Ciao, mi chiamo chiara e ho 29 anni. Sono fidanzata da tre anni con un ragazzo che ero convinta di amare, fino a che non ho conosciuto un uomo. Suonava in un locale e mi ha subito colpita, ma ho cercato di non farci caso più di tanto, dato che vivo a milano, è una città grande e ci si perde facilmente di vista.
La prima volta che l’ho visto ci siamo entrambi guardati negli occhi, io mi sono totalmente persa. Le volte successive lo vedo – per caso – nello stesso locale, sempre a suonare e finalmente dopo tanti mesi tento un approccio per capire se è single o meno.
Lo tento via internet, cercando il suo nome, lo trovo, gli scrivo. Cerco di essere discreta e gentile, faccio riferimento alla sua musica, a quanto mi piaccia. Cerco di andare a vederlo suonare, ci conosciamo di persona ma lui è molto freddo. Mentre su internet inizia a diventare più chiacchierone, mi parla tanto di sè ed è curiosissimo di me, fino a che mi dice che è sposato. Mi arriva un mattone in testa, ed io che pensavo che mai mi sarebbe capitato, invaghirmi di uno sposato ed invece eccolo lì: sono bella cotta e lui mi cerca pure come niente fosse.
Nel frattempo entro in crisi con il mio ragazzo, la cosa diventa seria perché non so tenere il piede in due scarpe ma questo nuovo mi piace da morire abbiamo tanti gusti simili, tante visioni in comune e lo confermano le chiacchierate durante le nostre prime uscite. In una di queste c’è un bacio, poi la settimana successiva esplode la passione e iniziano anche gli sms piccanti e notti bollenti. Lui appena stacca dal lavoro viene da me, poi alle 4-5 del mattino se ne torna a casa sua, da sua moglie, che sente il mio odore addosso a lui e non si accorge di niente.
Appena può mi scrive un sms, la mattina chatta con me tutto il tempo mentre io cerco di lavorare.
Sono innamorata, lui non lo so, non lo capisco. Mi sto comportando con lui in modo tale da non fargli capire nulla dei miei sentimenti perché se mi scoprisse forse lo perderei (o forse no, mi chiedo se anche lui stia cercando di nascondermi qualcosa dei suoi sentimenti).
Cerco di essere tenera e remissiva (come ama lui) ma non melensa. Cerco di non fare la donna alla sex and the city, di non essere aggressiva ma cerco di fargli capire che non voglio problemi. Solo che dentro brucio d’amore e sono consapevole che, anche mai decidesse di lasciare la moglie, avrei accanto un musicista che probabilmente inizierebbe a tradire anche me dopo pochissimo tempo.
Lui ha la moglie e ha l’amante. Ha la complice (serva? amica? boh?) a casa e la geisha in un altro letto. Io ho perso il mio ragazzo per questa botta in testa che ho ricevuto, che brucia d’amore mentre io mio nego a lui per fare spazio ad un altro uomo che non saprò mai se mi apparterrà (e probabilmente non mi apparterrà).
Mi sento in un vicolo cieco e non so cosa fare. So solo che in tutto questo 1. Non mi sento in colpa nei confronti del mio (ex) ragazzo 2. Non mi sento in colpa nei confronti del matrimonio del mio amante, perché quello è un problema suo che si gestisce lui 3. Sono tuttavia felice come non mai perché lui mi desidera da impazzire e, anche se sono la sua amante, mi tratta come una regina. Ce ne fossero di uomini così.
Ma mi sento comunque in un vicolo cieco perché lo amo e perché so che lui appartiene ad un’altra.
Maledetto il giorno che l’ho visto. E un insegnamento ho tratto: mai più dirò “questa cosa a me non accadrà mai perché sono superiore”.
E mai più dirò “a me queste cose non accadranno mai!”
di
piccola123
Lettera pubblicata il 27 Giugno 2010. L'autore, piccola123, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
La lettera ha ricevuto finora 19 commenti
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No infatti, non sei superiore. Sei una donna…
beh che dire, se ti piace fungere da amante svuota-attributi accomodati pure amica, sai io credo che un minimo di amor proprio in certe cose ci voglia sempre ma evidentemente non e’ il tuo caso
se ho cpito bene hai lasciato il tuo fidanzato giusto? Questa credo che sia stata, da parte tua, la cosa piu’ sensata da fare…
comunque non aspettarti cose da lui, perche’ non la lasciera’la moglie per te, tu sei la trasgressione e basta… ricordalo
Che pena che fate voi donne…
Domani diventerò artista di strada, secondo me tromberò mille volte di più di adesso…
Poi mi fa schifo il vostro modo di fare: IL NOSTRO RAPPORTO SEMPRE PIU’ IN CRISI…
L’hai portato tu alla crisi, volutamente, ma solo dopo aver tentato l’approccio con “l’artista”… lo hai guardato negli occhi e ti sei innamorata, ma quante scemenze…
Lui ha pensato: quella che mi guarda ora me la faccio!
Che porcheria… il bello del tutto è che tu resterai da sola.
La mia ex mi ha fatto la stessa cosa… ORA E’ SOLA COME UN CANE!!!
Sto sempre più diventando misogino e maschilista… qualcuno ha ragione, molte di voi servono solo ad una cosa…
Sabrina ha ragione, il tuo ruolo funge da spurga-attributi, il tuo ex non sa che fortuna ha avuto a liberarsi di una come te.
Un’ultima cosa, vedi tu sei un oggetto e accetti di esserlo perchè anche per te gli altri sono tali, infatti del tuo ex non ti frega niente, non ti senti in colpa, semplicemente ti da fastidio aver perso la sicurezza che lui ti dava… Un pò come quando la macchina ci lascia a piedi per strada…
Patetici e senza dignità
Io invece sono strabiliata dal leggere una tua frase: -ce ne fossero uomini così- Ecco,appunto.Ce ne fossero tanti da farli su tutti insieme e dargli fuoco…ma per favore….
Come mai hai lasciato il tuo ragazzo?
Cosa c’era tra voi che non andava?
1. Non mi sento in colpa nei confronti del mio (ex) ragazzo
-> e dove sta il problema? Se sei così superficiale, non so cosa dirti, evidentemente non amavi nemmeno lui
2. Non mi sento in colpa nei confronti del matrimonio del mio amante, perché quello è un problema suo che si gestisce lui
-> se lo amassi davvero, MA DAVVERO, non diresti così. L’amore è fondato sul “noi” e sbrogliarsela con “è un problema suo” è veramente patetico. In più scusami eh, ma sto qua avrà anche una famiglia, e tu sei complice del dolore che vivrà, punto. E non è colpa “sua e basta” perché che se lui ha accettato, ha accettato le TUE provocazioni. Perciò non te ne frega nemmeno di chi è a casa e per colpa di questi giochetti vostri soffrirà.
3. Sono tuttavia felice come non mai perché lui mi desidera da impazzire e, anche se sono la sua amante, mi tratta come una regina. Ce ne fossero di uomini così.
-> Di uomini così come? Che nonostante un impegno matrimoniale fan quel c+ che vogliono come gli gira? Guarda, di uomini così ce ne sono, e anche tanti. Uno che invece sa mettere di fronte a qualsiasi cosa valori come la fedeltà, il sacrificio… di questi ce ne sono pochi.
Madonna mia…ma dove stiamo arrivando?
Nemmeno ti metti vergogna?il tuo ragazzo è andato in paradiso per scambio!Donne come te meritano solo di stare sole e di essere sco.... come animali!E tu saòresti anche cos’è la parola Amore?venite musulmani,VENITE!
Scusami Antonio, ma non è difficile capire cosa non anadava:
Andava tutto bene, fin quando la ragazzina si è infatuata di un altro…
Non credo questo sia il luogo per la morale da sagrestano. Piccola123 infatti ha ragione, ognuno si assume le responsabilità che gli/le competono. A lei quella di aver lasciato un uomo che probabilmente l’amava forse anche spezzandogli il cuore, e al musicista quella di aver iniziato una nuova “carriera musicale” tenendo “concerti” fuori di casa sua, per poi tornarci al termine di focose notti amorose, soltanto per godersi il “meritato riposo” nel letto coniugale.
L’unica cosa che trovo coerentemente diversa nella stereotipica tipicità di comportamenti di uomini e donne — e questa storia ne è l’ennesima conferma – è che una donna appagata difficilmente tradisce e quando lo fa, lascia e affronta l’incognita futura anche a rischio di restare sola. L’uomo al contrario è un essere cazzocentrico che quando tradisce, scopa, promette, e quasi mai lascia, tenendosi quindi i piedi ben saldi in due scarpe nonché il culo al caldo. Ci si può fare un’analisi antropologica ma questo è un discorso buono per un’altra puntata.
Assolta la premessa, credo che Piccola123 sia assolutamente consapevole di essersi cacciata in un vicolo cieco che con buona probabilità non la porterà da nessuna parte. La natura clandestina della relazione, il fatto di non poter esprime se stessi senza sentirsi “melensa o donna alla sex and the city”, il fatto che lui si garantisca la “serva e l’amica” a casa e la “geisha” nel letto, sono tutti indici di una relazione che non vedrà la luce del sole ne tanto meno un futuro.
Il rischio è quello di buttarci anni di vita…ma questo Piccola123 lo sa, lo ha già capito. Quel che forse non sa o che non vuole capire è che lui la tratta come una regina perché con lei può permettersi l’onore di essere maschio, senza sobbarcarsi l’onere di essere uomo, ovvero quella montagna pesantissima di responsabilità personali e familiari che il termine di per definisce.
Cara Piccola123, è solo questione di tempo. Quando il tuo musicista si sarà stufato di suonarti come uno stradivari, forse quel “ce ne fossero di uomini così” anche a te parrà una nota stonata in uno spartito da archiviare nel cestino della spazzatura.
Io da uomo affermo che di uomini cosi ce sono troppi, anche perché troppe sono le donne come Piccola123 che sfortunatamente consentono a questi individui di proliferare.
Con rispetto, G.