Ho diciassette anni, e non mi sono mai innamorata. Sono una persona piuttosto timida, e il fatto di avere delle amiche solari e belle di certo non ha mai aiutato la mia condizione di donna invisibile. Non sono mai stata con un ragazzo, eccetto per una pomiciata casuale tre anni fa. Non sono una grande bellezza, eppure non mi è mai andato di accontentarmi, fino a quest’estate. Sono uscita una sera con un tipo di ventidue anni. Non era bello, eppure il fatto che fosse così intelligente, simpatico mi hanno spinta a continuare a frequentarlo. Sembrava che lui a me ci tenesse sul serio: mi portava fuori a cena, al mare, mi riempiva di attenzioni. Abbiamo dormito insieme, senza fare niente perché non mi sentivo pronta dopo solo due settimane di conoscenza, lui è stato dolcissimo. Ma poi ho iniziato a volergli bene, nonostante io sia una che impiega molto ad affezionarsi alle persone, e volevo fare l’amore con lui. Tuttavia una sera scopro che cerca sia una quarantenne, che una ragazza poco più grande di me. Gli chiedo di venire da me, di darmi delle spiegazioni, di dirmi che sono stupida e che dovrei fidarmi di lui, che continui ad abbracciarmi, a baciarmi, ma non lo fa liquidando il tutto come una bambinata da adolescente, e questo mi ferisce perché capisco che di me non gli importa niente. Ci lasciamo. È passata una settimana, e sento dentro il cuore tante cose. Sono arrabbiata, perché mi sento presa in giro, e ci sono così tante cose che avrei voluto dirgli. Sono umiliata, perché gli ho mandato diversi messaggi in cui gli aprivo il mio cuore, ma ho ottenuto il niente. Sono ferita, perché credevo che finalmente fosse giunto il mio turno di assaggiare quella cosa chiamata amore, e non di vedere solo persone che nuotano in mezzo ad essa. Sono una stupida, perché nella mia mente avevo già programmato il nostro natale, le nostre vacanze, i nostri viaggi, la nostra storia. Sono triste, perché mi manca il modo in cui mi prendeva e mi diceva che ero il suo amore. E poi sento milioni di altre cose: sono una vittima, che pensa che il destino ce l’abbia con lei, provo dolore a vedere le coppie felici, e invidia, e disperazione, e ancora rabbia, solitudine. E tutti questi sentimenti si sono presi via il mio sorriso, la mia voglia di giocare, di parlare, di essere felice. Quella porta dove c’è l’amore, continua a rimanere chiusa da un grosso chiavistello di cui mi sfugge la chiave. Non so neanche io cos’ho, certi momenti sento di essere forte, positiva, e di riuscire a superare una stupida delusione, altre inizio a piangere, tanto che della mia stanza si potrebbe fare un muro del pianto. E se fino a sette giorni fa avevo un’autostima alta fino alle stelle, ora questa è caduta, ed è tornata al suo solito livello.
Ed ora ho paura a rivederlo questa sera alla festa del paese, perché aspetto un suo ‘mi manchi’ che non arriverà.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Ciao!
Comincio rispondendo alla tua domanda: sicuramente il cuore ha molte
sfaccettature e l’irrazionalità dell’amore porta a molte sfaccettature. Un cuore può
provare amore ed allo stesso tempo odio. Per una persona sensibile è molto
difficile controllare tutte le emozioni che si affollano contemporaneamente, e tu
mi sembri molto sensibile. Non permettere a nessuno di toglierti la voglia di
vivere, di toglierti il sorriso e la positività. Nessuno è tanto importante da tenerti
incatenata a qualcosa, che magari neanche esiste più! Sei molto giovane ed hai un
sacco di possibilità ed occasioni da poter vivere. Non bruciartele stando dietro ad
una persona, che forse non merita neanche le tue attenzioni.
Guido
Non dire “non sono una grande bellezza”. Non è vero! Tutti noi siamo belli, tutti a modo nostro e tutti in modo diverso. Anche tu hai qualcosa di cui andare fiera. Qualcosa che ti rende unica e speciale. Il tuo precedente ragazzo se ne è accorto, ma non ti ha rispettata abbastanza. Presto troverai chi ti riempirà di attenzioni e ti saprà rispettare. Ciao BELLA !!