Perché piangere? perché odiarsi? Perché continuare a farlo? Odio la vita. Odio la mia vita. L’ho sempre odiata sin da piccolo. Ho sempre provato vergogna. E crescendo non è migliorato nulla affatto. È peggiorato tutto, non riesco a guardarmi specialmente ora in questi ultimi 4 anni. Non bastavano i vecchi problemi ora ho la faccia distrutta una vita fallita un odio dentro me che mi corrode e mi uccide e non ho la minima voglia di reagire. Lasciando stare poi tutti gli altri problemi perché se dovessi stare qui a scrivere tutto quello che mi va storto sempre SEMPRE dovrei scrivere all’ infinito. Sono stufo di sentirmi dire reagisci. Non voglio. Io voglio solo morire. Se potessi tornare indietro cambierei molto e sicuramente non direi a una persona come ho fatto in quest’ultimo anno e mezzo tutti i miei problemi emozioni e paure. Sono un ragazzo chiuso troppo chiuso e sicuramente questo non mi ha mai avvantaggiato, non mi ha mai capito nessuno e quelli che hanno provato sono scappati via da me. Tempo record di resistenza 1 anno e mezzo e considerate che con questa persona avevamo un rapporto a distanza per cui parlavamo solo attraverso sms. Ho provato di tutto per uscirne fuori e ogni volta che pensavo di uscirne ci ripiombavo dentro sempre più a fondo. Sabbie mobili. Non è la solitudine che mi fa paura. Ci sono abituato. 0 amici. Neanche i compagni non li reputo nulla e molti non li sopporto neanche. Lasciamo stare la mia vita non mi importa e non mi interessa più ormai. Non voglio consigli, pareri nulla. Ho scritto solo perché sentivo il bisogno di liberarmi prima di andarmene definitivamente e questa volta non mi fermerò come ho già fatto in passato nessun ripensamento sono contento così almeno so di non arrivare all’anno prossimo e dire.. ho 18 anni e sono tutti da dimenticare. Sapete mi sento tanto ridicolo a scrivere tutte queste cose io che sono un ragazzo orgoglioso che non mostra mai a nessuno i suoi sentimenti ma ormai non importa. Addio.
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Categorie: - Me stesso
non sei ridicolo, sei umano e come te molte persone me incluso sentono questo profondo disagio, cerca dentro di te le tue paure e insicurezze liberandotene poco a poco potresti stare meglio.
Buon viaggio, amico mio! E non fare l’errore di superare i 30 anni come ho fatto io senza trovare il coraggio di farla finita.
Non ti è mai passato per la testa che forse tu sei il migliore di tutti e le porte chiuse che vedi ovunque attorno a te sono il segno di una congiura per distruggerti? Non è paranoia, è la realtà. Il mondo è fatto in maniera tale che chi non si vuole adattare viene distrutto. Non con le armi. In maniera più insidiosa. Con l’isolamento, il silenzio e il disprezzo. Amico mio, forse non ti sei accorto che il 95% di quelli che ti circondano sono imbecilli, carogne e stronzi. Tu devi vivere ed essere te stesso, non con il loro consenso, non perché generosamente te lo permettono, ma perché il tuo impulso alla vita lo vuole. Se tu lo soffochi, sappi cha stai facendo il gioco degli altri. Se muori, tu sarai un ingombro in meno per qualcuno. Ma non devi dargli questa soddisfazione. Al contrario, devi essere d’ingombro a più gente possibile. Solo i vigliacchi non hanno nessuno che li tema. Ricorda che la vita è una guerra: secondo nessun soldato il suicidio ha senso, perché esiste già il nemico che ogni giorno aspetta di fargli la pelle, ed è sufficiente! Pensa appunto alla tua lotta, impara a vedere il male fuori di te, è miliardi di volte più grande di quello che è dentro di te. Non ti sto dicendo di reagire, ma di agire. Il reagire presuppone che qualcuno ti abbia attaccato apertamente. Ma il problema è che il mondo ti oppone una resistenza passiva, sorda, fredda, non osa aggredirti. Allora devi aggredire tu, per sfondare i muri attorno a te. Che significa ribellarsi al giudizio altrui, e fare finalmente quello che si vuole, fosse anche prendere tutti a calci nel sedere. Potrebbe costarti una denuncia, l’espulsione da scuola? Diavolo! Allora è meglio morire? Io credo che ribellarsi, e pagarne eventualmente il prezzo, sia sempre meglio che morire. Prima di morire, considera quale potrebbe essere il gesto liberatorio, che ti restituirebbe il rispetto di te stesso. Potrebbe anche solo essere piantarla con studi che non ti interessano. Fallo! Quindi respira! E vivi!
Concordo al 100% con Lorenzo. Assolutamente.
Morire significa essersi arresi, che a sua volta è l’aver preferito il nulla. Eppure, io credo che il male sia da preferirsi sicuramente al niente. Il male è quello che stai provando adesso. Perché? Perchè ti senti “diverso”, e quindi escluso, e quindi fallito. Ma il gioco funziona all’inverso, la regola è solo capirlo..non lo vedi che è un trabocchetto? Subdolissimo..sì, ti ha detto bene..FREDDO! Ma tu ODI, quindi non sei passivo, non sei cinico..Anche se molti mi contesterenno (cosa che ADORO!) sono convinta che chi ODIA, AMA; chi AMA, ODIA.. è semplicemente l’intensità con cui si vivono i sentimenti, le emozioni. E’ la loro polarizzazione, e personalmente….credo sia la strada nella profondità. Quelli che ti diranno che se odi sei SOLO negativo, ..beh, per me “galleggiano”, sono superficiali, non arrivano a capire che tu sai scavare molto più in basso e sai anche volare molto più in alto. Rinunciare alla fascia di mezzo, quella dove si media, dove c’è il buonsenso, dove si cerca la via di mezzo, significa lasciarsi andare, significa AMARE davvero la vita. E chi la ama, vivendo in mezzo al superfluo, al futile, al matererialismo, ai dilaganti fenomeni di conformismo e superficialità, beh..certo che finirà per ODIARLA.
Quoto pienamente Lorenzo..chissenefrega dell’ “educazione”, del “dover essere”, di quello che si aspettano gli altri..tu sei tu, indipendentemente da tutti gli altri. E non è assolutamente detto che l’andazzo della maggioranza sia quello “giusto”, anzi molto spesso si rivela una vergogna di massa. Continua a lottare, te lo dico in nome della FORZA che hai, quella di andare contro tutto questo, di farti contestare. In fondo E’ SOLO GRAZIE ALLE OPPOSIZIONI che i potenti non riescono a imporsi su tutti..ma ci sono quelle magnifiche, fantastiche, stupende eccezioni, delle stelle sospese in un firmamento troppo cupo..e tu, non ti accorgi che fai parte di queste? Voglio pensare che vincerò, a modo mio, e tu?
ha ragione lorenzo….agisci invece di startene cosi con le mani mano…la vita è bella,è vero a volte ci si pongono davanti ostacoli che ci sembrano insormontabili e la tua è un età abbastanza difficile per certi versi…ma credimi davanti a te ci sono ancora tante cose belle da vivere….e mollare ora significa non apprezzare il dono della vita che ci è stato dato..immagina solo il dolore che provera la tua famiglia…..non lasciare sola la tua famiglia….prendi CORAGGIO E VIVI….TANTA GENTE VORREBBE ESSERE AL TUO POSTO PER POTER VIVERE ANCORA…
la penso come te,e ho 18 anni anche io…tutti,o quasi,da dimenticare.
se avrai la possibiltà di leggere i commenti che ti abbiamo lasciato,e
ti imbatterai nel mio,spero che tu possa dirmi che da un giorno
all’altro la vita ti ha stupito e ti ha dato la svolta necessaria per
andare avanti…lo spero per cercare di ritrovare anche io quella forza
di reagire che ormai non possiedo più.
ti sono vicina,nel mio piccolo