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Cosa fare con ragazza rumena?

di alexx74
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 173 commenti

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  1. 41
    Annalisa -

    Sono arrivata in Italia nel ’96 con il visto shengen pagato 700 dollari alla ambasciata italiana di Bucarest,soldi presi in prestito dal mio frettalo che lavorava in Israele avevo 23 anni ,sposata da poco senza figli.Sono venuta con un viaggio organizzato che in totale tutto si aggirato in torno a 1.000 dollari.Con fermo 2 giorni a Vienna x visitare la città io errò insieme a mio fratello.Non siamo andati a visitare la città ambiamo comprato una bottiglia di liquore fatti il bagno nella vasca e ubriacati era l’occasione della nostra vita.Siamo arrivati a Milano verso le 2 di notte l’autista ci ha fatto scendere vicino ad una stazione io mio fratello e un ragazzo .Non sapendo lingua ,non sapendo niente siamo andati in un parcheggio secondario dove era merd…da x tutto.Ultimi 170 dollari gli ho datti al tassista x farci portare fino a …..dove mi aspettava mio marito senza soldi senza casa era arrivato 3 mesi prima di me.E qui non dovrei dirlo perchè si aprirà il cielo.Per sei mesi non ho lavorato il lavoro non te lo dava nessuno senza permesso.Qualche lavoricchio nei campi di basilico soldi x sigarette ma nulla di che .Si andava al mattino in un Auchan si rubava vino a cartone ,pane ,salame si dormiva 16 persone ammassati tutti per chi cercherà di insinuare altro vi dico che non c’è mai stato niente mio marito era con me.Qualche volta si rubava un pezzo di p armeggiano che veniva venduto ad un italiano Toni brava persona peccato che ha sparato alla moglie ,figlio poi si è sparato pure lui. i mesi piu belli della mia vita. Ho trovato una rumena che vendeva posti di lavoro tramite un agenzia ho dovuto pagare 200 mila lire lavoravo come baby-sitter prendevo 1.300 lire al mese sono state le uniche persone a qui io in italia sarei stata capace di mangiare anchè le briciole cadute a tera persone che hanno sapute vedere oltre le apparenze e di qui sarei sempre grata ,x 4 anni sono stata trattata alla pari , di gente ho conosciuto tanta ma i classici pregiudizi e luoghi comuni niente di che …

  2. 42
    maria grazia -

    Annalisa
    l’ Italia è il regno dei pregiudizi e dei luoghi comuni. se vuoi rimanere qui purtroppo ti ci dovrai abituare! qui ti giudicano per qualsiasi cosa: se vivi da sola ti giudicano perchè vivi da sola. se a 40 anni stai con la mamma, ti giudicano lo stesso perchè sei vista come la fallita che sta ancora con la mamma. se sei decisa e determinata passi per una donna insensibile, ma se sei dolce e arrendevole passi per un’ imbranata. insomma, qui da noi qualunque cosa sei, NON VA MAI BENE!…
    La storia di questo tizio che si chiamava Toni è allucinante… ma di questi tempi purtroppo è molto frequente. a causa di questa crisi e di questo sistema disumano che si è creato, tanta gente purtroppo perde la testa. mi ha molto incuriosito invece la faccenda della tipa dell’ agenzia che vendeva posti di lavoro.. non sapevo che esistesse una cosa del genere..quindi il lavoro uno se lo può anche comprare ?? io ho sempre pensato che fossero tutte truffe e basta. anche con il mio ex fidanzato rumeno eravamo capitati in una di queste agenzie, dove appunto chiedevano soldi. ma io gli avevo detto: “lascia perdere! di sicuro ti imbrogliano!”, e invece… hai visto mai che gli avrebbero offerto un posto ? vabbè che tanto sfaticato com’è non sarebbe durato a lungo.
    ti ringrazio comunque per averci reso partecipi della tua bellissima e difficile storia. dev’ essere stata durissima, LO COMPRENDO. hai tutto il mio sostegno morale. Lo sai che nella mia regione ci sono banditi che hanno cominciato rubando il parmiggiano e poi sono diventati grandi boss ricchissimi della malavita ? ma questa è un’ altra storia 😀

  3. 43
    Annalisa -

    Nel ’99 nacque mia figlia ne 2000 mio figlio la prima malata non potevo più lavorare mi sono indebitata fino al collo quelli 1.300 lire vale 760 dollari il datore di lavoro faceva direttore della banca Brignone la moglie una grande contesa io qua non ho tenuto una lira ho mandato tutto in Romania senza soldi con 2 figli piccoli debiti ,ho preso il treno e in 4 giorni sono arrivata in romania dai miei.Ho aspettato finché mio figlio ha fatto 11 mesi sono tornata in italia a fare la badante in provincia di Asti i figli gli accudiva mia madre.Ho fatto un corso di oss x 3 anni di qui potevo lavorare in case di riposo.Di qui e cominciata la corsa x soldi .Lavoravo in 2 case di riposo ho cominciato a costruirmi una casa ho comprato un alloggio facevo notti in casa di riposo di giorno badante ad un anziano questa corsa e durata 3 anni strada facendo nella mia corsa ho perso mio marito e mia sorella ,anche mio ex marito lavorava ma solo 8 ore a giorno.Da qui e cominciato il mio declino il colpo e stato tropo basso.Ho cominciato a bere prima perche avevo paura di affrontare la realtà in secondo e diventata una necessita.ho avuto un esaurimento nervoso molto debilitante che ha portato molti squilibri nel mio essere. Ho divorziato diviso a metta tutti beni alla fine mi sono trovata con 3 assegni da 10.000 mila euro con 2 bambini piccoli la bimba aveva finito la prima elementare,ho preso un camera in affitto con della gente che si drogava pagavo 275 euro di affitto a lavoro non potevo andare x paura di lasciargli soli.questa agonia e durata un 9 mesi .lavando scale ho incontrato mio marito attuale divorziato pure lui ,e ha 2 figli grandi ,2 brave persone con qui vado molto d’accordo. Questa persona e parecchio più grande di me non sono mai stata innamorata di lui cosa che nel suo cuore credo che lo sa e una persona manesca e impulsiva mi sono trovato un paio di volte le sue mani addosso ed ho imparato a stare al posto mio.In compenso gli sono molto grata di cosa ha fatto x me è i miei figli.Mi sono accontentata .anni fa ci siamo sposati abbiamo una figlia di 3 anni.Con mia sorella ho fatto pace.Adesso e sposata non coro nessun pericolo anche se devo dire che non farebbe steso effetto di anni fa.Da molti anni ho ripreso le redini della mia vita non bevo più e ho smesso di fumare da 5 anni.Questa e stata la mia vita in questi 20 anni di Italia.

    A tutti quelli che mi avete dato del ingrata ecc avrei da farvi una domanda .Ringraziare a chi? e di cosa ? un paio di ba

  4. 44
    Annalisa -

    Valinda.Nella vostra grande collezione di pittori manca il mitico pittore PRIKASSO.

  5. 45
    rossana -

    Annalisa,
    grazie per aver raccontato la tua storia, con sincerità e lucidità ammirevoli.

    per quanto per me non sia stata così dura, sono stata emigrante e so cosa significa vivere in una terra in cui non sei nata.

    ho conosciuto una signora rumena, badante, e da lei ho appreso più o meno quanto hai raccontato tu. la sua sofferenza per i figli lontani, che mantiene con il suo lavoro e la sua solitudine, ne fanno una Donna con la D maiuscola, come sei anche tu. vite FEMMINILI consumate nel segno della responsabilità.

    per me il mondo non dovrebbe avere frontiere (create sulla carta dall’egoismo, come i confini dei campi da coltivare) perché tutti esseri umani hanno diritto a cercare la miglior vita possibile. un gran numero di italiani è stato costretto in passato a cercar fortuna altrove, e anche per loro ben poco è stato facile, come non lo sarà per i giovani che devono allontanarsi ora da casa e dai loro affetti…

    i buoni e i cattivi esistono in ogni popolo (luogo comune ma vero).

    un abbraccio, con affettuosa stima.

    PS: il tuo italiano non è niente male, quasi perfetto, e, considerando che non deriva da formazione scolastica, persino migliore di quello di molti connazionali, incapaci, fra l’altro, di spiccicare parola in una lingua straniera.

  6. 46
    Annalisa -

    @Rossana.Grazie.Qua in italia non sono andata ad imparare italiano da nessuna parte lo imparato lavorando,al inizio parlavo come Stan è Olio perche i bambini dove lavoravo erano 2 gemmeli Jacopo e Edoardo di 2 anni puoi capire parlavo la lingua di neonati. Esser emigrante non e una vergogna,sono andata a fare ricerche di cosa dicevano riguardo l’italiani in Argentina x far vedere a qualche persona che al loro turno anche loro sono stati criticati e diffidati di materiale c’è hai voglia ma poi mi sono resa conto che riportarlo qua a nessuno importerebbe zero.Solo quelle persone che hanno vissuto quel periodo potrebbe capire,la generazione di oggi non sano nemmeno quanta gente è andata con le navi via in cerca di vita migliore.Mia soccera ha una sorella che e partita x Australia ,e quando sono arrivati la non gli hanno fatti entrare in città.Gli chiamava i cani del deserto stavano insieme agli aborigeni.Questa donna a fatto poi l’infermiere in ospedale e viva e vegeta ogni tanto ci sentiamo.Adesso tutti questi giovani dovranno andarsene via cercare lavoro fuori italia,spero che trovino fortuna.Ti auguro una buona domenica.

  7. 47
    Annalisa -

    @Mariagrazia.Ti parlo di anni ’96 , tutto si svolgeva in un giardino davanti una stazione in Piemonte.Di rumeni a quella ora ci sara stati una 70 -ina, non 70 mila.Mio fratello era un bel ragazzo un omosessuale gli ronzava sempre in torno che tra parentesi una sera e andato a casa di questo.Non ha mai voluto dire cosa sia successo quella notte .In questo giardino si trattava gli affari si vendeva il parmeggiano rubato chi lo compra erano solo italiani.Tanti marocchini pero vendevano la droga ,io non ho mai fatto uso ad essere sincera mai visto come e fatta.Si vendeva posti di lavora ,credo che questa donna rumena faceva a meta con quelli dalla agenzia sicuramente.quando mi sono presentata in quella agenzia ero vestita male ,faceva freddo fuori inizio gennaio ,questa a nome mio prestandomi soldi ha comprato un grande mazzo di cigli che costava 25 mila lire ricordo come ieri figurati io non avevo soldi nemmeno di andare a WC-pubblico.Ho dovuto dire che sono sola senza impegni famigliari ,aggiudicata fissa 24/24 libero mercoledì dalla 14 fino 18 ,e domenica dalle 10 di mattino fino 17 .Ho fumato le loro cicche li prendevo da posacenere credo di avermi fatto anchè qualche spinello qualche sigaretta confezionata da lui era strana,ho fumato anche il sigaro durante il primo mese che ho iniziato a lavorare.Non hanno saputo che io ero sposata fino che la pancia ha cominciato a crescere incinta di 6 mesi.Spaventati di chi e di come ho dovuto dire la verità.Da casa loro sono andata in ospedale a partorire,mi hanno tenuta fino al ultimo momento. Adesso questa cosa delle agenzie che danno lavoro e diffusa più che mai,e come quelli della casa veloce ti inscrivi paghi questo e poco ma sicuro poi un giorno vai li e non trovi più nessuno, io ho pagato solo quella volta.Si e vero che prima venite voi è poi noi ,ma questo e stato il destino.Se avesi saputo e questo SE racchiude tutto di come sarebbe svolta la mia vita NON sarei mai venuta qua tirando le some risulta un casino.Ho voluto diventare qualcuno ma poi il destino a seguito il suo percorso lasciando me con i miei calcoli,speranze,corse ,sogni , fuori e lui e andato avanti.Be e cosi ,buona giornata.

  8. 48
    glosstar -

    Immigrati delinquenti per cultura e ladri di lavoro e diritti?

    Luoghi comuni buoni per ogni stagione che ciclicamente riappaiono al fine di mettere i penultimi della scala sociale contro gli ultimi, quelli cosi disperati da accettare di lavorare per meno. Il tutto a beneficio di quelli che HANNO, e che in una vera e propria logica classista non solo spaccano l’unita dei poveracci, ma additano gli ultimi come responsabili del dissesto dal quale sono loro gli unici a trarre profitto. Un po’ come se il gallo in cima alla scala del pollaio — contro ogni legge di gravita — incolpasse le galline sui gradini piu bassi per averla sporcata di guano. E le galline invece di incazzarsi con lui che caga, incominciassero a beccarsi incolpandosi a loro volta.

    Questo e’ quel che succede agli Italiani, a cui troppo spesso piace credere all’eccezionale diversita’ della loro stessa emigrazione. Ci piace pensare che quando invadevamo a milioni Stati Uniti, Canada, Argentina, Uruguay, Brasile, Australia etc, NOI eravamo diversi, meglio di quelli che oggi approdano sulle nostre coste.

    Noi, diversi per cultura o magari genetica (la celebratissima “razza Italica”, lol…) partivano per lavorare, per dare una vita migliore ai nostri figli. Quelli di oggi invece no. Vengono qui perche siamo il ventre molle dell’Europa e qui possono fare quel che a casa loro non potrebbero. Visione alquanto miope e semplicistica di quello che ormai e’ un problema globale, ovvero l’emigrazione che toglie i figli migliori, i cervelli e le braccia ai paesi che la subiscono e che vanno a ingrassare i paesi ricchi. — continua

  9. 49
    glosstar -

    No, noi Italiani non eravamo meglio di nessuno, anzi eravamo poveracci alla stessa maniera, tanto che chi ci “accoglieva” ci considerava esattante come noi consideriamo oggi gli immigrati. E quando si parla d’immigrazione italiana si pensa solo agli ‘zii d’America’, arricchiti e vincenti, ma nessuno vuole sapere che la percentuale di analfabeti tra quegli immigrati nel 1910 negli USA era del 71% o che gli Italiani costituivano la maggioranza degli stranieri arrestati per omicidio.

    Suggerisco infatti a chiunque di leggere l’illuminante e ormai introvabile “L’Orda, quando gli Albanesi eravamo noi” di Gian Antonio Stella, edito da Rizzoli.

    Quando gli “Albanesi” eravamo noi, ci linciavano perché rubavamo il lavoro o facevamo i crumiri, ci proibivano di mandare i figli alle scuole dei bianchi in Louisiana e ci consideravano “non visibilmente negri” nelle sentenze in Alabama. Quando gli “albanesi” eravamo noi, truffavamo mezza Europa raccogliendo soldi per riscattare inesistenti ostaggi dei saraceni, vendevamo i nostri bambini agli sfruttatori assassini delle vetrerie francesi e agli orchi girovaghi, e gestivamo la tratta delle bianche riempiendo di donne nostre anche dodicenni i bordelli di tutto il mondo.

    Quando gli “Albanesi” eravamo noi, espatriavamo clandestini a centinaia di migliaia oltre le Alpi e gli oceani, seminavamo il terrore anarchico ammazzando capi di stato e poveri passanti, dormivamo a turno in quattro nello stesso fetido letto ed eravamo così sporchi che a Basilea ci era interdetta la sala d’aspetto di terza classe.

    Quando gli “Albanesi” eravamo noi, ci accusavano di essere tutti criminali, ci rinfacciavano di avere esportato la mafia e ci ricordavano che quasi la metà dei detenuti stranieri di New York era italiana. Quando gli “albanesi” eravamo noi, ci pesavano addosso secoli di fame, ignoranza, e stereotipi infamanti.

    Quando gli “Albanesi” eravamo noi, era solo ieri.

  10. 50
    maria grazia -

    Annalisa
    noi donne in fondo ci somigliamo un pò tutte, qualunque sia la nostra nazionalità. tutte lottiamo, sbagliamo, amiamo, soffriamo, ridiamo, vogliamo diventare qualcuno ( o importanti per qualcuno )… Non ti colpevolizzare di nulla e non perdere mai la voglia di cercare la tua felicità.
    ti dedico questo video… ciao 🙂

    https://www.youtube.com/watch?v=ST2d1uhX0Zs

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