Da ormai quasi mezzo secolo si trascina uno dei più colossali fallimenti della politica estera europea nel Mediterraneo. Mi riferisco alla vicenda della Repubblica Turca di Cipro del Nord. Essa dimostra come le crisi spesso non vengano risolte per mancanza di pragmaticità.
Agli inizi del nuovo millenio il segretario generale dell’ONU Kofi Annan ha presentato un piano di pace per la riunificazione dell’isola ; sottoposto a referendum il 24 aprile 2004, il piano è stato accettato con il 65% dall’elettorato della Repubblica Turca di Cipro del Nord, ma è stato rigettato a grande maggioranza dall’elettorato nella parte dell’isola controllata dal governo della Repubblica di Cipro.
A questo punto le strade sono due : o si riparte dal piano di Kof Annan, risottponendo il progetto a referendum oppure si procede al pieno riconoscimento della Repubblica Turca di Cipro del Nord da parte delle realtà internazionali.
Non possiamo mettere in dubbio che dopo 50 anni esista una Repubblica Turca di Cipro del Nord. Ormai , anche per ragioni generazionali una considervole parte della popolazione è nata dopo la nascita della Repubblica stessa e come tale si sente parte.
Inoltre, non si può negare come la Turchia, in questi mesi di guerra in Ucraina stia svolgendo un ruolo imporante sul piano della distensione e del dialogo. E se la missione Turca di un accordo che sia accettabile sia da Ucraina sia dalla Russia andasse a buon fine , la comunità internazionale dovrebbe almeno in cambio riconoscere qualcosa alla Turchia stessa e questo qualcosa potrebbe essere benissimo il riconoscimento della Repubblica Turca di Cipro.
Avere una situazione in stallo nel centro del Mediterraneo non giova a nessuno , in primo luogo ai commerci che potrebbero beneficiare tutti gli attori sia la parte cosi detta Greco Cipriota sia la Repubblica di Cipro del Nord.
Continuare con questo assurdo limbo che dura da quasi mezzo secolo non è un beneficio per nessuno. Occorre lavorare seriamente per un processo di pieno riconoscimento di Cipro del Nord come Repubblica indipendente .
Marco Baratto
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