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Lettera pubblicata il 31 Gennaio 2012. L'autore, TIAMAVO, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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@Angwhy buongiorno. Credo ci sia modo e modo di “agire per convenienza”. Io penso che queste donne, anche per quanto detto da Olla (“DISCONOSCONO LE PERSONE con UNA VELOCITA’ IMPRESSIONANTE”) con cui sono completamente daccordo, non abbiano ne cuore ne anima. Sono le donne peggiori che si possano incontrare nella vita ed io, purtroppo, ci sono cascato. L’importante è rendersene conto. Ciao a tutti.
Concordo con Angwhy nel dire che io non ne farei una questione di nazionalità, le accalappia-polli ci sono in ogni luogo e in ogni razza. Vero è che la maggior parte dei rapporti tra italiani e straniere dell’est ( se non tutti ) si basano su meccanismi malati, per cui c’è un dispensatore di benessere e di stabilità il quale, come tale, si sente autorizzato a dettare “legge”, e dall’ altra parte c’è una persona bisognosa che, in virtù della sua condizione, ripaga offrendo la sua bellezza, la sua giovinezza e la sua sottomissione. Del resto basta leggere alcuni commenti anche a ritroso per capire che tipo di donna cerca, mediamente, l’italiano che si rivolge a “est”: donne docili, carine, remissive, che “non esistono”, se non tra le mura domestiche, e che devono lavorare unicamente nell’ ottica di contribuire al bilancio casalingo e non per coltivare progetti e ambizioni. Secondo me entrambi i soggetti di questo tipo di coppia sono consapevoli del loro ruolo all’ interno della relazione, e ognuno di loro si adatta alle circostanze per le proprie ragioni e i propri personali interessi. Il problema sorge nel momento in cui entrambi cominciano a desiderare qualcosa di più: la donna a desiderare di essere maggiormente considerata anche come persona e non solo come “colf” o come amante, e l’ uomo a desiderare una donna che possa amarlo incondizionatamente, aldilà di quello che lui può offrire a livello materiale.
Andy il tuo è un caso personale mi spiace posso solo dirti che di sfracelli di questo tipo ne ho visti e sentiti anche troppi da amici parenti e conoscenti di vari paesi e il fatto di aver frequentato in vita mia solamente donne italiane non mi ha certamente salvato dalle fregature
@ANGWHY/THUNDER: invece moltissime volte è UNA QUESTIONE DI NAZIONALITA’ perché i back-grounds culturali fanno la differenza…inoltre, se è vero che io possa essere fregata da una persona proveniente dal mio Paese, con un lavoro part-time e che miri quasi solo a sistemarsi è altrettanto vero che con una persona proveniente da uno stato di necessità i RISCHI SI MOLTIPLICHINO!!! Poi i punti di vista differenti dovuti a provenienze diverse aggravano il problema…studi esatti dimostrano che i matrimoni misti sono un flop: 3 su 4 falliscono; i matrimoni a più alto rischio sono tra donne occidentali enord-africani mussulmani (i quali cercano SEMPRE d’imporre le loro vedute) e tra uomini occidentali e donne dell’Est/Nord europee…le quali quando un rapporto va male non si fanno il minimo problema a romperlo (a meno che non vi sia una grossa convenienza economica). Tutti i matrimoni misti (lui italiano/lei nordica o slava) che ho visto durare 20-25 anni sono sempre stati matrimoni dove l’uomo GUADAGNAVA TANTISSIMI SOLDI (quindi avendo al donna delle pulizia i diverbi sulla gestione della casa non c’erano; potendo andare al ristorante 5 volte la settimana se lei non cucinava non si discuteva; potendo prendere un volo per tornare in ferie nel proprio Paese d’origine per un mese visto che nessuna di codeste donne lavorava non si litigava per i soldi; potendo fare vacanze in Tailandia, Turchia, Capri ecc…chiaramente non c’erano lamentele perché “non i va mai da nessuna parte”!).
@Andy: se Le raccontassi come sono stata trattata da bielorussi e russi…e nordici! Posso darLe un racconto imparziale di un’esperienza neutra visto che non ho mai vissuto storie di amore/sesso con queste persone: le mie esperienze sono sempre state pertinenti all’accoglienza di minori stranieri e alla conoscenza con donne russe accasate con un italiano.
@Andy: mai visto il film “Sissi” ma la versione più veritiera, meno romanzata…la versione con un’attrice semi-sconosciuta? Ha mai sentito cosa dice la suocera di Sissi sugli slavi?!? Le dice”…tu non conosci quella gente…vuole sempre di più…”. Ovvero: gli slavi sono spesso delle sanguisughe!!!
Donne e buoi dei paesi tuoi. I proverbi raramente sbagliano, anche se a me non è andata proprio così, o almeno non per i motivi di cui avete parlato. Sono rimasto colpito dal primo post di tiamavo, mentre alcuni altri post successivi mi sono sembrati solo chiacchiere da bar, stereotipi, frutto di esperienze personali, ed ognuno ha avuto le proprie.
Anch’io mi sono “stupidamente” innamorato due volte nella mia non più breve vita, e la fregatura l’ho beccata alla prima da una concittadina ricca e viziata che a vent’anni mi considerava già un fallito perchè per lei e la sua famiglia i soldi erano tutto. Parliamo della fine degli anni 80 e forse molti di voi non erano ancora nati.
Prima di raccontarvi il dopo vorrei fare delle precisazioni:
1- La famiglia di provenienza ha un ruolo fondamentale
E questo vale per tutti gli esseri umani
2- le donne hanno una visione delle cose (non tutte) a 360°, a colori e in HD, noi in B/N sfocato (non tutte).
3- Le fregature in amore si danno e si prendono e non sempre perchè si è cattivi, spesso perché si è insicuri
4- i giudizi a mente calda sono sempre esasperati, ci vogliono anni se non decenni prima di capirci qualcosa
5- l’amore è un processo chimico, azzera inibizioni e grado di giudizio, ti rende immotivatamente felice e vulnerabile.
Detto questo: Inizio anni 90, viaggio a Praga con amici andato non male, di più. Girovagavo solo per le vie di quella bella città ed in una panchina sedeva una ragazza splendida ma un pò trascurata, che leggeva un libro. Mi avvicinai ed un inglese (era più aramaico) le chiesi informazioni. Lei alzò la testa, mi guardò e mi sorrise. Da quel momento cambiò la mia vita. Sapete cos’è il colpo di fulmine? Noi lo capimmo in quel momento. Gentilezza, generosità (accompagnava spesso un suo collega non vedente) e tanto altro. Ho vissuto qualche anno a Praga e i suoi splendidi genitori mi hanno trattato come un figlio. Avevo trovato la cosa più preziosa, altro che soldi. È durata quasi 6…
@Andy: prima di raccontare quello che mi è successo dovrei fare delle premesse: 1) NON SONO razzista (ho studiato le lingue straniere; ho viaggiato – non tantissimo – ma ho viaggiato); 2) NON VADO MATTA per gli italiani (anzi: a mio avviso è un POPOLO DI SEMI-IDIOTI fatte salve le dovute eccezioni; basta vedere come NON SAPPIANO difendere l’unica cosa che ha SEMPRE SVOLTO LA FUNZIONE DI PUNTO DI CONTATTO COERENTE E COESO anche dopo l’unità d’Italia ovvero la fede cattolica o la tradizione cattolica); 3) SONO ABBASTANZA esterofila e spesso COMPRO CIBO SVEDESE e cucino in maniera etnica perché credo che QUALSIASI PAESE o quasi sia meglio di quest’Italia; 4) NON HO ALCUNA INVIDIA per le russofone e nordiche in quanto né a livello fisico né a livello morale ( senza volermi vantare, NON SONO bassa, pelosa, con i baffi e il sedere che pare una targa)…vengo spesso scambiata per una slava/nordica…5) ADORO le popolazioni germaniche e slave…che includono quasi tutta Europa se non tutta!
Adesso racconto cosa mi è capitato:
1) Esperienze dirette con RUSSOFONI (bielorussi/russi quindi SLAVI ORIENTALI): nel 2004 inizio, in accordo con i miei genitori ed il mio fidanzato decido di dare ospitalità ad un minore bielorusso per le vacanze estive (tramite un’Associazione che si appoggia al Comune). Arriva un bimbo un po’ strano ma gestibile, si crea un bel rapporto ma quando il bimbo torna a casa è come se non ci avesse nemmeno conosciuto. Pazienza. Nel Giugno 2005, un mese prima del mio matrimonio, arriva un altro bimbo bielorusso carino ed affettuoso ma un po’ strano. Il soggiorno va bene, il bimbo è affettuoso e dolce ma una volta tornato a casa, come se noi non fossimo mai esistiti. Dico noi perché la casa dell’accoglienza era quella dei miei genitori ed il mio fidanzato collaborava tanto. Nel 2005 mi sposo e nel 2006 (estate) proseguiamo con i progetti di accoglienza ed ospitiamo nella casa coniugale un bambino bielorusso BELLISSIMO ma MOLTO TIMIDO E STRANISSIMO. Timido al limite dell’autismo e stranissimo perché non interagiva…difficile rapportarsi con lui ma alla fine ci riesco anche perché me ne sono innamorata a prima vista! Il bimbo torna a Gomel e l’anno successivo ritorna. Le difficoltà ci sono ma lui comunque dimostra una certa apertura verso di noi…sembra affezionarsi a me…mi fa i disegni, cerca il contatto fisico con la manina ma continua ad esprimersi poco…per me intanto è un periodo in cui mi dedico moltissimo a lui ed a cercare di renderlo sereno (aveva una situazione famigliare pesante): cerco di cucinare nel miglior modo possibile, lo porto e lo prelevo dal centro estivo, gli compro dei capi di abbigliamento adeguati, lo portiamo ( io e mio marito) al ristorante, al cinema, in piscina…il bimbo resta un mese e poi va a casa. La famiglia non si fa mai sentire, nessuno mi chiama…nessuno mi scrive (solo all’inizio del secondo soggiorno del bimbo la nonna aveva messo in valigia una lettera di presentazione della…
situazione famigliare non bella). Dopo il secondo soggiorno l’Associazione ci comunica che non sarà più possibile far tornare il bimbo per il terzo anno in quanto l’Associazione desidera offrire una possibilità a tutti i piccoli che necessitano di un cambiamento d’aria, avevano fatto un’eccezione per il nostro bimbo ed un’altra bimba perché problematici…potete immaginare la mia tristezza, anzi la nostra. Per noi quel bimbo era un figlio oramai. Quindi iniziamo a muoverci per mari e per monti per trovare un’altra Associazione disponibile…alla fine la troviamo ma il viaggio sarò a carico nostro. Il bambino torna e ritorna, inizia ad arrivare anche per Natale…certe volte sembra essere migliorato, altre no. Ad un certo punto la nonna fa sapere tramite l’Associazione che se si troverà una famiglia, manderà in Italia anche la sorellina del bimbo. Decideva la nonna perché il tutore legale era lei…potete immaginare il motivo. Noi diamo la disponibilità ad ospitare anche la bambina e siamo felicissimi. Iniziamo quindi l’accoglienza di tutti e due…lei si rivela fin da subito MOLTO INGESTIBILE ED AMBIGUA…lui dimostra a tratti affetto per noi e mi regala disegni, dice che vorrebbe che fossi sua mamma…ma dopo due settimane notiamo che lei influenza il fratello in maniera negativa ed è anche MOLTO DISONESTA. Diventava più morbida solo quando poteva mangiare quello che voleva lei o andavamo a fare shopping. Io e mio marito li portiamo al lago, al mare (abbiamo preso una roulotte apposta!), non gli facciamo mancare nulla ma nonostante ciò il loro essere problematici a causa del carattere e della situazione famigliare nonché la loro innata TENDENZA ALL’IMPREVEDIBILITÀ’ iniziano a renderci la vita difficile…io vengo sempre contraddetta e colpevolizzata per ogni minimo “sbaglio” (ATTENZIONE: HANNO UNA CAPACITA’ DI RIBALTARE LE COSE E VOLTARE LE SPALLE UNICHE!!!). Verso mio marito mostrano più rispetto perché per cultura nei Paesi dell’Est l’uomo di…