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Lettera pubblicata il 16 Febbraio 2013. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Hopeful.
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Cambiando discorso e scendendo nel dettaglio, persino l’attrazione e’ (secondo me) mossa almeno da due diversi istinti che interagiscono e si influenzano : istinto di riproduzione, e istinto di attaccamento (socialita).
Ben prima che cultura o ragione entrino in campo, nell’interagire con una ragazza, anche per pochissimi secondi e anche senza alcuna comunicazione verbale le sensazioni (e/o reazioni chimiche se vuoi) possono essere molteplici e mutare considerevolmente.
Appena entra nel mio campo visivo, la noto. Poi guardandola muoversi con atteggiamento (per esempio) da primadonna, istintivamente ne leggo un’incompatibilita con il mio sentire, il mio essere, ed ecco che l’attrazione iniziale scema fortemente.
Sicuramente l’esempio e’ sommario, scontato e approssimativo ( inoltre avra anche inciso fortemente l’ambiente e la mia esperienza nel dare un valore a certi attaggiamenti etc. etc. )
Ma credo che sia interessante notare che essendo tutte queste emozioni , questa tempesta chimica.. avvenuta in pochi secondi, o persino in frazioni di secondo;
Moltissimo si e’ svolto dentro di me su un piano non propriamente conscio e consapevole. Piu irrazionale mi verrebe da dire.
PS Purtroppo , non credo avro molto tempo per intervenire nei prossimi giorni,
Un saluto a tutti
Buongiorno a tutti.
Oggi parto dall’ultimo post per risalire al primo che mi riguarda.
Ciao Nadir. Quoto quasi tutto quello che dici (quoto? Mi fa pensare ai miei disegni tecnici e a quando volo), ma non dobbiamo dimenticare che qualche mese fa la presenza della parte istintuale era vista come un retaggio atavico di cui l’umanità si era disfatta grazie alla comparsa della civiltà. Oggi mi pare che le posizioni si siano avvicinate. Tu stesso nella tuo post parli di cosa ti colpisce di una ragazza nell’immediatezza. Quando penso a quello che dici faccio immediatamente un’analisi di quali possano essere i criteri di giudizio su quella ragazza, e tu in questo mi aiuti. Giustamenti parli di un’attrazione dovuta a sensazioni istintive che io riporto a parametri che la tua sensibilità maschile vede come attraenti, quindi la giudichi “bella”, il tuo istinto riproduttivo ti invia un “consenso”. Poi c’è quello che tu chiami istinto di attaccamento o di socialità, come lo hai definito. Diciamo che il primo ti consentirebbe di accoppiarti subito (uso delle iperboli) se nel frattempo il tuo carattere, forgiato da quelle migliaia di interazioni che hai avuto, non ti avesse fornito delle esperienze dalle quali hai tratto degli insegnamenti, su cosa ti piace e cosa non ti piace di una cosa, una persona in questo caso.
Che vuol dire, che se invece di Nadir, uomo del 21° secolo, fossi Nidar del paleolitico, quella femmina cercheresti di fecondarla senza pensare al fatto che se la tiri o meno. Oggi no, si sono succedute tante e tali stratificazioni che il nostro io è spinto da quelle dotazioni primordiali che ci dicono quando accoppiarci, quando mangiare, quando avere paura e così via, ma vengono ORGANIZZATE dalla famosa cultura. Che è certo che tende ad essere continuamente aggiornata e modificata, riorganizzando, di volta in volta, anche l’azione di quelle forze primordiali che non possiamo negare, perchè non ne possiamo fare a meno. Esse corrispondono a quello che è la parte del nostro sistema nervoso involontario. Non decidiamo di respirare, nè di far battere il cuore, ma è anche vero che queste funzioni possono adattarsi ad una condizione contingente GRAZIE ALLA VOLONTA’, MA FINO A UN CERTO PUNTO.
Se sto facendo apnea, posso trattenere il respiro, ma fino a un certo punto, se sto facendo una dieta, posso limitare l’introduzione del cibo, ma fino a un certo punto, se non scopo posso farlo, ma fino a un certo punto (salvo il sopraggiungere della senescenza oppure finire come i preti pedofili o con l’estasi di Santa Teresa d’Avila) se sto facendo una seduta di yoga posso rallentare il battito cardiaco, ma fino ad un certo punto.
Tu giustamente parli di sensazioni nate in un batter d’occhio, in maniera inconscia, così come quando reagiamo inconsciamente con paura quando vediamo un serpente, o non mangiamo la merda, o sorridiamo se ci troviamo davanti una persona che sappiamo amica.
Siamo stati “informati” per reagire in quel modo, dalle nostre e dalle altrui >
>> esperienze e anche gli istinti si adattano a queste “lezioni”. Infatti un bambino ha gli istinti da bambino: fame, sete, dormire e…curiosità, il primo segno della presenza di un’intelligenza, che nell’uomo arriva sin dove sappiamo. Ma il bimbo crescendo imparerà che il serpente è pericoloso, che la merda non si mangia perchè lo ha detto la mamma, è cattiva e fa male, e che quei sorrisi che ti faceva la mamma se li vedi in altre persone c’è da stare tranquilli.
Noi continuiamo a imparare come quel bambino. La nostra coscienza si fa sempre più “suscettibile” ed esigente, svincolandosi lentamente dalla manifestazione bruta dei bisogni essenziali, che vengono ora conditi da esigenze frutto di quella crescita continua, etica e morale.
Quando parlo di questo, non trovo nulla di strano ad utilizzare il termine “teoria”, anche se questa non ci dirà mai come io e te ci relazioneremmo alla fine con quella ragazza, ma ci dice certamente cosa succede dentro di noi e perchè, ma non quale sarà l’esito finale di quegli identici messaggi letti da due diverse personalità.
Nadir, se sorridi ad un boscimane, lui sa cosa significa quel segnale, anche se non ha mai visto un occidentale, ma potrebbe invitarti a mangiare i bruchi dell’acacia che tu vomiteresti, ma una sovrastruttura culturale diversa che applica e traduce le esigenze di base. Io, e qualcun altro, questo si diceva, non credo che si volesse inficiare la presenza della cultura, della morale e dei propri valori, cioè della coscienza, ma collocarla nel campo d’azione che le spetta, e che non può trascurare l’azione istintuale.
Paradossalmente se la crisi che stiamo vivendo dovesse portarci a dover lottare per il cibo, vedresti facilmente come l’educazione, la morale e la dignità vanno a farsi benedire. In questo senso mi viene in mente un episodio accaduto negli anni ’70, quando un’aereo argentino, credo, cadde sulla Cordigliera delle Ande con a bordo un certo numero di persone, tra le quali diversi studenti di medicina. L’aereo non venne trovato subito, e i sopravvisuti trascorsero mesi cibandosi dei corpi dei morti, tra i quali vi erano parenti e amici. Trassero un libro e un film che si chiamarono “Tabù”. Ecco, di fronte alla prospettiva di una morte CERTA, l’istinto di sopravvivenza è stato più forte di qualsiasi sovrastuttura culturale, persino di quella forse più profonda (per un occidentale) come quello di mangiare carne umana, addirittura della propia madre, fratello o sorella.
E’ vero che nulla è scritto per sempre nella storia dell’uomo, ma se gli istinti vuoi tentare di farli tacere, la loro voce trova sempre il modo di farsi sentire, in una maniera o nell’altra, e quando fossimo coscienti che stiamo per morire, volendo ancora vivere, non saremmo così contenti che questo accadesse, e se potendo continuare a campare facendo una qualunque cosa, anche la più atroce, la faremmo, altro che.
Anche Cristo si lamentò di morire, sulla Croce. E se lo ha fatto lui…
Saluti
http://www.riza.it/psicologia/tu/2512/se-ti-affidi-all-istinto-non-sbagli-mai.html
non è che condivido tutto al 100% ma, SECONDO ME, vale la pena di dargli un’occhiata!
—
nella prossima vita farò il possibile, se mi sarà concesso, per rinascere maschio. a volte gli uomini sembrano mostri (soprattutto per carenza di sensibilità) ma devo ammettere che le donne spesso sono anche più mostruose (me inclusa, ovviamente)…
“Voi mi strappate tutto, tutto: il lauro e la rosa!
Strappate pur! Malgrado vostro, c’è qualche cosa
chi io mi porto (e stasera quando in cielo entrerò,
fiero l’azzurra soglia salutarne io potrò;)
ch’io porto meco, senza piega né macchia, a Dio,
vostro malgrado….
Si slancia, la spada levata
Ed è…
La spada gli cade di mano, egli barcolla e cade nelle braccia di Le Bret e Ragueneau
Rossana, piegandosi sopra di lui e baciandogli la fronte:
Ed è?….
Cirano riapre gli occhi, la riconosce, e sorridendo dice:
Il pennacchio mio!”
(Edmond Rostand)
il pennacchio, cambiati i tempi e non potendo immedesimarmi in tutto e per tutto in Cirano, per ha per me un altro nome, che non mi sembra il caso di specificare…
Rossana. Io invece condivido quasi tutto di quel link.
Bellissimo e raffinato il pezzo del Cirano. Complimenti.
Ciao Luna. In che senso dovrebbe farlo sapere a quegli uomini, una donna che si sia accorta di essere stata “usata”? Dicendogli o facendogli sapere che è un MISERABILE. Che solo speculando sulla buona fede di una donna che si è dimostrata innamorata, quindi “debole”,si è potuto proporre come uomo. Ha approfittato di chi era fiduciosa che si verificasse quello che Dante scriveva di Paolo e Francesca: ” Amor c’ha nullo amato amar perdona…” cioè che non si può essere indifferenti a chi ti ama, invece questo tipo di verme solo ingannando si è potuto sentire maschio, cioè tutto il contrario di quello che è un vero maschio, di quelli con le “vere” palle e che non approfittano delle “debolezze”.
Capisco perfettamente quello che dici riguardo alla presa di coscienza che una donna deve avere al riguardo, ma lasciare impunito uno stronzo significa giustificarlo a continuare.
Quella rielaborazione di cui parli tu è stata fatta dalla persona che ha subìto quel citato trattamento, ma l’individuo che glielo ha prodotto, sarà sempre convinto di essere stato talmente irresistibile, che persino una donna di quella portata era disponibile a qualunque compromesso pur di avere a che fare con lui, che poteva calpestarle la dignità e per lei andava bene. Chiudere una relazione senza riabilitare la propria dignità di donna (o di uomo, quando serve) vuol dire giustificare quel trattamento che si è sopportato e, soprattutto, non dare la minima indicazione, a quell’immeritevole oggetto d’amore, dicendogli almeno che la strada era un’altra.
Insomma se ci si è innamorati di uno stronzo, non c’è da vergognarsi, semmai sarebbe bene si vergognasse lui, ed è facile riuscirci. A meno che non si sia sempre, inconsapevolmente, ancora innamorati di lui. E qui entreremmo nel fatato, inaccessibile mondo delle fantasie amorose femminili, di cui ho ampiamente e più volte fatto cenno, con le varie “sfumature di…” e quant’altro. Mondo questo, nel quale nessun uomo riesce a metterci piede, comprendendo la logica di certe scelte. Può solo prenderne atto.
Complimenti invece a Sarah, che in un modo o nell’altro ha fatto sapere al truffatore che ha aveva scoperto l’inganno, dandogli una lezione e riabilitando così la sua dignità, appunto. Perchè come diceva John Fitzgerald Kennedy:
“Si può ingannare tutti una volta, qualcuno qualche volta, mai tutti per sempre.”
Chapeau Sarah.
Saluti e a presto”
Conosco quelle pagine di RIZA 🙂 le ho in cartaceo a casa 🙂
Il concetto di istinto/panza e intelligenza intuitiva a cui faccio riferimento spesso :))))) il famoso “ascoltati” :)))
a riprova del fatto che io non nego l’istinto manco un po’ è proprio quel tipo di istinto semmai a cui faccio riferimento parlando di intelligenza intuitiva e autoascolto quello che ti fa uscire da una relazione disfunzionale…
SAMUEL: @ma non dobbiamo dimenticare che qualche mese fa la presenza della parte istintuale era vista come un retaggio atavico di cui l’umanità si era disfatta grazie alla comparsa della civiltà.
Era vista da chi? Non da Nadir direi, Samuel, e neanche da me :O
Forse ho capito male cosa intendevi dire con questa frase.
Ma io non l’ho mai detto e da quello che io ho letto non l’ha mai detto neanche Nadir…
Vado di fretta, a dopo ciauuuuuuuu
Samuel
In un momento in cui ho letto interventi (tuoi, di Luna e molti altri) interessanti mi ha davvero meravigliato molto leggere la tua frase d’apertura:
“ma non dobbiamo dimenticare che qualche mese fa la presenza della parte istintuale era vista come un retaggio atavico di cui l’umanità si era disfatta grazie alla comparsa della civiltà”
Non sono riuscito a capire…… (anche se forse ho individuato il post a cui ti fai riferimento) ma pensavo fosse bello guardare avanti e non rivangare il passato, e ancor di piu’ mi stupisco se chi lo fa e’ un utente che era stato completamente estraneo (a quelle discussioni di mesi fa )
Boh sicuramente avro frainteso, ma in quella tua frase, io ci vedo ancora agonismo e fazioni…… e sinceramente anche citare preti pedofili e senescenza mi sembra vada nella stessa direzione……
Perche, se proprio ci vogliano ritornare, qualche mese fa (ben prima della lettera di Gendalf) piu’ che parlare (anzi di negare) gli istinti si parlava di: se A lascia B e’ inevitabile, perche la natura (ma vista come SOLO e ESCLUSIVAMENTE l’istinto sessuale) vince sempre, e se non succede e’ solo per la schiavitu della cultura (SOLO e UNICAMENTE vista come patriarcato)
Da qui nascevano obiezzioni sul fatto che la natura non e’ solo istinto sessuale e la cultura non e’ solo patriarcato e via discorrendo..
E sempre restando a mesi fa, esprimetti un concetto molto simile a quello che ho esposto nel mio precedente post, sul rischio di deresponsabilzzarsi, sulla linea sottile etc. etc lo scrissi , tra l’altro, in uno dei miei primissimi interventi….
Mi verrebbe da dire che in questo caso piu’ che un cambiamento di visione si potrebbe parlare di ripetitiva 🙂 E restando sul giocoso: La mia teoria e’ che non c’e’ una teoria:)
Ovvero che istintI, cultura, morale, educazione, esperienza, genetica etc.etc.etc. sono tutte componenti di un insieme e che interagiscono tra loro e non sempre si scontrato.
E che per di piu’ l’intero e’ piu della somma delle sue parti.
E che pur possibile comprendere tutti i singoli meccanism,i il loro funzionamento come ’insieme resta dinamico e in continuo mutamento.
E SOPRATUTTO che capire certe dinamiche ci aiuta a vivere in chiave attiva mentre affermare che sono ineluttabili (che sia l’istinto sessuale o il patriarcato) ci dona una chiave passiva.
Nulla di nuovo per amor del cielo, e anche stavolta concordo con molto di quello che scrivi. Continua
Pero, le mie obiezzioni, per ritornare sulla tua frase di apertura, sono sempre legate ai passaggi in cui per me si tirava per la giacchetta una o piu componenti e non alla naturalita dei molti istinti.
Insomma, avevo scelto di non ritornarci, ma il punto e’ sempre quello,:
la frase se “A” ha scelto tra il bravo ragazzo e lo stronzo, quest’ultimo e’ perche’ l’ineluttabile istinto materno ha deciso.
Per me non solo non spiega Tutte le donne , ma nemmeno Una. E forse qui non piu che parlare di teoria, mi verrebbe da definirla un alibi(?).
Chiudendo, credo davvero, in questi mesi, di aver detto tutto , anche che , non avendo una teoria precostituita, io non voglio prevalere, ma penso(avo) che questo messaggio su Attivita e Passivita possa(tesse) essere utile ( anche se non nego, che putroppo nel corso della lunga discussione anch’io sono caduto a volte in sarcasmo o polemica)
mi congedo con un saluto
Nadir
Mi riconosco in cio’ che scrive Nadir riguardo le sue obiezioni. Del resto in tempi non sospetti (cioe’ precedenti anche alle discussioni passate di cui si riparla) ho sempre parlato dal mio punto di vista del fatto che le relazioni sono dinamiche (anche perche’ vi interagiscono individui dinamici), della chiave attiva e ottica attiva piuttosto che passiva (che non ci siamo inventati io e Nadir per negare gli istinti… che tra l’altro non credo neanche lui abbia mai negato… recentemente ho ritrovato il concetto “attivo” anche in un libro di G. C. Giacobbe… il quale per far capire il concetto rendeva anche la mela di Adamo ed Eva “protagonista”… esempio scherzoso ma per mostrare seriamente delle dinamiche). Non sono per il resto una filoRiza sfegatata nel senso da definirmi una “riziana”, ma di Morelli ho letto diversi libri. Dopo aver “abbracciato” il concetto “w la panza” peraltro e il concetto w la panza non nega sicuramente la nostra parte istintuale/intuitiva/creativa. Anzi! Ma non la legge in chiave passiva e ineluttabile ma semmai come strumento e punto di forza. Cio’ su cui avrei cambiato idea ora (la predominanza della ragione e di una volonta’ razionale) cioe’ le idee diverse o piu’ vicine che ora avrei le avevo (come impostazione) anche anni fa. Mentre Rdf insisteva a insultarmi in vario modo e inventandosi anche la mia biografia oltre ai miei comportamenti e atteggiamenti nella vita e mi dava dell’ultrafandepatriarcato e della dipendenza (e lo faceva di continuo leggendo o meglio non leggendo a modo suo ogni mio intervento dandomi della donnetta imbecille imbottita di telenovelas ecc ecc) Nadir scrisse che lo stava dicendo tra l’altro a chi da anni scriveva su e semmai contro la dipendenza affettiva ecc. E Nadir non era fazioso o mi voleva appoggiare: mi aveva semplicemente letta, prima che sbucasse Rdf con il suo modo di aggredire e non leggere gli altri.
Genius Genius, mò non farti riprendere pure tu.. “ma non venire pure tu a menarcela ed a volerci far credere che Rossana sia vittima di qualsivoglia accanimento. Parlo di lei finché mi pare, dal momento che Rossana stessa rivendica il diritto di citare chi le pare a sproposito come e e quando le pare…”
Non ho detto che lei è la vittima di un qualsivoglia accanimento. Poi dite che sbaglio a dirvi che non capite. Ma se non capite davvero che ci posso fare?! Ho detto che secondo me le colpe non sono tutte da una parte, che ho osservato e osservo un menare fendenti da ambo le parti e che con il vostro agire la state ghettizzando. O sbaglio? O qualcuno di voi ha mai detto: “bhè, forse talvolta anche noi abbiamo esagerato”? Non mi pare..
Poi parla di lei quanto ti pare, liberissimo di farlo, basta che poi non ti ergi a superiore, perchè dopo uno schiaffo reagisci con un pugno e alla fine della zuffa non puoi dire: “io non ho fatto niente!”
Al massimo ti concedo un: “ha iniziato lui” (in questo caso lei). Ammesso e non concesso..
Luna: non intervengo nella cronistoria della tua disputa con Rossana perchè non conosco gli eventi. Posto che tu abbia ragione o meno, ti faccio presente che nell’altra interminabile lettera, che proseguiva ormai per orgoglio della ragione e che abbandonai perchè sfinito, l’ultimo commento fu proprio il tuo. Tra l’altro mi sovviene un flash. Tempo fa, in una lettera, feci una battuta ad un certa Luna, facendole notare di essere un tantino logorroica nei suoi commenti e lo feci con tanto di smile a fondo frase. Quella certa Luna mi rispose in maniera risentita e abbastanza aggressiva, con rabbia a mio avviso spropositata se paragonata alla battuta..botta e risposta botta e risposta. Capìì che dovevo mollare il colpo e guarda caso anche quella lettera la chiuse Luna.
Bhè..se eri tu, 2 su 2. Sarà anche una coincidenza..però…