Ciao, il mio ex mi ha lasciata durante la quarantena per messaggi. Non una chiamata non 1 come stai. Niente di niente. Silenzio tombale. Sono passati quasi 3 mesi, io l ho bloccato perchè nei momenti di rabbia potrei scrivergli cose di cui potrei pentirmi o nei momenti di sconforto provare a convincerlo. Tenerlo bloccato è un modo per evitare queste situazioni. Prima o poi lo sbloccherò.
In ogni caso non ce l ho neanche sui social, ma volendo potrebbe scrivere un messaggio normale (non ho bloccato il suo numero in rubrica)
Il punto è questo… a casa mia ho degli scatoloni con la sua roba. In garage nascosti, ma il pensiero che un giorno lui possa scrivermi per rialverli mi perseguita. La mia paura è di riuscire a rialzarmi un giorno e un solo suo messaggio inaspettato mettermi di nuovo in crisi.
Cosa mi consigliate? Gli scrivo chiedendo di venire a prendersi le sue cose? Oppure gliele brucio? 🤣 no dai scherzo. Ma sono combattuta… alla fine la roba è sua… Non sono cose di vitale importanza ma neanche cavolate. Ma perchè devo preoccuparmene Io?
Prima o poi dovrà tornare in città… (ha cambiato città).
Grazie
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Categorie: - Amore e relazioni
In tintoria, la roba la tengono, per legge, 20 giorni, dopo possono buttarla. Lui non se ne preoccupa della sua roba, … e tu sì?! Strano.
È ovvio che dopo 3 mesi puoi buttarla.
Se c’è roba di valore, puoi rivendertela 🤑
Non sono così stronza. Lui magari lo è ma io non ho intenzione di fare i suoi giochi di merda. Io non vendo nulla. Mi sentirei in colpa per aver fatto qualcosa contro il mio modo di essere. D altro canto neanche voglio che ricompaia quando meno me l aspetto.
Fanne un pacco (o più pacchi se è tanta roba) e spedisciglieli tramite corriere espresso…
Se vuoi chiudere con lui scrivigli un messaggio
in cui gli chiedi di venire a riprendere le sue cose, se non è interessato alla cose, chiedegli
se puoi buttarli.
Hai fatto bene a non lasciarti andare a messaggi
scritti in un momento di rabbia o sconforto,
che poi portano le conseguenze.
Allora, se non sei così stronza, vai a casa sua e lasciali alla madre o ad un amica comune. Oppure lo fai chiamare da qualcuno e gli fai chiedere dove vuoi che glieli lasci perché ti occupano spazio. È inutile che cerchi scuse per sperare. Se una storia finisce è meglio definirne la chiusura senza scuse. Pensa se quella stessa roba appartenesse ad un ciccione mezzo alcolizzato che ti viene dietro e di cui non te ne frega niente, che faresti, buona samaritana?? Fai lo stesso con lui!! O se no logorati nella speranza di una illusione senza realtà.
La sua cacca a casa tua, e’ il SUO modo di marcare il territorio, tenendoti appesa al filo della speranza. E’ un gioco che tu accetti, altrimenti avresti fatto bagaglio e, visto che lui non se ne cura, avresti portato tutto in discarica o alla Caritas.
E te lo dico a ragion veduta. Una mia ex, che passando molto tempo a casa mia aveva riempito un’armadio intero di roba sua, a un certo punto inizio a comportarsi in maniera fumosa e strana. Tali stranezze culminarono in un intero fine settimana passato senza rispondere al cellulare. Essendoci scambiati le chiavi dei relativi appartamenti, il sabato notte intorno alle 23 andai a casa ad attenderla. Rimasi a lungo al buio e nel silenzio sperando che tornasse con una spiegazione plausibile o magari anche con un’altra delle sue bugie.
1/2
2/2
Poi alle 3, feci 2+2. Tornai a casa e riempi tutte le valige che avevo. Caricai l’auto più volte facendo avanti e indietro da casa mia alla sua, rovesciandole tutto sul pavimento a ogni viaggio.
Mi ci volle una notte intera per svuotare l’armadio.
Era l’alba quando tornato a casa provavo una sensazione di dolore misto a un impagabile senso di libertà perché finalmente, con quello scatto di dignità mi ero ripreso la mia vita e finalmente mi ero liberato dalla catena con cui io stesso mi ero dato l’ergastolo.
Il lunedì pomeriggio, al ritorno dal viaggetto con “l’amico” mi chiamo’ e senza commento alcuno, mi chiese di restituirle le chiavi di casa. Lo feci la sera stessa. Poi, mentre uscivo da casa sua chiudendo quella fottuta porta, mi diedi conto che con quel capito chiuso nonostante l’immenso dolore, avevo siglato l’inizio della mia vita e della mia rinascita. Ricominciavo da me con la consapevolezza profonda che chi amo può ferirmi solo se sono io a permetterglielo.
La questione è di ordine pratico: dagli un tempo ragionevole (due settimane) e poi porta tutto in discarica.
Il resto sono pinzillacchere.
Il motivo per cui vorrei essere io a decidere come e quando liberarmi delle sue cose è proprio non permettere più che ripiombi nella mia vita a suo piacimento. D altro canto non vorrei scrivergli io per l ennesima volta dandogli modo di pensare che mi tiene ancora in pugno. Se gli scrivo sarò quanto più fredda possibile e formale. Esattamente come le sue parole nel lasciarmi.
Ho una rabbia addosso, per questo motivo sono ancora indecisa, sono ancora molto coinvolta e delusa e vorrei evitare di fare cose di cui potrei poi pentirmi.
Allora, non hai letto nulla di tutti i commenti?
Non devi cercarlo. O te ne liberi (chiedi a un legale per conferma se proprio sei pignola) o gliele lasci presso una conoscenza che avete in comune.
Vai avanti. Trova un altro scopo per vivere.