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Lettera pubblicata il 10 Marzo 2016. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore ILSaggio.
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Ciao Sofia, grazie per la risposta.
La situazione non è questa però, ho passato tanti anni di malessere in fase adolescenziale e ora non è più uguale a prima, ma non vado oltre, hai detto bene, non devo convincere nessuno, non avrebbe alcun senso.
Ho di molto ingigantito la cosa, l’ho fatto di proposito, se fossi venuto qua a scrivere una lettera con un messaggio meno forte, del tipo che so: “l’altra sera in giro con il mio amico una bella ragazza ha guardato lui e non me, che peccato, dovrei preoccuparmi? Ma no forse no, la prossima guarderà me” le risposte sarebbero state ben diverse (sempre se fossero arrivate) del tipo “ma si vedrai che la prossima volta ti rifarai” oppure “ma che te frega, tu hai altre qualità!”.
Non mi sarebbe servito a niente, non so se ho reso il concetto.
Ho cercato di smuovere a dovere le reazioni di chi avrebbe letto e risposto, aggiungici che sono davvero molto pensieroso (hai ragione anche qui) ed il gioco è fatto, ne è uscita questa lettera.
La questione della perfezione e di emulare qualcuno perchè lo ritieni migliore è una fase dove secondo me, oggi come oggi, molti adolescenti dai 13 ai 17 anni purtroppo cascano.
Ammetto che ne ho fatto parte anche io di quella schiera, sebbene solo come idea, nel senso che in quegli anni lo pensavo anche io che forse mi sarei dovuto comportare in modo diverso, più simile agli altri, ma in realtà poi non trovavo mai il coraggio di farlo, così giorno dopo giorno aumentava in me il dolore.
Credo che l’adolescenza con tutte le belle cose che può dare sia un’arma a doppio taglio, non sarà così per tutti e forse parlo in questo modo perchè io l’ho vissuta così, ma in questa società oggi ne sento davvero tanti star male durante questo periodo, ecco perchè se avessi una sorella o un fratello, un cugino ecc oggi di quella età, avrei un senso maggiore di protezione nei suoi confronti, perchè so cosa vuol dire.
Mi sono dilungato e sono uscito dal tema principale, quello che mi avete scritto un po’ tutti, con parole diverse ma con lo stesso significato di fondo, lo terrò ben a mente e ne farò tesoro, come ho già detto.
Seppur in forma ingigantita, una parte di verità in quello che ho scritto di questo mio malessere nel vedermi gracilino, magrolino, c’è ovviamente, altrimenti non sarei venuto qua a scrivervi.
Con questo però prendo spunto dai vostri consigli e mi metto nell’ottica giusta, in fondo questo malessere non ha motivo di esistere, o meglio, non gliene devo dare io motivo di farlo.
Ancora grazie.
Se pensi che una ragazza apprezzerebbe più te caratterialmente, se ne vedi una che ti colpisce fisicamente parlale e fatti scoprire per il ragazzo che sei. Inevitabilmente l’aspetto fisico è importante, perché non cominciare ad andare in palestra per mettere su un po’ di massa? Non per piacere più alle ragazze, per piacere più a te stesso, per darti autostima
Non sono mai stato amante dello sport, sto facendo nuoto giusto perchè so che fare sport fa bene, ma non sono capace di mettermi sotto per “costruirmi”.
Alle volte penso che vedermi più robusto possa darmi più autostima, magari si, ma è più probabile di no.
Quando sono stato insieme a qualche ragazza che mi apprezzava così come sono, il fisico era l’ultimo dei miei problemi, non ne facevo un dramma, sintomo che forse non è la palestra il rimedio per la mia situazione.
Quando le persone che conosco iniziano a parlarmi insieme, sono sicuro che in loro poi suscito interesse, non sono nessuno per carità, ma so fare lo stupido ed essere serio quando voglio, quando poi le persone hanno bisogno di un consiglio mi prendono in cosiderazione, e quando questo succede ancora una volta il mio fisico non è più importante, mi vado bene così.
Con il mondo delle ragazze è tutta un’altra storia, non so proprio come comportarmi, a volte cerco di sfruttare i social network per cercare di fare conoscenze (che siano amicizie o altro) ma puntualmente non accade mai nulla perchè se dietro una tastiera dovrei essere più sciolto e disinibito, quasi mi funziona al contrario.
Superato l’approccio iniziale inizio ad avere una certa parlantina, ma spesso non posso dare dimostrazione perchè l’approccio iniziale mi frena, e non viene fuori quello che sono in realtà.
Vorrei tanto avere la faccia come il sedere e parlare a una ragazza che non conosco ma che mi attrae, ma non ci riesco, forse per paura di fallire.
Eppure non capisco il perchè, non ho paura del due di picche per come sono dentro, ma forse per il come sono fuori, però è un discoroso malato e contorto capisci?
Quando mi apprezzano non mi interessa più l’aspetto, ma inizialmente gioca un ruolo importante, solo che allo stesso tempo non mi interessa migliorarmi.
Dovrei lanciarmi consapevole della persona che sono dentro e fottermene dell’aspetto?
Ma come si fa?
Esatto, dovresti buttarti. Mentre lo fai, prova a ripeterti tipo mantra tutto ciò che ti piace di te
È l’unica.
A costo di passare per fesso, a costo di ricevere mille “no” ma devo sforzarmi di farlo.
Non è per niente facile se non si è venuti su abituati a farlo.
Ma prima c’era mamma e papà anche a darmi una mano in questo, ora sono grande, mi reputo adulto e maturo, che non vuol dire arrivato, c’è sempre da imparare e io ne sono solo all’inizio, però devo mettermi in testa che non ho più 12 anni e che devo anche inziare a badare a me, alla mia vita sociale.
I lavori facili non sono mai esistiti, devo lavorarci su, spero un giorno di potermi dare dello stupido per non esserci arrivato prima.