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Lettera pubblicata il 12 Ottobre 2006. L'autore ha condiviso 26 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore albert.
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Te l’ho detto Frischi, è bellissimo. La vostra si che è vera amicizia. Ma ti rifaccio la domanda. Tua moglie è bonazza o no?
Vabbè, sul fatto che l’età non conti mi pare una balla grossa come ‘na casa.
Quattro vecchi in una camera è una scena da morgue, altro che sesso…
ciao golem potrei dirti che bona agli occhi miei….ma ti dirò che è molto corteggiata e bona si….un bel culo due tette ancora sode una terza abbondante due fianchi mozzafiato e bella in faccia dimostra molto meno dell’età che ha insomma una donna che vorresti scoparti sicuramente lo so perchè quando andiamo in giro tutti la guardano e poi quando si veste scollata è da morire
Frischi,
il tuo contributo in merito allo scambismo mi ha ricordato il film di Jules e Jim. in quel caso, a me è parso che fosse messa in evidenza la volubilità amorosa femminile e il bisogno maschile di non perdere la donna amata a spingere il trio d’amici (fra loro molto affini) ad accedere a una condivisione di sesso allora scandalosa. finale tragico, ma sia il film che il romanzo da cui è tratto risalgono ad almeno una cinquantina d’anni fa. ora il bisogno di evasione SESSUALE femminile avrebbe caratteri di certo meno foschi e difficilmente potrebbe condurre allo stesso esito.
in ogni caso, proprio raffrontando il tuo approccio a quello di almeno un altro paio di scambisti dichiarati, non posso che continuare a ritenere che effetti apparentemente simili sorgono quasi sempre da intenti e bisogni quasi sempre diversi.
PER ME, non è importante il tipo di tappa raggiunto ma il viaggio interiore, gli obiettivi e le modalità messe in atto per raggiungerlo a fare la differenza, sempre SOGGETTIVA.
Bè Frì, siamo contenti per te; e lo saranno soprattutto gli “utilizzatori finali” della splendida femmenazza, viste le dotazioni che ne hai decantato. Chissà a quanti qui è venuta l’acquolina in…bocca.
Io invece apprezzo la tua semplice e schietta filosofia, che non ha bisogno di intellettualismi ridondanti per dichiarare che quello che fate non è altro che un elementare vostro piacere erotico, che A VOI fa star bene, ma che dimostra soprattutto che tutto inizia e finisce lì, nel godere vedendo la propria donna farsi trombare da un mezzo parente o amichetto che sia.
Evviva quindi la sincerità, specialmente con sè stessi.
Ciao.
Quello che non capisco frischitto è perche continui a venire qui raccontarci i c.... tuoi,abbiamo capito che sei contento cosi ma a un dato momento agli altri cosa gliene frega!
Jules e Jim e Frischi. Ma certo, assolutamente. Come si è potuto non non notarlo.
È proprio quello che Truffaut voleva far emergere, e l’esempio di Frischi trasmette proprio le atmosfere del film. Un piccolo capolavoro quello del nostro scambista, diciamolo. E poi, soprattutto assolutamente soggettivo, unico, per bisogni, scopi e finalità. Che tra l’altro non si può paragonare a quello di altri scambisti per le emozioni che racchiude in sè. Qui c’è la mano della nouvelle vogue della migliore filmografia d’oltralpe.
Il regista francese lo conferma con questa dichiarazione.
«Jules e Jim è un inno alla vita e alla morte, una dimostrazione dell’impossibilità di qualunque combinazione amorosa al di fuori della coppia. »
(François Truffaut)
Beh, se gira così “scollata da morire” a gennaio rischia davvero di lasciarci le cuoia di beltà adorne.
“Le cuoia di beltà adorne.”.
Deliziosa immagine Professore. Quasi dannunziana.
Jules e Jim rimane uno dei miei film preferiti in assoluto. La poesia insita nella storia non poteva che essere resa da un regista geniale come Truffaut. Però il legame tra i tre era solo in minima parte sessuale, racchiudeva un mondo di una complessità e leggerezza irriducibile a pure evasioni sessuali. Almeno per me. Certo, in un trio del genere mi ci vorrei ritrovare anch’io, ma i presupposti erano un po’ diversi…