Per il direttore del giornale Libero
Egregio Direttore
durante la trasmissione “Stasera Italia” andata in onda nella serata di ieri 4 luglio, un giornalista del Suo giornale (che leggo sempre con grande interesse) ha affermato che i giudici amministrativi accedono alla carriera senza essere laureati o lo sono in discipline non coerenti con le funzioni esercitate (a titolo esemplificativo asseriva che si tratta per lo più di ex Marescialli della finanza).
Vorrei rammentare che l’accesso ai ruoli dei Tar e del Consiglio di Stato avviene previo superamento di un concorso di secondo grado, per partecipare al quale, come Lei sicuramente sa, la laurea, necessariamente in giurisprudenza, è requisito necessario ma non ancora sufficiente.
Ora io comprendo che verso i giudici amministrativi possano nutrirsi i sentimenti più disparati, tutti legittimi compreso quelli del dottor Specchia, ma prima di esternarli davanti a milioni di telespettatori sarebbe, forse, il caso di documentarsi.
Un cordiale saluto
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