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Siamo ragazzE di oggi

di Roberto Rusconi
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Novembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 667 commenti

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  1. 81
    maria grazia -

    “Maria Grazia: qual è il problema nell’ammettere che ho preso dei granchi dalle donne?”

    Roberto Rusconi, il problema è che si evince chiaramente la tua rabbia, la tua acidità e la tua frustrazione, che ti impediscono di valutare le donne di ogni età in maniera serena e lucida.

    “credevi di farmi arrabbiare o cosa?”

    mai creduto e mai voluto !

    “ti ho tolto il revolver di mano”

    tesoruccio mi spiace ma non mi hai tolto niente ! la mariolina ha un arsenale infinito 😀

    “Perché la tua era una sparata tanto per”

    quando dici come stanno le cose la gente si incazza. Lo capisco…

    “non farmi sbadigliare con queste psicocazzate da 4 soldi, dì qualcosa di nuovo”

    dolente per la tua noia. Ma non sono qui per divertire e intrattenere. saluti.

    ahh !… queste ragazze di oggi ! 😀

    https://www.youtube.com/watch?v=amdaFc7O7G8

  2. 82
    mr x -

    Rossana, io ho fatto una serie di esperienze e un mucchio di cazzat3 nella mia vita, ma ho sempre imparato dai miei errori e adesso so chi sono e cosa voglio e cosa non voglio….e sicuramente non voglio mettermi con una di queste donne, descritte bene da Roberto e che infestano anche questo forum.
    Roberto si, è passato molto tempo da quando non ho più la divisa, 15 anni…ero giovane, ingenuo, ci credevo….ma ti posso assicurare che è un ambiente orrendo.

  3. 83
    Andrea_The_Original -

    MG fai pure come te pare.. figurati a me che me ne viene.

    In effetti è vero, se gli uomini si impegnano poco è anche perché sono poche le donne in grado di stimolare un certo impegno..

  4. 84
    maria grazia -

    mrx non preoccuparti ! neanche a noi “donnette del forum” passa per l’ anticamera del cervello di accoppiarci con un soggetto come te, e che tra l’ altro ha pure la vocazione dello sbirro ! no no ! non ci siamo 😀 continua a IMPARARE dalle tue CAZZATE 😉

  5. 85
    Dottor -

    la teoria del nonno sara’ valida in eterno,per tutte le generazioni 🙂 grande uomo saggio!

    ciao a tutti/e comunque :))

  6. 86
    rossana -

    Maria Grazia,
    nei primi contatti anche fra noi era corsa un po’ di zizzania ma è stato in seguito piacevole scoprire sempre maggiori affinità, pur nella diversità.

    anch’io sono capace di ricredermi e di valorizzare chi è in grado di farmi intravedere pregi che ammiro… stessa esperienza, con modalità diverse, è successa con Sarah. scusate entrambe se è stato quasi indispensabile vantarmene esplicitamente…

    “Nulla da dire su queste “unioni”.” – infatti! in amore, non a tutti è dato toccare il cielo con un dito: la maggioranza delle persone finisce con l’accontentarsi di quanto è a portata di mano. molti, pur aspirando, come quasi tutti, alla luna, accettano poi di buon grado di rincorrere lucciole o di apprezzare la luminosità di temporanei lampioni.

    perché non rivestire queste relazioni, per sé e per vanità, di bellezza e di grandezza nell’unico caso al mondo in cui questo è possibile? ecco perchè sempre ribadisco che solo l’interessato, nel suo INTIMO, può essere in grado di valutare un amore o un rapporto di coppia!

    la vita è fatta di compromessi: fra i desideri e le aspettative che avevamo a 6-8 anni e la realtà che siamo poi riusciti a mettere insieme anche soltanto a 28 di solito c’è una bella differenza. nulla è da disprezzare, anche perché è difficilissimo riuscire in tutti gli aspetti della vita. chi è più portato per il lavoro, spesso trae da esso le sue maggiori gratificazioni ma mantiene in secondo piano la vita di famiglia; ad altri accade esattamente il contrario.

    gran parte della propria sorte è determinata dagli incontri che abbiamo la fortuna o la sfortuna di trovare sulla nostra strada fin dalla nascita. parecchi di questi sono determinanti per il nostro futuro. la consapevolezza dovrebbe essere raggiunta con la maturità, anche se a volte non la si ha nemmeno in vecchiaia.

    mi dispiace di esprimermi come un grillo parlante. le poche sicurezze che ho faticosamente acquisito negli anni m’impediscono di fare altrimenti…

  7. 87
    maria grazia -

    “nei primi contatti anche fra noi era corsa un po’ di zizzania ma è stato in seguito piacevole scoprire sempre maggiori affinità, pur nella diversità.”

    idem per me rossana ! il nostro scontro poi divenuto confronto è stata per me un’ esperienza forumistica davvero interessante e istruttiva 🙂

    “la vita è fatta di compromessi: fra i desideri e le aspettative che avevamo a 6-8 anni e la realtà che siamo poi riusciti a mettere insieme anche soltanto a 28 di solito c’è una bella differenza. nulla è da disprezzare, anche perché è difficilissimo riuscire in tutti gli aspetti della vita. chi è più portato per il lavoro, spesso trae da esso le sue maggiori gratificazioni ma mantiene in secondo piano la vita di famiglia; ad altri accade esattamente il contrario.”

    già ! e aggiungo che a complicare il tutto c’è il fatto che molti presunti “bisogni” che abbiamo non ci appartengono realmente, ma sono indotti dall’ esterno: aspettative dei genitori o dei coniugi, cultura imperante, manipolazioni di sorta…

    “mi dispiace di esprimermi come un grillo parlante. le poche sicurezze che ho faticosamente acquisito negli anni m’impediscono di fare altrimenti…”

    tutti noi rossana abbiamo fatto una grande fatica a raggiungere quelle POCHE sicurezze che abbiamo, in termini sia pratici che personali ed esistenziali. Ti assicuro che qui sono ALTRI i grilli parlanti 😉

    un abbraccio

  8. 88
    glosstar -

    @ golem.

    Impeccabile la tua risposta al tizio “ossessionato da una ragazza”. Nello specifico, la mitizzazione dell’oggetto d’amore e’ causata da “io” infantile che fugge da una realta che causa ansia insostenibile e scatena nel tizio un forte senso di inadeguatezza. Il processo di maturazione gli imporrebbe di procurarsi il cibo come fanno gli adulti (cioe, abbordare la ragazza, anche maldestramente) ma lui paralizzato dalla paura di un possibile rifiuto, rinuncia a crescere, e accetta la nevrosi del suo infantile immobilismo.

    Espando ora su quanto scritto nel mio precedente post. Paura, insicurezza, solitudine, sofferenza, infelicita sono stati d’animo tipici nei bambini che incapaci di sopravvivere autonomamente alle difficolta, necessitano della costante assistenza dei genitori. Non a caso questi stati sono anche il malessere che affligge le societa ricche, dove infanti fintamente adulti, invece di affrontare il proprio limite evolutivo, accusano gli altri di non amarli e di abbandonarli.

    Come gia scrissi in un’altro post, l’evoluzione umana avviene in 3 fasi: bambino (impaurito e dipendente), adulto (sicuro e autosufficiente) e genitore (capace di amore e dedizione). Tutti nasciamo bambini, molti arrivano alla fase adulta, e meno a quella genitoriale. Il passaggio attraverso ognuna delle 3 le fasi e pero condizione indispensabile alla maturazione emotiva e necessaria alla costruzione di relazioni autentiche e appaganti, siano amicali o amorose.

    Nel bambino la non autosufficienza gli causa ansia e paura croniche. Incapace di dominare l’ambiente, il bambino e’ fragile, insicuro, bisognoso di protezione, vive nella totale dipendenza e pretende dedizione assoluta. E’ come un bicchiere vuoto che deve essere riempito, non ha amore da dare anzi ne e affamato. (continua)

  9. 89
    glosstar -

    In natura gli animali insegnano ai cuccioli i comportamenti atti alla sopravvivenza, per poi abbandonarli affinche diventino adulti. Anche tra gli umani, l’autonomia nel procurarsi il cibo e nel sopravvivere pone fine alla paura cronica del bambino e lo traforma in adulto autosufficiente. L’adulto, diventato un predatore indipendente, domina il territorio, si sente sicuro, e prende. L’adulto non ha bisogno di approvazione altrui, non ha aspettative ma accetta la realta e vi si adatta, non gli interessa il possesso ma l’uso. E’ un bicchiere pieno di amore, ma solo per se stesso.

    La presenza di cuccioli — non necessariamente prole, ma esseri indifesi – attiva nell’adulto la dedizione tipica del genitore che si dedica anche alla sopravvivenza degli altri. Il genitore domina l’ambiente, sa difendersi dai pericoli, e’ sicuro di se al punto di saper assistere, proteggere e amare gli altri. Dei 3 soggetti, e’ l’unico capace di dare amore, accettazione, stima, compassione, dedizione. Il genitore e’ un bicchiere pieno e traboccante di amore.

    Fatta l’analisi psicologica, resta la vita di tutti giorni dove diventare adulti implica lottare per sopravvivere alle difficolta. Ma come si fa a diventare adulti in un Paese, dove uomini e donne, diplomati o laureati, occupati o disoccupati, sono ancora figli conviventi nella famiglia di origine perche i primi a impedire lo sviluppo emotivo sono proprio quei genitori disposti a tenerseli in casa fino a 50 anni? E quand’anche sposati o conviventi, passati dalla-mamma-alla-moglie o dalla-mamma-al-marito, mai hanno lottato un giorno nella loro vita perche sempre imboccati col cucchiaio d’argento?

    A ben guardare, in Italia sono piu adulti i ragazzini di 14 anni che sopravvivono lavando vetri ai semafori o vendendo fiori nei ristoranti. Comodo poi ritrovarsi a 50 anni, e scrivere roba del tipo “voi donne siete, voi uomini fate…” incolpando la maestra che ci ha bocciato, invece di riconoscere che non abbiamo neppure aperto il libro per fare i compiti.

    E’ nostro il compito diventare adulti prima, e genitori poi…e non mi riferisco certo all’aspetto biologico.

  10. 90
    maria grazia -

    glosstar
    davvero interessante la tua disanima, che condivido in tutto e per tutto, specie nella parte finale:
    “Ma come si fa a diventare adulti in un Paese, dove uomini e donne, diplomati o laureati, occupati o disoccupati, sono ancora figli conviventi nella famiglia di origine perchè i primi a impedire lo sviluppo emotivo sono proprio quei genitori disposti a tenerseli in casa fino a 50 anni?”

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