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Quando arriva la rassegnazione

di quellicheilcalcio

Ciao
scrivo questa lettera per ringraziare tutti quelli che mi hanno ascoltato in questi mesi in questo spazio, a tutti quelli che hanno letto i miei post e mi hanno consigliato, consolato, cercato di capire, e a voi tutti vorrei dire grazie, sconosciuti amici che in qualche modo vi siete sentiti vicini a me.
Sapete, tante volte capita di toccare il fondo, nella vita come in tutte le cose, è una tappa che ogni uomo su questa terra passa prima o poi, ed è capitato anche a me, come ben sapete, ma poi sono stato sempre meglio, fino ad arrivare ad oggi.
Mi sono disperato tanto per la fine della mia storia, incredibile, se solo ripenso al nome della mia ex ragazza, mi rendo conto di quanto lontana sia da me, mi chiedo ma come è possibile che sia stata parte della mia vita, di tutti i ricordi belli e brutti, chiusi in un cassetto e sbiaditi, come dice la canzone di vasco.
Ci sono dei giorni in cui rivivo in quella storia, ripenso a tutti i se, e altri in cui mi sento libero, e benché ci sia ancora tanta confusione in me, mi appare ora chiaro un concetto fondamentale:
Non una telefonata, nessun augurio, nessun messaggio, niente, il silenzio più completo da 18 mesi da parte sua.
E mi appare ormai chiaro che il mio amore non fosse ricambiato.
Non ho nemmeno più la rabbia nei suoi confronti a sostenere i sentimenti che mi legano ad un idea, all’idea di una persona, di una ragazza ben lontana dalla realtà, di una ragazza che se fosse stata tale non avrei mai lasciato.
Voglio vivere i giorni della mia vita in questa verità, voglio dirvi che le parole che mi avete detto qui mi sono servite per guarire.
Ci sono ancora tante cose che voglio fare nella vita, che devo fare, tante avventure da vivere, e sono sicuro che la vita un giorno non molto lontano mi darà ragione, perché le occasioni sono infinite.
Non so cosa mi riserverà il futuro ma so che se è andata così, è stata la scelta giusta, altrimenti non l’avrei fatta.
Ricordo quando 18 mesi fa le chiesi al telefono di tornare indietro, e ricordo che speravo dicesse di no, e ora capisco, capisco che se la sua risposta fu di avere un altro, questo è perché l’amore vince solo quando è ricambiato, e tutto il resto sono solo chiacchere futili per nascondere questa verità che non mi ha mai voluto dire.
Io speravo che rispondesse di no perché in fondo credo di averlo sempre saputo: l’amore è quando la lontananza da una persona ti uccide, è quando la presenza dell’altro accanto ti fa scordare di ogni problema, l’amore è non sentirsi mai soli nemmeno se si è sperduti nel deserto, chiusi in uno sgabuzzino o se si è separati da 1000 chilometri.
L’amore è guardare dentro agli occhi dell’altro e vedersi riflessi, è sentire di avercela fatta.
E io nei suoi occhi troppe volte ho visto riflessa insoddisfazione, tristezza, e troppe volte ho capito che non mi amasse, troppe volte mi sono sentito solo.
Sono sicuro che mi innamorerò di nuovo, sono innamorato dell’amore, ne ho tanto bisogno, lascerò che sia il cuore a guidarmi.
Quello che di sicuro non mi serve è una donna come lei, e neanche il suo fantasma.
Non scriverò più qui.
Vi ringrazio di avermi ascoltato.
Buona fortuna a tutti!

Lettera pubblicata il 27 Dicembre 2011. L'autore ha condiviso 6 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    patry -

    ragazzo hai scritto sei lettere per una che ti ha fatto solo soffrire e non pensa che a se stessa.

    Volevi anche gli auguri da natale. E per cosa? Non le hai restituito il male che lei ha dato a te ed è stato meglio così.

    Finiscila e pensa a te stesso.
    Gli auguri di natale…ma per cortesia!

  2. 2
    syd -

    Sottoscriverei in pieno le parole di patry, se non conoscessi bene – come molti del resto – il genere di sensazioni che stai provando. La pena che non si lenisce, ma cresce; il vuoto che non si riempie, ma anzi consuma pure quel poco di vita che a fatica riusciamo a scorgere intorno a noi. Quindi cos’altro fare se non augurarti, di cuore, di innamorarti di nuovo e il prima possibile, di una donna che sappia apprezzarti, che sappia accettare i tuoi pregi e i tuoi difetti, che abbia voglia di condividere con te un progetto di vita, con impegno e determinazione. Guarda al futuro con fiducia, ma sii anche pronto a dover pazientare, pefino a credere che le tue attese possano non essere mai premiate. Bisogna essere realisti.
    Intorno ai vent’anni ho iniziato una storia che ne è durata sei. Ne sono passati altrettanti nell’attesa della “persona giusta”… Poi, un giorno di qualche mese fa, si è materializzata dal nulla una ragazza che mi è parsa messa lì dal destino apposta per me. Un incontro incredibilmente strano, un reciproco colpo di fulmine, un’intesa prossima alla perfezione. Ho creduto davvero di aver finalmente trovato ciò che tanto desideravo.
    Beh è andata avanti per una manciata di mesi e si è rivleata la cosa più assurda e più frivola che mi sia mai capitata. E mi ha letteralmente devastato. E pensa te che da situazioni di questo genere ho sempre cercato di stare alla larga. Ma il destino ha voluto pure camuffarla, travestirla da storia d’amore perfetta!
    Sono certo che la mia sia stata solo sfortuna; anche perché diciamo che per un po’ mi ha fatto comodo tenere due belle fette di prosciutto sugli occhi: quindi, a conti fatti, sono in parte io la causa del mio male.
    Una cosa però penso di averla capita: che è inutile, in materia di sentimenti e specie di questi tempi, caricare noi e gli altri di eccessive asettative . E che c’è molta verità in quel luogo comune che ci esorta ad imparare a voler bene a noi stessi prima di pretendere amore dal prossimo. So che nessuno, mai, riempirà il vuoto che sento; che soltanto io posso farlo o che quantomeno devo imparare a conviverci. Altrimenti passerò il resto della mia vita ad aspettare che piovano miracoli.
    Fai tuo il consiglio che ti è stato dato: pensa a te stesso. Il resto avverrà tutto per il meglio.

    In bocca al lupo.

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