Salve a tutti, ho 41 anni e sono separato di fatto da un anno. Le separazione avvenuta in seguito ad una mia relazione extra coniugale con una donna di cui sono molto innamorato e con la quale passo dei momenti bellissimi e fatti di complicità e totale empatia, cosa che in 5 anni di unione non ho mai potuto sperimentare con la mia ex moglie che in 8 anni di unione di cui 5 di matrimonio si è sempre dimostrata totalmente priva di empatia e capacità di amare prima di tutto se stessa e di conseguenza me. Gli ultimi due anni di matrimonio sono stati una spirale di dolore e frustrazione.. è stato orribile. Tralascio poi i problemi di intimità che in 8 anni abbiamo avuto dato che in 8 anni non ho mai visto mia moglie nuda. Insomma un matrimonio che non si doveva fare, per fortuna non sono nati figli. Sapevo benissimo che non avrei dovuto sposare questa donna eppure essendo lei una donna bellissima, una seria ed instancabile lavoratrice mi pareva assurdo, forse facendomi condizionare un po’ dai dettami della società, farmela scappare. Sono (siamo) entrambi stati stupidi a non dar retta ai problemi che si sono presentati da subito e abbiamo voluto sposarci lo stesso, io perché sembrava che per lei fosse così importante farlo, lei non per amore, ma infondo forse perché voleva dimostrare a se stessa e alla sua famiglia che nonostante il suo precedente fidanzato l’avesse tradita a 6 mesi dalle nozze (!!!! ) era comunque riuscita a sistemarsi con un uomo tenace, di bella presenza ed economicamente molto stabile quale sono io. Come è andata a finire lo abbiamo entrambi sotto gli occhi.
Non è stato un percorso facile, nel senso che nonostante fossi veramente felice ed innamorato della mia compagna e per la prima volta in vita mia mi sentissi amato e completamente accettato ho comunque dovuto passare un anno seguito da uno psicologo per elaborare il mio senso di colpa per aver distrutto un matrimonio e aver arrecato dolore e sofferenza ad una persona. Poco importa se quella persona non mi amasse, poco importa se quella persona si sia sposata con me per una questione di pura apparenza, poco importa se i momenti felici che ho passato con quella donna si contano sulle dita di una mano, mi sono dovuto comunque rivolgere ad un aiuto esterno per elaborare il tutto. Il problema è che ancora oggi che finalmente con la mia ex moglie ci stiamo muovendo con gli avvocati anche se lei prende tempo, io rimango comunque attaccato ad un passato che per quanto triste e doloroso è molto presente in me. Io e la mia compagna stiamo rimodernando casa sua e la stiamo rifacendo rispettando i gusti di entrambi, eppure un po’ per questioni prettamente avvocatizie ( la mia ex vuole farmela pagare a tutti costi con una giudiziale costosissima ) ancora sono molto restio a trasferirmi da lei. Mi sveglio al mattino e non riesco a vivere il presente con leggerezza e positività, i miei ricordi portano alla memoria il volto della mia ex moglie e i momenti vissuti assieme durante le vacanze, gli unici momenti in cui eravamo lontani dalla nostra casa dove regnavano tensioni e apatia affettiva. Con la mia compagna è invece tutto il contrario : siamo capaci di goderci i nostri momenti in casa e siamo felicissimi di farlo, felici di lasciare il mondo la fuori. Io, dapprima grande viaggiatore e avventuriero che volli coinvolgere, senza successo, mia moglie in questo stile di vita mi ritrovo finalmente ad aver trovato una vera casa, un vero nido dove amare e sentirmi amato. Eppure torno sempre lì con la testa… ad un rapporto “d’amore” durato 8 lunghi anni in cui sia io che mia moglie abbiamo recitato un ruolo in nome di chissà che cosa, un rapporto che in 8 anni mi ha mortificato emotivamente e sessualmente. Non riesco a capire davvero questa mia vena sado masochistica, e ho paura che a lungo andare la mia compagna cominci ad avvertire questo mio modus operandi mentale. Proprio l’altro giorno durante un discorso in cui ho parlato della mia ex lei mi dice ” staccati dal passato, lascialo andare, basta!!! ” È stata la prima volta che mi dato questa sorta di consiglio/avvertimento. Non so, forse il giorno che metterò fine a questo matrimonio-farsa e firmerò la mia separazione magari riuscirò veramente a lasciar andare il mio passato, o almeno spero. Fino ad allora, avere questi fantasmi che mi girano in testa bè… è stancante e doloroso….
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Crank,
il passato può anche non far più male ma raramente si dimentica. tanto meno si può farlo quando è ancora presente. capisco perfettamente il dolore della sconfitta di una scelta sbagliata. questo si supera a poco a poco, come ogni altro dolore.
il giorno in cui tua moglie avrà finito di “fartela pagare”, se non altro in termini di accordo di separazione giudiziale, comincerai di certo a stare meglio e ad allontanarti dal precedente vissuto…
in bocca al lupo per il futuro!
è normale che dopo tutti questi anni ci voglia del tempo, secondo me stai andando bene già da adesso, non avere paura. Andrà tutto bene, e poi adesso che hai una compagna giusta per te non hai motivo per pensare ad un passato infelice..vivi il presente!ti auguro buona fortuna
Che sia stata una farsa o meno, un matrimonio che fallisce è sempre un lutto, un fallimento. Perchè ti ripeti di continuo quello che era? Non ha senso.
E’ giusto che tu abbia preso coscienza dello squallore nel quale tu hai vissuto, ma sono certa che hai voluto molto bene a questa donna che era tua moglie. E a modo suo, lei ne ha voluto a te.
Vedi, io penso che tu non debba correre con l’attuale compagna, nel senso che devi ancora piangere, elaborare il lutto di questa fine, per poter sentirti liberato da ogni cosa. E ci vuole tempo. Non un’altra convivenza così a breve termine.
Se c’è una cosa che non comprendo, è la fretta di andare a convivere. Se due persone si amano liberamente e serenamente, qual’è il problema di starsene ognuno a casa propria, seppur condividendo viaggi, serate, momenti, amore, e tutto quello che si vuole? Attendere tempi migliori è anch’essa una dimostrazione d’amore e maturità.
Anche il mio matrimonio fu squallido. Quando mi guardavo indietro, non trovavo un ricordo che ci ritraesse felici. Eppure un giorno sono uscita sul balcone di casa, e ho trovato messi in un angolo un vaso, un pò di terra, e un piccolo recipiente per l’acqua. Lui aveva il pollice verde… Non so perchè, ma sono scoppiata in lacrime.
Dopo un paio di giorni ho comprato dei semi, ho preso quel vaso e quella terra, e li ho piantati. Ho ancora quella piantina… E ho scoperto che amo coltivare piante in vaso. Perchè chiunque passa dalla nostra vita, anche la persona peggiore, lascia qualcosa di buono che non deve morire. Ma solo essere appreso e accettato con serenità.
Tanti cari auguri.
Grazie delle belle parole e del tuo racconto molto toccante. In effetti nessuno dei due ha ancora fretta di andare a convivere. Ci siamo posti come scadenza a ottobre di quest’anno visto che ora siamo entrambi molto occupati con il lavoro ed in effetti io ho ancora da sistemare legalmente il mio matrimonio.Inoltre altra cosa di cui ho parlato con il mio psicologo e’ il piacere che provo anche a tornare a casa mia che finalmente e’ vuota e silenziosa,anziche’ essere occupata da una persona che l’ha sempre odiata.La scena dei semi,la capisco,quanto dolore !! Mia moglie invece da me ha lasciato solo i suoi stupidi libri su come apparire sempre bella e giovane.Ricordo la sera che tornai dal lavoro e vidi che lei aveva portato via tutto,mi cadde l’occhio su quei libri,andai a vedere il guardaroba e lo trovai vuoto. E un attimo prima di mettermi a piangere pensai ” Ora mi rendo conto che lei in questa casa non ci e’ mai stata,ci ha solo abitato ma non ci ha mai vissuto”.
Hai portato avanti per 8 anni una farsa in nome delle apparenze……probabilmente nonostante tu abbia trovato il vero amore, la tua superficialità ancora ti condiziona. Senza offesa
Nessuna offesa,anzi. Di sicuro c’è ancora margine per lavorare su me stesso, ma ricordo che in passato in relazioni cui non mi trovavo chiudevo e basta, questa persona la sindrome del crocerossino ha indubbiamente preso il sopravvento..
Dalla tua risposta, credo tu non abbia proprio colto il senso di quanto ti abbia scritto, e me ne dispiaccio. Non ti ho raccontato la mia vicenda per sfogo, anche perchè è storia lontana, e l’ho nettamente elaborata. L’ho scritta per trasmetterti un messaggio importante che ahimè non sei pronto a recepire.
Non posso che augurarti buona fortuna… Per come ti leggo, te ne servirà…
8 anni sono un pezzo di vita insieme…belli o brutti non si dimenticano in un attimo…quindi se non indugi nei pensieri del passato e ti vivi il presente che stai creando fai la cosa migliore..;)
Ehm.no,non ho colto il senso,mi spiace. Sarà che personalmente mia moglie non mi ha lasciato davvero nulla.
Verdebottiglia,
“chiunque passa dalla nostra vita, anche la persona peggiore, lascia qualcosa di buono che non deve morire. Ma solo essere appreso e accettato con serenità.”
resta in noi la parte migliore di chi ci è stato vicino, se siamo in grado di elaborare in modo equilibrato quanto è successo, con le nostre relative motivazioni.