Ormai ho 40 anni e finita la relazione precendente vorrei “rimettermi in gioco” per non continuare a mendicare amore da una persona che non ne possiede. Purtroppo sono timido ed è veramente difficile per me conoscere delle donne anche solo per amicizia. A volte vado a leggere al parco ci sono molte persone sui prati sulle panchine oppure in palestra ma non è che concludo molto. Vorrei avere tante amicizie e invece sto spesso da solo. Come posso fare a cambiare questa situazione..
Lettera pubblicata il 9 Aprile 2011. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Nathan.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Ciao Nathan, ho letto anche la tua precedente pubblicazione, non mi permetto giudizi, solo una visione un po’ pignola delle cose probabilmente perché come te, vicina ai 40 e reduce da una recente delusione mi sono posta mille domande.
Una che mi verrebbe da porti è se sei realmente intenzionato a rimetterti in gioco, nel senso se ti senti veramente pronto a ciò che comporta una vita di coppia “canonica”, canonica per donne come me che quando sono innamorate danno il 100% al partner, e pensano che se anche l’altra parte è coinvolta in ugual maniera, in modo naturale e spontaneo rispondono con altrettanto entusiasmo.
Hai parlato di 5 anni di convivenza, ma che vi vedevate nei w.e…. non credo che vedersi nei w.e. possa essere considerata una convivenza. Convivere, a mio parere, è tutt’altra storia, più impegno, più sacrifici e compromessi, condivisione dei problemi quotidiani, ma è un mio punto di vista. Io non credo che alla nostra età non si sappia ciò che realmente si desidera, il problema è ammettere con se stessi e gli altri, la pura voglia di divertirsi, e quindi spesso è più semplice giocare con chi ancora mantiene sentimenti veri.
In effetti quante donne sarebbero disposte ad accettare un approccio della sere: ci vediamo quando abbiamo gli ormoni in festa? Forse molte, ma certamente molte non lo accetterebbero, ecco che allora per ottenere ciò che il maschio desidera cominciano le carinerie e illusioni. E quanti uomini vedrebbero di buon occhio una femmina che si pone solo per divertimento? Tanti, ma non tutti, certamente non chi pensa ad una compagna e madre dei propri figli…
Mi sono permessa questa considerazione perché mi sono ritrovata a sentirmi dire dopo un anno di attesa che forse non era per lui la vita di coppia… pensarci prima di prendermi in giro e farmi aspettare per un anno che si liberasse per cominciare la “nostra storia”?? Sono certa di essere stata solo un diversivo, ora più che mai, ma avere gli attributi a 40 anni per dire chiaramente cosa vorremmo dalla vita non è da tutti.
E’ giusto mettere l’altra persona in condizione di decidere se accettare “un’avventura fine a se stessa” o rifiutarla se non interessata…
Ogni storia inizia, può andare avanti o finire, ma la premessa fondamentale è la sincerità, caratteristica decisamente in estinzione.
Capisco la tua sensazione sulla difficoltà di approcciare, essendo donna non posso dire di avere la stessa difficoltà, ma ti garantisco che la maggior parte degli approcci sono di una banalità che a 40 anni ti mettono ancora più tristezza…
Un in bocca al lupo è d’obbligo!!
Buona giornata
Ciao Pepperina:
Scusami. Dopo aver letto la lettera di Nathan ho letto attentamente la tua risposta. Sai anch’io ho avuto una delusione…ma di quelle forti. Dopo tanti anni di matrimonio e fidanzamento. Sono un po’ più grande di te e ho sempre saputo quello che volevo. Così come lo so oggi. Vedi leggendo la tua lettera mi ha colpito molto la frase “….per donne come me che quando sono innamorate danno il 100% al loro partner….”. Cosa vuol dire ? Che quando si è innamorate si da il 100% e quando si perde l’innamoramento cosa succede ?
Sai io ho sposato mia moglie perchè sapevo di amarla, ma di amarla veramente. L’innamoramento quello che ti fa perdere la testa l’ho avuto anch’io durante il fidanzamento. Poi pian piano che vuoi per forza di cose quello “stare sulle nuvole” malauguratamente finisce o si attenua poichè purtroppo bisogna fare i conti con la vita di tutti i giorni e a volte i problemi la fanno da padrone. Eppure nonostante ciò non ho mai smesso di amare mia moglie. Non l’ho mai tradita. Non ho mai desiderato di andare a letto con un’altra donna. Per me era ancora un’emozione il solo andare a mangiare una pizza insieme. Eppure lei se ne è andata. Mancanza di attenzioni dice. Lei diceva di non poter restare un attimo senza di me. Io invece le dicevo che un attimo o anche un giorno sarei potuto restare senza di lei. Ma che non sarei mai potuto restare senza di lei. Per me lei era troppo importante. Ma non per un minuto o un’ora ma per la vita. Sai papperina, esistono uomini che come dici tu vogliono solo divertirsi ma ce ne sono alcuni che desiderano solo avere una donna per sè e stare accanto con lei per la vita. Il problema è che a volte le donne che trovano un uomo del genere non si rendono conto che in alcune situazioni si può scambiare per disattenzione un pensiero o una quotidianità e a volte e ciò è sufficiente per far si che si dia risalto a qualcuno che magari affascinato dalla tua bellezza di riempia di frasi gentili ed attenzioni. Ciò basta per far cadere quell’innamoramento a causa della mancanza di interesse da parte del partner abituale a vantaggio delle super attenzioni dell’uomo che non ti vive accanto di turno. Facile per l’uomo sposato essere perfetto verso la donna con la quale non si convive. Facile essere perfetti dopo essersi alzati la mattina, pettinati e ben vestiti. Il difficile è farlo quando si torna a casa stanchi o ci alza la mattina dopo una notte insonne. E lo stesso vale per le donne. Facile essere piacenti in ufficio, truccate e ben vestite, difficile è farlo appena alzate.
non so se ho reso l’idea!!!
Ciao Mauro, hai letto bene, ma mi sa che non hai letto attentamente tutto o forse non mi sono espressa bene io. Quando parlo di una donna come me quando è innamorata, non parlo dell’innamoramento iniziale, ma del sentimento quando cresce, quando come dici tu non ha importanza farti vedere la mattina sveglia struccata e vorresti sempre nella tua vita il tuo partner, e questo non significa rimanergli appiccicata ogni istante, ma un qualcosa di più maturo che consenta ad entrambi i propri spazi ma con la consapevolezza della presenza in tutti i sensi dell’altra persona.
Il “quando sono innamorata” è riferito al fatto che per esperienza l’amore può finire, per causa nostra o dell’altra parte, quindi mi riferivo al momento in cui si vive l’amore per e con una persona.
Mi spiace per la tua esperienza, ti potrei portare la mia dove anche io da sposata ho lasciato e non perchè ci fosse un altro, ma perchè da parte del mio ex marito c’era la scontatezza, non c’erano più attenzioni ma prevaleva l’egoismo, per fare qualcosa insieme noi due non c’era mai tempo, per farlo con altre persone si.
Non sono certo una persona che sta zitta e spera che le cose cambino, così ne ho parlato tranquillamente, esponendo le cose che non andavano e la risposta è stata “se non ti vado bene così cambiami!”…se a te pare sensata come risposta, è sensata anche la reazione dopo aver provato e riprovato in tutti i modi, mettendo in discussione per prima cosa me stessa, di lasciar perdere.
Se si vuole qualcosa di concreto, bisogna desiderarlo in due, e sempre in due ci si deve mettere in discussione… ma se dall’altra parte c’è un “orgoglione” (deduci tu la combinazione delle due parole) e ti trovi un muro di gomma, perdonami ma la vita a soffrire per qualcuno che non ti apprezza e non ti considera non fa per me, meglio da sola, nel pieno rispetto di me stessa e degli altri, non tollero le coppie di facciata felici, solo per convenienza e falsa moralità (oddio disfare un matrimonio!!!).
Sono una donna che ha sempre lavorato, ma ho sempre messo al primo posto il mio uomo, anche di fronte ad opportunità di lavoro interessanti, e questo per una questione di responsabilità e di amore; adoro anche la parte della vita casalinga, cucinare i suoi piatti preferiti anche se io mangerei altro, condividere i suoi hobbies anche se non hanno nulla a che fare con i miei interessi. L’ho fatto nella fase di innamoramento e anche in quella successiva di “amore adulto” questo perché lo amavo così com’era, con i suoi pregi e difetti.
Consolazione? Dopo qualche mese che me ne ero andata mi ha scritto una lettera dicendo che aveva capito solo in quel momento ciò che ero e che contavo per lui… peccato che tanta indifferenza nel momento in cui tu hai bisogno di avere vicino chi ami, ti ferisce a tal punto che spezza anche il sentimento più forte. In un certo senso prevale la sopravvivenza, almeno io l’ho vissuta così… ma come vedi sono reduce da un’altra delusione, il che significa che non ho accantonato l’idea di rimettermi in gioco e amare ancora… la vita senza amore non è vita, ma deve esserci rispetto e coerenza.
Coerenza, forse quella cosa che a lui in parte è mancata nella nostra storia, io facevo parte di uno schema, ero la pedina che andava collocata in quel posto, e quando mi ci ha collocata tutto quadrava e non c’era più bisogno di fare nulla, era scontato che ci fossi.
In pochi mesi si è messo con un’altra e hanno avuto un figlio. Io ero il grande amore?? No, dal punto di vista di vittima lo ero, “io, la strega che lo aveva lasciato, che lo faceva soffrire” da un punto di vista coerente, se fosse stato così innamorato avrebbe tentato di recuperare, la verità è che è più comodo far prendere le decisioni scomode a qualcun altro.
Senza voler entrare in merito alla tua storia, di una cosa sono certa, nulla accade dall’oggi al domani. In alcuni casi ci sono avvisaglie che magari non riusciamo a cogliere o non vogliamo, in altri casi delle richieste dirette… ma come vedi la fine spesso è la stessa.
Non sono felice nello stare da sola perché comunque mi piacerebbe poter condividere la vita con un uomo di cui essere innamorata e ricambiata, forse perché so di avere ancora molto da dare, ma sono molto felice, e ripeto molto, di essere una donna che non è disposta ad accontentarsi delle briciole o di prendere in giro qualcuno per non essere da sola.
Ps. Tanto per sdrammatizzare, io non mi trucco molto, quindi non c’è tanta differenza tra la sera e la mattina appena sveglia, se poi consideri che ho i capelli sparati in aria ho detto tutto!! 😉
Io sono per l’essenza… non l’apparenza…
Buona fortuna, spero che le tue ferite si possano rimarginare…
Nathan ti capisco benissimo, almeno nel fatto dell’approcciare:
1. perchè anch’io sono timida e non sono una che si butta,
2. perchè conosco persone che come te escono da storie lunghe e dolorose e non sanno come ricominciare, un po’ per le ferite ancora aperte, un po’ perchè in 2, 5, 10 anni le cose cambiano, gli uomini e le donne cambiano, il modo di approcciare cambia e dopo una lunga storia chi ne esce è rimasto fermo nel passato modo di avvicinarsi all’altro.
E questo mi invita a farti una domanda: come posso io approcciare con un mio amico quasi quarantenne che da un anno ha concluso una storia importante con tutte le conseguenze sopra elencate e che è altrettanto timido come te e me?
Come faccio a fargli capire che non sono la str.. di turno, che se iniziasse qualcosa sarebbe qualcosa di serio?
Come vedi sei in buona compagnia: magra consolazione…
Comunque sia buttati, anche in modo stupido tipo: “ciao sono X e mi chiedevo se ti andrebbe un caffè” perchè se lei non è stupida capirà le tue intenzioni sincere, altrimenti avrai capito di avere davanti una con cui non vale la pena far niente.
In bocca al lupo.
Papperina:
Ho letto con attenzione la tua lettera. Soprattutto la parte riguardante il tuo matrimonio. Non so non conosco tuo marito. Ma se hai discusso più volte con lui dei tuoi problemi e lui non ha voluto sentire forse hai fatto bene. Anche se a mio parere se si vuole bene veramente si da sempre una seconda opportunità. Magari forse tu gliel’avevi già data. Poi permettimi una considerazione: come detto prima io non conosco tuo marito ma sei sicura che fosse davvero “indifferenza” quella che lui mostrava quanto tu dicevi di aver bisogno di sentir vicino la persona che ami ? Sicuramente sarà come dici tu. Però a volte questa “indifferenza” viene confusa con “distrazione”. Purtroppo lo riconosco, è un difetto di parecchi uomini: la distrazione. Non accorgersi se la persona che amiamo ha bisogno di noi. E’ spesso un modo diverso di “captare” le sensazione. E’ una differenza purtroppo sostanziale tra uomini e donne che a volte ci fanno vedere (o non vedere) cose che esistono o non esistono a seconda dei casi. (Magari tu hai “visto” la sua indifferenza mentre lui non “vedeva” i tuoi segnali) Vedi, io sono stato insieme alla mia donna 13 anni di cui 6 di matrimonio. L’ho amata dal primo all’ultimo giorno. Non l’ho mai tradita. E a differenza di tuo marito io facevo tutto con lei. Stavo sempre con lei se non quando lavoravamo. Viaggi, cene, passeggiate, quotidianità. Tutto insieme. La passione che non si è mai spenta. Un’unica divergenza. Il desiderio di maternità che le è sopraggiunto dopo qualche anno di matrimonio e al quale io non mi sentivo pronto. Mai una vera “litigata” al riguardo. Poi di punto in bianco la sua decisione di riflettere sul nostro rapporto. Io che cado dalle nuvole e che dopo più di un anno le sto dietro con tutto l’amore possibile per cercare di convincerla a tornare insieme formando una famiglia: Come vedi non sono come tuo marito che in pochi mesi si è messo con un’altra e ci ha fatto un figlio. Io un’altra neanche la vedo. Perchè per me esiste solo mia moglie. E dimmi tu se in una situazione come la mia non debba essere data una seconda possibilità. Vedi papperina. A volte si sbaglia nella vita. Ma bisogna vedere perchè si sbaglia. Nel mio caso ho sbagliato per un’idea, per una paura. Ma non ho mai messo in discussione l’amore per mia moglie. Capisco che un figlio sia importante. Un completamento della coppia. Ma se una persona come me, ha paura, non se la sente è giusto secondo te buttare davvero all’aria un amore un amore vero senza tentare davvero tutto, ovvero dare una seconda opportunità ?
Grazie papperina
Ciao Mauro, è palese che ognuno di noi possa esporre le proprie esperienze solo raccontando il proprio punto di vista e non quello del partner, vorrei precisare che per quanto mi riguarda ritengo che la “colpa”, se così si può chiamare, della fine del nostro amore/rapporto la ripartisco ad entrambi, non mi esimo dalle mie responsabilità in merito, ma ti garantisco che “io” ho fatto di tutto per rimettere in sesto la nostra unione, e di conseguenza tacitamente ho dato più di una possibilità, inoltre come ho ben precisato, io non ho dato solamente dei segnali, ma vedendo che questi non venivano capiti, ne ho parlato direttamente, e la risposta che mi ha dato è quella che ho già riportato, quindi perdonami, ma certe persone (donne incluse) non meritano altre possibilità se già ne hanno avute più d’una, quindi nel mio caso particolare non era distrazione, ma puro e semplice egoismo.
Un “piccolo” segnale del mio malessere oltre alle parole è stato dimagrire di ben 7 kg in pochi mesi, e non per diete, ma perché non riuscivo più a mangiare, e tu, mio compagno di vita non noti nemmeno questo? Non era un bel magro, ma un magro sofferente…
Litigi. Nemmeno noi in 12 anni abbiamo mai avuto un litigio, ma non serve un litigio per distruggerti, anzi spesso è l’indifferenza a farlo.
Tornando a te, non conosco i vostri sogni o desideri prima di sposarvi, sicuramente il tasto maternità per una donna, o per molte di loro è una cosa molto importante. Giustamente deve esserci rispetto anche per la maturità del partner quando si sente il desiderio di un figlio, quindi capisco benissimo le paure e le preoccupazioni a riguardo, ed è altrettanto vero che dipende il motivo ed il tipo di negazione, se il motivo fosse “ora non mi sento pronto/a, aspettiamo ancora un po’” è un discorso, se invece fosse “beh, ma perché? Stiamo così bene io e te da soli” la cosa prende una piega diversa…
Non so cosa faccia scattare una rottura sentimentale, ma ti garantisco che non è solo l’arrivo di un terzo incomodo, credo siano un insieme di cose, di cambiamenti ed esperienze personali che non includono il partner, semplicemente la quotidianità di ognuno di noi che ci porta a vedere in angolazioni diverse la nostra vita confrontandola con aneddoti di colleghi, amici, film, persone sconosciute… non saprei dirti…
Ti posso solo dire che da come hai raccontato la tua storia una possibilità sicuramente la meritavi, ma sei sicuro che non te ne siano state date e sia stato tu magari a non cogliere le sue richieste di aiuto? E qui si torna inevitabilmente sulle differenze tra uomo e donna. C’è chi riesce ad esternare il proprio malessere, altri invece covano interiormente dubbi e paure, costruendosi castelli di sabbia mentre l’altra parte non si sogna lontanamente tutti questi pensieri macchinosi, credo sia anche per questo che raccomandano molta comunicazione… ma se avessi la ricetta per una perfetta e duratura unione… beh… non sarei qui a scriverti… 🙂
A presto.
papperina_1972@libero.it