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Lettera pubblicata il 21 Luglio 2015. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kay1.
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la maggior parte delle “fidanzate” non fa le pompe e si fa trombare giusto ad ogni morte di Papa , quindi i poveruomini fanno solo che bene a provarci con qualunque sorca gli capiti a tiro.
@Gaudente, le fidanzate però rompono le balle a single. Ne ho giusta una sotto mano che, nonostante sia fidanzata da tipo 10 anni, mi chiama “Piccolo” mi manda buongiorno e buonanotte.
E’ in attesa che la sbombi 😀 Solo che mi sa che passo perchè secondo me questa vuole una exit strategy dalla sua storia.
Non è l’unica, le fidanzate sono così, periodicamente si stufano del partner e vanno in cerca altrove.
Donne.
E quale sarebbe l’suo intelligente ma soprattutto indispensabile di facebook?
Posso giusto comprendere un ristorante , un agriturismo , una discoteca , una associazione , un gruppo musicale o cose del genere . Cioè chi necessita di pubblicizzarsi per ragioni lavorative . Per il resto non è indispensabile.
Può essere comodo per tenere i contatti con gli amici ma con le giuste impostazioni della privacy ma è anche vero che non è l’unico mezzo , tuttavia fb ha le carattersitiche di un blog personale a mezzo foto , dunque evade dal concetto di tenere i contatti ma si rivolge maggiormente al voler far sapere riguardo a sé stessi come se si fosse in una vetrina virtuale . Nei Paesi Nordici , ho letto , che la privacy alta è la più diffusa . Forse , perché hanno una mentalità diversa e vivono anche le relazioni interpersonali più liberamente alla luce del sole, mentre nei Paesi Latini si tende ad un maggiore esibizionismo ed al muoversi di soppiatto dietro le spalle per non voler essere giudicati?
Penso che sia proprio così, lo specchio della mentalità!
Onestamente , credo che ci sia troppa ipocrisia e pertanto che non mi stupiscono i comportamenti dei fidanzati di cui si parla.
L’ipocrisia , per es. , delle ragazze si lamentano delle orde dei mdf che spammano messaggi e like ma contemporaneamente li lasciano fare o li ringraziano perché i complimenti non li disdegnano, dando l’amicizia quasi a tutti . Cioè , si gioca al rialzo ! E’ un meccanismo allucinante che alimenta il narcisismo e voyerismo , distorce la realtà così tanto che senti parlare le persone di cosa è accaduto su fb (mammamia) come se si parlasse della vita reale e nel mentre deducono , tagliano e cuciono riguardo a ciò che hanno visto, nonché sviluppa dipendenza e paranoie continue, anche fra amici dello stesso gruppo. E ultimo l’uso di fakes per spiare gli altri!
…Bah, io trovo tutto questo non solo inutile ma velenoso!
L’uso che si fa? Beh , se quello più normale e diffuso è l’uso nazional popolare è chiaro che chi lo usi diversamente venga tagliato fuori .
@Rossana, quando terminò il mio fidanzamento anni orsono, io scrissi su un mio sito, un articolo pubblico nel quale dichiaravo sconfitta.
Quandi si perde, così come quando si vince, bisogna prenderne atto e fare ammenda 🙂
E’ ancora online, data 27/07/2012.
mentirei se dicessi che in un determinato periodo facebook non mi sia stato in qualche modo “utile” e consolante per alleviare i miei solitari malumori e tenermi in “contatto” con il mondo là fuori. uscivo da una convivenza che mi aveva devastato, sia emotivamente che economicamente. e per un certo periodo mi ritrovai in “braghe di tela”, senza più la possibilità materiale di fare le cose che facevo prima ( uscite, viaggi, rapporti sociali, ecc… ). e allora, per un breve periodo, mi sono rifugiata in questo mondo colorato e fittizio nel quale cazzeggiavo e mi distraevo dai miei drammi. poi però quel periodo è finito, mi sono risollevata dai miei problemi pratici, ho appreso cose nuove e che mi saranno utili per sempre, e ho ridefinito il mio progetto di vita. e così ora facebook l’ ho relegato nei miei ricordi, come una sorta di “scooter” che mi è stato congeniale perchè non potevo guidare il “mercedes”. quello che intendo dire è che non si può pensare che questi spazi virtuali possano sostituire la VITA VERA, con le esperienze che questa comporta. Ormai se vai in giro la sera o il fine settimana i locali sono quasi vuoti, e per le piazze non si socializza più, perchè stanno tutti piantollati davanti al loro e-profile. e questo è un assurdo. dovete comprendere che questi mezzi devono servire SOLO quando – per motivi contingenti – non ci si può permettere uscite e divertimenti, e SOLO per un periodo limitato; o quando, come dice Kid, bisogna promuovere la propria attività lavorativa. per il resto, è solo un triste e banale SURROGATO della vita reale, con la quale non potrà MAI paragonarsi. Una conoscenza vera con una persona è fatta di dialoghi a voce, di profumi, di atmosfere, di sensazioni “a pelle”. è anche una questione di comunicazione: senza il riscontro “de visu”, molti messaggi che l’ altro ci invia, o che noi inviamo all’ altro, vengono travisati. come potete pensare che una MACCHINA sostituisca mirabilmente i sensi umani ??
Ets,
è stato onesto da parte tua ma credo che non sia così per la maggior parte degli altri affezionati allo strumento. se poi mi sbaglio, meglio così: potrebbe significare che non si è persa del tutto la dimensione della realtà!
Tralasciamo i narcisi che si vogliono solo mettere in mostra, tralasciamo gli astiosi che vogliono suscitare invidia o gelosia, tralsciamo i guardoni che vogliono spiare le vite altrui dal buco della serratura.
Mi rivolgo a tutti gli altri utenti dei social network.
La mia domanda è: perchè sentite il bisogno di condividere momenti belli o brutti che siano su un social network, invece di scrivere, chiamare o meglio ancora incontrare i vostri amici?
Allacciandomi a quanto scritto da Maria Grazia, e in risposta a chi dice che per conoscere gente “basta uscire”, mi è successo di conoscere qualche ragazza, conosciuta a dei corsi (personalmente). Rimaste d’accordo di risentirci: al momento dei saluti e dello scambio Facebook quando ho detto che non c’ero, ma che ero disponibile a sentirci al telefono, o via email, o meglio ancora per un caffè, in più occasioni sono sparite… Le 2 più “alternative” le sento su whatsapp.. un pò per rassegnazione, se fosse per me telefonerei, ma oggi non va più di moda. Poi però almeno con una ci vediamo ogni tanto.
Non so se capiti solo a me. Ma Facebook oramai, eccezioni a parte, è condizione necessaria per socializzare, anche se c’è stata una conoscenza personale prima. C’è poco da fare, se non ci sei, sei visto come strano, asociale, per qualcuno pare perino brutto, insomma hai per forza qualcosa che non và. Se non è follia questa..
Kay, ti offendi se ti dico che sei una frustrata?
Ebbene si, lo sei. Oggi “frustrato” è sinonimo di acido e cattivo, non è il tuo caso: il tuo è il caso della vera etimologia dell’aggettivo, cioè deluso nelle sue aspettative più vere.
Ho letto anche il tuo altro post, ed è tremendamente complementare a questo. Sono sicuro che nemmeno te ne rendi conto, sono sicuro che sarai pronta a gridarmi con rabbia “no, ti sbagli!”, ma tu fuggi da un mondo che, sotto sotto, brami con tutta te stessa. Hai scelto un percorso di studi differente da quello che, secondo te, altri ti avevano già messo davanti, ma sei piena di recriminazioni nei confronti di tutti coloro che invece sono già diventati medici, ingegneri e/o dottori di ricerca. Demonizzi gli uomini fidanzati che “ci provano” con altre ragazze, ma vieni da un passato (per tua stessa ammissione) di “bruttezza” (anche questa te la sei autoinflitta) dal quale esci trascinando una storia che (sempre per tua stessa ammissione) ha grossi problemi e non disdegnando comunque di “guardarti intorno”. Nella fantasia, certo, lo hai detto tu, ma sai che la fantasia è la finestra simbolica che ci fa vedere cosa desideriamo veramente? Poi puoi anche coscientemente non metterlo in atto, come dici tu, ma aggiungi frustrazione a frustrazione. Peraltro, tu qui attacchi i flirtaioli da facebook; mi sta bene, ma tu, illudendo il tuo ragazzo con una storia (sempre come ammetti tu) destinata a finire, pensi di starti a comportare assai meglio?
Hai un bel conflitto dentro, e non ammetti che questo mondo che tu tanto vituperi, fatto di dott. ing. PhD flirtaioli e realizzati, sotto sotto, ti piace. Solo che non ci sei potuta entrare, ti ha sbattuto fuori a calci nel sedere per colpa del tuo aspetto, e allora lo demonizzi, lo attacchi, provi a distruggerlo e metterlo in croce. Ma, come hai già ammesso sempre tu, il problema sei tu e non quel mondo. Quel mondo vive secondo le sue regole, e se tu stessi davvero bene con te stessa, e davvero non volessi farne parte, tu vivresti nel TUO mondo secondo le TUE regole, senza bisogno di alzare crociate contro i flirtaioli da facebook.
Sei piena di rabbia, di accuse, pronta a rispondere con veemenza a chi non è stato d’accordo con te. Forse lo farai anche con me, la cosa mi tange poco, ma ricordati: la rabbia nasce SEMPRE dalla frustrazione.
“Nondum matura est”, disse la volpe all’uva. Sicura di non stare a fare altrettanto?
Vuoi il parere degli uomini? Ok, ecco il mio: vivi e lascia vivere
@kay1
“Io a questi uomini auguro che le loro compagne facciano questo, e anche peggio!”
tranquilla…lo fanno, e anche molto di peggio!
@kid condivido al 100% quello che scrivi su FB.