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Repubblica: disdetto abbonamento e tolto dai preferiti

di nicola2

Sono sempre stato del PD e degli altri prima, anche se ora non so più… Non nascondo che fino ad un anno fa leggere notizie che parlavano male del Movimento 5 Stelle mi faceva piacere, ma adesso credo che Repubblica stia esagerando, sembra che abbia come unica missione quella di screditare i grillini come ha fatto per tanti anni con Berlusconi.

Anche allora trovavo molte esagerazioni su Berlusconi, ma mi piacevano… si andava contro un “potente” che aveva in mano televisioni, giornali e tantissimi soldi … ma qui è diverso, non stravedo per i grillini…. a volte anzi proprio non li capisco, ma mi sembra che La Repubblica e molti altri giornali siano Golia e il M5S sia Davide… e io nella mia vita non starò mai con Golia, anche se Davide non mi rappresenta.

Lettera pubblicata il 25 Dicembre 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Politica

La lettera ha ricevuto finora 9 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Ciao,
    ti capisco, ma penso che sia sbagliato caricare di tante responsabilità giornali e giornalisti. Il lettore medio non è interessato a comparare le notizie perché le risposte che gli servono le trova nella sua vita. Il giornalismo è composto in larga parte da uomini cattivi e questo, se ci pensiamo, è un bene perché i buoni sentimenti quando non sono accompagnati da una grande spiritualità, che tiene conto dei meccanismi naturali e sociali, portano a camminare su una strada d’ingenuo ottimismo che ancora oggi porta i più deboli a soccombere davanti a teorie come quella del darwinismo sociale, o quantomeno crea un senso d’oppressione in chi persevera (o in chi resiste) nella fede (o nelle sue convinzioni). Le consuetudini sono legge e la mente non ha potere su di loro. I sensi di colpa sono un viatico, ma voglio sperare che davanti a questa alternativa tutti riusciamo a fare un fronte compatto per la pace, perché non sarebbe naturale. Proprio oggi parlavo del ruolo della famiglia nelle grandi manovre della vita. Ci sono consuetudini che non riesco a scavalcare con la forza del pensiero perché sarebbe come cambiare la data e il luogo di nascita sulla carta d’identità.

  2. 2
    Rossella -

    Pensa che vita. Capita, purtroppo capita anche questo per motivi di sicurezza, ma in quel caso le persone si sentono riconciliate con la propria coscienza perché hanno fatto il proprio dovere. Il legame con la terra resta… ma pensa al malessere profondo di chi vive confinato in un’idea. Alienante! Il lettore del tal giornale vive la sua copia giornaliera in maniera religiosa. E’ un po’ “fanatico”. Questo “fanatismo” è una garanzia per la laicità e la democrazia. La Repubblica, tra l’altro, negli ultimi anni ha dato prova di grande coerenza

  3. 3
    Bruce100 -

    Era ora…

  4. 4
    Itto Ogami -

    Purtroppo l’informazione in questo paese è da sempre schiava del denaro e del potere.
    Come dice giustamente il nostro amico PD (di cui non condivido l’orientamento politico), i giornali non dovrebbero fare il tifo da stadio, ma esporre in modo chiaro e riflessivo gli avvenimenti utili alla società.
    Così come in molte riviste di settore si assiste all’azzeramento della critica a favore del marketing (pensate che ci sono esperti di tecnologia che scrivono la stessa fesseria più e più volte, addomesticati dai produttori, salvo poi verificare che NULLA di ciò che dicono corrisponde al vero), così in politica anziché criticare a 360 gradi l’operato di chi governa, i giornalisti rischiano di diventare alfieri schierati dalla parte di questo o di quel partito, a svantaggio dell’interesse pubblico (per il quale sarebbero chiamati a fare informazione). L’autore della lettera si rende conto di “provare piacere” nel vedere contestato l’oppositore politico, ma ritiene che ciò sia “poco corretto” sotto il profilo dell’informazione. Berlusconi ad esempio fu rimosso da accordi di governi esteri, che prevaricarono la libertà e la democrazia di TUTTI gli italiani, indipendentemente dal fatto che egli fosse più o meno “degno” di governare.

  5. 5
    Memore -

    Le pagine de “La Repubblica” sono di un formato perfetto per il fondo del trasportino del mio coniglietto.

  6. 6
    BeepBeep -

    Caro nicola2,

    ci sono persone come te che hanno abbandonato il PD a favore di M5S.

    Ci sono persone che hanno abbandonato FI in favore della Lega.

    Alla fine tutte queste persone hanno applaudito il governo M5S-Lega che tagliava fuori tutti i precenti partiti.

    Il segnale è chiaro: la gente si è rotta i marroni, non importa che siano di destra o sinistra. Ormai in Italia queste divisioni non dovrebbero più esserci. Sono state un mezzo con cui una parte degli oligarchi controllava il popolo (divide et impera) creando contrasti tra la popolazione mentre nel frattempo LORO mangiavano e si abbuffavano insieme.

    Ora le persone hanno capito chi sono i VENDUTI, chi sono i TRADITORI della patria, chi sono i POTERI FORTI e chi sono i LECCACULI dell’informazione.

    Mai più differenze tra destra e sinistra. Solo cittadini che vogliono un futuro.

  7. 7
    Sergio -

    Dopo il falso di Repubblica che dietro l’attacco a Mattarella ci fossero dei troll russi, smentito poi da Procure e Polizia, anche io non rinnoverò più l’abbonamento a repubblica e non lo leggerò nemmeno più online, non è affidabile e mi ha nauseato anche il PD che sta facendo un’opposizione da schifo…

  8. 8
    Yog -

    E fai bene, Sergio. Però Repubblica ha una carta fenomenale quando è ora di accendere il grill. Una mia amica ci fabbricava anche dei pupazzetti usandola per la cartapesta, e pensava anche di camparci vendendo i pupazzetti su ebay.
    Purtroppo ha lasciato questa valle di lacrime dopo qualche anno di stenti e Repubblica ha perso una abbonata.

  9. 9
    Attimo Ogi -

    Caro amico, ci fosse solo il giornale che citi a fare il tifo per una parte ! Ma basta seguire i semplici “TG”, che non sono TELEGIORNALI, ma RECLAME sui personaggi politici… ma pensi davvero che un telegiornale POSSEDUTO da una parte politica POTRA’ MAI OPPORSI A TALE GRUPPO ?

    E il problema non è tanto CHI votare, ma il MODO in cui questo qualcuno agisce per promozione. C’è chi la fa con atti seri e concludenti, e chi invece fa solo slogan pubblicitari.

    Chiunque abbia gli occhi per leggere può capire come molti giornalisti trasformino la propria scrittura da AGGRESSIVA E CRITICA a COMPIACIUTA E ACCONDISCENDENTE a seconda del personaggio pubblico di cui devono parlare.

    Però gli italiani hanno imparato a fare una cosa: guardare I FATTI.

    Se in televisione o sul giornale scrivono che “IL PARTITO XYZ” ti stanno aiutando e tu senti che invece te la mettono in quel posto, probabilmente i media mentono… non credi ? Basta catalogarli e non ascoltarli più.

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