Ho quasi 24 anni e la mia vita è a un punto morto.. Sono solo, vivo molto lontano da casa e non ho nessuno.. Ho una mamma che spesso viene a trovarmi e mi aiuta nella gestione del bilocale, cose che mi riesce molto male. Non ho più amici, li ho avuto per tanti anni, sempre gli stessi ma non avevo più interesse a frequentarli e ho troncato. Qui lavoro, prima studiavo ma non ho finito.. di me hanno sempre detto, molto carino, timido dolce sensibile. Sono gay, non sono mai stato fidanzato, prima era una vera e propria ossessione questa mancanza di esperienze ora la prendo con filosofia nel senso che ho capito che è inutile andare per chat o locali e queste cose capitano semplicemente.. però mi manca una vita sessuale attiva, cavolo se mi manca, non prendetemi per maniaco ma credo che sia normale arrivati a una certa età desiderare tanto certe cose. Non capisco come mai sia stato così sfortunato negli incontri fino ad oggi, vedo gente che sembra le occasioni piovano dal cielo e io non ho mai avuto una chance con nessuno, e mi chiedo come mai? Incotri via chat ne ho fatti diversi ma tutti con gente sbagliatissima, non mi sono mai lasciato andare con nessuno forse perchè non ho trovato nessuno che fosse davvero in grado di capirmi e di penetrare anche a livello mentale soprattutto.. Penso a come passerò il prossimo inverno, come gli altri 2 precedenti.. in casa dopo il lavoro, a pulire il bagno o steso sul letto a giocare alla play.. come posso continuare così?
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Categorie: - Me stesso
Caro ragazzo sicuramente sei uno dei tanti ragazzi che si sono trasferiti all’estero…e quindi devi subire le conseguenze di questa decisione…..tranne il lavoro… Non avere più una vita ed essere da solo come un cane!
Devi cercare di farti vedere più sorridente e positivo con gli altri…più disposto a relazionarti.. Lascia perdere la chat che sono solo minchiate!
Devi andare nei posti giusto…da solo in giro…ma devi incominciare a girare anche nei locali dove sai vanno i gay!
Se cerchi sicuramente arriva qualcosa…se invece stai sempre da solo a casa a pulire il bagno sarai sempre al punto di partenza!
Cmq ragazzo Tranquillo… Che dire che la vita ti rema contro è tutta ben altra cosa!,credimi….!,
Massì, rilassati. Anche io non vivo in una villa imperiale, ma non è che il bagno ti occupi un week end. E io la Play non me la posso permettere. Come dice Sofia, se la vita rema contro, manda la posta con l’inoltro.
Posso chiederti dove sei? se vuoi parlare con me sono disponibile,per quanto vale.. sono una ragazza di 25 anni e spesso mi sento così, sicuramente posso dirti che non c’è una soluzione immediata, sicuramente avere anche solo 1 amicizia che ci porta ad uscire e di conseguenza a conoscere persone aiuta moltissimo!
Ciao,
penso che non dovresti vivere con particolari sensi di colpa una cosa che non appena subentra il piacere del divertimento ti appare come una corbelleria. So di tanti ragazzi, e anche di uomini di una certa età, che hanno delle avventure occasionali che tuttavia non vivono come una dipendenza. Si tratta di una scelta di vita dovuta ai motivi più disparati. Il divertimento secondo Palazzeschi è la condizione naturale del poeta del primo novecento. L’indebolimento dei ruoli, proprio dell’età delle avanguardie, fa sprofondare l’uomo nella sua solitudine, in una sorta di limbo adolescenziale fatto d’incomunicabilità con il mondo esterno. Quando riesci a darti una spiegazione razionale, in un modo o nell’altro, arrivi alla rassegnazione. Perché secondo me è proprio la rassegnazione a non far perdere di vista il senso del limite. Essere infedeli, o optare per quella che si definisce vita sessuale attiva, non significa vivere ai margini di sé stessi. Io non me la sentirei ma non giudico chi si trova a vivere una situazione di solitudine che ad oggi non ho ancora conosciuto. Spero di riuscire a trovare dentro di me l’entusiasmo che a volte mi manca. Ma sono consapevole del fatto che la vita mi appassiona a tal punto da rendermi incapace di godere della teatralizzazione della vita stessa. Quando mi entusiasmo per qualcosa accade che mi accendo per poi spegnermi e so che la cosa potrebbe compromettere il mio sistema nervoso. A 32 anni ho capito che ogni persona si deve accettare per quello che è. La verità è che sono una persona abbastanza seriosa. L’uomo, credimi, si fa un cruccio della sessualità quando gli vengono messi davanti i suoi limiti. Io li conosco molto bene perché nella mia goffaggine, nella mia timidezza e in tanti altri aspetti del mio carattere ho sempre visto qualcosa di maschile. Mai dire questa cosa ad un amico. Ti dirà: -che ci vuole tanto sei donna!-Ascolta: quando smetterai di pensarci accadrà… lo so che questa tentazione è importante!Un saluto.
Sono momenti che passano tutti, ma come dice Sofy c’è chi sta peggio. Pensa lo Yog con la boccia di narda vuota. Se lo conosco potrei dirti che non ci può esere più solitudine di quella.
E attenzione, ricordiamoci che Palazzeschi ebbe modo di venire a conoscenza delle “tre donne” di Boccioni e del ruolo che ebbero nell’indebolimento dei ruoli durante le avanguardie, in particolare quelli del libero e del portiere. Il primo spaventato da tutta quella improvvisa libertà quanto il secondo é sprofondato nella solitudine della sua area.
Non ti demoralizzare, presto o tardi troverai quello che cerchi. Ti auguro buona notte.
Rossella, mi piace molto la frase che hai scritto:
“Sono consapevole del fatto che la vita mi appassiona atal punto da rendermi incapace di godere della teatralizzazione della vita stessa…”.
Il tuo commento è l unico degno di essere letto, almeno in questo caso.
nah…!!! La verità è che sono solo parole, come canta noemi. Perché tu sei in un modo, e tutti ti vogliono sempre il contrario di come sei, (e il lagnarti per delle stupidate non è di aiuto). Rilassati è solo questione di tempo prima che arrivi.