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Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, alexx74, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Ciao Asia,
il post su tuo marito mi ha fatto quasi commuovere. Il tuo caso dimostra che l’amore vero, puro, nobile e immenso pur nella sua semplicità esiste ancora. Grazie per averlo condiviso in questo spazio dove forse a volte si respira troppo cinismo. Un cinismo purtroppo inevitabile nella società attuale popolata per lo più da squali e persone vuote, superficiali e opportuniste.
Un caro saluto!
MG,
“credo che tu stia confondendo l’ indipendenza emotiva rispetto all’ idea ossessiva di trovare un partner, con il precludersi relazioni per partito preso. sono due cose ben diverse.”
No, non confondo cose diverse.
Quello che ho notato io è la tendenza a parlare solo ed esclusivamente dell’emancipazione della donna verso l’uomo, ma in realtà, da quarant’anni a questa parte, sta avvenendo la stessa emancipazione dell’uomo verso la figura femminile.
Ovviamente quella donna e quell’uomo che non è in grado di tagliare questo cordone ombelicale, si ritroverà nella condizione di DOVER trovare qualcuna/o, e guai se non trova ciò che vuole.
Questa cosa, così com’è già stato detto, la si può notare tra vedovi di una certa età.
Ci sono più vedove che decidono di stare da sole, piuttosto che vedovi soli.
Questo perché molti uomini non erano (molti ancora non lo sono nemmeno ora) capaci di badare a se stessi, in quanto c’è sempre stato un rapporto di subordinazione dell’uomo verso la donna per quanto riguarda i bisogni primari, ed un rapporto di subordinazione della donna verso l’uomo per quanto riguarda l’aspetto economico.
Io faccio un lavoro che mi permette di parlare con molte persone, e ti posso assicurare che il poter dire “non ho bisogno di nessuno, perché sto bene anche così” sembra più una sottolineatura di un costume sociale che fa parte della nostra epoca (l’essere single), una moda, piuttosto che altro.
Tanto si può essere liberi quanto si vuole, ma la natura non ci ha creato così tanto liberi da noi stessi.
Mi spiegherò meglio in seguito.
Ciao
P.s secondo te una persona “smarrita” che tipo di obiettivi dovrebbe porsi?
Asia non importa. apprezziamo comunque il pensiero 🙂
per il resto ti capisco, quando perdi una persona cara continui comunque a sentirla sempre vicina a te.
@M anche io condivido quanto hai scritto
@MG mi sono fatto una sciata strepitosa. La prossima volta vieni anche tu che ci divertiamo
@asia Tanta stima e un abbraccio
Maria Grazia,
apprezziamo? non è la prima volta che usi il plurale o che fai gli onori di casa… cosa che mai mi sono permessa di fare.
forse una maestà, non troppo lesa e ben più sostenuta, che si tende di solito ad attribuire platealmente a me, anche da parte tua?
per fortuna che qui non esistono elezioni presidenziali, e che non ci sarebbe neppure davvero bisogno né di un animatore né di un coordinatore… 🙂
tanto per essere chiari fin da subito: semplice puntualizzazione di rimando e nessuna invidia, di nessun tipo!
M.
io ho notato che è la donna che sta facendo meno fatica, in moltissimi casi, ad emanciparsi dall’ uomo, più che il contrario. e non mi riferisco ai bisogni primari dell’ uomo come il farsi pulire casa o avere la cuoca, ma parlo di emotività, di affettività. Io vedo che la maggior parte degli uomini, rispetto alle donne, fanno molta più difficoltà ad accettare l’ imponderabilità delle storie d’ amore e dei rapporti di oggi, e a gestire gli abbandoni piuttosto che la vita solitaria da un punto di vista sentimentale. parlo per massimi sistemi, poi ci sono senz’ altro le eccezioni. Ma vedo che in genere è così.
Mediamente, si può dire che la donna vorrebbe l’ UOMO NUOVO DEL FUTURO, quello che sa conciliare la forza e la determinazione con la tolleranza e la comprensione, e l’ uomo vorrebbe LA VECCHIA DONNA DEL PASSATO, cioè quella che punta al matrimonio come scopo principale della vita, e che si mantiene casta e pura per colui che la impalmerà 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=l51-ebCdCJo
“secondo te una persona “smarrita” che tipo di obiettivi dovrebbe porsi?”
beh.. prima di tutto l’ obiettivo di RITROVARE SE STESSA, prima di ogni altra cosa.
MG,
io noto l’opposto di ciò che hai notato tu.
Cosa vuol dire che gli uomini fanno più fatica a gestire l’imponderabilità delle storie d’amore e degli abbandoni?
Non sono soltanto le donne che girano i tacchi e se ne vanno.
E non tirarmi fuori la storia dei femminicidi perché quel tipo di pensiero, è un insulto alla logica e al buonsenso.
Ho amici, parenti e conoscenti uomini che hanno dovuto fare i conti con matrimoni finiti, abbandoni, e come se non bastasse devono fare i conti anche con una legge sul divorzio assurda che è più favorevole verso le donne.
Favore che era calibrato su una situazione sociale femminile che, ai tempi dell’introduzione della legge sul divorzio, doveva essere maggiormente tutelata, in quanto c’era un gap molto vasto rispetto agli uomini, ma adesso non è più così.
Così com’è assurda la gestione dei figli di genitori separati (tutto a sfavore dell’uomo, e più precisamente tutto a sfavore della figura del padre, prima ancora che dell’uomo), ma nonostante tutto questi uomini che conosco vanno avanti lo stesso, a volte anche meglio di prima, e non sono loro a rappresentare l’eccezione.
Quello che sta succedendo alla nostra generazione è quello di provare sulla propria pelle la possibilità di una indipendenza maggiore tra di noi (uomini e donne).
Si può essere più indipendenti? Sì.
Fino a che punto? Non si sa, ma ciò che sappiamo è che nulla è infinito, tranne due cose.
Il sapere che cosa si vuole dalla vita, il porsi degli obiettivi da perseguire, sono cose che esistono da quando esiste l’essere umano, e che non ha nulla a che vedere con una maggiore indipendenza dall’altro/a, ma è soltanto la consolidazione della propria persona.
E riguardo a questa cosa, come già avevo spiegato nel 2013 (anno in cui iniziai a scrivere qui) la persona che è incapace a guarire IN MANIERA AUTONOMA (questo è importantissimo) le proprie insicurezze, sarà sempre una mina vagante.
Sarà un soggetto più predisposto ad utilizzare le…
per riempire le proprie mancanze, e quando incontrerà un altro uomo o un’altra donna capace di asfaltare altri suoi buchi esistenziali, stai pur certa che non si farà nemmeno l’ombra di un problema ad archiviarti. Parlo per esperienza personale.
Tanto di cappello a chi riesce a rialzarsi dopo aver preso un pugno in faccia, ma di uomini e donne così sono sempre esistiti e, ancora una volta, non sono l’eccezione.
Bye
“il sapere che cosa si vuole dalla vita, il porsi degli obiettivi da perseguire, sono cose che esistono da quando esiste l’essere umano, e che non ha nulla a che vedere con una maggiore indipendenza dall’altro/a”
M.
ne sei proprio sicuro ?… a me pare che le tipiche DONNE DI UNA VOLTA, che DOVEVANO dipendere da un uomo in tutto e per tutto, non si ponevamo alcun obiettivo personale. d’ altra parte perchè avrebbero dovuto ? ormai il loro destino era stato già deciso e prestabilito… questo purtroppo ha abituato le donne, proprio a LIVELLO GENETICO, ad essere troppo passive rispetto alla gestione autonoma della propria sorte, al vivere le proprie scelte da PROTAGONISTE, prendendosi le proprie responsabilità e senza subìre troppi condizionamenti esterni. e mi ci metto dentro pure io, per carità!! Sono cose che le donne della mia generazione si portano dietro GENETICAMENTE E CULTURALMENTE. Se consideri che l’ assoggettazione totale delle donne al loro uomo ha continuato a persistere fino a 30/40 anni fa, direi che le donne si stanno riprendendo da questo stato ad un ritmo veriginoso, direi alla VELOCITA’ DELLA LUCE. e l’ uomo chiaramente – abituato da sempre ad un ruolo predominante – è spiazzato da tutto questo! che poi le attuali leggi sul divorzio siano una porcata su questo siamo tutti d’ accordo. e di solito sono proprio le cosiddette “santarelline” che in quella fase diventano le peggiori usurpatrici, non le donne che hanno preso “varie banane” e che hanno imparato ad essere indipendenti e a cavarsela da sole. resta il fatto che, ad oggi, è l’ uomo quello che entra maggiormente in crisi quando viene lasciato.
rossana .. lesa maestà IO ?… HAHAHAHA nah!.. quel ruolo è molto più adatto a te 🙂
io potrei tutt’ al più essere CAPITAN UNCINO, che dirige e coordina la sua sporca ciurma, e che a differenza dei tuoi prodi soldatini è scafata e smaliziata ( come il suo comandante 🙂 )
tra l’ altro ho passato la mia giovinezza in una località di mare, adoro i PIRATI, le RIVOLUZIONI, e – sopratutto – i miei peggiori nemici sono GLI ETERNI PETER PAN
😀
https://www.youtube.com/watch?v=4VFW4Xu9VgY
Condor
sono contenta che ti sei divertito ! grazie dell’ invito sei molto gentile 🙂