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Lettera pubblicata il 5 Febbraio 2008. L'autore, roberto44, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Che fai un lavoro normale, non sei un personaggio famoso, uno scrittore o un poeta intendevo dire, non sei un artista che può raccontare a tutti le proprie disavventure ed essere osannato dalla gente.
Hai mai letto Mauro Corona ?, scrittore ed alpinista di Erto (diga Vajont).
Era un ex teppistello, ha fatto anche la galera, bracconiere ecc.
Prima finchè non era famoso nessuno ma soprattutto nessuna lo cagava.
Ora che è diventato famoso è un dio, tutti vogliono vederlo per farsi fare l’autografo, le donne (una me l’ha detto di persona) andrebbero subito a letto con lui perchè è una persona vera che ha sofferto dicono.
Se lui facesse un lavoro normale come me o te caro Roberto rimarrebbe il teppistello di una volta, condannato per i suoi errori e per niente osannato come ora.
Questo è un riferimento specifico, ma ce ne saranno ancora altri.
Mi sono spiegato meglio ? Ciao
Ciao Roberto perdonami se mi intrometto nei post tra te e Ari.
-considerata la sofferenza che, nel silenzio della mia anima, sto patendo, mi dici cosa, secondo il tuo giudizio, potrei fare oltre, per meglio espiare le mie colpe?-
Non si cerchi alcuna consolazione da questa storia, si goda piuttosto del piacere di essere spiazzati, emozionati, condotti per mano esattamente dove l’ amore vuole. E si accetti anche il “piacere” della rabbia e della commozione dolorosa come reazioni forti che rendono di per sé merito a chi ha saputo provocarle, ( salvo poi rigettarlo brutalmente al suo posto, impotente, dopo averlo persino ingannato e poi disilluso.)
Un uomo interrompe la fuga da se stesso e dalle proprie segrete irresponsabilità,
per accettare lo sgretolamento violento della propria vita inconsistente, trasforma, la rassegnazione tipica in una lacerante e meticolosa confessione.
E le sue parole, così tenacemente ripescate nel marasma della rete, si intridono dell’ altrui sofferenza, della rassegnata rabbia, che diventa un fiume in piena, una corrente impetuosa.
Non ho niente da espiare. Mi aspetto di crepare per cantare, immerso nella luce,
Stiamo espiando e abbiamo espiato vivendo.
(Chi avesse un po’ di cultura alle spalle, sa che cosa intendo)
Imparare ad intuire e poi distinguere (col senno di poi), ecco quello che puoi fare Roby
ciao e scusami ancora
roberto,le palle le ha chi come te ha il coraggio di ammettere i propri errori,chi ha il coraggio di confrontarsi con altri,chi cerca di capire il proprio malessere,da dove arriva,cosa c’è di sbagliato….io invidio un po chi non ha problemi,chi non pensa,chi si adagia,chi non si fa domande,..mi danno fastidio molto quelli che (non lo posso scrivere,mi hanno già tagliato un commento…….)fanno scorr il cervello….ma è anche vero che dobbiamo reagire…la depressione è un nemico insidioso…tu sai che ti posso capire bene….tu stai già espiando le tue colpe,e alla grande…non devi esagerare a punirti…. non è facile dirti:reagisci,è una cosa che verra’ dentro te…solo da te,non sperare in un aiuto esterno,nessuno può riuscirci,anzi tanti godono,lo sai vero?però c’è gente che ti è vicina sappilo…………….
Concordo con Roc50, ci vuol più coraggio ad ammettere i propri errori e a metterli in piazza che tenerseli nascosti, perchè dichiarando un errore, ci si pone davanti al problema in un altra ottica, migliore oserei dire, che permette di individuare la migliore soluzione ai problemi oltre alla presa di coscienza di ciò che si è fatto in modo più tangibile, il confronto è sempre positivo, sempre che si accettino tutti i pareri anche quelli contrari, come punti di vista, ovvero come spunti sui quali riflettere…
Roby, il mio era un incoraggiamento a reagire, io , purtroppo o per fortuna, cerco sempre di farlo poichè il dolore logora, il dolore invecchia dentro (fuori non me ne frega un bel nulla), il dolore scava e non fa vivere, reagire, in qualunque modo serve a vivere meglio, sia noi, che coloro che abbiamo intorno, poichè anche se secondo te tua moglie è disinteressata a te in fondo percepisce i mutamenti tuoi come anche i tuoi figli.
Un abbraccio di incoraggiamento, Isis.
si raff, ti sei spiegato molto meglio, grazie.
lipsia bello il tuo ultimo post
roc ti ho inviato una mail
un saluto a isis e fiorella
dov’è ari?
isi non era comparso il tuo ultimo post. sono io che concordo con roc: trovi sempre le parole giuste, in ogni occasione. ha ragione il mio compagno di sventura: il tuo è un uomo fortunto, sarà fiero di te.
grazie di cuore.
a te tutto ok? buon weekend
X ROBERTO…non ho ricevuto email….la mia è :eternet@alice.it fammi sapere ciao
roberto non riesco a mandarti risposta email…mi dice imposs recapitare
Lipsia fai gli indovinelli?
Ecco qua: Anime alla deriva – Richard Manson.
Ma con la faccenda di robertofourtyfour, per dirla come dipietro, “che c’azzecca”?
ari ma ci hai messo due giorni per risolvere “l’indovinello”?
c’azzecca, c’azzecca direbbe ex PM