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Lettera pubblicata il 16 Agosto 2006. L'autore, massi61, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Sono sempre rinato dopo qualsiasi abbandono, anzi, ora una ragazza sta tornando all’attacco dopo che l’ho letteralmente insultata per il suo atteggiamento da narcisa, furba, opportunista; classica ragazza che vuole tutti gli uomini a suoi piedi, che si sente importante a far ingelosire noi uomini, bene, ora io faccio finta che lei non esista più ed ogni tanto mi chiama per sapere dove sono, perfetto, ora se mi rivuole dovrà rompersi le palle una vita e qui comincia la mia vendetta, godere nel sapere che ora è lei a stare un po male, è quello che si merita.
Continuerò a dire che per le donne è tutto più facile, gli uomini sono deboli, per le donne disinibite il divertimento è sempre assicurato, invece per gli uomini disinibiti, il divertimento non dipende dalla loro volontà, ma sempre da quello delle donne, proviamo ad andare contro natura, a spiazzare le donne, voi riuscireste a non concedervi sessualmente ad una donna che è li pronta per voi ? E’ molto difficile che ciò accada, proviamo a dire di no, come spesso fanno loro, sono sicuro che loro impazziranno per noi, e non ci molleranno più perchè questa mossa le spiazzerà, si sentiranno improvvisamente insicure e brutte !
Presenze
Tu sei assente nella mia vita,
ma porti con te le presenze,
quella dell’amore che mi hai dato
e quella dell’amore che hai ricevuto.
Ora hai altri obiettivi, priorità, interessi,
ora hai altri sogni, altri amori,
mi ignori, mi trascuri, vuoi dimenticare,
vuoi che io stia lontano dalla tua vita.
Tu sei assente nella mia vita.
Hai visto come è stato facile allontanarmi?
Ma non credo tu riesca a cancellare quelle presenze.
Forse la vita stessa ti insegnerà che
quelle presenze sono la cosa più preziosa che hai.
Così come è prezioso chi possiede l’altra metà.
Forse la vita di darà dolori ben più grandi di quelli
da cui pensasti di fuggire qualche tempo fa.
Forse ritroverari conforto da quelle presenze.
Per me è già così e sogno che tu un giorno possa
non essere più assente nella mia vita.
E’ vero, tutte queste presenze rimangono sempre importanti e dopo, quando si è spento il fuoco, rimane comunque un bel ricordo, da rispettare e non portare rancori.
Quanto amore
Quanto amore c’era tra noi quel giorno sulla panchina a Villa Taranto
quando insieme tra un bacio e l’altro abbiamo scritto quella poesia,
a due mani, a due cuori, sull’agenda di Iguazu che tu mi hai regalato.
Quanto amore c’era…
Soave profumo accarezza i nostri baci
Risuoni dell’acqua e del vento
Felice fioritura estiva sotto il volo della libellula blu
Verdi viali, sentieri amorosi a strapiombo
sulle acque del Lago maggiore
Potrei riempire pagine e pagine di momenti, intensi, totali, un’unica anima,
in tante e infinite situazioni, sempre in sintonia, sempre con un entusiasmo unico e inimitabile.
Creo il giorno dalla notte quando penso a noi insieme.
Avrei potuto morire dopo la tua parola fine.
Sono sopravvissuto, più di un anno di dolore e sofferenza asfissiante e lancinante avrebbero potuto distruggere ogni tua immagine.
Invece no, sono qui a scrivere al mondo che tutto quell’amore non solo mi ha sorretto, ma sta rendendo la mia vita ricca e preziosa.
Sono solo, non riesco a innamorarmi di un’altra a soli due anni di distanza, ma sono vivo e sereno.
Ho momenti di malinconia, come quando scrivo qui, ma ho momenti di sorrisi alla vita.
Sorrisi come i tuoi, quando urlavi al mondo tutto il tuo amore per me, quando non trattenevi la felicità di stare con me.
Mi sei cambiata sotto gli occhi in pochissimo tempo, come quando un virus attacca e distrugge…
così il tuo amore è svanito misteriosamente…
così le tue scelte razionali di ignorarmi avrebbero potuto uccidermi…
molti proverebbero rancore e odio per questo. Io non ci riesco.
Quanto amore c’era tra noi quel giorno sulla panchina a Villa Taranto
quando insieme tra un bacio e l’altro abbiamo scritto quella poesia,
a due mani, a due cuori, sull’agenda di Iguazu che tu mi hai regalato.
Quanto amore c’era…
quando il cuore mi scoppiava nel vederti come in quell’ultimo giovedì sera
quando arrivasti alla stazione e pensai “l’amo più del primo giorno, più che mai”
e poche ore dopo tu mi dissi di non amarmi più.
Ma vivo, lo urlo al mondo quanto amore c’è stato, un esempio per tutti,
un augurio per tutti,
senza quel giovedì sera,
senza la mia disperazione, il baratro e l’abbruttimento per mesi, non tutti ce la potrebbero fare,
lo sai mia cara che se tornasse quella ragazza le aprirei di nuovo il cuore?
Ma se tornasse chi ho intravisto nei mesi successivi, non potrei che augurarle tanta felicità per la sua scelta di vita.
C’è tanta malinconia in queste righe, è sorretta da un amore che non finirà mai.
Vissuto un amore in pieno e con tutte le opportunità,tutti i suoi momenti in pieno, felici e non, quando poi tutto finisce sembra che la vita non vuole piu regalarti niente e per autodifesa ci si barrica, mettendo un vero e propio muro di difesa contro tutti e impedendo ad eventuali amori di entrare nella tua vita che scivola verso il nulla convinti che essi vogliano riportarti il male subito dell’amore trascorsso e diventa come un vortice senza via di fuga, vivi un esistenza solo con te stesso, vita senza amore è gia sofferenza…Quanta vita non vissuta ho passato! il primo giorno che ho pianto per tutte le volte che ho negato questo sentimeno che si chiama amore è stata la prima volta che ho capito! Ed è stato il giorno piu bello e assoluto e li che ho capito dessere rinato. Un amore puo finire e bisogna poi saper accetare i nuovi, quando si sa far questo vuol dire che è il primo passo per rinizziare a vivere.
Grazie dei vostri pensieri. Mi fate credere che ci sono uomini capaci di entrare in contatto con la propria interiorità.
Anche io spero che passi presto il dolore della separazione. Vorrei tornare a percepire chi sono..a percepire la mia bellezza.
Elison
Sei un grande Massi61. Bellissima e stralunata “lettera”. Chissà in quale porto sei arrivato….spero bello come il tuo animo e la tua brillante ironia.
Caro Massimo ciao
Ho letto oggi il nuovo commento di Maria Grazia a quella famosa bellissima lettera che hai scritto anni fa e mi è tornato in mente “tutto un mondo” …..
E’ tanto tempo che non ci sentiamo ma ricordo sempre volentieri il supporto che sei stato capace di darmi (a un ‘perfetto sconosciuto’ quale ero per te allora) in quei mesi difficili.
Spero che tu stia bene e mi piacerebbe rivederci qualche volta per una chiacchierata, magari davanti ad un buon bicchiere di vino …..
Un caro saluto e un abbraccio
Massi, leggo con un lieve sorriso che a poco a poco si fa strada sul mio viso. Mi conforta tanto leggere di qualcuno che ha provato qualcosa di molto vicino a quello che sto provando io adesso. Mi conforta sapere che anche a te è capitato di sentirti rassegnato, ma invincibile, un momento prima, e con il cuore sciolto da un messaggio telepatico un momento dopo. Di te che scrivi allo spirito che ti ascolta incantato, di te che senti ancora il gelo di certi occhi anche se non li vedi. Ci sono giorni in cui mi sento fortissima e capace di affrontare tutto e anche qualcosa in più se arriva, ci sono altri in cui non mi sento altro che la sua piccola, abbandonata improvvisamente, con tutti i ragionevoli motivi del mondo, ma abbandonata all’inferno. Mi ha portata all’inferno e lo sapeva, gli ho preso la mano e mi ci sono diretta, decisa, c’era lui, avevo la forza dei supereroi! Poi mi ha lasciata lì, all’improvviso, all’inferno. Si è voltato e se ne è andato. Ha guardato altrove e sento, con la telepatia che ci ha accompagnato nel nostro lungo viaggio, che non si volterà più. Sento la sua anima che mi accarezza, quando piango, quando sto male, quando certi giorni proprio non ce la faccio… e provo a scrivere, come hai fatto tu. Ma poi cancello perché G, il mio Amore di ghiaccio, ha alzato il muro dell’indifferenza e non merita neanche una lettera d’amore indirizzata al mio indirizzo mail che nessuno leggerà mai. Mi manca. Vedo a volte i segnali che mi manda la sua anima, o quel che ne è rimasto dopo il suo gelido asfaltare ogni sensazione, e sento che qualcosa c’è ancora. che se sono andata all’inferno è perché sentivo che era la cosa giusta da fare, meritava tutto il mio essere. Aspetto i segnali del suo spirito, li cerco, silenziosa, quieta, mi tengo distante, rispetto la sua scelta perché so bene che è senza appello ma il mio cuore crede ancora alle favole, e una lucina rimane sempre accesa senza spegnersi. Magari un giorno cercherà la Strada di Casa. So che devo avviare il cantiere navale, so che devo costruire la mia nave a vista e finire progetti, so che gni giorno che passa è un giorno in cui divento più forte, so che devo guardare avanti, so che lo devo soprattutto alla serietà e alla totale priorità che ho dato a questo Amore. Ho dato tutto quello che possedevo e ho fatto in modo di poter dare anche ciò che dovevo imparare ancora. Mi sono scoperta forte, adulta, calma, ma è una sofferenza che non si può descrivere a parole…