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Lettera pubblicata il 8 Dicembre 2006. L'autore, emafederica2005, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Si può amare solo chi è libero di amare!
Questa frase spero vi illumini un po’ come ha fatto per me
E’un circolo vizioso, un paradosso:
Se i vostri genitori non vi hanno amato con libertà, (anche se dicevano di amarvi tanto) voi non potevate far alto che non amarli (con liberta) e non ne avete colpa alcuna, i vostri genitori non avevano alcun diritto di disprezzarvi o riccattarvi per il vostro disagio/rifiuto nei loro confronti.
Per amare con libertà intendo dire accettare ed apprezzare sempre un figlio cosi comè, un piccolo uomo, senza pretendere nulla in cambio.
ditevi: da adesso sono un altro.
e ripetetelo tutti i giorni.
Fregatevene degli altri, d’ora in poi non vi toccano e non vi interessa della loro approvazione, avranno sicuramente bisogno di un po’ di tempo per rendersene conto ma è un loro problema!
Voi d’ora in poi siete liberi di amarvi e di amare gli altri in modo libero;-)
Ciao
Ciao Simona
Il confine tra saggezza e pazzia è molto sottile, a quanto pare. 🙂
Sono uscito da un utero, quindi parlo… per sentito dire.
Per esempio, mia madre mi ricorda spesso di come ero bravo, appena nato, a cambiarmi il pannolino da solo.
Perché tanto impegno? Semplice: la adoravo. E lei era sempre così stanca e indaffarata…
Quando la licenziarono avevo due anni. Bruttissimo periodo.
Mamma era disperata, quasi non mangiava più le pappe che le preparavo e piangeva sempre. Io lì, ad assisterla, a coccolarla, ad incoraggiarla. Presente. A qualsiasi ora del giorno e della notte.
Mio padre? Non poteva accorgersi di nulla, ovviamente. Faceva solo il suo dovere di genitore: giocava, dormiva, mangiava e pipìpupù.
Bruttissimo periodo, davvero. Cominciavano a mancare i soldi.
Poi, dopo tanto sbattimento a cercare a destra e a manca, finalmente arriva l’occasione.
All’asilo avevo fatto amicizia con il nipote di un pezzo grosso, un bimbetto di un anno e mezzo già molto sveglio per la sua età. Un bel giorno mi fa: “illo, sei in gamba, si vede, perché non molli gli studi e te ne vai a lavorare nella ditta di mio zio? Hanno proprio bisogno di uno con il tuo profilo”.
Mi sarebbe piaciuto tanto finire l’asilo, ma la mia famiglia contava per me più di ogni altra cosa. Così mi sono deciso.
Era il posto giusto per me. E non potevo permettermi di toppare.
Ho fatto carriera.
Vedo i salti di gioia di mio padre che gioca in cortile con gli amici, sento le risate di mia madre che guarda i cartoni
animati mentre aiuto mia sorella a fare i compiti. L’anno prossimo andrà al liceo.
Con quello che guadagno oggi tra non molto potremo permetterci una casa più grande.
Guardo la mia famiglia e sono felice.
Ho nove anni.
Un abbraccio
Solo una cosa… i bambini sono la gioia più grande in assoluto ! Io anche parlo per sentito dire, ma ci sono persone che grazie al sorriso di un figlio, hanno cambiato vita… Cosa può fare un figlio? Renderti felice, quella felicità che non puoi avere nè con il lavoro, nè con i soldi! Sono semplicemente un miracolo ! Detto questo passo e chiudo che certi ragionamenti ” no comment” neanche li voglio leggere. Un abbraccio a tutti
@Pam concordo con te, il mio bimbo ha sette anni e se non fosse per lui la mia vita sarebbe un precipitare continuo, e questo non solo ora ma anche quando era più piccolo…a volte parla come se ne avesse trenta di anni!
Quindi, nonostante si possano fare battute e mi riferisco a @Illo…è meglio non parlare di cose che non si ha il piacere di conoscere!
Buona giornata a tutti!
Io non ho conosciuto la gioia di diventare mamma, ma ho lavorato per 10 anni con i bambini (che sono cresciuti con me), e posso dire che mi hanno dato molto, mi hanno arricchita con la loro gioia di vivere pura e semplice, i loro sorrisi, coinvolgenti e travolgenti…naturalmente non abbiamo condiviso solo le gioie ma anche dolori, ma questi fanno parte della vita…forse per capire quanto possano “insegnare” i bambini bisognerebbe trascorrere un pò di tempo con loro…
ciao a tutti
Barbara
[Io non ho conosciuto la gioia di diventare mamma, ma ho lavorato per 10 anni con i bambini].
Incredibile.
Mai stata madre e ti hanno lasciato lavorare con i bambini??? Per… 10 anni!!!
Da denuncia.
Dalle parti di Simona non ti chiamerebbero nemmeno per il colloquio.
Dalle mie sono un po’ più elastici. Al momento dell’assunzione ti fanno sottoscrivere un atto di impegno a procreare entro un anno.
….non ho parole…..
simona
Illo, Simona non ha parole…io no capisco proprio dove tu voglia arrivare se non semplicemente provocare…
Ma non si era partiti da:
“La nostra è una società fatta di bambini, spesso capricciosi e pure rincoglioniti. In fondo, ci sta bene così.”….
ecco allora semmai parliamo di adulti non cresciuti con problemi annessi e connessi!
Un saluto e buona giornata a tutti
ciao a tutti….ma di cosa stiamo parlando???
Illo scusa una persona per stare bene con i bambini deve per forza essere madre o padre?mah…
in effetti Mario ha ragione…dove porta questo discorso?