Chi si somiglia si piglia..
Ma il mondo non era bello perché vario?
“Non vedo più nessuno che si incazza, tra tutti gli assuefatti della nuova razza. ” Giorgio Gaber
Trovo che le relazioni (d’amore e non), oggi seguano sempre più i diktat del mercato. Dimostro perché. Vedo che nella società di oggi esistono due approcci: il venditore ed il cliente.
Il primo, si basa sulla sua razionalità, e basa la ricerca del partner, sulla ricerca della certezza. La certezza che lui cerca è data dalla stima di una qualità (intelligenza, bellezza, sesso, soldi, carattere ecc.. ). L’amore per questa persona, è la condivisione più utile e dimostrabile. Un esempio è quello della modella di 20 anni, col ricco di 80. Il classico amore interessato da entrambe le parti. Entrambi mentengono tutto ad un livello razionale, e per farlo seguono le logiche del profitto. Capiscono la moda e la tendenza, vendendo il proprio prodotto a chi lo deve comprare.
Il secondo invece, segue le logiche del consumo. La pubblicità e il mentalismo di cui è pregna, non vende il prodotto, ma il bisogno di esso. Viene convinto il cliente di avere bisogno di cercare quel prodotto, è di esserne dipendente. In quest’ottica si vede la figura del cliente. Egli basa l’amore, sull’emozione che esso causa. In queste persone (diametralmente opposte alle altre) , l’amore è “astensione del giudizio”, ”incondizionato”, passivo. Queste persone subiscono l’amore, e non possono fare nulla in esso. Classico esempio, sono le donne che si mettono con uomini di basso valore, per poi lamentarsene assiduamente. Altro esempio, sono le donne che stanno con un uomo che le mena, ma continuano a starci senza amor proprio, perché lo “amano”.
Culturalmente, siamo abituati ad accettare tacitamente il bullismo, condannando, il bullo e giustificando la vittima. Quando entrambi hanno la stessa responsabilità in questa relazione distruttiva. La vittima necessita del bullo per giustificare il suo fallimento. Il bullo necessita della vittima invece per sentirsi più sicuro. Di conseguenza consideriamo, il venditore sgradevole e il cliente povera vittima dell’amore.
Tornando al mercato, vediamo come esso detti al venditore cosa vendere e al cliente cosa comprare. Per questo esistono degli indici comunicativi, ”abiti” in grado di comunicare qualità, ma un altro detto recita giustamente : ”l’abito non fa il monaco”. Solo che in questo sistema, non interessa ciò che uno è, ma ciò che uno appare, quindi per essere considerato come monaco, ti basta indossare quell’abito.
I venditori si adeguano al mercato ed i clienti pure. Conseguenza? Masse alienate da se stesse.
Ma se invece che vendere o comprare un prodotto illusorio, io volessi far dialogare la mia anima, con l’altra persona? Senza astenermi dall’avere una stima di chi ho davanti, ma anche provando tutte le emozioni che mi trasmette. Di certo userei entrambi gli emisferi del cervello, ma come cosa migliore mi ascolterei. Darei valore all’io e non solo al me (costruito da altri). Sarei un individuo libero.
Altre lettere che potrebbero interessarti
Categorie: - Relazioni - Riflessioni
Quello che manca è la consapevolezza. Non da ora ci si sposa per sistemarsi… almeno un tempo si aveva la decenza di stare nella parte che ci si era scelti. Per me è inconcepibile che un uomo – poniamo anche il più insicuro di questo mondo- arrivi a destabilizzare una donna. Non la ami ma, dico io, l’avrai sposata a ragion veduta. Incarnava il tuo ideale di donna, immagino per onestà e compagna bella, allora: come fai a perdere la testa per un’altra donna? Posso capire l’avventura di una notte ma arrivare a starci male significa che hai la testa per innamorarti. Come la mettiamo? Io non mi sento sicura di vivere in un mondo in cui gli entusiasmi giornalieri valgono più della parola data! Donna o uomo cambia poco! Si tratta di uno stile di vita caldeggiato dai nostri governi, non nascondiamoci dietro ad un dito… si parla di divorzio breve, divorzio facile! Benvenuti nella nuova Babele… si consuma tutto e poi si può addirittura decidere di che morte morire! E’ una vergogna. Purtroppo facciamo prima a rassegnarci perché siamo circondati!
Questo stesso discorso lo ha fatto una mia cara amica. Sei dello Scorpione anche tu? E’ una curiosità sciocca ma vorrei proprio togliermela 🙂
Hai ragione su tutto. Infatti sono single e purtroppo mi sa lo resterò per molto.
Ciao Rossella
Allora ,credo che quello di cui stai parlando comunque non sia amore. Ciò di cui parli è quella mentalità da venditore che dicevo prima.
Stare con una persona perché “incarna il tuo ideale” , é aver letto un curriculum ed aver scelto il miglior candidato, offrendogli un contratto a progetto .Ma è proprio questo , l’amore non è un progetto.Per altri (i clienti) ,l’amore é un’emozione fortissima (la passione) ,irrazionale. Ma se é soloquesto perché ssbattersi tanto, quando si può fare uso di stupefacenti che danno lo stesso effetto. Ma vedi l’amore non è ne una droga, ne un progetto. Facendo un esempio che esca dalle relazioni , ti dico che l’appassionato di calcio si abbona a sky e non perde una partita , il cinico ci investe i soldi per un ritorno, l’innamorato ci investe tutto se stesso (é il calciatore o l’allenatore spesso. L’innamorato non si limita ad osservare o proggettare ,egli vive ciò che ama .Non è una questione di tempi ,ma una questione di grandezza di spirito, non tutti possono amare ,questa parola é stata la più violentata dalla povertà d’animo delle masse .
Roberta
Single ,significa singola. Ciò significa che sei una singola persona, unica ed irripetibile.Ti auguro di restare single in questo senso (non adattata) ,madi trovare unun’altra persona single come te.Due unici ed infiniti (disadattati) ..L’amore nella società del mercato , é una cosa che provano solo i single ,ma non quelli temporaneamente single eh , quelli che hanno avuto difficoltà a trovare un prodotto da vendere o comprare, quelli che secondo alcuni hanno un’idea distorta dell’amore, troppi romantica, idealizzata .Ormai chi ci sta dentro in tutto e per tutto, chi è nel giro , ne parla quasi come uno sport.
No non sono dello scorpione, sono della vergine ..
L’antica legge di mercato “domanda/offerta” non deve sorprenderci nè essere considerata sbagliata. La coincidenza tra un bisogno e la soddisfazione di questo è una condizione legittima, naturale direi, per la quale non bisogna pensare che sia volgare nel rapporto “amoroso”, non meglio identificato, in questo caso.
Il fatto di volere e trovare la coincidenza perfetta o quasi nell’animo dell’altro/a, rientra in una logica elementare di ciò che “è giusto per me”. E non potrebbe essere diversamente. Ci mancherebbe che si scegliesse un partner per “stare male”. Anche se vi sono casi in cui certe “scelte” sembrano apparire autolesionistiche. Ma qui siamo nel campo dell’inconscio guidato dall’istinto, a sua volta legato alla riproduzione, che è svincolato dalle logiche della ragione, quanto a quelle della Natura, per la quale siamo solo un mezzo per incrociare al meglio il patrimonio genetico. E anche se ad un osservatore esterno “quell’incrocio” può apparire improbabile, quell’accoppiamento ha comunque un ipotetico beneficio, anche in prospettiva, per la parte che sembra “rimetterci”. In questo caso il parametro di “scelta” con la qualità umana dell’altro ha solo un lievissimo legame. Mentre ce l’ha fortissimo con la sua qualità “animale” che è assolutamente soggettiva, e che è quella che innesca gli amori. Ecco perchè si possono osservare spesso rapporti “apparentemente” sbilanciati, quando in realtà hanno una ragione profondissima ma non riconoscibile nella logica razionale. In quello che una volta, quando c’era, si chiamava buon senso. In ogni caso, equilibrata o meno, la scelta ha sempre una evidente “convenienza”. La qualità di questa scelta, morale, diciamo pure, dipende solo dall’eventuale “calcolo” razionale a monte di questa, che nel caso della starlette che ama l’ottantenne è abbastanza evidente, anche se questo fosse Einstein. In quel caso non è presumibile nessun incrocio genetico, ma solo di conti correnti.
Che oggi i rapporti interpersonali di qualunque genere siano poi alterati dalla società dell’immagine nella quale viviamo, e dalla quale assorbiamo “certi” valori, è un fatto talmente chiaro che non richiede neppure di essere accertato.
Illudendoci di vivere in una società democratica, dove abbiamo tutta la libertà…di fare quello che ci “suggerisce” il sistema.
In tutte le relazioni, siamo produttori/consumatori e venditore/cliente. Questa è la benzina di questa società. Noi il motore.
Saluti
Leo,
ottima analisi, quasi del tutto condivisibile.
“se invece che vendere o comprare un prodotto illusorio, io volessi far dialogare la mia anima, con l’altra persona?” – così dovrebbe essere, soprattutto, ma… mi sa che l’anima/spirito/essenza incorporea non è più di moda, anzi, pare proprio che sia del tutto annichilita, sopraffatta dalla materia, dalla scienza e… dalla pubblicità!
lieta, comunque, di aver amato, nel bene e nel male, proprio attraverso il contatto con l’anima, che resta anche quando cessa il contatto intimo dei corpi oppure l’armonia nella progettualità della quotidianità.
“Chi si somiglia si piglia..” – difficile che possa essere altrimenti, in amore come in amicizia, come nelle più instabili “conoscenze” virtuali. non si può restare a lungo in relazione con persone/nick troppo diversi in alcuni aspetti per noi di primaria importanza. la diversità attrae ma non consente lunga durata, se approfondita dalla prova dei fatti.
Leo,
“L’innamorato non si limita ad osservare o proggettare ,egli vive ciò che ama .” – quasi incredibile che un tale enunciato provenga da un uomo!
Mi sono piaciuti particolarmente questi ultimi due commenti.
Golem
L’analisi che hai fatto è identica alla mia .Non capisco perché quando dico che l’amore non è solo emozione, mi viene risposto che non è razionale. Non sto dando un aut-aut ma un et-et .Credo che i tre tipi di anima (vegetativa-sensitiva -intelligente razionale) siano cerchi concentrici .In cui le piante hanno la prima, gli animali la prima e la seconda e gli uomini tutte e tre. Di conseguenza la parola”animale” che hai utilizzato tu ,ha tutto a che vedere con questo .Perché siamo vivi come le piante ,animati come gli animali e intelligenti e razionali ,come solo noi possiamo. Il rapporto sbilanciato per me non è con l’altra persona, ma con se stessi. Far parlare solo il calcolo razionale o solo l’animale, per me è la stessa cosa .Anche l’autolesionismo può essere un bisogno ,la vittima necessita del suo bullo per essere tale .
Il discorso sulle logiche del mercato non è un problema. L’economia é una scienza dell’uomo e in quanto tale ,è un tentativo di razionalizzare alcuni punti .La psicologia è una sorta di economia della psiche. La filosofia é economia del pensiero. La politica è economia della comunità ecc..Ma non è che l’economia è tutto questo, è che tutto è in tutto .Quindi non trovo ne eclatante ,ne scandalosa questa cosa, nulla di sacro profanato.Quello che non condivido é la speculazione su ciò. Il fatto che venga fatto mentalismo per coordinare tutto ciò. Dici che non è una società democratica, invece secondo me lo è eccome.Democrazia non è libertà. Democrazia significa il potere del popolo. Non è libertà ,ma dittatura della maggioranza. In democrazia se Colombo dice che la terra è rotonda e migliaia di persone hanno la convinzione che sia piatta ,allora la ragione sarà data al numero. Viene quantificato come unità il valore di ogni opinioni, niente di più irrispettoso verso la ricchezza di ognuno di noi .In democrazia sei un numero e l’economia si basa sulla legge dei…
Non è assolutamente facile perché la profondità d’animo delle persone non è uguale . Stranamente le donne sensibili le ho trovate spesso esotiche, egocentriche ed egoiste dentro un rapporto come se quanto danno agli altri ( partner non compreso perché rappresenta ciò che non possono decifrare fino in fondo a differenza di un amico/a col quale hanno un rapporto definito ) sia motivo di valore che non può non essere universalmente apprezzato . Ovviamente, così non è ! Paradossalmente la persona sensibile all’inizio della conoscenza potrebbe divenire insensibile e cinica, schiacciandosi da sola nell’ansia di non essere apprezzata e per reazione, credendo erroneamente di aver dato ( e dunque idealizzando quanto secondo lei avrebbe dovuto ricevere e che non ha ricevuto in quei termini perche’ sostanzialmente non ha dato se non per soddisfare il proprio ego ) comportarsi in maniera completamente opposta a come la si era conosciuta.
Rossana .
C’è una cosa che devo precisare in effetti. Io mi muovo per cercare la verità ed essa è complessa ,quindi è nella complessità che mi muovo.Ció significa che nulla di ciò che dico è o deve essere letto in chiave deterministica .
Il detto iniziale ,non è ne negato ne assolutizzato.Io li metto davanti due frasi deterministiche di senso quasi contraddittorio. Ma la mia intenzione non è di negarne una e affermarne un’altra , per me sono entrambe verità.
Io non sono padrone della verità ,ne ho il dono dell’obbliquitá ,di conseguenza è verità anche ciò che dice chi dice il contrario di ciò che dico ,ma con un ragionamento logico .
In questo senso ho adorato i vostri ultimi due commenti , per motivi diversi (mi sono appena tolto da FB perché non c’era dialogo su nulla lì e alla fine tutto diventava un mio monologo ) .Invece voi mi avete dato due belle risposte .Mi ha fatto impazzire il lessico usato da Golem e la sua applicazione logica. Dal punto di vista razionale ,mi ha arricchito. Tu che dopo aver letto la lettera ed anche la teoria triangolare dell’amore, non ci hai pensato due volte e probabilmente anche coscientemente ,hai detto di aver vissuto tutto ciò. Dal punto di vista emotivo mi da la speranza di poter vivere anche .io ,una cosa del genere.
Leo se non sbaglio hai poco più di vent’anni, e una capacità introspettiva notevole ma…pericolosa, nel senso che è ancora priva della inevitabile esperienza che l’età porta con sé (e che è l’unico vantaggio del passar degli anni).
L’evento amoroso è un fenomeno “automatico”, in quanto scaturente da quella “animalità” sul significato della quale ci troviamo d’accordo. Gli anni portano semplicemente la “messa a punto” delle emozioni, che a mio parere sono frutto della spinta erotica indirizzata verso un soggetto, che per una serie di motivi, anche casuali, ci attrae. Ma non confondiamo l’erotismo con l’amore, che è uno sviluppo prettamente umano del fenomeno sessuale.
Su questi forum abbiamo condotto un estenuante dibattito sull’argomento, dal quale, se non dico sciocchezze, sono emerse due scuole di pensiero. Chi ritiene che sia l’emozione la causa dell’innamoramento, e chi, al contrario, sostiene che sia l’innamoramento, (la spinta sessuale) che crea le emozioni e indica la validità della scelta. Io propendo per la seconda ipotesi, essendo la spinta sessuale uno dei primari motori della vita. Ma questo istinto con l’amore c’entra poco, spesso niente, ecco perché frequentemente certe storie finiscono dopo relativamente poco tempo. E finiscono tanto più facilmente quanto sono state passionali.
L’amore è una scelta che si PERSEGUE, che parte da basi come la stima, il rispetto e la fiducia nell’altro, che non è detto che siano presenti in una storia passionale che sconvolge l’anima. Anzi spesso non ci sono né ci potrebbero essere, perché sesso e amore raramente si incontrano nella stessa persona. L’amore è “voluto”, ma non è un calcolo freddo, è una necessità dello spirito quando si capisce che le passioni svaniscono e con esse tutta la “magia” che queste producono, con intensità a volte irresistibili per quanto sono sconvolgenti, che confonde sempre la vera natura di chi ci sconvolge. L’amore no non è questo, non dà queste sensazioni così intense, ma sono molto più durature, perché attengono alla “volontà” dell’essere umano e non all’istinto, che almeno in questo VOLERE si distingue dagli altri esseri viventi in quanto capace di…CREARE. E l’amore, per come lo ho descritto e come io lo immagino, è la più bella creazione dell’uomo, ma non va confusa con l’innamoramento, dove anche se ci sentiamo al centro del’universo, in realtà siamo solo attori guidati dalla regista Natura, che dirige questo film dalla notte dei tempi, e fino alla fine di questi.
Ciao