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Lettera pubblicata il 13 Marzo 2012. L'autore, atleastbutnotlast, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Alastor: “Lo stimo” e “Lo amo” non sono utilizzati uno in alternativa all’altro. La scelta non è stata casuale.
Hanno significati completamente diversi: lui è una persona talentuosa, questo me lo fa stimare, mica amare.
Sul discorso amore ho spiegato sopra, comunque.
Per chi mi ha chiesto il percorso di studi: il mio ragazzo studia al conservatorio. La forma mentis degli studenti suoi colleghi è più o meno la stessa, ma lui è particolarmente perfezionista ed ambizioso.
Vedo che giustamente avete dato molta importanza a ciò che provo per lui. Diciamo che ci conosciamo da tanti anni, ne abbiamo passate tante, forse troppe, e adesso ho veramente voglia di costruire qualcosa di duraturo. Non so se sia già amore, forse non voglio portarmi sfiga da sola, non voglio illudermi prima del tempo, ma sicuramente lo diventerà presto.
So che alcuni di voi avranno trovato nella mia lettera un’implicita ma chiara decisione già presa, in realtà io vorrei davvero far decollare questo rapporto che, comunque, POTENZIALMENTE ha le carte in regola per farlo. E ne sono certa.
E’ che non so come pormi nei suoi confronti, come chiarirgli questa situazione senza che intenda erroneamente che non m’importi delle sue preoccupazioni. Non vorrei neanche che si censurasse qualora avesse voglia di sfogarsi un po’.
Insomma, sono un po’ confusa sul da farsi.
@NICK73: Ti va di spiegarmi, se possibile, come sei riuscito a venire fuori da questo ciclo infernale?
Comunque grazie ancora a tutti!
Voglio aggiungere anche, per amor della verità – e per evitare di far apparire lui un mostro e me una santa – che questo suo approcciarsi in modo “ansioso” e “pesante”, sopperisce ad una mancata spinta motivazionale da parte del padre che si è SEMPRE lamentato di lui, e ad una tiepida accoglienza da parte della madre, dei suoi risultati.
Questo non per “assolverlo”, perché ribadisco che a volte è veramente insopportabile ed irritante, ma per dire che il problema è radicato.
E temo una chiacchierata vis-à-vis possa non bastare. A volte sono insofferente e mi viene di evitarlo, ma lui ne soffre e non capisce neanche perché.
Sono un’imbranata in fatto di rapporti sentimentali…
Cambia subito… se ti poni questi dubbi il rapporto è già incrinato.
Cara atleastbutnotlast,
in che misura questi suoi problemi inficiano il vostro rapporto?
Oserei dire determinante.
Ricercherei la causa dei crolli d’autostima in un ossessivo desiderio di riconoscimento verso il suo lavoro e la sua condotta;
seppur brillante infatti, avverte ugualmente il bisogno di essere costantemente lodato.
Personalmente ti suggerisco di fargli capire che la tua presenza non è scontata e che se gli interessi, deve fare una scelta e modificare il suo comportamento.
I problemi non si risolvono senza parlare.
Se invece non è in grado di cambiare, direi che il problema non si pone e in tal caso ti suggerisco di separartici prima che l’affezione nei suoi confronti maturi in qualcosa di considerevolmente più inestricabile.
Lady Malys
E lo sapevo! E lo sapevo ! La famiglia : la radice di tutto, nel bene e nel male. Assolutamente non voglio “demonizzare” la o le famiglie, eh. Io stesso sono quello che sono grazie alla mia famiglia e a tutto quello che ha fatto e sta fecendo per me. Lui non e’ un mostro e tu non sei una santa. Purtroppo pero’ i fatti sono quelli che hai raccontato tu. Come pensi che lui possa sentirsi, sempre immerso nella situazione con questo padre che si lamenta sempre di lui, e con la madre che, lui : “suona o non suona”, e’ la stessa cosa ? Ha ragione LAdy Malys, una semplice chiacchierata da sola non risolve tutto e subito. Ribadisco ancora una cosa : lui, di tutta questa situazione che stai vivendo, ancora non sa niente ? Se non ne sa niente, e’ il momento di metterlo al corrente, se no che cosa pensi che possa mai decollare ???
Altra cosa (mai per indagare troppo sia chiaro, raccontaci solo se ti va e nei limiti del discreto) : com’e’ comincata la vostra storia ? Lo domando solo perche’ mi hai fatto un discorso che “addosso a me” non sta per niente in piedi . Cito : “Non so se sia già amore …… ma sicuramente lo diventerà presto”. E ancora : “vorrei davvero far decollare questo rapporto che, comunque, POTENZIALMENTE ha le carte in regola per farlo. E ne sono certa.” Questo che dici mi da’ da pensare . . . Non so se sia gia’ amooore ??? Dopo un anno insieme ? Ma “amore” non fa rima con “motore”! Non e’ come costruire un aeroplano, pianifico tuto, lo monto, lo metto in moto e poi lo faccio decollare. La mia partenza d’amore e’ quando vedo una “tipa”, e mi ritrovo a guardarla in continuazione, quando mi batte il cuore quando solo la sento al telefono, quando ho paura di stringerle la mano quando e’ troppo vicina, e tutto questo qando e’ ancora una sconosciuta o quasi. Non ci si conosce certo in pochi mesi, frequentandosi un po’.
Nota, eh, non voglio farmi maestro, non potrei mai. Racconto le mie esperienze ed emozioni passate. Tu dici che sei imbranata in campo sentimentale ? Io ti dico che sono il vicerè degli imbranati in quel campo.
Parlagli, prima inizi, prima finisci ; se c’e’ un problema della coppia, ci vuole la coppia per risolverlo. E soprattutto . . parlarsi, parlarsi, parlarsi… Azzardo un’ipotesi : il tuo ragazzo, non parla granche’ col padre, ne’ tantomeno con la madre. Azzardo… che non ha modo di confidarsi dle tutto ne’ con l’uno ne’ con l’altro.
@atleastbutnotlast : non mi ero scordato della tua domanda, e’ solo che non avevo piu’ spazio. Purtroppo non credo di riuscire ad aiutarti. Comunque, ti racconto. Guarda, io non ero esattamente come il tuo ragazzo, nessuno andava pretendendo da me prestazioni pazzesche. I miei studi, tutti regolari. Avevo problemi differenti, che mi sono portato appresso per parecchio. Sempre stato bruttino, attraversata una fase di obesita’, passata poi entro in 18 anni. E non ti dico i problemi in campo sportivo, e con le ragazze. Oggi e’ tutta un’altra storia, ma vedi pure tu, certo, so’ 20 anni dopo ! Non e’ che io da piccolo sapevo di avere certi problemi, poi l’ho capito, poi li ho risolti. Purtroppo non funzionava cosi’. E’ stato tutto il mio vissuto, che mi ha portato a a passare attraverso un sacco di storie cattive, sofferenze sentimentali. Tutte mi hanno sempre dato qualcosa di positivo, spinte a migliorare di continuo, grazie alla mia famiglia, e grazie ad amici meravigliosi, pochi ma buoni. Lo conosci “Robertino”, nel film con Troisi ? Be’, parevo una variante di quello ! Sempre timido, ansioso, e con la fissa di essere insufficiente, di non essere adatto, di non potercela fare, e cose del genere. Non sai il tempo che ci e’ voluto per uscire da tutto questo. Oggi sono un altro. Non e’ che sono diventato un figo pazzesco, eh : la faccia e il fisico quelli sono. Ma la testa e cuore sono nuovi, e le donne se ne accorgono. Lo avvertono. Sai, chi viene da queste situazioni conserva sempre qualche strascico, come pure io stesso. Considera : piloto e costruisco aerei radiocomandati (percio’ la tua metafora del decollare mi e’ piaciuta un sacco…), e sono bravo, me lo dicono e so di esserlo. Eppure sconto ancora quel velo di insicurezze, varie volte mi sono impappinato da solo con l’aereo, col tempo sereno, quando gia’ sapevo di pilotare bene col cattivo tempo e vento forte. E con le donne e’ lo stesso : arriva la tipina bellissima, e vado “nel pallone”, e miimpappino del tutto, non c’e’ niente da fare.
Lo sai, da tempo volevo scrivere una lettera tutta mia su questo forum, appena posso lo faccio. Intanto tu stessa mi stai dando modo di raccontarmi. Spero tu sia utile. A presto.
Ultimo : tutta la mia lungaggine e’ per dire : provaci, fino in fondo, se sai davvero che ne vale la pena, e che quella e’ davvero la tua passione. Ci vogliono tutte e due le cose. A me se manca la passione, mi si spegne il motore.
Ultimissimo : conta moltissimo quello che provi tu, ma altrettanto conta quello che prova lui. Ne potemmo parlare ? E’ pur vero che il rapporto, cosi’ come sta viaggiando adesso, non puo’ andare avanti.