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Lettera pubblicata il 11 Giugno 2013. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Naive.
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Michela,
secondo me si può capire, almeno in parte, solo quanto di affine che si ha avuto modo di sperimentare sulla propria pelle.
In merito alle scelte di vita, è utopico immaginare che alcune di esse possano durare per sempre. Il matrimonio, ad esempio, è un contratto sul sentimento di coppia che nessuno è in grado di assicurare immutato, essendo legato in seconda battuta a condizioni di quotidianità che possono drasticamente cambiare e alle quali non sempre ci si può adattare senza sentirsi annullati.
Nel caso ci si trovi a dover cambiare rotta dopo l’impegno ufficializzato, suggerisco di esaminare tre elementi fondamentali: 1) l’intensità del proprio amore per il nuovo partner e il ricambio che se ne percepisce; 2) l’esame della situazione d’insieme che deriverebbe dalla separazione, con particolare attenzione all’età e alle ipotizzabili reazioni dei figli; 3) l’importanza della riprovazione famigliare e sociale, ora molto attenuata ma pur sempre abbastanza vincolante.
segue per Michela
I momenti di “svolta definitiva” che si presentano, anche solo da parte di uno dei due interessati, vanno colti al volo, come i treni, che non passano due volte.
Se i partner sono persone ragionevoli, sia nel matrimonio che nell’adulterio, ci si può senz’altro lasciare in modo civile, magari dopo iniziali baruffe e tentativi più o meno corretti di addossarsi reciprocamente la maggior parte delle colpe.
Se però il sentimento è stato importante e profondo (non è che in una vita possano essercene a dozzine), niente può impedire di conservare sia l’amore che i migliori ricordi, magari anche da parte di uno solo del due compagni di un tratto di strada.
Essendo ancora abbastanza giovane nel momento in cui ho deciso di lasciare, una decina d’anni dopo ho provato a cercare un nuovo compagno ma nessuno ha potuto nemmeno avvicinarsi al precedente. Ed è stato lui a portarmi la spesa a casa in un periodo in cui ero ammalata e impossibilitata a uscire…
Uhm…Rossana,le tue riflessioni mi fanno tanto pensare, riconosco che sono ancora molto confusa. Purtroppo quando ci sei dentro nn riesci a leggere con lucidità la realtà, eppure almeno nel mio caso non dovrebbe essere così difficile. Sarà che in questo momento della mia vita sono anche un po stanca di rincorrere sogni che forse nn si concretizzeranno. Sarà stata questa “pausa ” che mi ha reso un po disincantata. Come hai suggerito quando si presenta il momento di svolta,definitiva sottolinei, bisogna tener presente alcuni essenziali aspetti. Il tutto da cogliere al volo, per nn perdere il c.d treno.
Beh nel mio caso:
1) L’intensità sul piano affettivo e fisico è alto ma nn tale da essere ricambiato allo stesso modo.Lui ama la sua libertà, la sua vita. È un uomo che sa cosa vuole e lo ottiene, nn ha bisogno di crearsi una nuova vita. Un figlio,adolescente, suo ce l’ha. È soddisfatto del suo lavoro, fra l’altro gli mancano pochi anni alla pensione.Gli amici e gli affetti nn gli…
2) la mia vita è altrettanta intensa, sposata appunto e con due bambini piccoli.
3)Possiamo anche nn considerarlo visto che vengono meno le prime due.Se fosse amore vero, ma chi può dirlo, personalmente nn mi importerebbe dei giudizi degli altri.
Dunque che cosa puoi trarne da tutto ciò?
È ovvio che se ho tradito un motivo ci sarà, per me, l’amante, resta cmq il vero amore della mia vita. Da lui chissà cosa prova realmente, a volte penso che abbia solo paura.
Mi ha cercato e mi ha baciato nuovamente. Dal bacio passa poco…tu sai(nn è “ancora” accaduto)
In me questa volta, ero’,qualcosa si è rotto.
Dovrei prendere esempio da te, che hai avuto la forza di dire basta, il tempo ti ha dato ragione.
Quell’uomo a cui hai detto no per amore di tuo figlio o per orgoglio è stato quell’uomo che ti è stato vicino nelle cose più semplici in una fase difficile della tua vita.Se questo nn è amore…
Michela,
le situazioni che riguardano legami di coppia e di famiglia sono così complesse che solo il diretto interessato può saperne abbastanza per decidere.
anch’io tendo al “tutto o niente” ma ritengo che dove entrano in gioco persone e sentimenti vi siano tali e tante sfumature da non esserne nemmeno del tutto consapevoli. viviamo e scegliamo più con l’istinto che con la ragione, in quanto l’inconscio elabora impulsi anche su eventi ed emozioni cancellati dalla memoria.
se ti sembra di non essere abbastanza ricambiata, sforzati di tenerne conto. a mio avviso, si deve rinunciare a mantenere gli impegni solo in casi estremi, cioè nell’eventualità che diventi a rischio il proprio benessere fisico e psichico.
quando mi soffermo su un caso non so decidere in modo netto fra “bianco e nero”, nè ragiono con i MIEI valori ma mi sforzo di immedesimarmi, per quanto so, nell’identità/situazione altrui. pertanto, tu puoi non voler giungere a limiti estremi, senza che questo sia negativo.
Ciao Rosanna, sto ancora abusando della tua pazienza. Ma ogni lettera e tua osservazione si presentano occasioni per mettermi in discussione e in questo momento e ciò che voglio.Anche sentirmi dire cose che non mi piacerebbero. I tuoi consigli sono per me come delle piccole matriosca.Se si tocca un argomento è inevitabile che ne chiama un altro, sempre con lo stesso filo conduttore 😉
L’ultima parte della tua lettera, scusami nn mi è chiara, nn è colpa tua sono io, oggi, un po fusa.
Se puoi chiarire perché penso che sia interessante.
Riguardo la questione del valutare i casi che la vita ti presenta, purtroppo nn riesco a pensare con la testa degli altri,nn posso e sinceramente nn voglio immedesimarmi negli altri, almeno se il fatto mi tocca da vicino.Se si tratta di valutare i casi altrui riesco ad essere obiettiva. Perché io dovrei farlo, gli altri se ne importano di me?
Se la tua osservazione era riferito che dovrei cercare di capire il punto di vista del mio amante, no. Non ci…
Non posso giustificare chi nn ha rispetto.
Se lui si farà risentire e su farà vivo. Forse me la prendo così come si presenta. Ecco l’istinto di cui parli. Ormai una cosa è chiara c’è solo tanto opportunismo. Per l’amore almeno nel mio caso nn c’è spazio. Detto francamente Rosanna, tu al mio posto,sii obiettiva che faresti?
So che penserai che alla fine uno fa tutto il contrario di ciò che gli altri dicono. Perciò dimmi una bugia 🙂
Grazie sempre.
Michela,
non abusi affatto della mia pazienza, e hai ragione: l’ultima parte del commento non era chiara. un po’ per stare nella sintesi imposta dal numero di caratteri ma anche perché forse non sempre so esprimermi in modo netto. è parte di un temperamento che non posso più cambiare.
è giusto, anzi più che auspicabile, che ognuno ragioni con la sua testa. sono io che, soprattutto quando interagisco con estranei, cerco di mettermi nei loro panni e di analizzare la situazione dal punto di vista di persone e vissuti diversi da me e dalle mie esperienze.
se vuoi avere un’opinione, nient’altro che un’OPINIONE, dimmi quanti anni hai e da quanto tempo lo frequenti.
visto che chiedi, ti preciso fin d’ora che 27 anni di differenza mi sembrano parecchi. per me, a 34 anni non c’era problema nell’intesa con un uomo di 54. in seguito, per la proiezione nel futuro, è emersa come dissonante la differenza fra i miei 46 e i suoi 66 anni…
La differenza di età nn è poca vero, sul piano mentale nn mi faccio problemi, per carattere e per le mie esperienze di vita sono un po più matura della mia età, sono dell’83.
Lui nn è immaturo, direi un po egoista. È del 56.
Sul piano fisico nn ci sono problemi. Se tieni presente che ci sono uomini che riescono ad avere figli anche a 70 anni.
È scontato dire che la natura farà nel tempo il suo decorso. Ma si invecchia in due.
Nn ho mai avuto problemi sulla questione età.Non ne ha ora bisogno ma,esiste sempre l’aiuto grazie ai farmaci in ogni caso esistono tanti modi di amarsi. Quando stai bene con una persona ci stai bene cmq. Certo la situazione mia è un po diversa, perché è nata sul piano fisico…io ci ho aggiunto il cuore.
Nel tuo caso, nn so se abbia inciso la differenza di età sul piano fisico e/o mentale.
Rossana attendo la tua opinione, sono in ascolto
Ah dimenticavo, giusto per fare memoria. Lui ha preso la c.d. pausa di riflessione perché riteneva che la frivolezza dell’inizio era scemata, sono due anni direi!
È stato lui a chiedermi di condividere altri spazi, oltre un letto . Con il tempo mi sono poi innamorata della sua gentilezza prima di tutto.
Il fatto che gli piaccio e mi vuole bene c’è ancora. Infatti mi ha cercata. Sarà, forse, che sono una propositiva e dove c’era anche da fare un’esperienza bella l’avrà visto come una mia “troppa” presenza. Eppure sono, e si sarà capito uno spirito libero, ho sempre rispettato la sua libertà e la sua vita.Ma ripeto, mi giudico da sola per quella che sono, ma almeno tra me e lui ci deve essere rispetto. Poi può fare quello che vuole. Adesso secondo te che gli è preso?