Purtroppo non sono riuscita ad essere sintetica, quindi abbiate pazienza. Il mio ragazzo mi adora, ma non riesco ad essere felice. Forse è colpa della mia mancanza di coraggio, del fatto che non sono affatto matura, oppure perché pretendo troppo. Entrambi lavoriamo al nord, ma io sono di Roma e lui è pugliese. Io lavoro a Voghera, una cittadina in provincia di Pavia, e lui invece lavora a Pavia. A Voghera io mi trovo bene, soprattutto nella scuola dove lavoro. Avrei voluto che entrambi vivessimo qui, ma lui non ne vuole sapere. Dice che Pavia è più animata e che se compriamo una casa, un domani abbiamo più probabilità di venderla, qualora prendessimo la decisione di trasferirci più a sud. Ho capito che per lui sarebbe stato desolante vivere a Voghera (città dormitorio) e ho compreso il suo ragionamento in termini di mercato immobiliare e ho deciso di andare a vivere a Pavia da lui a settembre. Certo, questo mi costerà il fatto che il prossimo anno dovrò farmi due ore di viaggio tra andata e ritorno (fino ad ora ci impiegavo due minuti) e se un domani mi stancherò di viaggiare, dovrò rinunciare a quella scuola dove ormai lavoro da 8 anni e trasferirmi in una scuola di Pavia. Ho sempre detto a lui che avrei lasciato volentieri la mia scuola di Voghera se l’alternativa fosse stata quella di tornare a Roma, la mia città! Ma per lui neanche Roma va bene, perché dice che è una città troppo cara e sarebbe impossibile comprare casa e riuscire ad arrivare alla fine del mese. Probabilmente ha ragione, ma a volte mi chiedo come fanno le coppie che guadagnano meno di noi a vivere a Roma. Forse sono io che pretendo troppo. Ad ogni modo la sua speranza è quella di tornare con me definitivamente in Puglia, anche se quest’anno non ha chiesto il trasferimento lì perché gli ho detto che non me la sento. Lui dice che lì vivremmo bene economicamente, con un buon clima, buon cibo, ecc. Sicuramente è vero, ma l’idea di vivere vicino ai suoi genitori mi fa venire l’orticaria. Sono brave persone, ma abbiamo mentalità diametralmente opposte (loro sono un po’ chiusi, a me invece piace conoscere culture diverse dalla mia, viaggiare, ecc) e il mio ragazzo li chiama per chiedere il loro parere su ogni minima cosa. Non si sforza neanche un po’ a ragionare sulle possibili soluzioni, che già ha il cellulare in mano per chiamarli… figuriamoci se li ha vicino… metterebbero bocca su tutto quello che ci riguarda. A Roma poi ci sono i miei genitori, sopratutto mia madre. Lei vive con mio padre, ma non la tratta molto bene ed è completamente da sola, lei è ecuadoriana e non ha parenti e mio fratello come me lavora a Voghera. Sopratutto per lei vorrei tornare: cammina con difficoltà e la sua unica felicità siamo io e mio fratello. I genitori del mio ragazzo invece stanno abbastanza bene, ma la cosa più importante è che sono uniti e si vogliono bene, entrambi inoltre hanno parenti su cui contare. D’altra parte entrambi abbiamo lo stesso diritto di tornare nelle nostre città.
Come mia madre, io sono nata in Ecuador e il mio sogno più grande è quello di andare lì con lui per fargli conoscere zii, cugini e nonno. Lui purtroppo ha paura dell’aereo e mi ha detto che l’Ecuador è un paese troppo lontano e che non ci andrà mai, non solo per l’aereo, ma anche perché è pericoloso. Poi secondo lui la cosa importante è che conosce i miei genitori, gli altri dice che non è importante conoscerli (per me invece lo è!). E’ vero, purtroppo negli ultimi anni in Ecuador sono aumentati i furti con pistola, i rapimenti, ecc., ma prima o poi vorrei tornarci. Non so per quanto tempo durerà questa situazione di criminalità e mi dispiacerebbe non poterci tornare più per paura. Il legame che ho con i miei zii, mio nonno e le mie cugine è troppo forte, loro mi mancano e il fatto che lui mi lascerebbe andare lì da sola, sapendo dei pericoli che potrei correre mi rende triste. Forse sbaglio a credere nell’amore che non conosce paura, credo troppo nelle favole. Forse pretendo un super eroe che mi difende contro tutto e tutti, invece non mi rendo conto che lui è solo un uomo. Certo, io non andrei a buttarmi nel fuoco. Mi farei guidare, come ho sempre fatto, dai miei parenti, per non andare a finire in posti pericolosi e non andrei in giro piena di gioielli e banconote. In altri paesi io ho viaggiato da sola con tour di gruppo organizzati. Lui non è venuto non solo per via dell’aereo, ma anche perché non voleva sprecare i soldi in viaggi per poterci comprare la casa. Anche io ho messo da parte per la casa, certo, non me li spendo tutti i soldi, ma si è giovani solo una volta e si vive solo una volta, per questo ho deciso di viaggiare, anche senza di lui. Sono stati viaggi costosi, ma o lo faccio ora oppure mai più (lui dice che non bisogna farlo per forza). Adesso che ci faremo la casa, smetterò per un bel po’, anche se fosse per lui, dovrei smettere per sempre, ad eccezione dell’Ecuador. Sinceramente ho tanti dubbi sul nostro rapporto. Ci amiamo… ma se questo non bastasse? Mi dovrei rassegnare al fatto di non poter più tornare a Roma, di non poter più viaggiare, di non poter mai andare con lui in Ecuador e chissà, forse di non poterci andare con i miei figli, perché lui non ce li manderebbe mai. Forse sono io che dovrei essere meno complicata, con i piedi più a terra e più matura, ma lui?
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Categorie: - Amore e relazioni
vai bene è lui il problema
Mammamia che palla di uomo che ti sei trovata. Ma quanti anni avete? Lui sembra il tipico 40enne ancora attaccato alla gonna di mamma’. Io fossi in te prenderei l’aereo e non ci penserei due volte, di gente sveglia ce ne e’ tanta a questo mondo.
Io penso semplicemente che non dovresti vivere la proposta di andare a vivere a Pavia come una condizione. Il tuo fidanzato te l’ha posta in questi termini perché si tratta di sua soluzione transitoria. Acquistare a Pavia significa fare un investimento che in futuro ti potrebbe garantire un ampio margine di trattative. Per carità, penso che anche il comune di Voghera potrebbe rappresentare una meta ambita anche da famiglie della zona o da nuclei che sono alla ricerca di un posto tranquillo. Anche Pavia mi sembra una città tranquilla, però è una città in cui si trovano tanti immobili di pregio e tanti monumenti che la rendono stabile come piazza. I prezzi del mercato immobiliare dipendono da tanti indicatori… bisogna essere preparati all’idea di perdere qualche cosa. Il tuo fidanzato cerca semplicemente di essere previdente. Però è chiaro che guardando la cosa da un altro punto di vista (quello interno alla coppia) ti potrei dare ragione alla luce di quel campione del 10/20% (che resta una percentuale bassa) di ragazzi che fanno ruotare la loro vita intorno alla famiglia. Ma, attenzione, il restante 80/90% non è da meno… ci sono caratteri e caratteri. Nell’uomo l’amore per la casa (abitazione) non è una cosa scontata… il bisogno di evadere non è sintomatico di un’insofferenza rispetto al ruolo di padre o di marito. Parlare di amore per la casa è eccessivo… si tratta di una sensibilità che in larga parte dipende da una sfiducia nelle relazioni che non mi sento di condannare. Anche a me piace essere molto evasiva. Ma non basta mai. Però si va avanti. Ti consiglio di fare quello che senti! Un caro saluto 🙂
Secondo me la distanza tra Voghera e Pavia (considerando che in auto ci vogliono 40 minuti e in treno meno di 30) è l’ultimo dei problemi nel vostro rapporto. E’ tutto il resto che non funziona.
Semplicemente siete due persone molto diverse che vedono la vita in modo diverso.
Poi mi domando cosa ci fai con uno che sta sempre con in mano il cellulare per chiamare sua madre, non ha ancora finito lo svezzamento?
Rifletti bene sulla tua situazione prima di prendere qualunque decisione.
“A regazzè, ma ‘ndo penzi de stà? A Disneyland? Nun sognassi cavalleggeri ad occhi aperti e fatte condrollà, che li grilli pe’ la capoccia sò peggio de li tarli de mi nonno, camina!”
Ti risponderebbe il Marchese.
“”Forse pretendo un super eroe che mi difende contro tutto e tutti, invece non mi rendo conto che lui è solo un uomo.””
UN UOMO? Sara’ vero che l’amore e’ cieco, ma tu hai bisogno di bel paio di occhiali con lenti spesse. Questo signore e’ un bambino ego riferito, dipendente da genitori e famiglia fino alla quarta serie di affini, il cui unico sogno e’ tornarsene all’amata Puglia degli “”strascinat cu le cim d’rapa”” La sua mente sotto dimensionata, e’ una ZAVORRA che impedirà a ogni tuo sogno di spiccare il volo. Chiudi questa storia insulsa che non ti sta dando nulla, se non sogni castrati.
Non e’ obbligatorio stare insieme a chi non ha alcuna intenzione di condividere il tuo viaggio. C’e’ un mondo la’ fuori che attende di essere vissuto e conquistato. Tu hai il talento per farlo, e 20 da oggi, l’unica cosa che rimpiangerai sara’ il non aver volato a causa cemento che lui sta costruendo intorno ai tuoi piedi.
Ma davvero ti ci vedi con un figlio suo, con un mutuo trentennale e la sua famiglia a dettare l’agenda della tua vita?
Viva Ecuador, Viva Quito…para siempre.
Ho letto le tue altre 3 lettere. Ma tu chi sei? Maria Goretti votata al sacrificio? 3 anni fa scrivevi esattamente che eri in crisi a causa dello stesso idiota di cui scrivi oggi. E stai ancora li, perche se non ti sacrifichi tu nessun altra puo sopportare un idiota che persino la precedente donna ha lasciato perche privo del benché minimo senso di cosa significhi vivere e condividere? Questo tizio non solo e’ brutto fuori, ma lo e’ anche dentro…l’unica che non lo vede sei tu.
Ma mandalo per davvero aff…foggia…la città più squallida non solo della Puglia, ma dell’intero Stivale.
Glosstar for President.
Vi ringrazio per le vostre risposte. Soprattutto a te glosstar che mi hai dedicato un pó del tuo tempo per leggere le altre mie lettere.