Provate a pensare, in modo pragmatico e quindi senza influenze ideologiche o di personaggi, come sarebbe ora la situazione politico-economica italiana se avesse vinto il SI:
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Non avremmo più i 315 senatori a prendersi una barcata di soldi per non servire a niente, come da decenni detto e ridetto da tutti i partiti politici. E invece stanno ancora festeggiando con champagne.
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Non avremmo più il CNEL, e quindi tutti i dipendenti a prendersi una barcata di soldi per non fare niente, come da decenni detto e ridetto da tutti i partiti, E invece stanno ancora festeggiando insieme ai senatori.
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Sarebbe iniziata l’eliminazione delle province, un governo locale di troppo, come detto e ridetto da tutti i partiti.
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Si sarebbero regolamentate le competenze fra regioni, da tutti i partiti criticate a causa di una cattiva legge, con snellimento della burocrazia dell’Italia intera.
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Avremmo eliminato l’enorme contenzioso fra stato e regioni risparmiando milioni di euro di spese legali, mentre così abbiamo permesso agli avvocati di unirsi agli altri per brindare al proseguimento dello sperpero di denaro in loro favore.
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Non avremmo più gli stipendi d’oro dei consiglieri regionali, dai quali ne abbiamo viste di tutti i colori, che si sarebbero uniformati allo stipendio di un sindaco. Ridotti a circa 1/3.
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Non avremmo subito le critiche dall’Europa e dal mondo intero circa l’incapacità dell’Italia di fare riforme, con conseguenze di inaffidabilità che vanno a gravare sui mercati e tutto il resto.
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Avremmo generato un po di giustizia sociale verso tutti quei lavoratori onesti, così maltrattati e discriminati rispetto a: senatori, consiglieri regionali, dipendenti del CNEL, avvocati; facendoli sentire anche un po meno umiliati e “fessi”.
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Forse avremmo avuto una riforma elettorale, tanto attesa da anni, che non so se sarebbe stata bocciata, e che avrebbe dato più certezze sulla governabilità seppur con qualche possibile piccolo ritocco.
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Per gli scettici: ebbene si, avremmo avuto ancora Renzi.
Con la vittoria del NO, tutto uguale a prima.
Ivo Eleodori
Peggio di prima! Nel caos attuale nessuno parla più di riforme. Sono aumentati i partiti, tutti contro tutti.
Democrazia significa accettare i risultati di un voto anche se porta a disgrazie e problemi.
Quindi accetto il voto della maggioranza dei no e spero che le conseguenze siano minori del previsto..
Avremo una situazione come quella recente spagnola per durate più lunghe. Salvo giravolte sempre possibili non avremo maggioranze che possano esprimere un governo. Rispetto al Belgio non potremo stare senza un governo per 22 mesi senza votare. Oggi il proporzionale porta a questo.
Il si sarebbe stata la scelta migliore ma ha vinto il no.
Oggi ho letto uno splendido articolo di Panebianco sul tema. Per Yog ed altri affermo che ill giornalista non lo conosco e molto probabilmente mai lo conoscerò 🙂 .
La penso come te. Serviva provare. Serviva cambiare.
Allora, il referendum serviva prima di tutto a silurare una finta sinistra che fa il gioco della BCE. Il bomba era una faccia irricevibile manovrato da altri. Giacconi o Gentilissimi, che non mi ricordo manco come si chiama, ha la stessa funzione di portarci alla miseria, ma almeno abbiamo una duplice consolazione: non è stato eletto e non ha vinto manco le primarie di un partito che non esiste quasi più. Meglio di così.
Sulla natura del referendum, invece delle vakkate (Vakk, tu non c’entri) scritte su un sito come questo, leggetevi il libro di Ingroia. Sennò, leggetevi ‘sto sito di improbabili e crepate in miseria.
Ingroia ha dato un gran contributo a fare una frittata della sinistra, anche Ingroia bon lo conosco. Adesso ha passato il testimone ad altri.
L’esito del referendum aveva il solo scopo di liberarci da questi traditori di destra e di sinistra, che per decenni si sono succeduti al governo, senza che nulla cambiasse per gli Italiani, e che si sono venduti l’Italia a suon di euro.
Se la stessa riforma fosse stata proposta da una nuova classe dirigente, che ci avesse svincolato dal ciarpame liberista di cui ci riempiono la testa tutti i giorni le televisioni e tutta la stampa asservita, il referendum avrebbe avuto un esito diverso e veramente si poteva sperare in un futuro migliore per i nostri giovani.
PAX, Ingroia ha scritto un libro molto interessante, soprattutto tenuto conto del suo angolo di visuale. Però la frittata la ha fatta fare al bomba, non alla sinistra. Che ca**o c’entra la sinistra con il bomba e la sua fisicamente non disprezzabile amica?
P.S.: non occorre PAX che specifichi ogni volta che conosci personalmente qualcuno: lo assumo per default, grazie. In caso tu non conoscessi qualcuno, tipo Odiochefreddo, me lo segnali, così vi presento.
Sono un aRenziano, e non conosco ne lui ne la Boschi, mi dispiace per lei.
Sono e rimango di un centrosinistra laico e libertario. Renzi non posso giudicarlo se era alla guida di un governo di coalizione senza un programma vincolante nato da una prova elettorale. Cosa che non succederà dopo il se non fra decenni perché ha vinto la lobby del proporzionale che sarà al massimo leggermente corretto. Magari come la Knesset israeliana dove lo sbarramento è al 1,5%. Certe leggi in Italia potranno essere fatte da questo governo e maggioranza, poi potremo scordarcele. Ho la fissa dei diritti civili ws umani. E mi mancano due leggi. Quella sulla regolamentazione della tortura e quella sulla cittadinanza. Visto che i compagni di Rifondazione locali me lo dovevano, ho incontrato Ferrero da ministro due volte per fare pressione sui tempi di approvazione della legge sulla cittadinanza. Come ministro mi piaceva come segretario un po’ meno.L’ho incontrato due volte. ma non è servito a nulla…. Questo per dire che le due leggi citate bon le vedremo adottate da nessun governo di coalizione possibile nel prossimo e medio futuro. Per questo giro nutro speranze per la legge sulla cittadinanza, ferma al senato da molto con promesse di sbarramento da parte della lega e poche sulla tortura. Il no ci renderà un paese cristallizzato, almeno sui diritti civili. a destra manca una destra liberale ed a sinistra ci sono tanti conservatori.
Ma Ferrero è lo stesso che fa i Kindler e i Rossè? Allora PAX me lo devi presentare. Poi mi presenti anche la Knesset che dicevi. E poi tutti da Obbama per una pizza e a cantare le canzoni di Dalla (il tuo santolo) e a discutere de’ diritti civili. Perché anche a me piace sta cosa di reintrodurre l’uso della tortuga. PAX, sono con te!
Ferrero sai bene chi è …. :-). Mio cugino scrisse una parte del programma dell’ulivo era ed è in contatto personale con lui ed altri, ed altri per e dopo la collaborazione. Mi raccontava che Ferrero rischiò di saltare come ministro per l’ostilità dei responsabili selle cooperative cattoliche. e forse perché lui era valdese. Sono molti i valdesi in politica. Di solito nelle aree di cinistra. la pecora nera è il senatore Malan che è di Forza Italia, ma almeno è uno dei pochi liberali di destra.