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Lettera pubblicata il 5 Maggio 2013. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore bimba.
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lavoro e vivo in mezzo agli uomini. mi si dice -uomini- che spesso io ragiono piu’ da uomo che da donna, non nel senso di fare l’uomo sul lavoro o di essere carrierista, ma nel senso, per quegli uomini, positivo. di mettermi anche nei loro panni quando mi raccontano delle cose o di lavorare in equipe con uomini anche senza problemi. ma cio”, se e’ vero, non e’ solo perche’ le donne son fatte cosi e io invece forse per certi versi cola’, ma piuttosto perche’, oltre all’apertura mentale che ciascuno puo’ avere, piu’ o meno, o in un verso o in un altro, sono cresciuta in una famiglia in cui le donne e gli uomini appartengono al loro genere, tra pregi e difetti, ma non ho visto violenze di genere ne’ da una parte ne’ dall’altra, ma piu’ equilibrio e democrazia e collaborazione. ho visto amore, il che fa differenza certo. ho visto anche litigi, incomprensioni, rinegoziazioni e ciascuno ha anche i suoi luoghi comuni, per cui le mie battaglie “contro” ho dovuto farle. ma non ho visto una “battaglia tra i sessi. e anche se una mia nonna era casalinga (per una parte della vita aveva lavorato) a parte che era una persona anche, in senso buono, indipendente, non l’ho mai vista avere una sindrome “casalinga e’ meglio” o giudicare mia madre perche’ lavorava. ma stimare se stessa quanto mia madre e riuscire anche a capire una realta’ diversa, non per questo migliore o peggiore della sua. Se si vuole parlare dei difetti di uomini e donne puo’ essere utile, di come funzioniamo, le donne conoscono il loro pianeta (comunque non corrispondente pero’ ad uno schema soltanto. perche’ gia’ nell’amicizia al femminile non tutte le donne si sentono affini tra loro, come gli uomini tra loro, o fanno scelte identiche), un’apologia di un genere volendo a tutti i costi dire: loro sono fatte cosi, mi fa un po’ (senza cattiveria) sorridere. sono la prima a dire: sono felice di essere una donna perche’ non dovro’ mai sposarne una (ma anche perche’, da etero, mi piacciono gli uomini e anche cio’ che di positivo nasce dall’incontro tra mondi diversi, che e’ pero’ qualcosa che va al di la’ del sesso anche. sono la prima a pensare che l’avere da sempre amici uomini ha arricchito la mia vita. d’altra parte pero’ gli uomini che hanno realmente amicizie femminili dicono la stessa cosa. A Andrea rispondo: ogni paese ha le sue tradizioni, regole, abitudini e anche reazioni alla sua storia e storia sociale. ho amato vivere in Spagna per un periodo e mi piaceva molto. ma vivevo con spagnoli/e e non erano tutti fatti con lo stampino anche nel porsi gli uni verso gli altri. Qdo andiamo all’estero siamo anche noi, molto spesso, a liberarci di alcune nostre sovrastrutture e a porci inconsapevolmente in modo diverso. ci accade persino in gita scolastica o in vacanza se ci pensi. per cui non e’ magari solo che un paese e’ diverso dal tuo ma che ti poni diversamente anche tu. molti uomini estremamente chiusi qui si aprono in internet e all’estero
Intanto si potrebbe aprire una parentesi sul consumismo, che ha portato a far si che si fatichi a tirare a fine mese con due stipendi, quando un tempo uno stipendio riusciva a mantenere una famiglia. In questo modo si genera una coppia che lavora a tempo pieno per sopperire ai bisogni primari e in larga parte anche a quelli secondari, con il risultato di non aver abbastanza tempo nè per se stessi, nè per il partner e gli eventuali figli.
Detto questo, ovviamente è giusto che una donna che desidera lavorare lo possa fare, ci mancherebbe, però il tempo utilizzato per il lavoro è ovviamente sottratto al resto. Anche io sono convinto che il motto “meglio la qualità che la quantità” sia un alibi, potendo scegliere sarebbe senz’altro meglio avere tanto tempo e di qualità,
anche perché a volte il poco tempo che resta è anche di bassa qualità. Come ha detto Luna infatti, una donna arriva a casa troppo stanca per occuparsi con energie della quotidianità famigliare.
Non è un male assoluto, sia chiaro, è semplicemente un’evidenza.
Per quanto riguarda il discorso fidanzata, vi ringrazio per i consigli e per i punti di vista. Ovviamente potete basarvi solo su quel poco che vi ho raccontato e sarebbe lunga descrivere i fatti per filo e per segno, diciamo che da un lato mi è bastato farvi partecipi di quanto la tipologia del messaggio si sia avvicinata al discorso messo in piedi in questa lettera.
Forse hai ragione Bimba, ho una visione troppo catastrofica del rapporto uomo/donna, eppure ho spesso l’impressione che per le donne in generale la vita sentimentale risulti essere decisamente più facile. Ci sono i casi come l’amica di Luna, che se è nel periodo sotto a chi tocca, ne fa fuori uno dietro l’altro senza problemi e poi quando decide di tornare alla storie serie, ne pesca uno e via con la storia seria.
Ho proprio l’impressione che la maggior parte degli uomini si trovi in balia delle decisioni e dei mal di pancia delle donne. Ovvio che poi se una è brutta, essendo comunque l’uomo molto visivo, faticherà non poco a trovare qualcuno, tuttavia dalla carina in su, sembra davvero che una donna abbia a disposizione un discount del maschio nel quale scegliere un partner sessuale o per la storia seria.
Bimba hai citato Wild Steel, però ti consiglierei di prendere quei personaggi molto con le pinze. Pur esprimendo talvolta concetti logici e condivisibili, è anche vero che probabilmente lui come altri, sono persone represse e frustrate costrette quindi a vivere in uno stato di malessere mentale. Tale andy (come poi probabilmente è wild steel) professava che per legge le donne debbano stare a casa a lavare e cucinare e ce l’aveva con il fatto che hanno troppa libertà sessuale. Poi però egli stesso si dichiarava gran latin lover, uno che aveva avventure sessuali a iosa. Una contraddizione in termini..
Gaia:
credo che l’essere mammoni o meno, dipenda molto più dalla mentalità italica piuttosto che da essere allevati da mamme casalinghe o lavoratrici. Qui da noi è proprio radicato il “culto ossessivo” per i figli. Ho visto donne, tra l’altro lavoratrici, essere apprensive in modo esagerato, sempre incollate al figlio o alla figlia.
Già perché si parla di uomini mammoni, ma come lo sono gli uomini, lo sono anche le donne.
Infatti è sempre la nostra mentalità a sfornare donne che a 30/35/40 si sentono ancora ragazze, non sposate e senza figli, che magari sanno a mala pena cucinare qualcosa. Ancora con l’idea di tirar tardi in qualche locale.
Chissà perché però se è l’uomo a comportarsi da ragazzino è un mammone, mentre se lo fa una donna è una che vive pienamente la propria libertà di donna. Mah…
Bimba, rispondo ora al tuo 89. I concetti a cui mi riferivo sono quelli che ribadisci nell’89 e quindi non credo che ci sia un fraintendimento o un problema mittente/ricevente. La pensiamo semplicemente in modo diverso. Su wonderwoman sono d’accordo, alcune lo fanno di loro sponte, ma che non venga loro richiesto non sono d’accordo. Lo stai facendo forse incosapevolmente anche tu quando dici che una donna che lavora cmq non puo’ fare bene certe cose quanto una che non lo fa. E che i figli percepiranno un vuoto per quanto lei cerchi di fare tutto al meglio. E mettendo una scala per cui poiche’ non si puo’ conciliare tutto, “non siamo macchine” (giustamente!) allora o rinunci o per forza qualcosa ti verra’ male. Non ti sto attaccando ma non penso neanche che sia che non ti sai spiegare o che non capisco io. E’ il tuo pensiero,anche in base a cio’ (lo dici tu) che hai sentito, respirato in famiglia e cio’ che ti ha colpito ascoltando gli altri. Io idem avendo un’esperienza molto diversa: nel modo piu’ assoluto non ho percepito un vuoto e non solo non mi sono mai sentita parcheggiata dai nonni ma anzi considero una fortuna/ricchezza aver vissuto anche con loro. Certo non tutti hanno la fortuna di averli e come i miei ma semmai molti mi invidiano la presenza dei nonni come l’ho avuta io nella mia infanzia e adolescenza e poi. E’ abbastanza normale che se tua madre ha sofferto il lavoro della sua abbia reagito dicendo: io non faro’ cosi. Accade spesso che nel momento in cui si mette su famiglia si faccia un ragionamento di questo tipo. Anche al contrario: “mia madre era opprimente, percepivo la sua frustrazione per aver lasciato il lavoro, io non saro’ cosi, ecc” . Ti dici femminista, lo rispetto. Io non lo sono affatto. Lavoro anche per le donne, mi occupo anche di problemi al femminile, ma apprezzo che il concetto di “pari opportunita’” non sia legato al sesso. E che le associazioni di padri e madri separate vittime di soprusi lavorino in modo congiunto e non opposto. Tornando al concetto le donne sono le prime “nemiche” delle donne (e non sono fantasie) nel momento in cui sono loro stesse a veicolare un giudizio-ansia da prestazione con concetti come: per fare tutto bene dovresti essere una macchina e poiche’ piu’ cose non ti possono venire bene…. E’ cosi che una sente senso di colpa qualunque cosa faccia e comunque la faccia. O rancore per chi fa piu’ cose, bene, senza sentirsi wonder woman o pretendere una medaglia o una giustificazione. Senza porsi in un continuo confronto con la donna che lavora o non lo fa, che non ha figli o ne ha, che ha studiato o no, che e’ piu’ o meno frustrata di lei. Spesso ad essere “maschiliste” sono piu’ le donne che gli uomini. Inconsapevolmente. Vedo famiglie serene in cui entrambi lavorano e che hanno rapporti intensi coi figli educati insieme. Mariti che sono piu’ contenti di avere una donna accanto che
ANDREA, si, la tua storia la conoscete solo tu e lei. – Credo che molte donne direbbero la stessa cosa sul discount degli uomini… Le storie serie, d’amore, non credo crescano sugli alberi per nessuno, se intendiamo quelle che davvero anche su un “minimo” di lunga distanza si mostrano realmente profonde, in cui comunque le persone si mostrano davvero complici e vicine. Non lo dico con pessimismo, ma anche nel senso che non credo ci si innamori 100 volte nella vita. Anche persone piu’ avvenenti o con piu’ possibilita’ di inciuci non per questo incontrano con piu’ frequenza una persona speciale in quel senso e reciprocamente speciale. Non so se riesco a spiegarmi, ma anche se piaci a qualcuno e qualcuno piace a te non e’ che per questo per forza sia qualcuno con cui puo’ nascere qualcosa di piu’. La mia amica non credo abbia scatenato la sua foga e poi un giorno abbia appeso la mancanza di serieta’ al chiodo decidendo di vivere una storia seria e poff l’ha trovata perche’ e’ una donna. Ha vissuto un suo periodo in cui non ha incontrato qualcuno di “speciale” (non universalmente, per lei e in modo reciproco) anche in un modo diverso da come la vivrei io, perche’ ciascuno/a e’ fatto a modo suo, e quando si e’ fermata con qualcuno (non uno a caso e viceversa) si e’ fermata avendo una relazione stabile. Cosa che fanno anche molti uomini – sul fatto degli uomini e umori delle donne: e’ vero, ma non e’ solo che accade che un giorno una diventa umorale o fatta in un certo modo e l’uomo ne subisce le conseguenze. Sinceramente molti uomini si scelgono gia’ prima e durante il rapporto donne piu’ umorali o capricciose o bizzose ecc. E che da un punto di vista esterno (poi per loro saranno bellissime) non sono spesso neanche gnoccolone da giustificare la scelta “visiva” di un carattere di m (cioe’ non la piu’ fi.. tra tot donne) o loro dei soggetti che o quella o niente. Per contro anche oggi ho visto una coppia molto bella e affiatata in cui lei non lo ha certo lasciato facendo i capricci per cagate e neanche quando gli e’ venuto un tumore, per cui ora continua a fare controlli periodici. – Consumismo: che ci siano persone che ci rotolano dentro e’ vero e non poche e’ vero, ma che oggi con uno stipendio medio solo non sia facile mantenere casa con mutuo e affitto e tre persone di cui un figlio mi sembra piuttosto oggettivo e anche senza essere super consumisti. Gli stipendi sono rimasti uguali ad anni fa ma il resto e’ aumentato e aumenta di continuo. Se hai difficolta’ per te solo/sola e’ un conto, se non ci dormi la notte per tre o quattro e’ un altro. C’e’ chi non mette su famiglia perche’ cazzeggia e chi lo fa anche facendo passi piu’ lunghi della gamba e facendo debiti o dovendo chiedere aiuto continuo economico ai genitori (c’e’ anche chi si e’ trovato cosi di colpo(. In un momento in cui dilagano precarieta’ e dissocupazione io capisco pure che la gente non abbia tutta sta possibilita’ di mettere su casa e famiglia o rifletta prima di avere figli.
a me non e’ successo di avere genitori indebitati o di temere che ci portino via la casa o di respirare da bambina quel tipo di tensioni e problemi ma chi lo ha provato non e’ che ne abbia un bel ricordo eh… Che e’ anche una cosa diversa dal vivere con poco. Con semplicita’ sono cresciuta anch’io e con semplicita’ farei vivere i miei figli e insegnando loro che non si spreca e si vive con quello che si puo’ ma l’angoscia reale di non arrivare a fine mese ecc e’ un’altra cosa. Puo’ capitare a chiunque ma prenderla sotto gamba mettendo al mondo dei figli per me e’ un atto di egoismo. E non parlo di non avere l’i phone o di andare in bici invece di avere un auto di cui bullarsi – Casalinghe: per il sistema italiano molte donne o tornano a lavorare per forza troppo presto o devono scegliere di non tornare. Tornare troppo presto alla nascita di un figlio e’ per la maggior parte delle donne un dolore emotivo, un senso di colpa e una fatica fisica oggettiva. Molte tornerebbero a lavorare quando il figlio e’ un po’ piu’ grande. Il bambino va all’asilo, socializza, il fatto di non vivere in simbiosi con la madre gli fa bene, non male. Ma spesso oggi e’ gia’ difficilissimo entrare nel mondo del lavoro, rientrarci e’ spesso fantascienza. Ecco perche’ molte delle casalinghe di oggi non lo sono per scelta o spesso vivono con frustrazione (concreta) quel secondo stilemdio psrt time magari ma che manca e che hs un peso
francamente ascoltando le donne e vedendo anche la serenita’ dei loro figli le donne che lavorano, non con orari disumani (cosa che non dipende solo da loro e non c’entra con la carriera perche’ magari fanno le cassiere) sono spesso piu’ serene delle donne che non lavorano. Pur amando visceralmente i loro figli e occupandodi di loro e avendo una casa pulita sono meno “fissate” di altre donne che stanno solo s casa ma che, al di la’ della facciata, si sentono frustrate e si lamentsno di continuo. Anche che non venga riconosciuto loro tutto cio’ che fanno da un marito/compsgno che non capisce che loro a casa faticano tutto il giorno o che da’ per scontate delle cose e che nom capisce che loro si sentono piu’ sole perche’ non vedono altro che la casa e non parlano d’altro e non parlano con persone piu’ alte di un metro o poco puu’ non dico che sia sempre cosi ma neanche queste sono fantasie. Ne’ che moltee di loro via via che i figli crescono vorrebbero tornare a lavorare ma pensano anche di non esserne piu’ capaci. Certi discorsi di donne in internetfsnno dentire qusnta frustrazione c’e’: si lamentano di non avere mai tempo e lavorare sette su sette senza i giorni liveri che le donne che lavorsno hanno.che loro non vedono soldi per tutta la fstica che fanno. Sevqualcuno chiede loro: acusa, ma con tutto il rispetto, come fai a non avere i ‘ora libera se per esempio al matttino i figli sono a sciols, il msrito e’ via e puoi fare spesa, pranzo, casa in tutto il giorno? Non rispondono.
@andrea
se una donna non sa cucinare a 30 anni ha qualche problema,idem l’uomo…ma io parlo dell’attaccamento morboso di alcuni uomini alle gonne della mamma,lui non fa nulla,non stira,non alva,non mette a posto manco le mutande e quando ha una donna cerca più una mamma che altro,il tuo discorso sulle donne che si vogliono divertire come fossero ragazzine apre un altra parentesi che sembra tu voglia sempre aprire a destra e a manca,ci sono donne vere in giro guardati meglio intorno.
@ Andrea
Secondo me le parentesi che si aprono sono utili per uno scambio di opinioni… 🙂
Sul consumismo sono d’accordo con te, il problema è che purtroppo oggi non sempre basta uno stipendio per mantenere una famiglia anche se si vive in stile “monacale”… se si tratta di uno stipendio basso purtroppo il problema è insolvibile… se invece il solo stipendio che c’è è adeguato allora perché no se si vuole vivere solo con quello e rinunciare a molti falsi bisogni che oggi abbiamo tutti inculcati? Sono scelte di vita… Ritengo eccessivo anche il fatto di non voler fare figli perché “costano troppo”… insomma, non sono d’accordo…si può vivere anche senza dover loro comprare i vestiti firmati, iscriverli a mille attività extrascolastiche, far loro fare viaggi studio e non so che altro… se lo stipendio non è proprio basso basso che non ce la fa a mangiare neppure una persona, mi sembra egoista (il contrario di quello che dice Luna) non farli i figli, togliere la possibilità di una nuova vita…
In effetti il messaggio della tua fidanzata era un tipico messaggio di quel tipo di donne di cui ho parlato… quindi comunque grazie della testimonianza, che (purtroppo per te) va a confermare il mio discorso sulle donne che dovrebbero cambiare perché rovinano le coppie e le famiglie se seguitano a fare le bambine capricciose…
Come dice Luna, non è che una donna appena vuole un uomo per una storia seria lo trova.. eh, mica è così scontato.. bisogna trovare quello che ti completa, quello con cui può nascere l’amore, quello che ami e ti ri-ama… se invece parli solo di una intenzione di fare una storia seria senza amore, ma per interesse a sistemarsi, allora sì, ti do ragione, c’è un tipo di donna che sa mentire e riesce a trovarne uno quando vuole, riuscendo a fargli credere di essere innamorata solo per realizzare il suo interesse di sistemazione… anche noi donne medio carine (non strafighe) fatichiamo a trovare l’uomo della vita… magari succede in percentuale minore, come hai rilevato tu, ma ti assicuro che c’è una fetta di donne che non riesce nello scopo…. Magari per vari motivi, fra cui il non riconoscere il bravo ragazzo che hai sotto il naso, non dico d no, comunque – forse per motivi diversi dai vostri – ripeto che anche per noi donne è difficile in alcuni casi (escludendo le brutte brute, comunque). Per questo ti dicevo di umanizzare un attimino la tua visione uomo-donna, che nel mondo la sofferenza la conosciamo pure noi…
Sugli uomini che sono in balia degli umori femminili è vero ma solo –ribadisco- per quelle donne ancora immature, e troppo volubili che cambiano fidanzato come se fossero al supermarket (loro sì, lo fanno, ma non tutte le donne e alcune di quest’ultima categoria ci sono pure su questo sito a rispondere, e sono donne molto sensate e mature..) quindi dipende dalla donna che si incontra… una volta c’erano anche le donne volubili, mica no, solo che i matrimoni non si rompevano per via della cultura..
(continua)
oggi ci sono ancora le donne volubili (probabilmente oramai in maggior numero) e sono aiutate dal divorzio (che è giusto che esista ma purtroppo si sfrutta impunemente ormai).
Grazie del consiglio su wild steel e affini.. in effetti non preoccuparti, non è che li prendo alla lettera, ho solo riconosciuto alcune verità nella loro analisi del mondo odierno… un saluto 🙂
@ Gaia
parli di preconcetti su questo forum, ma il tuo: “le casalinghe crescono i figli mammoni” che cos’è allora? almeno io distinguo tra categorie di donne, seppur generalizzando, non parlo di TUTTE le donne che sono fatte così e colà…
“io parlo dell’attaccamento morboso di alcuni uomini alle gonne della mamma” quindi parli di un caso particolare, mica tutti gli uomini sono così. qui nessuno ha mai detto che i figli delle casalinghe crescono tutti per forza bene, semmai si è detto che rispetto a chi non lavora hanno obiettivamente più tempo per seguirli, ma poi come lo si fa esula dal nostro discorso.. quello dipende dalla persona, appunto da che tipo di mamma è, se è apprensiva, possessiva ecc…ecc..
insomma, mi pare che hai cercato di generalizzare troppo partendo da un caso particolare negativo (un uomo o più che hai conosciuto che è immaturo), puntando poi il dito sui “nostri preconcetti”…
Bimba, beh anche gli uomini sanno fingere per sistemarsi o per avere delle comodita’ o prendono con superficialita” il concetto “e’ ora di mettere la testa a posto/avere dei figli”. potra’ sembrare impossibile nel 2000 passato e da parte di un uomo, ma non lo e’. Scusa, non ho capito bene “il contrario di cio’ che dice Luna”: cioe’ secondo te le persone veramente in gravi difficolta’ economiche sono egoiste se non fanno figli? forse ho capito male. o forse al di la’ del concetto del diritto alla vita non conosci sul serio quel genere di realta’. Io che ci ho avuto a che fare posso assicurarti che al di la’ del concetto “poetico” non e’ un buon vivere. E non sto negando un diritto alla vita, ma fare un figlio in condizioni veramente molto difficili significa che quel figlio puo’ dover crescere altrove. Se pensi che una madre lavoratrice possa far sentire un vuoto credi che il bisogno reale di dare dei figli in affido, per esempio, sia un atto di altruismo? beninteso: nella vita non si sa mai, amici miei si sono ritrovati entrambi disoccupati, costretti a tornare dai genitori (che per fortuna hanno) e dare in affitto la casa per non perderla. io non giudico chi si trova in condizioni anche disperate perche’ puo’ tra l”altro, secondo me, capitare a chiunque. oggi come oggi tanto piu’. una signora che conosco da una vita giorni fa mi ha detto che chiedera’ aiuto ai servizi sociali. i suoi figli non sono egoisti, hanno a loro volta famiglia, l’aiutano come possono. Ma nel momento in cui gia’ so che mio figlio non avra’ da mangiare e rischia di non avere un tetto sulla testa e’ egoismo, si. Perche’ non si sta parlando di viaggi studio o abiti firmati. Vivere con semplicita’ si puo’, ma hai presente cosa sia stato crescere in situazioni estreme? Poi io non parlo di aborto, parlo di ciecita’ a monte. e in molti casi c’e’. Non sei obbligata a rispondermi ovviamente (se lo hai fatto mi e’ sfuggito, scusa) sul fatto se vivi da sola. puo’ darsi naturalmente di si e che paghi un mutuo/affitto assolutamente alla tua portata e che tu riusciresti con un solo stipendio anche a mantenere un’altra persona e uno o piu’ figli in eta’ scolare senza l’aiuto di nessuno, suoceri, genitori. puo’essere che tu abbia anche