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Lettera pubblicata il 22 Novembre 2014. L'autore, Roberto Rusconi, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Mettiamola così e parlo per la mia esperienza, l’intelligenza viene apprezzata da tutti, capita solo da persone intelligenti e maledetta nelle relazioni da chi non riesce a stare al passo. Una persona ottusa o immatura, emotivamente parlando, porterà avanti la sua linea fino alla distruzione perché lo stupido, è noto, reca un danno ad una o più persone senza ricavarne un vantaggio. In effetti, si è stupidi in quanto si è deficitari di materia grigia oppure perché sanno non essere all’altezza ed invidiano l’altrui profondità ed infine per orgoglio o superbia, cioè cocciutaggine . Lo stupido non sa bene quello che vuole perché prima deve cercare di affermare sé stesso a tutti i costi, dunque perde di vista il vantaggio che avrebbe potuto conseguire. L’intelligente fa ciò che più gli conviene, sempre e comunque, e lascia che i risultati parlino per lui. Lo stupido attacca sparando sentenze mentre l’intelligente valuta i fatti . Lo stupido persevera , l’intelligente sa mollare . La stupido è statico, l’intelligente è dinamico . Lo stupido è permaloso, l’intelligente si fa una risata . La stupidità non ha limiti, l’intelligente i limiti se li pone prima . Lo stupido fa dei pricipi le sue ragioni, l’intelligente consegue il proprio interesse. E cosi via..
camy
ti ringrazio per aver puntualizzato la differenza tra RAZIONALITA’ e INTELLIGENZA ! che come dici tu, sono due cose ben diverse!
golem
chi ragiona solo per luoghi comuni rimarrà SEMPRE fregato, perchè basa le sue valutazioni ( e anche i suoi investimenti sentimentali ) su qualcosa di fittizio: come i preconcetti, le categorizzazioni e le apparenze. questo perchè superare la barriera del pregiudizio e sforzarsi di conoscere a fondo una persona per ciò che è VERAMENTE risulta troppo arduo e faticoso, e allora si preferisce tenersi le proprie comode ( quanto FALSE ) certezze. è un meccanismo nel quale TUTTI almeno una volta nella vita siamo caduti, ed è inutile dire che è la STRADA MAESTRA PER L’ INFELICITA’.
Caro Condor, non hai ancora capito come funziona?
Non importa tanto ciò che dici, ma piuttosto chi lo dice e come. E questo vale soprattutto con le donne. Per cui, se ti crei un’aura di seduttore, dai ad intendere di avere molte possibilità di scelta e una più che buona posizione economica, puoi anche più o meno velatamente insultarle che risulterai magari anche simpatico. Un tipo interessante comunque, che scatena anche antagonismo tra loro.
Se ti poni invece come uno che non ha successo, in automatico ti classificano come prodotto di scarto e ti attaccano con gli interessi. Ti fanno scontare il doppio degli insulti, quelli per te e quelli per il seduttore.
In realtà hai detto cose giuste: successo di massa e correttezza sono rette divergenti.
Condor, Hurin, continuando a trovare la ragione delle vostre difficoltà con l’altro sesso SOLO nell’altro sesso, vi farà consolare tra voi, solidarizzerete con chi vive le stesse difficolta’, ma non risolverete il VOSTRO problema.
Hurin, quello che Golem ha detto con le sue “saggie” parole, e’ proprio il contrario di quello che sostieni tu, vale a dire che qui si esprimono idee, non altro.
Comunque non sarà protestando le vostre opinabili ragioni su un forum, che il resto del mondo femminile fuori da qui cambierà idea. Se proprio non riuscite ad agire “diversamente”, fatevi almeno furbi. Questo per dire che non difendo le principessine, ma se dovessi raggiungere un obiettivo, sono io che devo arrangiarmi per raggiungerlo, pragmaticamente, e non aspettare che sia lui a raggiungere me. Altrimenti puo’ sembrare la solita storia della volpe e l’uva.
Auguri ragazzi.
MG. “Il luogo comune…è la STRADA MAESTRA PER L’ INFELICITA’ “. Non so se lo e’ per l’infelicita’, per il fallimento certamente.
Ciao, “principessina” (da difendere?).
Condor,
“Quello che vi ho detto lo pensa il 99% degli uomini anche se non ve lo dice.” – ne sono perfettamente consapevole, fin da quando ero poco più che adolescente.
fino a ieri ho pensato che esistessero rare eccezioni ma oggi non credo esista più nemmeno quell’uno per cento. i tempi sono progrediti ma la percentuale è diminuita…
persino quelli che di primo acchito sembrano i migliori, ritengono che le donne vadano indirizzate, indottrinate e rivelate a loro stesse. ci può essere qualcosa di più deludente!
i diversi, i trasgressivi, gli inconcludenti socialmente parlando, finiscono di essere i soli al di fuori degli schemi generali nel non avere troppi pregiudizi. e si tratta di doti non da poco, che compensano altri squilibri…
Evviva gli inconcludenti che sono esenti da pregiudizi, il futuro delle donne e’ nelle loro mani. Ma soprattutto evviva il pensiero unico col quale si giudica un uomo.
Giudizi o pregiudizi, ma da usarsi alla bisogna.
Rossana, ma probabilmente quando si innamorano seriamente li mandano all’aria tutti questi schemi. almeno lo spero per loro. Bisognerebbe anche che se lo concedessero, di innamorarsi seriamente. si sa che evitandolo si mettono al sicuro dalle delusioni, però mi sa che è la strada sbagliata. poiché la vita è una, e le occasioni che magari ti capitano in un dato momento non è detto che ti ricapitino più, bisognerebbe imparare ad accettare eventuali delusioni (se arrivano) invece che prevenirle fuggendo. non sono mai stata molto in linea con Andrea74, altro utente del sito, ma una volta ha scritto una cosa che condivido: “avete paura dell’abbandono? e allora? anche se capita?”. non ricordo le parole precise, ma il senso è che non ci possiamo fare niente, se non provare a vivere. e se veniamo abbandonati pazienza. il senso di ciò che volevo dire in altro thread era proprio questo: non essere totalmente dipendenti da un altro essere umano (e può valere per gli uomini anche, certo) permette di accettare meglio l’eventualità che quella persona può a un certo punto scegliere di andarsene. perché in fondo nessuno ci appartiene e non possiamo avere la garanzia che resti neanche con le regole ferree sociali, e ne potete mettere quante ne volete, e il vero senso della vita e dell’amore è permettere a noi stessi di sperimentare queste cose (la vita e l’amore) tramite un’altra persona, ma non è la persona che le identifica queste cose. non so se mi sono spiegata.
Costruire la propria vita sulla base di un’ altra persona, non va bene. Questo intendevo dire. Non mi pare neppure corretto verso noi stessi. Dobbiamo pur valere qualcosa e riuscire a vivere indipendentemente se abbiamo o no qualcuno a fianco per la vita.
Potete anche trovare tutte le donne pessime che volete, qui o altrove o dove volete, così come noi donne possiamo ritenere quasi tutti gli uomini pessimi.
Ma anche se fosse così questo è ciò che possiamo trovare in giro e con cui possiamo confrontarci. se non ci piace stiamo allora soli ma senza lamentarci e dare le colpe sempre agli altri. Andare incontro agli altri e trovare il positivo che possono avere non è un’attitudine poi tanto da buttare.
E’ l’investimento che si era fatto su quella data persona che fa star male quando finisce una storia, sono le nostre aspettative tradite a causarci il danno. Allora introduciamo l’eventualità dell’abbandono e della fine di quella storia nelle nostre aspettative. questo potrà renderci più realisti e consapevoli.
continua..
gli esseri umani non sono perfetti.. può succedere a tutti di smettere di voler stare con una data persona, per mille motivi, succede pure agli uomini, per questo dico che è una visione più umana, secondo me, introdurre anche l’incognita “può finire” quando ci viviamo una storia. se accettiamo i difetti degli altri (come in fondo li abbiamo noi) diventiamo più umani. se concediamo all’altro la possibilità di scegliere anche eventualmente di andarsene se vuole un giorno, diamo anche a noi stessi la stessa possibilità, e impareremmo a vivere i rapporti in modo più umano (perché i rapporti avvengono tra esseri umani.. e quindi imperfetti.).
poi secondo me l’amore è lasciare l’altro libero di essere quello che è, anche, se vuole, di andar via. per cui basta colpevolizzazioni quando qualcuno ci lascia. lo so che è difficile da capire e digerire, ma sarebbe una visione che limiterebbe la sofferenza dell’abbandono.
non si può basare la propria vita sulla vita di un altro/a.
poi se l’altro/a sceglie invece di star con noi giorno dopo giorno, tra periodi migliori e altri di eventuali crisi, se resta alla fine, per noi non perché non ha alternative, allora siamo stati fortunati. non è che sia stato l’altro a essere migliore di chissà quanti prima di lui. semplicemente ha scelto di restare, nonostante tutto (come lo abbiamo scelto noi).
“Ciao, “principessina” (da difendere?).”
golem, se io sono da difendere non saprei… probabilmente no, anche perchè mi sono sempre difesa da sola. Ma mi fa piacere che a volte qualche uomo è in linea con me ( come te per esempio )
Una cosa è certa: “principessina” non lo sono di sicuro! direi piuttosto una frizzante popolana che si nutre di PRAGMATISMO e di semplicità 🙂
In ogni caso fossi in te non sprecherei troppo il mio tempo con questi.. è chiaro che – pur di non ammettere di avere torto – non muteranno mai di una virgola il loro punto di vista a favore di una visione più intelligente ( APPUNTO ) e fruttuosa sui rapporti con le donne.
Come si suol dire…
non c’è peggior sordo
di chi non vuol sentire!
ciao bel puteo ! 🙂
camy bellissimi commenti. sono perfettamente d’ accordo con te! a me niente rattristerebbe di più che pensare che l’ altro è OBBLIGATO dalle convenzioni sociali e/o dalle regole legislative-religiose a rimanere con me. se avessi il benchè minimo dubbio che qualcuno mi rimane accanto unicamente per salvaguardare la sua immagine di “persona perbene”, sarei io la prima ad andarmene e a lasciarlo!
Camy,
concordo con i tuoi post 467 e 468, soprattutto nell’affermazione di fondo: “l’amore è lasciare l’altro libero di essere quello che è.” cosa che ho rispettato fino al punto estremo di rottura, anche quando avrei potuto agire/influire diversamente.
nel passato (ormai abbastanza lontano) in cui ho vissuto sia l’amore razionale che e l’amore passionale, ci si impegnava MOLTO più raramente ma, quando lo si faceva, era come una costrizione reciproca, si era quasi sempre attratti in modo forte e profondo, a qualsiasi età, coinvolti fino all’osso in qualsiasi tipo di rapporto amoroso. ora c’è chi lo fa e chi no, con grave carenza di chiarezza e di sincerità.
tutto è più facile: si sta insieme per compagnia, per sesso, per essere come tutti gli altri… e non c’è da stupirsi se poi le coppie si formano e si disfano con tanta frequenza.
non ho mai messo la mia vita in mano a un uomo, e non consiglio a nessuna donna di farlo. essere in grado di vivere economicamente ed emotivamente sulle proprie forze e risorse è il primo passo verso la libertà, in tutti i sensi.
si può sbagliare lo stesso ma forse mai del tutto. ci si può riprendere e ricominciare, per lo meno fino a quando resta un briciolo di fiducia negli altri, non soltanto in se stessi.
di questi tempi la sto perdendo, sia nel prossimo che in me, ma spero si tratti soltanto di una defaillance passeggera…
un abbraccio.