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Lettera pubblicata il 11 Giugno 2013. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Naive.
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Non posso darvi che atto che avete ragione. Se ho aggiunto l’analisi di me stessa, una parte, era per rispondere ad alcune domande poste altrimenti nn avrei ricev un risposta ad hoc. Non era per allungare il brodo.
Non aggiungo altro, sarà il tempo, sarà la fortuna o il destino…o semplicemente dipende dalle mie scelte questo non lo so.
Resta,oggi,il fatto che si è chiusa una storia lecita o meno che sia. È stata cmq una storia fatta anche di sentimenti e nn solo di sesso altrimenti non starei qui a “lamentarmi” ma starei già nelle lenzuola di qualcuno altro. Resta il fatto che una persona,che ritenevo tale,se ne frega come tanti che si ritrovano a scrivere le lettere in questo sito.La sostanza è la stessa, la morale è la stessa.
Vi ringrazio e sono seria, perché mi fa piacere avere un confronto costruttivo,anche se a volte provocatorio.
Infine nn credo che ci sarà un nuovo incontro con l’ex “amante” ovvio che l’istinto e l’egoismo ti dice fregatene e saltagli addosso ma…
Dico un minimo di dignità bisogna averlo.Detto ciò nessuno mi garantisce e nn sono esente nel ricadere negli stessi errori o esperienze che siano.
Yog rileggendo le v/ risposte, scusa per l’ignoranza, ma cosa sono le stille di narda?
Grazie
Michela, parliamoci chiaro dai, visto che non sei una ragazzina. Matrimonio, figli, una donna ancora giovane, forse un marito annoiato, la routine…poi trovi uno che ti fa sentire desiderata, ci vai a letto, ti senti viva e pensi ai sentimenti. Lui però si stanca e ti vorrebbe solo per qualche passaggio divertente. Tu senti che non può bastare perchè la dignità vuole soddisfazione mentre il tuo istinto vuole la sua, e della dignità se ne frega altamente. Con tutto il rispetto per l’idea che hai di quel rapporto, un osservatore esterno lo vede identico ad altri milioni, dove il sesso, inteso anche come desiderio di sentirsi desiderata, è padrone. Tu gli vuoi aggiungere sentimenti, stima, affettività che non ci sono, perchè se ci fossero stareste ancora insieme. Per molte donne è normale illudersi quando le “chiama” il buon vecchio “porco”. Che è il motore della vita sulla Terra, sin da quando si è sviluppata da una sola cellula Adamo dalla cui costoletta è nata la famosa porca Eva. Si sono moltiplicati e eccoci qui. Solo che lei non ha potuto trovarsi un amante.
Ciao Golem,posso risponderti solo se mi spieghi prima questo passaggio: “Per molte donne è normale illudersi quando le “chiama” il buon vecchio “porco”. Che è il motore della vita sulla Terra, sin da quando si è sviluppata da una sola cellula Adamo dalla cui costoletta è nata la famosa porca Eva. Si sono moltiplicati e eccoci qui. Solo che lei non ha potuto trovarsi un amante.”
Qualcosa mi sfugge, scusami.
Per il resto, onestamente condivido, anche se i motivi tra me e mio marito sono altri, altrimenti credo che tutti avremmo un amante. Se bastasse solo la noia e la routine sarebbe la fine del matrimonio.
Ci sono stata due anni con questa persona, nn è stata solo trasgressione ripeto, quella dura poco.
Cmq attendo un tuo gentile riscontro, se vuoi.
Sì Michela, io uso spesso metafore per smorzare i toni seriosi che certi argomenti producono quando se ne parla in toni spesso seriosi. Il “vecchio porco” è l’istinto sessuale, che per oltre due millenni è stato visto da una certa cultura come una “bestia” feroce incontrollabile, additandolo come “pericoloso”. In realtà gli istinti non sono nè buoni nè cattivi, “sono” e basta, siamo noi a dagli valenze morali per le quali, nel tuo caso come in milioni di altri casi uguali al tuo, deve essere “giustificato” da ragioni sentimentali per essere “lecito”. Io sono sicuro che se ti analizzassi bene, di quell’uomo ti attraeva il fatto che in primis ti faceva “sangue” e poi ti faceva sentire desiderata, e quindi “femmina” ancora sul “mercato”, cioè con un valore “spendibile”. Mentre i maschi sono stati abituati a fregarsene della morale, tu come donna sei tenuta a non ammettere a te stessa che desideri fare puro sesso come tutti gli esseri viventi.
I sentimenti li immagini per quelle “lontane” ragioni, ma quelli VERI nascono diversamente. Poi te lo “scpieco”.
In effetti, Michela, credo che dovresti accogliere le parole del Dottore come una rorida, salvifica, rugiada.
Quel Dotto ti spieca che l’anima animale esiste e s’agita più assai dell’altra, sì spirituale, ma anche algida e incline a dar noia.
Parole, quelle del Dottore dico, simili a lievi stille di narda, che se non m’avessero cassato la spiegazione, t’avrei detto esser veridica teriaca.
Golem,adesso sì che siamo chiari.Discorsi seri richiedono altrettanto risposte serie.Non apro assolutamente una polemica, ma alle provocazioni rispondo. Innanzitutto siamo e dico siamo usciti ampiamente fuori dall’oggetto. Sono stata la prima sono vero, però se torniamo indietro ho scritto qui perché il mio amante mi mancava e nn nascondo che mi manca ancora. Non nego, come già detto precedentemente che questa esperienza ha fatto luce su alcuni aspetti della mia personalità e del mio vissuto, che insieme a Rossana ci sono arrivata. Percio nn nego e nn ci trovo nulla di male se a una donna piace fare sesso. La differenza è che nn ho nulla da “giustificare” su un comportamento illecito o morale. Mi fa sangue, certo da dove viene pompato?
Dal cuore…
Non siamo bestie, quella è la differenza tra gli animali e gli umani.
Se fosse stato solo un incontro puramente di due corpi che si incontrano nn sarebbe durata tanto…ma una botta e via.
Ritorniamo a parlare dei sentimenti perciò.
“femmina” ancora sul “mercato”, cioè con un valore “spendibile”
No vabbè, questa nn me la tengo.
Ma che siamo merce? Se volevo essere un prodotto facevo il mestiere più vecchio del mondo.
Si vede che nn hai letto il precedente, perché tra me e il mio ex amante lui era fuori mercato se vogliamo parlare di frutta e ortaggi
Professore Yog,ti ringrazio per il chiarimento.
Sono qui,appunto,per ascoltarvi.
Mi piace la tua inutile risposta piccata al Dottore, cara Michela.
E’ piena di energia e ciò depone a tuo favore.
Tu però sei sul libero mercato esattamente come tutti gli altri, non fai eccezione, spiace riferirtelo, non è questione di mestiere o di pagarci l’IVA e avere magari un po’ di welfare.
Tu speravi di essere nel mercato di Maggior Tutela, ma non lo sei, è finito nel secolo scorso.
Tu, come l’ortofrutta, appartieni a un mondo in cui le condizioni economiche e contrattuali sono regolate in base alle variazioni sul mercato del valore della materia prima, che nel caso specifico è deperibile e manco congelabile.
Certo, puoi fare finta di indignarti o non crederci del tutto, ma ciò non cambia la realtà di un micron.