Dopo 5 anni di matrimonio, un pargolo meraviglioso (che adoro) di 4 anni, una vita passata a lavorare (da anni per lavoro sono costretto a dormire fuori casa 2/3 notti a settimana) non ho più il sorriso. Lei ha avuto tutto ed ogni attenzione da me: sono un uomo sportivo, amo la natura, ho spirito di osservazione, sono autoironico, le ho consentito di cambiare lavori, di dimettersi e di rinunciare allo stipendio fisso perchè voleva essere un’insegnante (oggi lo è, disoccuppata). Abbiamo una splendida casa frutto dei miei risparmi, prima del matrimonio si comportava come una pornodiva, dopo le nozze una suora ! Considera il sesso un elemento accessorio della coppia, agisce solo dietro stimolo e la sera da anni si fa trovare con il suo bel pigiamino stile rag. Fantozzi. Quando è nato mia figlio, ha chiesto alla sua mammina (così la chima), cioè la mia suocera, di farle compagnia in casa e così quest’ultima ha approfittato delle mie assenze (per lavoro) dormendo nel letto matrimoniale con la propria figliola e mio figlio! Ho provato a parlarle, a contestare (da almeno 3 anni) ma dice di non saper comunicare. Lei afferma di essere felice. Due anni fa ho ceduto alle avances di una collega. Ho sempre pensato (ed affermato davanti a lei) che si era trattato di una mia protesta. Non ha funzionato, mi ha perdonato ma è rimasto tutto come allora. Ho sempre creduto nel matrimonio come vincolo eterno ma ora sono davvero stanco. Unica mia ragione di vita: il mio piccolo bimbo. Mi domando cosa ne sarebbe di lui senza di me. Vi chiedo aiuto e consigli, perchè veramente non so più cosa fare. Grazie
La ricerca della felicità: separarsi o no ?
di
grz1970
Lettera pubblicata il 13 Settembre 2011. L'autore, grz1970, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La separazione non è la soluzione piu’ giusta..Hai costruito nel corso del tempo qualcosa di molto importante:la tua famiglia. Va bene ora di ritrovi di fronte a questi problemi ma scappare non è la soluzione. Cerca di intraprendere la via del dialogo e cosi’ tua moglie potrà capire il tuo disagio e quinti potrete trovare anche quell’intimità che manca.
Quello che ti aspetta se ti separi credimi sarà solo fonte di disagio e come un marchio che lede di sofferenza la tua anima: Ma tu sai veramente cosa c’è la fuori??? Solo illusione e tantissima superficialità e questo te lo dice una persona che è separata da circa 4 anni. E’ vero lo subita io perchè il mio ex marito dopo tanti anni era sempre piu’ convinto che al di fuori del matrimonio avrebbe trovato finalmente la sua felicità. Risultato ha distrutto tutto quello che avevamo costruito e ora dopo 4 anni mi dice di sentirsi in colpa per quanto mi ha fatto passare e per quello che ha distrutto e che le persone che ha incontrato nel suo cammino sono tutte disagiate vittime di un passato che continua a ritornare sempre ( è la condizione di molti separati/divorziati) e io non posso che dargli ragione perchè ho cercato di intraprendere la mia nuova strada di vita ma credimi schifata di quello che ho incontrato: C’è una completa assenza di valori ..Ti viene propinato il vuoto dentro una bella scatola . Preferisco stare cosi’ da sola perchè mi voglio abbastanza bene x capire che la fuori ci sono pochissime persone che hanno equilibrio :spesso hanno grandi tempeste nella lora anima che si trasformeranno in uragani nella vita degli altri.
L’amore non è fuoco, passione, farfalle allo stomaco, questa frenesia di vita che ti assale. Questa è solo l’illusione che ti da l’innamoramento ma poi passa tutto . Di tutto questo ne troverai a bizzeffe là FUORI.. ma di Amore vero ben poco… l’amore è qualcosa che costruisci con il tempo pezzo per pezzo e oggi non si ha piu’ tempo perchè tutto è super veloce come la connessione a internet…e i sentimenti pure..
Tinieti ben stretto ciò che hai costruito (questo è amore) non buttare al vento la tua famiglia perchè riuscirai a creare solo disagio a te stesso in primis ma anche a moglie e figlio perchè i rimorsi e i sensi di colpa non ti lascieranno mai se sei una persona che ha amato.
Cordialmente
La tua lettera mi ha colpito molto: ho interrotto una storia proprio perchè nel mio ‘fidanzamento’ c’erano tutti gli elementi che mi facevano sospettare che in futuro mi sarei ritrovato dove sei tu adesso.
LA cosa più tragica secondo me è che l’educazione di tua figlia sarà affidata per lo più a lei…
questo fra le varie cose era la cosa che più mi terrorizzava… non solo accollarsi tutti i problemi di una famiglia, non solo essere quasi ospite in casa propria… ma quando poi i tuoi figli sono affidati ad una persona per la quale in fin dei conti hai perso anche la stima…
se riuscissi a tenerti tuo figlio, allora potresti lottare per la tua felicità.
CRISTINA: @l’amore è qualcosa che costruisci con il tempo pezzo per pezzo e oggi non si ha piu’ tempo perchè tutto è super veloce come la connessione a internet…e i sentimenti pure..
Tinieti ben stretto ciò che hai costruito (questo è amore) non buttare al vento la tua famiglia perchè riuscirai a creare solo disagio a te stesso in primis ma anche a moglie e figlio perchè i rimorsi e i sensi di colpa non ti lascieranno mai se sei una persona che ha amato.
Scusa Cristina, non per darti contro, solo per riflettere con te. Ho avuto una storia di quasi 20 anni e anche se non ero sposata (per me era uguale, di fatto quindi io mi considero una persona separata, anche se non ci sono stati avvocati di mezzo) ho lottato, nei tempi di crisi, a lungo, sette anni, proprio perché credevo fermamente nei valori a cui fai riferimento. Prima ancora che per il concetto di cosa c’è la fuori a cui anche fai riferimento ero insomma in grado di vedere il valore dei sentimenti, tantopiù di una storia importante e di lungo corso, dei piccoli e grandi passi e di ciò che si costruisce insieme ecc. Quindi su questo sono assolutamente d’accordo con te.
Non voglio generalizzare, perché al di là del concetto di persone esistono gli individui. E ciascuno vive e reagisce alle difficoltà (interiori o contingenti) a modo suo. Senza generalizzare, appunto, è vero comunque che diverse persone non affrontano bensì fuggono, salvo poi rendersi conto anche di avere sbagliato. Rompe e i cocci non sono solo suoi. Al contempo se una persona in quel momento si sente in un certo modo, e si confronta con un certo stato d’animo, spinta, convinzione, compulsione anche se un giorno potrà vederla diversamente in quel preciso momento spesso fa quello che si sente di fare e basta. Senza generalizzare esistono anche persone che davvero una volta sposate cambiano. E non perché il matrimonio cambia le persone, ma perché dipende anche cosa vediamo e cerchiamo nel matrimonio. Qualcuno può davvero giungere a dimenticarsi che essere sposato significa essere sposato con un’altra persona, non solo avere una certa tranquillità, e che si continua a costruire una relazione pezzo per pezzo, anche fino alle nozze di diamante. E se lo hai dimenticato perché stai male, o perché non te ne sei accorto, o perché qualcosa nella relazione non ti va è comunque diverso parlare di un problema o di una visione della vita (con chi è disposto ad ascoltarti e ti dice i suoi stati d’animo ed è interessato ai tuoi) che chiudersi nel silenzio o dire semplicemente “non vedo problemi, va bene così”. Evidentemente se uno dei due solleva un problema o diversi problemi, se dice che non sta bene, non va bene così.
La situazione di grz non mi pare quella in cui lui non si rende conto che questo sia amore o di quello che ha costruito e pensa che là fuori ci sia di meglio o che sia più facile scappare. Mi sembra che lui soffra, e molto, e sinceramente, per quello che sta vivendo e nei confronti di una situazione in cui
Caro grz1970,
sarai d’accordo con me, quando affermo che ogni decisione che prenderai, sarà prima di tutto per tuo figlio.
Dovrai scegliere cosa è meglio per lui. E la cosa migliore che possa capitare a un bambino è quella di avere genitori sereni.
Quindi devi fare la scelta che ti rende più sereno. Il bambino assorbirà ciò che tu sei, non ciò che vuoi fargli arrivare.
Mantenere un assetto formalmente corretto non è necessariamente la cosa migliore per tuo figlio. Anzi, gli arriverà il messaggio che i problemi sono come cristallizzati, non eliminabili, e che le cose non possono cambiare, anche se la situazione non è più ottimale.
Alla fine, la scelta migliore per te, è la scelta migliore per tuo figlio.
impotente e inascoltato, rispetto a campanelli di frustrazione e di allarme che non sono di poco conto, perché sono centrali rispetto all’esistenza e alla propria identità, emozionale in primis.
Naturalmente anch’io ho fatto degli errori però comprendo la sensazione di grz se, come mi pare, è quella di cercare di affrontare le cose, parlarne, venire incontro, giungere a segnali d’allarme palesi sentendosi inascoltato, non visto, ma in sintesi sentirsi solo in una realtà in cui appunto le cose andrebbero affrontate in due. anche una crisi. E se è vero che il dialogo è importante se ti ritrovi a parlare da solo o da sola, però, e una persona continua a minimizzare o far finta di niente rispetto al tuo malessere ciò non può che causare ancora più frustrazione.
Il mio ovviamente non è un invito a grz a mollare tutto senza tentare di salvare una storia a cui crede. Ed è pure vero che non “sentiamo” la campana di lei. Però il dubbio che lascia questa lettera è che sia lei a non sentire o considerare abbastanza la campana di lui.
Forse anche lei avrà i suoi disagi e la sua stanchezza se si mette i pigiami di fantozzi (perché non ha voglia di fare l’amore?), ha accantonato la sua femmilità, e si è riscoperta più figlia che moglie. Ma se ai tentativi di dialogo di lui risponde: “Io sono felice così” non è che lui possa farci molto.
Lei gli ha perdonato la cosa con la collega, e non è una cosa da poco, certamente. Ma ha colto il messaggio di disagio che grz afferma di aver manifestato? O anche quell’episodio è stato semplicemente inglobato? O certi atteggiamenti sono un messaggio trasversale di disagio e non lo ha perdonato? ma grz non ha la sfera di cristallo.
Mi ripeto, Cristina, non sono pro-separazione, ma neanche pro-atuttiicosti, perché credo che in nome di tutte le nostre idee su come dovrebbero andare le cose non possiamo nascondere a noi stessi il fatto di stare male, e se facciamo anche lo sforzo di non nasconderlo a chi ci è accanto, anzi, ci sentiamo frustrati non per l’assenza di valori, ma proprio perché ci sembra che i nostri stessi valori vengano frustrati.
Grz: scusa se sino ad ora ho parlato di te in terza persona invece di rivolgermi direttamente a te, ma mi ha colpito il tuo dire: @ho sempre creduto nel matrimonio come vincolo eterno ma ora sono davvero stanco.
Sì, dalla tua lettera si sente quella stanchezza. Io ovviamente spero che tu riesca a far capire a tua moglie come ti senti, sul serio, e che la vostra relazione è in pericolo. Al di là di chi abbia torto e ragione e di quali siano i due punti di vista, che sia possibile per voi trovare una via di incontro. Perché certo che è triste veder naufragare una relazione a cui si crede e magari rendersi conto, a posteriori, che si poteva fare, dire, questo o quello. Però tu stai male ora, non in un ipotetico futuro. E la vita è adesso. Spero di tutto cuore che tua moglie riesca a capirlo, anche lei. insieme a te.
Dal poco che hai raccontato, mi sembra di capire che il tuo disagio sia dettato da una certa insofferenza. E anche di una scarsa sensibilità. Il fatto che la suocera sia venuta a casa tua, mi sembra
più che normale. Quando arriva il primo figlio, si ha da parte della donna, un estremo bisogno di avere vicino qualcuno esperto, e chi meglio della mamma che a quanto pare tu non sopporti, poteva intervenire? Rientra nella normalità delle cose, un figlio cambia molte prospettive, cambia la vita insomma.
Nel complesso, la tua lettera fa venire tanta voglia di sentire l’altra campana. Se credi di poter inquadrare tutto secondo il tuo punto di vista, commetti un errore grossolano!
Probabilmente c’è dell’altro che non hai raccontato, se così non fosse, dovresti darti una regolatina. Non vedo nessun problema insormontabile, succede in tutte le coppie che ad un certo punto la passione si affievolisce, se c’è l’amore, quello vero, ci si accetta con complicità e un pizzico d’impegno per non far andare tutto a rotoli. Tu hai cercato di riprendere il timone con un tradimento.
E lei ti ha pure perdonato… non tutte lo avrebbero fatto.
Fai attenzione, potresti trovarti in una situazione molto complicata, e con un figlio da crescere, sarebbe un vero peccato! Riflettici. TS
In sostanza lei è una fallita e tu un gran figo…
Propongo un esame di coscienza, un briciolo d’introspezione non guasta mai, a prescindere dall’esito delle cose tra di voi, ma giusto per rimettersi ogni tanto in discussione e considerare anche i tuoi “errori”, le tue “mancanze”, o la tua, eventuale, cecità.
Perchè sai, dal basso della mia acidità, (Toroseduto non essere sempre così diplomatico), ti dico che il matrimonio è un susseguirsi di: impegno, confronto, osservazione dell’altro, dialogo, sacrificio, crescita, equilibrio, stabilità, responsabilità.
Il tutto condito con una buona dose di rispetto, che sembra inesistente nell’esatto momento in cui tu, per manifestare un disagio d’incomunicabilità, metti le corna alla tua consorte sperando che ciò possa trasformarsi magicamente in una richiesta di “rimescolamento del rapporto”, piuttosto che in un desiderio di emozioni soffocate.
Se speri che la separazione sia la porta della felicità ti sbagli. Specie quando c’è un figlio di mezzo, le difficoltà non sono poche e, sempre dal basso della mia esperienza, ti dico che lacerare una famiglia in erba è il più grave degli errori…specie se poi ti penti e torni come un coniglio in cerca di conforto e ti viene sbattuta la porta in faccia.
Saluti.
Ciao Key.
Visto che mi hai citato, voglio ricordarti che sono un tatticista.
Mi danno enormemente fastidio le lettere in cui per gli attacchi ad alzo zero,lo scrivente non interviene e manca il dialogo.
Mi sembra di sprecare tempo. Per stare in tema, nel primo post, e come
se dicessi : Chi va là! Che normalmente provoca una risposta, al secondo, sparo in aria (leggi approfondisco) e se viene alla luce qualcosa in cui vale la pena confrontarsi, do il meglio di me.
In alcuni casi, quando la lettera non m’ispira, abbandono.
Ti trovo in gran forma! Acidità a parte… bello il fatto del coniglio
in cerca di conforto, mi ricorda qualcosa…non metto bene a fuoco, la memoria s’inceppa. Ho vaste praterie da esplorare, ho bisogno di un robusto albero per appendere l’amaca, ce l’hai una da prestarmi?
Bye TS
@luna
Condividio pienamente quello che scrivi… certo io non sono a favore della separazione ma neache dello stare insieme a tutti i costi con tutta la sofferenza che comporta. Entrambi i coniugi devono volere costruire pezzo pezzo la loro vita di coppia e devono cercare di ritrovare nel dialogo il superamento della crisi. A soffrire a mio avviso non cè solo lui ma anche sua moglie perchè non possiamo dimenticarci che ha perdonato il suo tradimento ma questo non vuol dire che questo dolore sia stato veramente elaborato.
con affetto
Grazie a voi tutti. Ai due opposti vi sono i commenti di Cristina, Luna e di Key. Tutti scrivete in modo impeccabile ed in tutti i vs. messaggi c’è qualcosa di vero e di utile. Grazie per aver dedicato del tempo alla mia storia. Forse è il caso che io aggiunga una cosa: ho vissuto un’infanzia difficile, con un papà violento con mia madre, con una madre che spesso non mi ha trasmesso amore perchè mi vedeva come l’alter ego del marito e non un piccolo bimbo da amare. Il paradosso è che la persona cattiva (il padre) era quella che mi voleva più bene al mondo: così io sentivo e così è stato sino alla sua morte tre anni fa. Per questo dalla donna ho sempre preteso amore, dolcezza, sensibilità. E spesso le aspettative sono una rovina. Grazie ancora.