Buonasera.
Mi chiamo Fabio e scrivo per chiedervi un parere su una spiacevole situazione in cui mi trovo. Pochi giorni fa una carissima amica ha perso il suo papà. Il dubbio che mi assale è: il giorno di Natale, posso portarle il regalo che da tempo le avevo acquistato per Natale? Secondo voi è fuori luogo? Diciamo che i problemi, e mai come in questo caso è vero, sono ben altri, ma volevo comunque sapere cosa ne pensate evitando così di fare figuracce e apparire superficiale.
Vi ringrazio in anticipo!
Fabio
Lettera pubblicata il 23 Dicembre 2016. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Fabio.
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Categorie: - Riflessioni
A me non sembra. Anche perché non credo in tutte le storie che portano le persone a pensare che ti potresti “affezionare” a causa delle circostanze, a causa di un tuo problema o perché ti trascini qualche dispiacere da una vita. Ti dico che molti lo pensano, ma si tratta di un loro pensiero. Un pensiero rispettabilissimo che non ha un risvolto offensivo o denigratorio. A loro giudizio è tutto molto evidente. Non gli dispiacerebbe, ma preferiscono trovarsi all’interno di una trama di situazioni in cui non si capisce se si sono “guadagnati” un’attenzione o se da parte tua c’è ammirazione, sentimento, anche passione. Come il poeta D’Annunzio, che da una parte era attirato verso la castità, ma dall’altra sentiva l’esigenza di misurare il suo valore. Si tratta di una realtà che non giudico perché non mi considero una santa e penso che la vera castità sia una cosa da far tremare i polsi. Quando incontri sulla tua strada qualcuno che riesce ad accettare determinate insinuazioni diventi più umana. Il superuomo non è una costruzione letteraria: fa parte della nostra comune natura. Bisogna rispettare il punto di vista degli altri per dare testimonianza della castità. Riconoscere nell’altro una storia interrotta o una storia da continuare a scrivere: dargli una speranza! Tutto questo non è mai semplice. Quando si vive nel mito della giovinezza diventa ancora più difficile, perché il giovane vuole esprimersi. Non ama ascoltare, crede ingenuamente negli altri e colleziona tante fregature. Con la maturità arriva la consapevolezza che vale la pena non dare confidenza a nessuno e così s’impara a stare in mezzo agli altri in maniera veramente casta, senza avere grandi aspettative. Il giovane non crede nel perdono perché crede negli uomini.
Caro Fabio…tieni il regalo..ma non darglielo a natale! Probabilmente a natale la tua amica starà molto male…perché avrà testa che è il primo natale senza suo padre!
Quando perdiamo persone a noi care…i giorni di festa diventano insopportabili e li viviamo male …perché nelle feste si riuniscono in genere le famiglie…ma in quelle poi dove è morta una persona cara ancora così da poco…non c’è testa ai festeggiamenti ne ai regali..
Stalle vicina senza parlarle del natale…tieni il regalo per te per un po di tempo…quando vedi e capisci che sta un pochino meglio…e che sta incominciando ad accettare la perdita..allora un giorno con la scusa che vai a trovarla gli porti il regalo…
Finite le feste per esempio.. Metà gennaio..potrebbe andare bene…
Questa sarebbe la cosa più giusta da fare..
Ciao ragazzo..
Grazie mille Sofia! Buon Natale! P.s. Rossella (vedi primo commento) cosa ha bevuto? O.o
Ciao Fabio, è spiacevole perdere una persona cara in questi giorni particolari dove il valore della famiglia viene più sentito maggiormente. Sono d’accordo con Sofia, meglio rimandare a un secondo momento, falle capire che le sei comunque vicino e che ci sei qualora sentisse la necessità di parlare con qualcuno. Ora come ora il tuo gesto non avrebbe quella giusta letizia che vorresti suscitarle con tutte le tue buone intenzioni.
Buon Natale e felice anno nuovo. 🙂
Prego Fabio figurati!
PS..la nostra Ross non beve…è proprio così di suo..;)
Rossella sei sicura di aver letto e capito la lettera?
Per quanto riguarda il regalo, anche io temporeggerei. Però occhio alla garanzia del produttore, di solito è due anni.