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Lettera pubblicata il 17 Luglio 2014. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore eglevittoria.
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CONTINUA…! NON DITEMI DEI 2 CUORI E UNA CAPANNA CHE POTREI SVENIRE!LA MAGIA ANNI 80 E’ FINITA!!LA COLPA PER ME?? TELEVISIONE,POLITICA DI M…DISEQUILIBRIO SOCIALE..E DISTORSIONE DELLA REALTA…E 0 PROSPETTIVA DI FUTURO PER MANCA DI SICUREZZA ECONOMICA(70 PERCENTO OGGI)…si stava meglio quando si stava peggio!!! chissa perche……chissà…ciao a tutti
Dottor
se continuiamo a paragonare la condizione delle donne italiane a quella delle donne islamiche, non credo che faremo molta strada. io direi invece di cominciare a confrontarci con paesi PIU’ CIVILI E PIU’ EVOLUTI DEL NOSTRO, E NON IL CONTRARIO, tanto per cominciare ! detto questo, non pensare che le donne lavorino solo perchè ci sono costrette e perchè uno stipendio solo in famiglia non basta più. LE DONNE NON SONO MAI STATE FELICI DI STARE TUTTO IL TEMPO CHIUSE IN CASA, solo che, come dice M., una volta a tante cose non ci si poteva ribellare e le donne, sopratutto, dovevano fare buon viso a cattivo gioco. Oggi noi siamo ben contente di poter coltivare i nostri progetti e le nostre aspirazioni professionali, o anche solo semplicemente di crearci una cultura personale che, seppur non spenderemo in campo lavorativo, comunque ci arricchirà come individui. M. ha fatto un’ analisi molto lucida e veritiera sul perchè i rapporti oggi in molti casi non funzionano, e non perchè l’ uomo di tanto in tanto aiuta in casa o la donna va a lavorare. tra l’ altro queste dinamiche avvengono in famiglie già formate, in coppie già consolidate che DIFFICILMENTE si lasciano. i rapporti che finiscono più facilmente sono proprio quelli tra uomini e donne ( o ragazzi e ragazze ) che vivono in case separate e che hanno vite indipendenti l’ uno dall’ altra. quindi, perdonami, ma le tue teorie sono piuttosto inesatte …. la gente oggi è molto più individualista e superficiale, e oltre a ciò, la precarietà che ormai caratterizza le nostre vite molto spesso non ci permette di pianificare con serenità i nostri rapporti. quindi la questione non è quella di far tornare le donne in cucina, o di non sapere quello che si vuole ( come giampaolo va ripetendo manco fosse un disco rotto ). la questione è che IL MONDO CON CUI OGGI CI DOBBIAMO CONFRONTARE NON E’ QUELLO DI 30/40/50 ANNI FA ! sul fatto poi che le donne di oggi non sappiano mettere mano ai fornelli, beh mi spiace ma anche qui devo smentirti clamorosamente… io non conosco donna che non sia brava a cucinare, e tutte ( compresa la sottoscritta ) siamo perfettamente in grado di preparare gustosi manicaretti. ma questo, ahimè, non è più sufficiente a trattenere un uomo che se ne vuole andare, come non sono più sufficienti una buona predisposizione al sesso, l’ affettuosità, la pazienza e la dolcezza. proprio perchè ( a differenza di un tempo ) oggi nessuno si sente più vincolato a nessun altro.
Ancora grande Dottor!
Realtà di fatto quelle che hai esposto!
secondo me, una relazione amorosa “funziona” (nel senso che regge nel tempo) fino a quando entrambi i partner traggono da essa i vantaggi morali e materiali che desiderano.
se uno dei due comincia a guardare fuori dal rapporto, anzichè al rapporto stesso, per coltivarlo e averne cura, come si fa con una piantina, a poco a poco l’unione si sfalda. una donna che stimo accenna al suo matrimonio trentennale come a una relazione a tre: lei, il marito e il rapporto stesso!
NON credo affatto alla necessità di ruoli legati all’identità sessuale: l’aggiustamento di coppia dev’essere trovato nel piacere di formare unità d’intenti e d’azioni, indipendentemente se queste avvengono in cucina o sull’asse da stiro. ognuno deve poter esprimere il meglio di sè, collaborando al progetto di vita in comune secondo la sua natura e la sua volontà.
se fin dall’inizio non si delinea un tale tipo d’intersecazione libera sui doveri minimi quotidiani, ben difficilmete potrà esserci armonia e condivisione d’intenti in aspetti più importanti.
anche a me è piaciuta l’analisi di M. (post 1013-1015-1016), centrata e calibrata, eccezion fatta per il finale, in quanto la mia indole femminile è renitente alle eccessive sicurezze. condivido soprattutto questo concetto di sintesi: “basterebbe vedere la femmina come persona, ed il maschio come persona”. richiede uno sforzo provare a comprendersi a vicenda ma, a mio avviso, è più produttivo spendere energie in tal senso che nella critica e nel dissenso.
Dottor,
il tipo di società che descrivi tu non c’è più, e non tornerà mai più, almeno qui in Italia.
Forse una situazione sociale simile la si potrebbe trovare all’estero, ma non so nemmeno dire dove.
Tutto il casino che c’è oggi è dovuto al senso di precarietà. In tutti i campi.
Il non poter prevedere che cosa succederà anche solo tra 6 mesi, crea confusione, e la gente non sa più cosa vuole, perché non vede dei piani di appoggio sui quali costruire qualcosa.
Ovviamente questo è un discorso fatto molto in generale, perché di persone con valori e schiena dritta ci sono ancora, magari molti di meno rispetto ad un tempo, ma ci sono.
Ormai ci si concentra molto più sull’io, piuttosto che sul noi, ma tutto questo non è accaduto per caso, e nel giro di due giorni, ma è il frutto di scelte sociali e di costumi che sono state fatte anni fa.
Ora, chi paga queste scelte siamo noi che non c’entriamo nulla (parlo di persone che sono nate dagli anni ’70 in poi), e sinceramente faccio fatica a credere che qualcosa cambierà, se non tra generazioni e generazioni.
Ad ogni modo il nostro modello sociale con il quale dobbiamo confrontarci è questo.
Si è più competitivi, più liberi e più spaesati.
Sinceramente io, tutta questa libertà di scelta (che poi, poter scegliere tutto, equivale a non scegliere nulla, perché si fa fatica) me la sono auto limitata da solo, nel senso che ho scelto quali valori abbracciare e li porto avanti, indipendentemente dalla condivisione e critiche altrui.
Forse, questa, è l’unica cosa che si può fare per evitare di essere delle bandierine al vento.
Non vedo altre soluzioni. La società, a grandi linee, è ciò che ha scelto di essere.
A me molte cose fanno schifo, ma ci devo convivere comunque. Sono compromessi.
Giampaolo,
la gente, un tempo, sapeva quello che voleva perché c’erano delle cose che ANDAVANO FATTE, indipendentemente dal proprio volere o dalla propria predisposizione nel farle.
Ti dovevi sposare, indipendentemente dal tuo volere o no, l’uomo non si doveva occupare dei figli, ma doveva farlo la moglie, solo l’uomo doveva lavorare, ed il far lavorare la moglie era considerato un disonore per il marito, dovevi essere battezzato, andare in chiesa e a messa, dovevi seguire la politica, fare il militare.
Insomma, tutte cose prestabilite dalle quali non si scappava facilmente.
Una volta i matrimoni venivano combinati tra persone piccolissime, o addirittura non ancora nate.
Una volta cresciute le si facevano sposare, e quel matrimonio durava tutta una vita, e prevedeva una separazione netta tra il marito e la moglie, tra il padre e la madre.
A me capita spesso di parlare con persone molto anziane, e spesso sento che dicono “ma perché non se la sposa a quella. È una brava ragazza”.
È una brava ragazza PUNTO.
Non si guardava altro.
Oggi invece devono esserci una marea di combinazioni caratteriali per intavolare un rapporto serio.
Questo è.
Un tempo si facevano quelle cose che la società imponeva.
Un tempo i modelli sociali erano severi, ben delineati, autoritari.
Oggi non è più così. È tutto più sfaldato, senza confini.
Non c’è più una istituzione autoritaria che è in grado di farsi seguire.
M. ciao,mi trovo concorde con te in moltissimi punti!! bravo o brava! solo una cosa:dicevi compromessi?…….già…già…maledetti compromessi,forse dovro’ darti ragione anche qui! ma rinnegare la mia persona o le mie idee per questo mondo pagliaccio anzi sistema!!? mai..preferirei rimanere solo ed estinguermi!ho orgoglio e dignità da vendere,anzi rettifico ,l orgoglio l ho bruciato tempo fa quando decisi di recuperare la mia storia d amore,ma la dignità ce l ho e sarà con me per sempre! compromessi ok..voglio esser elastico e non propio dissociato da questa realtà farlocca quindi diro’ che per i compromessini e quieto vivere chinero’ il capo anche io!! ma non per paura di rimanere solo,tanto sono forte no problem,la sofferenza mi ha fatto diventare un legionario!(e non mercenario)….comunque e per adesso frequento una donna da un bel po di mesi,tutto procede bene,io ho casa mia ma non la voglio da me,non la amo lei lo sa,ma la rispetto e non la tradiro’ perche si comporta bene, non ho problemi con il sesso,e una donna che lavora e ha i suoi hobby il quale io lascio liberamente fare senza nessun gelosie o minkiate varie,non sono felice ma sono sereno!!lei parla quando è il momento e non mi rompe le palle per caxxate,e quando parla sono lieto di vedere il suo sorriso e di ascoltar le sue argomentazioni,le donne vanno ascoltate…NON CAPITE :)!!!QUESTO VALE ANCHE AL CONTRARIO,,RISPETTO RECIPROCO!il dialogo e importante,ora non so quanto durerà,io mi auguro per tantissimo tempo,ma se cosi non fosse non verro’ a piagniucolare o a cercare spalle o conforto! non lo feci neanche dall inizio del mio abbandono! logicamente essendoci qui persone con molto tatto e intelligenza saro’ lietissimo di chiedere consigli,se mai ne avro bisogno!! per ora vada come vada…sono leale,rispettoso,simpatico,ma con le corna anzi le antenne dritte 🙂 sono sveglio !!!volevo dirvi un po di me..se vi ho annoiato buona noche 😉 grazie ragazzi/E ciao
Giampaolo ciao, SEI GRANDE ANCHE TU 🙂
rossana salve,sempre bello leggerla !
mariagrazia ciao ,ascolta hai finito di distorcere il mio scritto??? hai finito? leggi bene cosa ho scritto:
si stava meglio quando l uomo cacciava e la donna cucinava in grotta e allevava i figli,w la preistoria!! vedi che è questione di ruoli? di sopravvivenza…oggi abbiam tutto 🙂 ….e non abbiam niente!non fraintendere il mio discorso come sottomissione della donna e che l uomo puo far cio che vuole..no no..parlavo di cose vissute e documentate ……………………………….tu invece hai fatto copia e incolla cosi del mio commento:
si stava meglio quando l uomo cacciava e la donna cucinava in grotta e allevava i figli,w la preistoria!! vedi che è questione di ruoli? di sopravvivenza…oggi abbiam tutto :)………….. E BASTA DAI FANCIULLA,comunque io ho solo risposto alla tua parola: ESTREMISMO!forse tu non sai cosa vuoldire oppure hai recepito male il mio messaggio,infatti hai incollato male o ha tuo convenienza?? ;)pensi che siamo tutti co......?…nulla di personale MG,mi piace esser precisocome a te piace punzecchiare,sai sono un po paranoico 😉 ariciao
un altra cosa,io ho un amica molto simpatica e intelligente ma è diventata BISEX,ora non so se per convenienza,per genetica,o per delusione,sono ignorante in quel campo li,ma una cosa sono sicuro: E BI-POLARE!!!! volemosi bene tutti,ciao
MARIAGRAZIA@ “sul fatto poi che le donne di oggi non sappiano mettere mano ai fornelli, beh mi spiace ma anche qui devo smentirti clamorosamente… io non conosco donna che non sia brava a cucinare, e tutte ( compresa la sottoscritta ) siamo perfettamente in grado di preparare gustosi manicaretti”
TI RISPONDO:ma tu,dove vivi a HELL’S KITCHEN????? allora salutami Chef Gordon Ramsay !! quindi perche lo dici tu o perche conosci donne capaci vuoldire che tutte le donne sono capaci????? -.- -__- O_0 O_o
mariagrazia a dottor: CIAO DOTTOR,ti pongo una domanda…..DOTTOR:dimmi mariagrazia dimmi……….mariagrazia: ma tu dottor conosci donne che non sanno cucinare???…………..DOTTOR: mmmm aspe..lasciami pensare…mmmmmm……… AAAVOOOJAAAAAAAAAAAAAAA e aggiungerei anche viziatelle 😉 comunque è stato molto dolce cio che hai scritto,l ho recepito cosi,per un attimo ti ho immaginata in cucina come ai vecchi tempi….donna premurosa ..alla meridionale,nonnina con il neo pelosotto sul mento,con tanto amore da dare e voglia di cucinare ancor per il suo anzianotto marito e perche no..nipotini!ok svegliatemi 😉 ciao mariagrazia
p.s. i migliori cuochi al mondo sono Uomini,mannaggia questi uomini centrano sempre! son sempre i primi sia in positivo che negativo!ci manca che riusciranno pure a partorire un giorno 🙂
EHI DOTTOR…TACI!! MASCHILISTA!!!!!!! 🙁 -_-
Dottor
non so cosa voglia dire “bi-polare” e nemmeno mi interessa saperlo. Non mi occupo di studiare i disturbi psichici e di personalità, anche perchè è una cosa che non mi riguarda direttamente. e tutto ciò che non mi riguarda direttamente, mi è estraneo e mi interessa poco. in tutte le visite psicologiche che ho fatto nel corso degli anni, sono sempre risultata perfettamente “abile”, da un punto di vista socio-psichiatrico, e del tutto equilibrata. quindi è inutile che continuiate ad alludere a miei presunti disturbi psichici solo perchè ho opinioni diverse dalle vostre. ti faccio infine notare che essere bisex ( come lo sono io ) non significa affatto avere necessariamente un disturbo psichico, e NON SI SCEGLIE di essere così ( magari perchè gli uomini ti fanno soffrire ). CI NASCI ! OK??