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Lettera pubblicata il 25 Gennaio 2022. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Konta Giante.
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Eh no caro Max, se sei cinico lo devi essere senza distinzione di genere! A me piacciono pure le persone un po’ ciniche, se intelligenti, ma sicuramente non i misogini o chi si atteggia a tale per un triste, patetico machismo. Su questo forum si leggono valangate di lettere di disprezzo sulle donne, tutte che trovano apprezzamenti o giustificazioni soprattutto da parte del genere maschile (a volte addirittura da donne, ma vabbé). Non pensate sia ora di superare questo cameratismo tra sfigati?
Melchiorre, le parole ingegnera o architetta esistono e si riesce a pronunciarle senza problemi: prova e vedrai che, come riesci a dire operaio e operaia, riesci a dire anche architetto e architetta. Si tende a declinare al maschile le professioni prestigiose perché la lingua veicola la mentalità dei parlanti. La mentalità è sessista, per cui si declina tranquillamente al femminile parole come infermiera, ma quando si tratta di professioni apicali finora si è preferito lasciarle al maschile, manco fosse una bestemmia declinarle al femminile. Se il problema è fonetico, non dovremmo nemmeno dire auto medica, ma auto medico. Io ho visto scritto “Signor Prefetto” su documenti indirizzati ad una prefetta. Mi sembra più fastidioso rivolgersi ad una donna dandole del “signore”, ma la Prefetta stessa si faceva nominare al maschile sugli atti ufficiali. Il sessismo è tanto diffuso da sembrare normale. Questo è il motivo per cui si usa lasciare al maschile
parole declinabili al femminile (“Gentile” è una parola invariata nei generi, ma “architetto” può variare eccome).
Se non sei convinto, sappi che fin dal 1987 Alma Sabatini, nel suo “Il sessismo nella lingua italiana”, raccomandava di usare i femminili prefetta e questrice o questora. E l’Accademia della Crusca ha stabilito da anni che i vari termini avvocato, ecc. si possono declinare al femminile.
È sessista anche rivolgersi ad un gruppo misto dicendo:”Ciao a tutti”, ma ammetto che è difficile fare come gli antisessisti/e convinti che scrivono “ciao a tutti/e” o “ciao a tutt*). Ma io ho visto vari comizi di femministe, dove vi partecipavano uomini e donne. Chi prendeva la parola diceva:”Buongiorno a tutti e a tutte”.
TOMMY, preferisco continuare a fare regolarmente sesso con la mogliettina ed essere felice con la mia famiglia, che chiudere libri. Poi, ognuno è libero di non legarsi sentimentalmente con una partner e limitarsi a usufruire dei siti porno, andare a prostitute o perdere serate intere alla caccia di una donna che te la dia.
Suzie, quello che dici è vero, nel senso che il cinismo del nostro amico è fortemente tinto di misoginia e questa è una tendenza che sicuramente depreco. Contesto soltanto l’ipotesi, che qualcuno formula (non tu, te ne do atto), che egli possa essere anche un violento. È una ipotesi molto grave, che non va fatta a cuor leggero. Qui, io credo, dobbiamo contestare, in modo anche durissimo, le idee e gli atteggiamenti che non condividiamo ma non dobbiamo trasformare la nostra polemica in una demolizione della persona in quanto tale.
Si prendila la stupida benestante.
Mi avete chiamato in causa come non mai, gentili amici. Permettetemi dunque qualche piccola replica o, se preferite, alcune sintetiche chiose.
@Barkleys: hai centrato il punto. L’ipocrisia femminile, toccata sul vivo, non tollera di essere smascherata e se la prende scompostamente con chi, come noi, non se ne fa infinocchiare ma le rende pan per focaccia senza astio, in allegria. Del resto si sa: il sorriso cinico e disincantato si attira l’odio delle sciocche principesse sul pisello.
@Suzanne: pensa quel che vuoi. Io ho una vita sessuale molto intensa, e mi masturberò sì e no una volta al mese. Per il resto, mi sfogo con compagnia femminile non mercenaria, perché ci so fare e almeno un’avventura di letto a settimana la rimedio, senza peraltro sforzarmi più di tanto. Non è difficile manipolarvi, femmine. Questo te rode?
Per il resto c’è da dire che molti dei commentatori, come psicologi, farebbero la fame: visto il talento che posseggono, conviene loro aggiustare i radiatori. Io intanto mi godo la vita e me ne sbatto. Ciao!
Quelli automobilistici o domestici di radiatori?
Konta, hai detto “molti”, e non “tutti”, quindi qualcuno degli “psicologi” c’ha preso? Onestamente, e senza offesa, per “capirti” basta il mio panettiere.
Qua scatta trader per una notte, ragazzi/e. Mi tocca scrivere nottetempo, ho già capito. Per fortuna che sono una macchina da guerra e sto sveglio due giorni e due notti per voi.
Konta Giante, tu resterai fregato da una donna che ti ammalierà con i suoi occhi e non potrete fare a meno uno dell’altra.
Riprendendo il mio commento n. 27, non hai più risposto alle mie domande. Cosa intendi per pseudocurvy? Perché una bella e magra donna con le tette grandi sarebbe brutta e pseudocurvy? Rispondi, Konta, rispondi! Qui tutti ti insultano o osannano, io niente di tutto ciò. Io ti interrogo, chiarisco ciò che dici, vado a fondo del discorso. Se hai ragione, non avrai problemi a rispondermi. Ma se dici corbellerie, le mie richieste di approfondire le tue affermazioni ti metteranno in difficoltà, come succede a chi propina solo fuffa. Hai ribattuto a varie persone, ma a me non hai risposto, Konta. Come mai? Spiega meglio questa storia delle tettone. A prescindere che c’è chi stravede per…
il seno, mentre per altri rappresenta una parte meno importante del santo corpo di una donna, perché una donna con il seno grande dovrebbe essere automaticamente brutta e pseudocurvy?
Prima guardavo al festival di Sanremo la Pausini con un bel vestito nero. Ha un seno rigoglioso, anche se ha messo su fianchi. Quei fianchi possono infastidire, eh, già. Ma quel seno fa una bella figura.
Konta, dimmi la verità. Durante il grande lockdown del 2020, sei stato due mesi chiuso a casa senza cuccare, giusto? Niente architette, niente 33enne di Bra, né 45enne di Genova, niente di niente. Dico bene? Il lockdown ti ha messo i bastoni tra le ruote. Tu cerchi sesso, non sentimenti. Il lockdown favoriva il sentimento, storie romantiche di teneri amanti che non possono vedersi. Ma nel tuo caso si trattava di non poter copulare. E allora fidanzati con l’architetta dalle unghie laccate di rosso. Oppure fidanzati con chi vuoi, ma rispetta le sante donne. Leggi Shakespeare, prendi ispirazione.
Eh eh Trader, ero stata bacchettata dalla mia relatrice perché nell’esposizione della tesi ripetevo “uomini” e non “esseri umani”. Personalmente il discorso linguistico non riesce a toccarmi piú di tanto, mi sembra il classico caso in cui si aggiusta il superfluo per non intaccare il vero nocciolo della faccenda. Ci sono persone di colore che tra di loro si chiamano “negro”, ma diventa un termine affettuoso e ironico al contempo. Bisogna sempre vedere l’intento comunicativo.
Le affermazioni della Murgia sul linguaggio sessista, ad esempio, erano state smontate una ad una da linguisti di professione che hanno dimostrato come etimologicamente non ci fosse nessun problema discriminatorio. Debbo ricercarmi gli articoli perché non ricordo gli esempi.
Konta, se tutto ciò è vero, la responsabilità è delle donne che permettono la sopravvivenza sessuale di uomini del tuo livello, di questo te ne do atto.