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Lettera pubblicata il 13 Giugno 2013. L'autore ha condiviso 20 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore kiky9326.
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Che dire, Rossana hai assolutamentre ragione.
E’ anche razionale e regionevole farsene una ragione ed andare avanti, tanto non si può e non si deve costringere nessuno a stare con noi controvoglia.
Un tempo esistevano altri valori e necessità, e spesso si stava insieme per affetto…però non ci vedo poi un gran male. Capisco che in adolescenza si cambia, mi sembra normale..ma se ad un certo punto ci si vuole sistemare un po’, va da se che si fa un patto di unione. Ci si promette di stare insieme anche se cambiano un po’ le cose.Se no è finita, non darai mai sicurezza all’altro ma non ne riceverai mai neanche tu però.A queste persone dico per coerenza, non sposatevi. Fa comodo per l’apparenza della società farsi il bel matrimonio in chiesa con l’abito bianco, mentre se va male si lascia e tanti saluti al vincolo. Eh no, ci vuole coerenza. Se dentro di te sai o pensi che non puoi mantenere una promessa, non farla. Io non sono sposato e quindi per noi non c’era questo vincolo e sentendo della tua storia di 18 anni, di Fabrizio 20 ecc mi sento un pivellino per carità e non condanno la mia ex perchè oggettivamente non si è comportata male. Però ha tradito una promessa cmq. Abbiamo parlato per ore in questi anni dell’amore, di come lo concepivamo, di quanto ci fossimao anche scelti…e alla fine lei mi dice “non sento più le farfalle nello stomaco”? Dopo ore, giorni, mesi, anni di discorsi su valori,sentimenti ecc lei mi parla dell’amore becero da strada? Quello che oggi mi sento a mille, domani no e allora ciao? L’amore per me non è questo, e pensavo anche per lei…pensavo …
Rossana, so che non é carino chiedete l’età ad una donna ma, facendo i conti Immagino tu sia sulla 40ina. 18 anni sono molti e cmq il fatto che scrivi che nonostante sia qualche anno che hai ripreso a vivere e che l’amore non sia del tutto svanito dimostra quanto invece l’amore non sia un sentimento cosi ballerino. Forse é un problema di persone e….di coerenza, cosi come scrive never.
Già, la coerenza. Che parolona oggi. E chi la usa più ? Credo che molti non sappiano nemmeno il significato.
Io credo che la società di oggi abbia generato solo imbecilli. Never ha ancora una volta ragione quando scrive. Io non conosco la tua ex per carità ma, con rispetto parlando, e scusa se te lo dico,ma credo faccia parte di quella schiera. Ieri sera, come avevo scritto, mi sono incontrato con la ex del mio amico, che poi é anche mia amica da tanti anni. Era un bel po’ che non la vedevo e ieri sera ho avuto con lei un lunghissimo scambio di idee. Alla fine della discussione non sapevo se sarebbe stato giusto tirarle un frigorifero in testa, per vedere se un colpo del genere fosse in grado di farla rinsavire. Ne ha dette di “stronzate” in quattro ore di colloquio. E dette da una persona come lei fanno davvero male. Prima che mi separassi ho avuto un amico che per una abandata stava mandando a monte il suo matrimonio. Ci siamo messi di lena io e altri amici in comune e l’abbiamo fatto ragionare. Ha capito l’errore che stava facendo e oggi ancora ci ringrazia. Ma io mi chiedo perché spesso le donne diventano più testarde di un mulo ? La mia amica sta prendendo una cantonata pazzesca in nome di non si sa cosa. Mi sembra pari pari la mia ex. Solo che con le ex non ci si puo parlare. Infatti io non riesco a parlarci né il mio amico puo farlo con la sua ex. Ma mi accorgo che gira che ti rigira dicono sempre le stesse “stronzate”. Non ho molto tempo per precisare alcuni dettagli. Lo farò più tardi.
@Fabrizio “Chiedo a te come ti comporterai quando magari si inbervosira’ a un tuo errore sulla guida ?” E’ già capitato. Un giorno era nervoso per gli affari suoi e io ho il brutto vizio di frenare appena in ritardo. Lui me lo ha detto in malo modo. Solo che per l’esperienza passata quando succedono queste cose io mi comporto in due modi: o divento molto aggressiva (sia chiaro, a parole) oppure mi chiudo in me stessa e capita che piango. Quella volta è capitato l’atteggiamento aggressivo. Poi gli ho chiesto scusa, per le mie parole e lui per il comportamento (stavamo insieme da poco). Un’altra volta era imbronciato e gli ho chiesto se ne voleva parlare, mi ha detto “no” alzando la voce e io sono scoppiata a piangere. Adesso lui sa che deve dosare tono e modi (mi fanno molta paurA gli uomini nervosi o arrabbiati) e io che devo riflettere (anche se non è facile, so che è difficile da capire fin0o a che non ci si è in mezzo). Penso che sia questo, imparare dagli sbagli e conoscersi. So che nessuno è perfetto e non riesco più a mettermi nello stato d’animo del primo innamoramento (quando tutto sembra perfetto), anzi ero piena di dubbi e capita ancora.
“Adesso é tutto bello” Ripeto, non è tutto facile, né sempre bello. Mi sono dovuta recuperare e lui mi ha aiutata davvero tanto e non so come ma adesso ci stiamo saltando fuori. Prima litigavamo (più per colpa mia, lo ammetto) quasi ogni giorno, ma lui cercava di farmi aprire gli occhi. QUante volte abbiamo pensato di mollarci all’inizio! Era molto difficile e per me è stato doloroso trattarlo male, lui che invece mi vuole un bene dell’anima. Mi sento ancora in colpa e maledico il giorno che ho incontrato il mio ex.
@rossana “un tempo era diverso: all’affetto che spesso subentra all’amore e alla consuetudine, si univano la necessità economica di restare uniti, il buon senso e la responsabilità assunta verso il partner e verso la famiglia. inoltre, la società e la religione condannavano pesantemente una scelta diversa.”
Non riesco ad accettare che la politica o l’economia possano regolare la mia vita affettiva, né quella di molte altre persone. Per me non è vero che c’era l’amore di una volta e l’amore di adesso, secondo me è una delle poche cose che ci è rimasta a non esser cambiata (parlo di quello vero). E’ sempre questione di rispetto, se ad una persona hanno insegnato a rispettare, ad esser responsabile, allora sarà in grado di amare “come si deve”. Ma se vedi tua madre farsi cani e porci alle spalle di tuo padre (e viceversa), o vestirsi attillata ecc… che esempio puoi dare ad un bimbo? Anche solo a livello di “gioco”, porca miseria, si rompe un gioco e subito lo vanno a ricomprare e questo un bimbo lo associa anche alle persone. Questa non mi piace? La butto tanto posso averne un’altra.
Ho già espresso le mie personali opinioni, che non intendo ribadire. ognuno ha diritto di avere le sue… e di vivere nello schema d’insieme che si è costruito.
Sintetizzo soltanto la MIA esperienza, portata avanti con la massima serietà e tutta la coerenza di cui sono stata capace: ho provato due volte, per più di un decennio ogni volta, a costruire un rapporto di coppia per amore. in entrambi i casi la mia sete di “per sempre” e di “infinito” è stata delusa, alla faccia dei giuramenti di ogni tipo.
Nel primo caso mi sembra di essere stata amata poco e male e di aver amato in mio marito più l’amore che l’uomo, che pure aveva per me, giovanissima, aspetti molto attraenti. Per anni ho sofferto nel constatare che il suo modo di essere mal si conciliava con il mio, e l’ho lasciato. Dopo la sua prima reazione violenta, ci siamo divisi in modo civile e siamo rimasti in buoni rapporti per il resto della vita.
Nel secondo, invece, in qualità di amante sono stata amata così tanto e in modo così intenso che, quando sono stata lasciata, ho vissuto, mio malgrado, un lutto involontario di quasi vent’anni. L’uomo che più ho amato, che mi aveva promesso mari e monti senza che nemmeno glielo avessi chiesto, forse ha continuato ad amarmi a distanza, avendo preferito il dovere verso la moglie alla scelta definitiva che mi era sembrato giusto chiedergli di fare in mio favore. Non è più su questa terra da qualche anno ma il mio sentimento per lui è ancora molto vivo.
Proprio per essere stata amata, continuo a credere nell’amore. Non in quello delle favole e degli assoluti ma in quello “relativo”, destinato comunque ad affievolirsi, a patteggiare con compromessi vari e, prima o poi, a finire, che è possibile avere in dono da essere umani incapaci di perfezione oppure agitati, loro malgrado, da influenze interne o esterne, presenti o passate.
Sul finire della mia esistenza, essendo da qualche anno entrata nella terza età, posso guardare all’indietro senza rimpianti, grata di quanto ho avuto, anche se non è stato esattamente quello che avrei desiderato. A volte penso persino che forse è stato meglio così, che il mio amante è stato più saggio e migliore di me, nonostante la solitudine che mi ha lasciato e dalla quale sto da qualche anno faticosamente uscendo, per tornare a cercare amore…
Ciao Rossana
Perdonami se ti scrivo questo, ma da quel che esponi nel tuo ultimo post n. 84 mi sembra che le tue due storie d’amore siano un po’ “zoppe” in partenza.
Nella prima, tu stessa sostieni di aver amato più l’amore che l’uomo. Forse eri troppo giovane ? Non lo so. Ma è certo che è l’errore che commettono molte donne che si innamorano più dell’amore che dell’uomo che hanno a fianco. Ed è un errore non da poco.
Dici che per anni hai sofferto nel constatare che il suo modo di essere mal si conciliava con il tuo. E lo immagino. Ma probabilmente lui era se stesso e amave te in senso reale. Tu invece lo amavi per quello che, secondo te, doveva rappresentare. Ma non è certo colpa sua (almeno da quel che scrivi)
Nel secondo caso dici di esserti sentita amata tanto e intensamente da un uomo sposato e che comunque è restato con sua moglie.
Molto facile amare a quel modo senza prendere una decisione definitiva. Non so i problemi che avesse con sua moglie (non ne parli). Ma certo è che comunque in questo modo si tiene un piede in due scarpe: moglie ed amante. Lo fanno in tanti. Ma in partenza non c’è sincerità nè verso una parte nè probabilmente verso l’altra.
A questo punto è ovvio che credi più in un amore relativo che non in quello assoluto, destinato comunque ad affievolirsi e a finire.
La mia è una personale opinione. Ma io non riuscirei mai a stare insieme ad una donna amandola per un’idea di amore e non per quella che è lei realmente.
Così pure non riuscirei a stare con due donne contemporaneamente. Ma soprattutto a prendere in moglie una donna che non amo per poi avere un’amante e continuare a tenere per anni in piedi due storie.
Altresi il contrario. Non riuscire ad essere l’amante di una donna sposata che mantiene due relazioni. D’altra parte non vorrei nemmeno essere colui che causa la rottura di un matrimonio o, addirittura di una famiglia.
Credo nell’amore, nella famiglia, ma anche nell’esclusività.
Ti auguro di uscire comunque dal tunnel e, memore delle tue situazioni passate, di trovare il vero amore: reale e non astratto, fatto di sentimento nei confronti di un uomo che ti ami per quello che sei e che tu ami per quello che è non per quello che vorresti che fosse.
Fabrizio,
un paragrafo o due non bastano per definire una relazione o spiegarne il suo incastro in una vita. se a te sono parse storie “zoppe” in partenza, rispetto la tua opinione, anche se non è scontato che il tipo di sentimento debba essere determinato dal tipo di situazione in cui si viene a trovare.
per me sono entrambe storie d’amore, nè più e nè meno di tante altre, nelle quali si è lottato da ambo le parti per trarne il meglio possibile. di sicuro hanno formato il mio concetto in materia come la tua sta formando il tuo.
resta la differenza che non mi è successo che i due uomini affermassero di aver smesso di amarmi; nè io, nonostante tutto, ho mai smesso di amarli, nemmeno il primo, da cui mi sono allontanata per incompatibilità di caratteri, dopo essere stata ripetutamente tradita.
credo ci si sia amati per quello che eravamo in entrambi i casi, senza farci troppe illusioni sulla perfezione e sulla continuità dei nostri sentimenti.
anche il tuo amore per la donna che non ha mantenuto le sue promesse durerà probabilmente per sempre, magari con il tempo in forma attenuata, ma a me la tua storia sembra più “zoppa” e più dubbia delle mie…
anch’io ti auguro di cuore un nuovo incontro che si dimostri all’altezza del tuo modo d’amare, che sembra a tutti gli effetti degno di ammirazione.
Ciao Rossana
Precisando che il tuo primo uomo (tuo marito), ti ha ripetutamente tradito cambia la storia. Da “zoppa”, la storia è diventata “paralitica”. Ovvio che a quel punto lo hai lasciato. L’incompatibilità di caratteri ok, ma ci sono di mezzo i tradimenti di lui, che sono ciò che di più grave può esistere all’interno di una coppia. Quindi come può quest’uomo insistere sul fatto che non ha mai smesso di amarti se ti ha ripetutamente tradita ? Che amore è quello in cui si tradisce in continuazione la persona che si dice di amare ?
Ho definito “zoppe” le tue storie proprio perchè già in partenza non si partiva in maniera regolare. La seconda poi non ne parliamo: come si può intrecciare una relazione con una persona, sostenendo di amarla, mentre se ne vive contemporaneamente un’altra ?
Per quanto riguarda la mia storia, come vedi, sto arrovellandomi il cervello per cercare di capire dove fosse la “zoppia”. Anche per me non bastano un paragrafo o due per spiegare il tutto. Certo è che per anni tutto era partito con il piede giusto, con la chiarezza di chi sa quello che vuole (da entrambe le parti). Non si era giovincelli alle prime armi, quindi il cervello in testa ce lo avevamo entrambi. Cosa sia successo di così grave durante il matrimonio, al punto tale da scatenare rinfacci, rabbia e odio assurdi (da parte sua) è ancora un mistero per me.
Ciao Kiki
Ho letto con attenzione il tuo post n. 83. Attenzione a dosare il tuo equilibrio. Cerca di capire i motivi per cui diventi aggressiva o scoppi a piangere. Un alzare il tono di voce (in maniera non esagerata si intende) è cosa normale. Perchè devi averne paura ? Così come un “normale” nervosismo. Attenzione ripeto, perchè così rischi di “castrare” il tuo uomo. Guarda è meglio paradossalmente un tuo atteggiamento “aggressivo” che chiuderti in te stessa e scoppiare a piangere. Perchè nel primo caso sarete alla pari, mentre nel secondo costringeresti lui a non essere più se stesso.
Dovete lavorare invece a far si che ci sia meno stress. Innervosirsi per un errore alla guida è perfettamente normale. E a volte non è facile controllarsi, nel senso che può capitare di alzare la voce, ma non è niente di grave. Chiediti se avessi un figlio se pensi che non ti potrà mai capitare di strillarlo se fa i capricci o commette una marachella. Si metterà a piangere, strillerà, ma tu quando si comporterà di nuovo male gli alzerai ancora la voce. Ma non per questo lui ti ripudierà come madre nè tu come figlio.
@Fabrizio purtroppo il perchè lo so già e hai ragionissima quando dici che alzare appena la voce non è nulla di grave, ma io vado nel panico più totale (sempre per gentile concessione dell’ex). C’è anche una spiegazione dal punto di vista scientifico. Quando una persona (o un animale) si sente in pericolo viene rilasciata l’adrenalina e i casi sono due: o scappi o combatti. Infatti mi inizia a battere forte il cuore e sudavo freddo. Adesso sono migliorata perchè so che di male (almeno fisico) non me ne farà, quindi sono un po’ più tranquilla (ma come ha detto lo psicologo, certe reazioni farò molta fatica, sempre che riuscirò, a controllarle). E hai anche ragione per il fatto di non permettergli di comportarsi come vuole. E mi dispiace molto, ma tanto. E mi dispiace ancora di più di non poter fare più di tanto, vorrei tornare ad essere un persona “normale”, ma servirà tanto tempo e non sapere nemmeno di riuscirci al 100% mi rattrista molto.
Kiki…mi sembri una gran bella persona !
Tornerai a vedere il sole con lo sguardo giusto !