Egregio Augias,
mi scuso per la lettera di basso profilo e apparentemente di interesse poco generale, ma sono indignato. Premetto di non essere avvezzo a multe e infrazioni. Quando nei telegiornali ascoltiamo quei servizi in cui si stimano gli introiti che a certi comuni vengono dai verbali stradali piuttosto facili, si cerca di fare passare un’immagine di efficienza e legalità; ma nessuno dice che anch’essi, probabilmente indotti dall’esigenza di far cassa delle amministrazioni locali, sono un aspetto del degrado in cui la crisi (diamole questo nome, anche se altro non è che una rapace redistribuzione della ricchezza a beneficio di chi socialmente è deputato a detenerla) ci ha gettato e da cui neanche chi ci amministra è immune.
Racconterò succintamente il mio caso, sottolineando come, a fronte dell’encomiabile zelo che un vigile ha profuso sanzionare l’infrazione che avrei commesso, la severità applicata incida poco sulle infrazioni che davvero contano e provocano disordine o, peggio, vittime.
Da poco più di un mese mi sono trasferito nel centro di Bologna, mettendomi in regola con tutte le autorizzazioni. Parcheggio l’auto in una stradina accanto casa, avendo la massima cura che fosse ben posizionata nello spazio consentito per la sosta, cura che chi arriva a stento a fine mese e non può permettersi spese extra ben conosce. Stamattina, 3 settembre, non trovo la macchina. Gongolo nel mio panico da furto finché il gentile gestore di un negozio non mi dice che era stata rimossa per la pulizia della strada, proprio nel primo giorno di svolgimento di quel servizio. Vero è che due giorni prima di tale operazione erano stati apposti dei cartelli, ma lo è altrettanto che in quei due giorni sono mancato, e che non ho sufficiente esperienza di questa città per sapere dell’esistenza di quel “servizio”, che tocca in maniera scaglionata le varie zone del centro una o due volte al mese. Tanto più che esso, come ho scoperto per l’occasione, viene effettuato in un periodo limitato che va da settembre a novembre, e che ad agosto ogni attività viene sospesa. Esso è stato inaugurato alle ore 00:30 del 3 settembre cominciando proprio dalla mia zona, e credo fosse più che legittimo per me non esserne avvertito.
Se fossi stato recidivo avrei anche ammesso di meritare, assieme al verbale, spese di rimozione per 175 euro. Ma nel mio caso, pur considerando che la traslazione prevede, fra le altre voci, poco più di cinque euro per ognuno dei circa quattro chilometri che separano casa mia dalla sede in cui giacerà la macchina, come mandare giù che sia scivolato nella fascia dei sedici?
In definitiva, stamattina ho trovato la strade lercia come l’avevo lasciata (è improbabile che un getto d’acqua da un furgoncino di passaggio sia un intervento risolutivo), ma in compenso era stato messo in moto un allestimento tale da rendere necessarie non so quante sanzioni pecuniarie; con l’aggravante che solo un settimo dei 205 euro da me sborsati sia andato al comune, mentre la restante somma ingrassa una società privata che riscuote senza “sosta”. Dunque, mi dispiace, ma dopo quest’ultima vessazione non avverto più la polizia municipale come un servizio, per me non è amica dei cittadini come negli slogan.
Certo, la legge non ammette ignoranza; ma sarebbe anche bello se non ne producesse, perché il suo scopo principale non dovrebbe essere quello di cogliere il cittadino in fallo per punirlo, ma di educarlo anche attraverso una ragionevole comunicazione degli intenti e, perché no? una comprensiva accoglienza.
Salvo Grasso, Bologna
reinascolto@alice.it
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Categorie: - Cittadini
Ad una mia amica è successa una cosa analoga in Svizzera, quando è andata a contestare la multa i vigili hanno controllato l’orario e il giorno in cui è stato esposto il cartello e l’orario e il giorno in cui era stata fatta la multa ed hanno verificato anche che la macchina era parcheggiata lì da giorni prima… la multa è stata annullata. Naturalmente non speriamo che una cosa simile possa capitare anche in Italia..