equivoci riguardo al VERO amore, che (per me) e’ quanto di più lontano ci sia del “sogno”.
Insomma, ritornando alla sessualità leopardiana, al al suo umano bisogno di sesso, dichiarato in quell’occasione durante la sua permanenza romana, il sogno d’amore e’ un eterno ” sabato del villaggio'”. L’attesa della festa che è più bella della festa stessa. Sono certo che se Valinda, mia moglie, o tutte quelle donne che hanno fantasticato intorno al loro “sabato del villaggio”, avessero “vissuto” la successiva “domenica”, avrebbero provato la stessa delusione che il poeta di Recanati ha descritto nella sua poesia. Dimostrando quello che dicevo in altri momenti con l’esempio della scalata della vetta. Dove il piacere nasce più dalla sfida che non dal raggiungimento della cima.
È la “condanna” che ci proviene dall’avere la fantasia. Crea mondi più belli della realtà. Proprio come accade nei sogni. Ma sempre di sogno si tratta, che in fondo e’ la sostanza di cui è fatta l’essenza umana, come già sosteneva Shakespeare nella ” Tempesta”. Baci
“a torto o a ragione, sono una sostenitrice della diversità fra i due sessi.”
si rossana ok ma diversità tra i due sessi non significa che l’ uomo deve dare mazzate e la donna se le deve subìre ! e io se avessi un figlio, francamente, non vorrei mai dargli un padre che mi alza le mani, e che le potrebbe alzare su di lui. No mi spiace ma per me certe cose sarebbero intollerabili e non mi intratterrei un solo giorno con un uomo che mi ha messo le mani addosso. Da lì capisco che è davvero finito tutto !
“ma mi rendo conto che i tempi portano invece verso un’omologazione. forse è giusto che sia così… e soprattutto che ogni tipo di donna possa esprimersi in piena libertà, senza che la società le imponga preclusioni.”
non credo che i tempi attuali stiano portando le donne ad essere uguali all’ uomo. a me non sembra affatto ! le donne continuano ad essere molto diverse dagli uomini, sia nell’ aspetto esteriore che nel comportamento, come anche nel modo di ragionare. ma è ovvio che alcune cose che una volta le donne accettavano come la norma ( essere completamente dipendenti dall’ uomo in termini psicologici ed economici ) oggi non sarebbero più tollerabili. ed è a questo che secondo me gli uomini non riescono ad adattarsi, perchè sentono di avere perso il totale potere di controllo che potevano avere un tempo sulla partner, e questo li disorienta e forse li spaventa. ma non si può pensare di tornare “a quei tempi” ! vorrebbe dire cancellare interi decenni di lotte per i diritti delle donne.
un abbraccio anche a te !
Golem,
su questo enunciato: “sempre di sogno si tratta, che in fondo e’ la sostanza di cui è fatta l’essenza umana, come già sosteneva Shakespeare nella ” Tempesta”” non si può che concordare.
permettimi, però, di aggiungere che ognuno ha il diritto di sognare a occhi aperti quello che meglio crede, di amare come più gli aggrada, per tutto il tempo che ritiene opportuno, pagandone le spese di tasca propria, senza per questo essere etichettato in negativo. spero che almeno questo mi sia concesso (già è più che una mediazione fra i nostri opposti punti di vista: il tuo orientato alla fisicità; il mio all’emotività).
so che la moda del sentimento (identificato inizialmente quanto paradossalmente dagli illuministi) è passato di moda ma, ciononostante, non potrei mai arrendermi in amore alla sola banalità di rapporti sessuali, senza disconoscere in essi nè l’istinto di riproduzione nè l’iniziale passionalità che li anima!
un caro saluto.
Io non decido un bel niente caro M. Non ti conosco e pertanto non so assolutamente cosa ti possa colpire e cosa no. Ho supposto, usando il condizionale, che quella ragazza avrebbe colpito anche te.
Poi se tu sei uno tra i pochi uomini a cui non colpisce la femminilità e la dolcezza di una donna be…é un tuo punto di vista.
Però alla maggior parte degli uomini piace la donna dolce e femminile. E poco gradisce quelle aggressive.
Non sono per questo portatore delle idee altrui. Ne’ decido per la metà degli uomini +1. Mi attengo semplicemente a ciò che vedo e sento quotidianamente quando si tratta di affrontare argomenti del genere. E onestamente in più di 40 anni di vita vissuta, raramente mi é capitato di sentire uomini che dicono di essere attratti da donne aggressive.
Quindi, fermo restando che ognuno é un mondo a se’, esistono anche molti casi in cui ogni mondo a se’ si unisce in un pensiero che alla fine risulta piuttosto simile.
Vedo che ti domandi ancora quali siano le donne di una volta. Eppure te l’ho spiegato. E d’altra parte hai anche citato le donne partigiane. Non sono donne di una volta quelle?
Ora se tu decidi di fare l’eremita o di litigare ogni giorno con la tua compagna e trovarti bene per questo, io sono felice per te.
A me non interessa minimamente l’idea di stare a litigare ogni giorno. Cerco l’armonia non la lite. Anche se a volte litigare ci sta…ma a volte.
Maria Grazia non é la rovina del mondo. É semplicemente una donna aggressiva. Almeno da come si pone qui.
Forse tu ti ci troveresti bene. Io no sicuramente perché mi avvelenerei il quotidiano litigandoci ogni giorno per il suo modo di porsi più che per le sue idee.
Ma tant’e’.
O
condizionale
Ciao Rossana
Non so se sei una donna di una volta o meno.
A me sembri semplicemente una Donna. Con la D maiuscola di quelle che oggi trovi molto raramente.
Anche io come te sono sostenitore della diversità tra i sessi. Semplicemente perché siamo diversi per natura.
Sono convinto che l’omologazione totale non ci sarà mai.
Hai voglia a parlare di donne saldatrici, muratrici, traslocatrici, elettriciste, idrauliche, montatrici di serrande automatiche, installatrici di porte e finestre, di impianti di antenne, riparatrici di radio/tv, asfaltatrici, magazziniere, che si occupano di fuochi d’artificio, boscaiole.
Forse qualche camionista donna ma…qualche.
Onestamente non vedo le donne molto aspiranti a lavori del genere. Eppure nessuno vieterebbe ad una donna di metter su un’impresa edile e occuparsi personalmente dei lavori.
Eppure scarseggiano. Ah no! Mi son dimenticato di Maria Grazia! Pardon!