Buongiorno , sarà passato poco , sarà passato tanto, non lo so. Sono quasi 3 mesi che mi sono lasciato o che mi ha lasciato (non l’ho ancora capito) io mi sono limitato a porla davanti alla criticità del momento (allontamento , freddezza a livello fisico) e alla sua richiesta di pausa e di ritrovarsi (da cosa non si sa) darle tutta la libertà del mondo , le ho mostrato la porta perchè dopo 4 anni le crisi si dovrebbero affrontare insieme e non scappare a gambe levate, tant’è che non ci siamo mai più sentiti, e convivevamo in casa mia.
Dopo i primi giorni passati a chiedermi dove avessi sbagliato e desiderare solo di allontanarmi dalla mia città almeno nel weekend per aumentare lo stacco, ora mi rimane solo una sensazione flebile di vuoto, di rabbia e una domanda… ma io con chi sono stato? che cosa ho visto?
4 anni non sono pochi e non sono più nemmeno un ragazzino, ma la botta l’ho presa, credo più o meno di essermela cavata, ma quella sensazione permane.
Non sono ossessionato dal tempo trascorso perchè progressivamente sto meglio, ma voi come la vedete? Che esperienze avete avuto? E come avete risolto?
Mi vergogno un pò a scrivere , però , è più semplice parlare con sconosciuti che con persone che ti conoscono , grazie a chiunque voglia rispondere.
Quella sensazione che persiste
di
Rossignoll
Lettera pubblicata il 12 Luglio 2024. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Rossignoll.
La lettera ha ricevuto finora 14 commenti
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Ciao, è più o meno la stessa domanda che mi ero fatto io 10 anni fà ormai. Storia simile alla tua solo che la mia era durata 11 anni, messi insieme da ragazzini e al momento di voler fare le cose seriamente e completare il lungo percorso che avevamo fatto insieme il tutto si è sciolto come la neve al sole. Ufficialmente sono stato io a lasciarla e a dirgli che se dopo 11 anni avesse avuto ancora dubbi a voler venire ad abitare con me forse sarebbe stato il caso di chiudere la storia, ma tecnicamente è stata lei a lasciare me…quella sera io l’ho solamente liberata di un peso sulle sue spalle che non riusciva più a sopportare e la cosa l’ho capita dalla sua trasformazione avuta nei mesi successivi. Quella sera se né andata senza nemmeno voltarsi l’ultima volta, ci siamo rivisti dopo 10 giorni per volere mio e li mi ha ucciso, dopo 3 mesi ci incontriamo al bar dopo una discussione (voluta da me) e lì ho capito che era il momento di mettere sopra una bella pietra a 11 anni della mia…
estremamente fredda e distaccata, sembrava un robot e mi ha totalmente spiazzato in quanto non l’aveva mai vista così forte e determinata. Mai più vista se non per qualche incontro al bar o al cinema. La botta la senti sempre e non la dimenticherai mai, non ti resta che andare avanti e punto. Ogni tanto ti torna in mente e dipende poi dalla giornata, a volte avrai rimpianti, a volte avrai incazzature, ma poi si mette da parte e si continua con la propria vita e pace.
@Shaunwhite, grazie per aver condiviso con me ciò che hai passato.
Non è certamente paragonabile, mi spiace che tu sia passato attraverso una mattanza simile, ma da come ti percepisco l’hai superata e ciò mi fa essere contento per te e riporta in una dimensione più reale ed oggettiva la mia di situazione.
Più il tempo passa, più conosco persone nuove più mi chiedo che cosa ho visto in 4 anni.. e che vita ho condotto. Alla fine ero dedito al 100% ad una che è letteralmente scappata dalla porta che le ho mostrato, credo di averci fatto un favore.
Ed ogni volta che mi viene un pò di nostalgia canaglia ripenso alla sua assenza nonostante fosse al centro ed a tutto il nervoso e la frustazione che avevo che passa in un secondo.
Col tempo verrà meno anche questa sequenza mentale.
Quindi si scappa. Lei é scappata, e tu scappi a tua volta, “allontanandomi dalla città per aumentare lo stacco”. E poi scrivi tu stesso, che é più facile scrivere a sconosciuti, sei un pò ipocrita scusami, se te lo dico cosí. Se vuoi addivenire ad un chiarimento o risolvere e “fare pace” l’unica é coinvolgere l’altra parte e fare lo stesso discorso che hai fatto qui, per un minimo dj coerenza, anche. Vi siete messi insieme avete vissuto 4 anni insieme, non a casa VOSTRA, ma a casa tua, e tue hai mostrato la porta, perché appunto si tratta, secondo te di casa TUA, e ora sono gli altri che scappano…
Domanda: Come avete convissuto, se di fatto,tu vivevi da solo, a casa tua, con questa ragazza alla quale poi, ti sei permesso di mostrare la porta?
Sembra prepotenza…
@gabriele ti descrivo meglio la ”fine”. Si è vero convivevamo da me, ed io provvedevo a tutto per entrambi.Lei nell’ultimo periodo aveva altre priorità e con me era solo che un fantasma,assente e la ns intimità azzerata, ho provato a chiederle ma era tardi. Io l’ho messa davanti alla realtà e lei ha svuotato gli armadi (che le avevo comprato per farla sentire a casa), tu come avresti reagito?
Non mi sento vittima nè carnefice. Solo mi aspettavo un minimo di dialogo in più , si mi sono allontanato da casa e dalle abitudini nel weekend , ero solo e sono andato da amici , meglio se lontani. Cercarla? Alla fine è andata via lei , è vero ho mostrato la porta, ma la sua macchina era già piena e carica. Dopo 4 anni chiuderla così senza nemmeno provare a comunicare , non la ricercherei nemmeno se fossi costretto. Quando mi ha chiesto la pausa, la prima cosa che le ho chiesto è stata che nome avesse.
Probabilmente non poteva far altro che cosi, ma credimi non è stato facile digerire.
Non si capisce niente da ciò che scrivi,sembra che tu abbia accontentato le esigenze del tuo gatto, perdonami. “Le ho anche comprato gli armadi per farla sentire a casa” che argomentazione sarebbe?
Fatti un esame di coscienza serio ed onesto, e ripensa se in questi quattro anni tu col tuo comportamento e carattere, non hai contributo a “buttarla fuori di casa”, perché te lo dico sinceramente, il fatto che siate andati a vivere a casa tua, e averla trattata da “questa é casa mia,adeguati” ha sicuramente contribuito alla rottura, l’averla messa davanti alla porta, dimostra anche un certo egoismo.
Tutto perché la vita intima si é azzerata? Da solo non basta questo. Alla fine hai scoperto il motivo che ti ha spinto a lasciarla? Che problema c’era di così insormontabile essere un fantasma? L’essere un fantasma lo ero con te, ospite costante. E sei tu stesso che lo dici, nella lettera e lo ribadisci. Se un giorno ci riproverete, andate in una casa nuova, scelta da entrambi, così…
…nessuno si sente buttato fuori o ospite di nessuno, ma presupposti alla pari. Se ci doveste lasciare sarà su ragioni più oggettive, piuttosto che basate su egoismo e scarsa empatia, da parte di entrambi.
Ho condiviso casa sogni e progetti, non so che altro avrei potuto fare, ho un carattere difficile (è vero) ma ritengo anche che la sensazione dell’ ”ospite” passa nel momento in cui c’è coesione e voglia di stare insieme in un rapporto paritario, il suo spazio e ruolo lo poteva creare e prenderselo, stare al margine e mantenuta era più facile, brutto dirlo ma è cosi. Siamo arrivati a questo punto perchè voleva altro e con mezzi rudimentali me l’ha espresso. Non ci sarà nessun secondo atto , nè ho intenzione di cercarla soprattutto a distanza di mesi per avere risposte che sinceramente ho già avuto con il suo silenzio.
La mia coscienza è a posto poichè ho dato il massimo e tutto quel che avevo. Ogni tanto ho dei momenti di bassa e mi vengono in mente i momenti felici. Sicuramente il tuo punto di vista è interessante e analizzandomi c’è del vero e del materiale su cui lavorare e migliorare per una relazione futura, sicuramente non con lei.
Visto che stiamo fra persone schiette, di finisco di esprimere il mio punto di vista, perché, sinceramente il punto critico,.mi sembra più la cosa che sto per dirti, che la crisi in sé e per sé e lei che se ne andata e tu che le hai mostrato la porta.
Non dovevate andare a vivere a casa tua. Dovevate trovare una casa, per tutti e due e scelta da tutti e due. Il tuo carattere “difficile” e la sua “apatia” sarebbero emerse sicuramente, ma in modi molto più ridimensionati. Almeno secondo me, difficile che una crisi vi avrebbe portato alla rottura definitiva. Avrete avuto delle crisi comunque, non sto dicendo che sarebbe stato tutto diverso, la dico chela premessa sarebbe stata più equilibrata, meno sbilanciata, tu per un verso, carattere difficile, che sembra più che altro “molto deciso”, e lei un pó lassista, forse fatalista. Possibile che non abbia combattuto almeno un pò? Cioè ho scritto certe cose prima che riguardavano te, ma anche lei ha le sue, non pensare che non ci siano.
Rissignoll,
per me, dovresti riflettere sull’attuale consuetudine abbastanza diffusa di iniziare una relazione amorosa senza troppa convinzione. Come se si trattasse di sperimentare qualcosa di nuovo.
Non dico che l’abbia fatto tu, ma potrebbe averlo fatto la donna con cui hai convissuto.
Per qualcuno 4 anni possono essere troppi per conoscere un/a partner; per altri, ancora pochi…
Sta di fatto che il vostro rapporto si è incagliato, e sciolto, alla prima crisi. Né tu, né lei sembrate aver voluto davvero affrontarla e superarla.
Forse c’era incompatibilità di caratteri ma, forse, è mancato solo un dialogo schietto, per rendervene conto prima.
Capisco il tuo sconcerto nell’aver trovato questa compagna improvvisamente molto diversa da prima. Cosa peraltro normale: se del caso, anche gli esseri umani si comportano con i colori dei semafori.
Scusa se non ho scritto niente di nuovo o di utile. Gli elementi di approfondimento della personalità della donna non mi consentivano una visione più ampia.