I Radicali ci hanno abituato a battaglie di legalità nelle quali aspetti che possono sembrare dettagli insignificanti rivestono invece un importanza giuridica/procedurale che ritengono fondamentale.
In quest’ottica, gradirei un chiarimento da Emma Bonino, persona (secondo mia convinzione) stimabile e onesta, rispettosa delle istituzioni e delle regole.
Non sono un costituzionalista, ben altro, ma mi pare di aver capito che il pronunciamento parlamentare relativo alla autorizzazione di arresto di Cosentino riguardasse non tanto il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato citatati dalla leader Radicale come giustificazione della scelta di voto dei parlamentari del partito, bensì, dell’esistenza da parte della giustizia un ‘fumus persecutionis’ nei confronti dell’inquisito.
In altre parole, le carte messe a disposizione del parlamento non consentivano di giudicare se esistevano i rischi sopra citati, ma solamente se Cosentino era o meno vittima di una persecuzione giudiziaria.
Dalla documentazione ad oggi pubblicata, questa tesi mi pare difficilmente sostenibile, e di fatto, non è l’oggetto dell’argomentazione dei Radicali nel pronunciarsi contro l’arresto dell’imputato.
Vorrei essere smentito sulla mia interpretazione del quesito su cui il parlamento è stato chiamato a rispondere, o, in alternativa, gradirei che Emma Bonino che ha chiamato in causa i tre requisiti di cui sopra, si esprimesse sull’ esistenza di un fumus persecutionis nei confronti di Cosentino e solo su questo.
Grazie,
Sebastiano Boudet
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chi ? i radicali ? quelli che hanno riconosciuto il PNVD olandese, il partito pro-pedofili ?!!!