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Lettera pubblicata il 20 Gennaio 2010. L'autore ha condiviso 11 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Anonimamente io..
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l’importante non è la religione a cui appartieni, ne dimostrare che la nostra conoscenza sia superiore a quella degli altri, quello piu’ giusto che si puo’ fare è cercare la verità con il cuore e condividerla per il bene di chi è disposto a riceverla.
caro gio,
la mia domanda è: cosa fai nella vita? ho letto i tuoi altri interventi e credo che o sei un prete o uno che della vita ancora non ci capisce un emerito ….!
migliaia di filosofi, incominciando dai pre-socratici fino ai nostri giorni, si sono scervellati le meningi per poter dare una definizione di verità, o ognuno ha avuto una diversa interpretazione. anche dei santi hanno scritto sulla verità, sulla fede, sul senso della vita, sulla conoscenza, sulla ragione e non mi risulta che “quello piu’ giusto che si puo’ fare è cercare la verità con il cuore e condividerla per il bene di chi è disposto a riceverla”, la prima parte cioè cercare la verità con il cuore, io mi domando e mi chiedo, che tipo di verità mi si può prospettare quando non è la ragione e la razionalità ma un puro e semplice sentimento, per dirla tutta, un effetto chimico nel nostro corpo che vuole disciplinare il modo di vivere degli individui.
ma soprattutto perchè bisogna condividere il bene con qualcuno disposto a riceverlo e non con tutti? qui limitiamo e giudichiamo degli individui che in un dato momento non sono disposti ma può succedere che in un secondo momento possono ripensarci.. e chi ti dice chi è disposto o no?
perdona il mio sfogo, ma tutti i commenti che fai sembrano fatti da un prete e sinceramente qui si parlava di altro.
Ciao a tutti, Antonello, il fratello gio è un illuminato…fulminato!
Va bé, in un blog ci passa di tutto, anche l’arroganza nascosta in
frasi fatte,robe venute a nausea, perché portano in una sola direzione,
l’essere inquadrati e fagocitati di frasi trite e nauseabonde.
Scommettiamo che nel prossimo post, dirà che l’arrogante sono io?
A me piace parlare, confrontarsi, poi se si tocca un tema che mi sta
impegnando da molti anni, assorbo il pensiero di chi si pone in modo
propositivo, racconta una sua esperienza, uno scambio di vedute e di
cammino interiore. Non mi piace molto parlare di me, ma a questo punto, devo farlo, chiarire! Per 20 anni sono stato volontario in un Centro d’igiene mentale, nel settore tossicodipendenze.Ho dovuto fare un corso a mie spese, perché al 3° anno di psicologia, cambiai strada, scelsi di completare gli studi al conservatorio, sono un compositore, ho dovuto smettere col Centro,4 anni fa quando è morta mia moglie. 50 anni! Ho 2 figlie e devo seguirle. Ho una pagina su my space, anzi metto il link http://www.myspace.com/mariusmusica
si può cliccare da qui e trovarsi sulla mia pagina, scrissi una musica
particolare, In volo con te. Mi svegliai una notte perché sognai la mia compagna di tutta la vita, sono stato chiuso nello studio che ho a casa 4 giorni e quattro notti, finché non ritenni completa la musica.
L’ho messa libera, chiunque può ascoltarla, o scaricarla, ho messo anche altre musiche, volevano commercializzarle, dato che i sentimenti non
sono in vendita, minacciai di ritirare tutto.
Credo nella reincarnazione, nell’arco della mia vita,ho avuto varie
esperienze, poi mi capitò di leggere MOLTE VITE,UN SOLO AMORE di Brian
Weiss. E’ uno psichiatra che ha vissuto un’esperienza sconvolgente con
una paziente, non accenno ai contenuti, posso solo dire, che ho comprato l’altro giorno, il 7° libro di Weiss, l’ultimo appena uscito.
E’ uno scienziato, non il solito ciarlatano, chiunque lo volesse approfondire, io lo consiglio fortement
Non mi sono accorto che avevo finito le lettere a disposizione.
Allora approfitto per continuare nel discorso.
Lo consiglio perché è in sintonia con altri studiosi che nel cammino sono arrivati alle sue parole. Pitagora e altri, voglio riportare un passaggio dal libro Molte vite,molti maestri.
“I concetti di vite passate e di reincarnazione erano alieni alla sua cosmologia, e tuttavia i suoi ricordi erano così vivi, le visioni, i suoni e gli odori così netti, la certezza di essere stata là così potente e immediata, che lei sentiva di dovere esservi veramente stata. Non ne aveva alcun dubbio, l’esperienza era schiacciante. Si domandava come questo si accordasse con la sua educazione e le sue credenze.
Durante la settimana avevo riveduto le mie note prese durante un corso di religioni comparate seguito nel mio primo anno alla Columbia. Vi erano in realtà riferimenti alla reincarnazione nell’Antico e nel Nuovo Testamento. Nell’anno 325 l’imperatore romano Costantino il Grande, insieme con sua madre Elena, aveva cancellato i riferimenti alla reincarnazione contenuti nel Nuovo Testamento. Il secondo Concilio di Costantinopoli, radunatosi nel 553, confermò questa decisione e dichiarò eresia il concetto di reincarnazione. A quanto sembra, si pensò che questo concetto avrebbe indebolito il crescente potere della Chiesa dando al genere umano troppo tempo per cercare la propria salvezza. Tuttavia i riferimenti originali persistevano; i primi padri della Chiesa avevano accettato il concetto di reincarnazione. I primi gnostici – Clemente Alessandrino, Origene, san Girolamo e molti altri – credevano di essere già vissuti e che sarebbero vissuti di nuovo.”
Posso continuare.
Con l’anima dell’uomo, succede come con l’acqua: viene dal cielo, e al cielo risale, per tornare alla terra, in eterna alternanza. – GOHETE
Potrei continuare ancora con testimonianze di altri famosi pensatori,
ma non voglio venir meno allo spirito di questo sito, di non riportare troppe citazioni. Ciao mario
Quindi per conoscere la verità devi passare la tua vita sui libri,io sono convinto di no se ogni singolo individuo vuole raggiungere la conoscenza puo’ farlo anche senza gli scritti, anche i fulmini illuminano, non capisco come mai attacchi, non importa capisco che le nostre idee sono diverse.
La verità secondo me arriva da chi l’ha creata, ed è dentro ognuno di noi sepolta da paure,debolezze,orgoglio,presunzione e tante altre cose che imbrattano lo spirito umano.Poi ognuno di noi è libero di compiere il proprio cammino,non sono un prete ma una persona comune che si pone domande proprio come molti,poi ho detto che il bene va condiviso con chi è disposto a riceverlo,perchè non tutti lo accettano.Cmq imparate a non giudicare e non condannare che è gia una bella cosa.
Fratello gio, ma chi o che cosa ti ha dato questa qualifica di “dispensatore di verità”? Hai le tue idee, benissimo! Tienile strette.
Capisci che abbiamo idee diverse, perché continui a replicare?
A me del tuo pensiero, non interessa niente!
Sono andato ben oltre le cose scontate che dici, e che in un certo senso
combatto, perché permeate da una patina di misticismo da oratorio.
Provo un grande fastidio a rispondere, lo faccio perché spero che
con questa ultima considerazione, finalmente ti renda conto che non abbiamo niente in comune, ognuno per la propria strada.
Non è un giudizio, è una scelta di vita fatta da 30 anni.
Risparmiati di rispondere. Grazie
replico le tue accuse infondate, poi perchè mi chiami fratello visto che non rispetti le mie idee,fatti la tua strada e rispetta le idee altrui anche se sbagliate,come io rispetto le tue..poi si che possiamo chiamarci fratelli..