Ragazzi ma come si fa? Sì, a ricominciare dico.
Insomma, ho cambiato città dopo la Laurea e sono tornoto a vivere nel mio paese per andare a lavorare in una città poco lontona. Ovviamente non ho più il “gruppone-studio” degli amici universitari e quì mi trovo ancora tanto fuori luogo. Ah, ovviamente aggiungiamoci che dopo il mio rientro è passato poco tempo e la mia fidanzata mi ha lasciato, ma insomma mica si può dipendere esclusivamente da una donna. Sì, ok ora dico così ma è stata dura staccarmi dalla sua immagine (ancora ci sono dentro), però ho capito che una donna non può e non deve essere un’ancora alla quale tenere legato il proprio equilibrio, non totalmente almeno; insomma va bene completarsi vicendevolmente, ma non può essere una pretesa o un bisogno che si cerca di colmare perché da soli non si riesce a stare a stare a galla, mentalmente dico.
Ecco, questa è la mia sfida, ho capito che è questa, ma non so assolutamente come fare. Ho capito che devo cercare di darmi da fare e provare a ricostruire la mia identità di singolo, però non so da dove cominciare. Sono ancora spaesato, lavoro, ma quando poi torno a casa passo pomeriggi o giornate intere a non sapere come fare e ad intristirmi per questa sensazione di solitudine e insoddisfazione che mi pervade. Chiaramente io non ho mai vissuto moltissimo il mio paese, e molto spesso ho evitato di frequentarlo. Questa cosa mi ha allontanato dagli altri, pur non avendo alcun problema con nessuno, ma adesso mi sento solo e fuori da ogni cerchia, anche se per la verità nessuna mi ha mai entusiasmato. Ora però è così, sento questo disagio misto a voglia di ripartire e cambiare qualcosa, ma allo stesso tempo sono bloccato, ho voglia ma non so come si fa.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Me stesso
Quando usi l’espressione “dipendere da una donna” mi fai pensare al senso della famiglia. I miei fratelli, ad esempio, non fanno affidamento su nostra madre. Vedo che nelle piccole cose mia madre è più portata a fare affidamento su di loro, ma non me ne rammarico perché noi due raramente ci troviamo in sintonia su qualcosa. Ma ci vogliamo bene, semplicemente emerge quella componente sentimentale che va oltre la riverenza. Lo stesso capita con il padre. Chiamo le cose con il loro nome perché già rispetto è compromettente. Dovrebbe essere proprio riverenza, ma noi siamo moderni e talvolta discutiamo. Questo rapporto non ti vincola dal punto di vista sentimentale, può far nascere qualche antipatia… ma la cosa, a limite, dovrebbe infastidire te. Invece non t’infastidisce quasi mai perché la rapidità della comunicazione tra moglie e marito neutralizza il potere della parola. Ti viene da ridere. Mediamente è così, ma ti dico subito che ci sono delle eccezioni. Io ad esempio non scherzo su queste cose perché dall’altra parte ci sono quasi sempre ragazzi impegnati dal punto di vista politico e sociale. Essere uno studente fa la differenza. Io la vivo in questo modo… nel momento in cui ti trovi davanti ad un ragazzo che non si prende troppo sul serio riesci ad essere molto più leggera. Nel mondo di oggi non è un problema perché ogni storia lascia un insegnamento e sei consapevole che la stessa persona porta nel cuore altri affetti che fanno parte del suo presente. Che dire? Non dovresti sentirti vincolato da una donna perché la vita è tua. La vita può essere tante cose… solo noi possiamo stabilire che forma devono avere. L’importante è trovare qualcuno che la pensa come noi. L’altro prima di essere il nostro fidanzato è un compagno di vita, il nostro compagno. Mi raccomando, non ti scoraggiare! Un caro saluto 😉
E’ facile rimettersi in gioco nella propria terra, vicino agli affetti che non ti sono mai mancati, alla propria famiglia che non hai mai considerato essenziale e agli amici che non hai mai avuto? Non è facile, ma non è neanche impossibile. Basta avere tanta determinazione ed un pizzico di entusiasmo che non guasta mai. Molto spesso sono gli eventi che ci portano verso una palude, che poi si rivela essere il nostro piccolo inferno privato.
Tu devi ricostruire la propria vita quasi da zero o, come diceva Massimo Troisi, “da tre”. Solo che a te manca l’uno il due e anche il tre, e questa cosa qui è parecchio grave. Secondo me devi avere lo stesso grande rispetto per la terra che ti ospita, che magari non ti dà il lavoro che ti piace, né ti offrirà mai una compagna decente, però in fondo ti permette uno stile di vita molto meno agitato e nervoso.
Perché hai scelto proprio il tuo paese per ricostruire la tua nuova vita?
Probabilmente volevi trovare un lavoro nel mondo dell’antropologia, dopo un master in geolocalizzazione. Sapevi che nel tuo paese non c’era nessuna società operante in questo settore, perché bastava guardare l’elenco del telefono o le pagine gialle. E quindi di cosa vorresti occuparti? Se te lo dovessero chiedere, puoi sempre dire che ti occupi di tutto il materiale di riferimento dei tuoi clienti, non è colpa tua se non ne hai neanche uno. Nessuno può fartene un demerito.
Per prima cosa comunque invia il curriculum a destra e a manca. Anche in alto e in basso. A nord e a ovest. Dopo un primo colloquio telefonico con un’agenzia di recruitment, che però da te non c’è (e questo è un altro grosso problema), dovresti sostenere un test via e-mail e magari superarlo per sperare di essere chiamato per un colloquio. Concludendo: in realtà tu non hai bisogno di un cambiamento, quindi è inutile che parti con grande entusiasmo come se non avessi niente da perdere. L’unica cosa che ti fa stare male sono gli affetti, la famiglia e gli amici che non hai.
Affidati serenamente alle cure di Rossella. È lei che si occupa dei “fuori sede ” e della loro ricollocazione in terra natia.
Per ricominciare nel modo giusto devi partire da te, devi trovare la tua indipendenza, magari partendo da quella materiale, cioè dal lavoro e da attività extra. Solo quando starai sereno materialmente parlando riuscirai a rapportarti con gli altri nel modo migliore, senza crearti dipendenze.
Se adesso che ti senti solo ti affidi alle persone, non fai proprio una scelta giustissima perché potresti incappare in pessimi soggetti che potrebbero farti cadere ancora più giù.
Ricominciare non è mai semplice, soprattutto se non hai particolare fiducia in te stesso. Credo però che ad un certo punto ti scatterà quella molla che ti farà dire “così non si può andare avanti!” e sarai più propenso verso nuove esperienze.