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Lettera pubblicata il 29 Luglio 2010. L'autore, UomoSerio, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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The last.
Appunto, soli in entrambi i casi.
L’evoluzione sarebbe nell’ipotesi da te esclusa a priori fabio: che voi uomini accettiate il cambiamento necesario, mostrandovi per quello che siete, inevitabilmente, diventati.
Non siete più gli uomini del medioevo, quando le streghe venivano arse, siete cambiati, ma molti di voi continuano a barcamenarsi dietro un falso modello di coppia, nel tentativo di trovare una soluzione volta all’asservimento femminile, che, ripeto, non piacerebbe più al giorno d’oggi.
Parlate a gran voce delle donne emancipate come fossero mostri che hanno portato le famiglie al fallimento, come se l’emancipazione fosse di per sè una perdita di valori, ma non ci credete neppure, è solo una questione egoistica, perchè a molti fa comodo crederci quando vengono abbandonati per strada, e, delusi, frustrati, pieni di rancore, preferiscono fare le vittime piuttosto che prendersi una parte di responsabilità, urlando alla violenza sottile di noi donne, carnefici e non più vittime, colpevoli di averli condotti a gesti di follia quotidiana.
Posso ammirare il tentativo di ricondurre alcuni comportamenti a cause socio/economiche/culturali, o meglio, dal tuo punto di vista, antropologiche, ma a considerazioni terminate la via d’uscita è solo una: migliorare se stessi per dare un contributo alla società, anzichè restare ai concetti lavorando sulle incongruenze degli altri.
Solo così non resteremo soli, l’incontro è necessario, sempre, tanti lo attuano da tempo, non se lo creano proprio il problema, chiederei a loro come fanno a non sentirsi nè inferiori e nè superiori. Nessun grande uomo, solo umanità.
Saluti.
Per Fabio: ti spiego (e spiego a tutti quanti) perchè concordo totalmente con la tua ultima affermazione: io dico sempre che il dramma di queste assurdità è che nessuno ha da guadagnarci, al contrario la paghiamo tutti, uomini e donne, seri e non seri, tutti la paghiamo…che bell’affare eh! l’unico modo per uscirne sarebbe quello di capire (e accettare) la ragione delle cose, ciò che ha senso e ciò che non lo ha…insomma essere persone serie…sì, come tutte quelle che dicono di esserlo, però poi il mondo gira così…non mi sembra che il discorso quadri, infatti non quadra per niente, e andiamo tutti quanti alla rovina, tutti.
Per Sabrina: grazie del tuo intervento e “appoggio”, verrebbe da dire che tu possa appartenere all’1%…ma potrei anche pensare che tu capisca di non appartenerci, (e sarebbe già un passo avanti rispetto a chi sostiene che non esista questo 1% ed il restante 99% convinte di essere nell’1…), ripeto, già la consapevolezza sarebbe un’ottima cosa…se poi oltre che esserne consapovole (ma appartenere comunque al 99) sei riuscita a rimanerne fuori ed entrare a far parte dell’1…beh, in questo caso ti farei i miei sincerissimi complimenti…saresti come me…
Da intenditore, vi consiglio una donna peruviana o ecuadoriana. Le filippine sarebbero ancora meglio ma sono quasi tutte bruttine e scarse di fianchi. Con le arabe si possono avere problemi per i ben noti motivi, le cinesi hanno una mentalità troppo diversa dalla nostra, le negre sono delle gran rompipalle, delle slave e delle rumene non fidatevi assolutamente, di peggio esistono solo le italiane.
Cara Key,
lascia che intervenga anch’io nella questione e ti dica questo: io non metto mai, e dico mai in dubbio che persone, uomini o donne che siano, possano dire cose sacrosante e super condivisibili…devo però aimhè fare una constatazione: quando noi “ometti seri” abbiamo fatto tipo negli ultimi interventi delle considerazioni, le abbiamo fatte dicendo cose penso condivisibili, quantomeno sensate, e semplicissime da capire…dato che sono a dir poco lampanti le ragioni che ci portano a fare queste considerazioni: com’è che per esempio nei tuoi ultimi interventi, ma anche in quelli di Rossana, ho spessissimo sentito il bisogno di rivolgermi ad un luminario per capire il senso o comunque quello che volevate dire con gli interventi stessi? per l’amor di Dio, sarò anche ritardato mentale, ci può stare benissimo, dico solo che è strano però, dato che passo sempre (nella vita “reale”) per quello che parla e che fa ragionamenti troppo difficili, e mi si chiede sempre di “allinearmi” (“abbassandomi”)alla “media culturale” diffusa…ecco, del perchè faccia così fatica a capire il significato dei vostri interventi (condivisibili o meno, parlo proprio di riuscire a comprenderli)questo francamente mi sfugge…certo Fabio mi ricorderebbe l’aforisma di Oscar Wilde…
Lorenzo,
sono contenta che restino ai maschietti che non desiderano impegnarsi troppo le ruote di scorta straniere, che sono rimaste genuine e quasi sempre parecchio interessate, non per scelta ma per bisogno.
però, non venite poi a lamentarvi di essere stati usati, quando voi stessi partite, consapevolmente, con l’idea di fondo di usare… va tutto bene, a scelta di ognuno, purchè in base a un minimo di coerenza…
sembra “a naso” che questa discussione sia così giunta al suo epilogo e
francamente,se ciò fosse vero un po mi dispiace perché in fondo,almeno secondo
me,qualcosa di costruttivo ne e’ venuto fuori comunque,nonostante le
normalissime posizioni diverse,i possibili fraintendimenti e quant’altro..direi che ci
stanno tutti e anzi molto spesso sono proprio questi che aiutano a una maggiore
comprensione a beneficio di tutti!
ripeto,dal mio punto di vista e’ un peccato mollare ora,nel momento in cui a me
sembrano così svelate certe realtà che fanno comunque parte del nostro vivere
quotidiano e che sentiamo forte a pelle nonostante e stranamente succede che
difficilmente se ne discuta..come se queste discussioni abbiano in se dei tabù o
peggio ancora sarebbero visti solo come retorici
i toni molto accesi rispecchiano appunto l’urgenza che questo confronto ha
bisogno di essere affrontato e non credo che sia ne un caso,ne il semplice
desiderio ottuso del “tutti contro tutti”,semmai proprio il contrario.
su un fatto pero bisognerebbe almeno concordare e cioè’ che qualcosa di molto
diverso si e’ insinuato (aggiungerei maleficamente) nelle nostre vite,sia come
uomini che come donne,i fatti che vedono la realtà attuale del nostro tempo
dovrebbero parlar chiaro,ossia che i divorzi e le separazioni negli ultimi dieci anni
sono raddoppiati,le violenze aumentate e le famiglie sempre più frammentate ed
isolate,per non parlare della denatalità!..magari sono io che sono anacronistico ma
almeno dal mio punto di vista a me non sembra che queste ultime tendenze
portino di per se ad un evoluzione..se non fosse così oltretutto nessuno se ne
lamenterebbe credo
probabilmente,come già provai ad esprimerlo in un precedente post,viviamo nella
fase in cui per la prima volta uomini e donne si confrontano senza usare quelle
maschere sociali che per secoli hanno fatto si che l’intera impalcatura si reggesse
e avesse comunque una sua funzionalità..appunto era sbagliato perché erano
comunque maschere e su questo non ce dubbio…
CONTINUA..
..ma allora perché oggi non assistiamo al suo contrappasso? perché e’ l’uomo che
non si adegua? o forse anche perché la donna ha maturato un rancore atavico e
ora lo dispiega contro eccedendo al contrario?..possibili entrambe le cose secondo
me e forse subentrerà un giorno un equilibrio che al momento non credo si possa
verificare…o forse,e questa e’ una domanda che mi pongo può darsi che l’umanità
abbia bisogno per forza maggiore di regolamentarsi attraverso strutture sociali
che delineano un confine,senza la quale siamo portati per nostra stessa natura
all’autodistruzione..forse (e magari saro retrogrado) quello che appunto manca e’
quel senso di “limite” che invece da il senso stesso alle cose e che sarebbe
opportuno e urgente riappropriarsi,anche perché la cosa che viene appunto fuori
e’ che se diamo retta solo ai nostri istinti la nostra sarà solo una vita dettata dagli
impulsi,quindi schiavi e non liberi! e per riallacciarmi al tema ognuno deciderà le
cose al capriccio del momento e si dira (ipocritamente) ad esempio..l’ho tradito
ma non volevo,o e’ capitato,ma le cose non capitano se non non ci predisponiamo
a loro dall’inizio..oppure il partner e’ quello giusto,poi poco dopo se ne incontra
un altro,sempre “casualmente” e si insinuano i dubbi che fanno smontare tutti i
castelli di carta nella testa,avuti in precedenza..e così all’infinito..ma cosa ve ne
fate di quelli che si dovrebbero “adeguare” rincorrendovi appunto come
obbedienti cagnolini scodinzolanti? ve lo dico io: NIENTE!
Ricontinua- come funzionano qui i limiti dei caratteri ?!?
e cosi,come penso che il passo in avanti lo deve fare l’uomo indubbiamente ,allo
stesso tempo la donna non può sottrarsi di farne uno indietro!..ma troppo spesso
pero questa “richiesta” viene solo vista come fuori dal mondo,scandalosa e
reazionaria ..e questo e’ pure un tipico atteggiamento (mi pare) di chi vuole solo stare sulla difensiva.
e scusate se l’ho fatta tanto lunga e complicata..
the last perchè ho alcuni impegni e non perchè la discussione non m’interessi, benchè si trascenda a volte con parole velate ed il desiderio nascosto (intesi, NASCOSTO) di darsi degli imbecilli, anzi neanche tanto nascosto viste le considerazioni dei maschietti sul nulla atavico delle donne.
Ma dai fabio, sembri voler fare un trattato di studi sulla storia del pensiero sociologico e poi mi parli di cani che scodinzolano!!!
Adeguarsi non vuol dire sottomettersi, ecco l’errore, ma venirsi incontro. Se n’è già parlato.
Non penso proprio che le separazioni, i divorzi, la violenza, che mi pare ci fosse anche prima sotto altre forme, accrescano l’evoluzione. Penso il contrario, la scocietà non si basa solo sui conflitti uomini-donne, ma sulla ricerca smodata del potere e della prevaricazione, sulla necessità di accumulare denaro e successo professionale.
Come se la felicità fosse depositata nel benessere economico e non nella serenità interiore.
Il conflitto tra i sessi può esserne una conseguenza e se si vuole sanare un minimo, lo sforzo dovrebbe venire da entrambi i lati, ma vedo che molti uomini, perchè non posso parlare per tutti ovviamente, sono molto concentrati su quel desiderio di sottomissione della donna ancora oggi, in un contesto in cui è richiesto alla donna di partecipare attivamente al benessere economico della famiglia ed al progresso culturale della società.
Ma il problema di fondo è che molte donne sono attratte dalla loro indipendenza e trascurano l’ambiente domestico?
Dal mio canto l’esperienza che ho vissuto è agli antipodi, pertanto mi piacerebbe parlare, come dissi in principio, della natura umana e non dei conflitti generati dal progresso femminile, piuttosto dalle motivazioni che spingono alcuni INDIVIDUI a dimenticare la famiglia per concentrarsi su altro.
Avendo due figli, frequento molto l’ambiente dei nuclei familiari e molte coppie si gestiscono egregiamente, nonostante sia l’uomo ad adempiere a molti compiti che prima erano di sola incombenza femminile.
Papà all’uscita di scuola TUTTI i giorni, anche all’entrata, papà che tornano a casa e collaborano alle faccende domenstiche, perchè le mogli lavorano e spesso guadagnano anche di più.
Ma questo per alcuni sarebbe frustrante ed inaccettabile.
E non mi pare che siano sottomessi, ma solo sereni di vivere in un ambiente sereno, nel quale la donna sente riconosciuto il suo ruolo di persona e non solo di chioccia.
L’emancipazione femminile è sacrosanta. Non per questo bisogna accettare qualsiasi comportamento di prevaricazione da parte di donne manipolatrici. Molti uomini sono i dipendenti-cagnolini delle loro donne. Non è poi emancipazione tradire, sfruttare, mentire e attuare crudeltà mentale.
Caso strano il 75-80% delle separazioni sono chiesti dalle donne.
Vuol dire che l’uomo è più responsabile o loro sono troppo esigenti?
O che la maggioranza approfitta perchè conviene separarsi?
Infatti la quasi totalità (98%) dei mantenimenti è a favore delle donne.ISTAT. Strano fenomeno.
La donna divorzia e si trova in breve tempo un altro vivendo nella casa (pagata) del suo ex, con mantenimento e si rifà nuova vita.
L’uomo divorzia e non ha risorse, magari torna dai genitori e finisce in solitudine.
La storia che gli uomini non aiutano in casa, non è vera come in passato. Poi alle donne, come molte ammettono, cala la libido se l’uomo fa il casalingo (e lo tradiscono). Comunque lo scegliete voi l’uomo che sposate, snobbando colui che farebbe tutto per voi.
La realtà è che il perfezionismo è il nemico vero della donna.
Vuole tutto, subito e quando lo ha ottenuto vuole qualcosa di diverso. Poi sente la pressione della concorrenza femminile. Il consumismo non è obbligatorio. Nessuno vi costringe ad esser superficiali. Lo scegliete voi. Potreste vivere in coppia con meno, ma non vi accontentate. L’usa e getta che fate sui prodotti acquistati poi lo applicate anche all’Amore.
Ci sono donne rare che vivono di luce propria. Possono stare sole o con un uomo, ma non lo usano.Se non lo amano non ci si mettono neppure. Se lo amano non fanno giochetti e tradimenti. Questa è emancipazione.